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Il Cattivo Zelo - Virgilio e il segreto dell'Eneide - ANTICA MADRE

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dominò i mari egei (thalassocrazia) dal 2.000 al 1450 a.C. circa. Da Creta si impiantarono a<br />

raggiera lungo le coste greche ed anatoliche fondaci commerciali e centri politico-sacrali,<br />

molti dei quali formarono, a detta degli studiosi, <strong>il</strong> sostrato su cui crebbero poi le istituzioni<br />

micenee ed elleniche. Numerosi sono i riferimenti mitici ad un influsso cretese sulla stessa<br />

Troade. E’ di Diodoro siculo la frase che “tutti gli Dei vengono da Creta”║(*) mons Idaeus<br />

ubi et gentis cunabola nostrae “dove c’è <strong>il</strong> monte ideo e la culla della nostra gente”, cioè<br />

l’Ida di Creta, di cui l’omonima montagna frigia (l’attuale Baba Dagi turco) sarebbe stata la<br />

duplicazione. Creta è dunque la sede della stirpe troiana, per esplicita ammissione di<br />

Anchise!║(*) maximus unde pater, si rite audita recordor, Teucrus rhoeteas primum est<br />

advectus in oras “onde <strong>il</strong> padre capostipite Teucro, se ricordo i racconti come sempre<br />

faccio, venne per primo alle spiagge di Reto… Teucro quindi dedusse nella Troade una<br />

colonia cretese, precisamente sul promontorio Reteo, e la cosa non è inverosim<strong>il</strong>e se si pensa<br />

che Troia è sempre stata in una posizione strategica per i traffici commerciali che collegavano<br />

l’Egeo con <strong>il</strong> Mar Nero. Da notare che ancora una volta <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> può aver giocato sul doppio<br />

senso, con l’avverbio rite, che significa sia “bene, correttamente”, ma può anche significare<br />

“come al solito”. Pertanto, Anchise potrebbe ricordare male (“se ben ricordo”) ma potrebbe<br />

invece ricordare bene, secondo <strong>il</strong> senso che noi gli abbiamo dato! E’ francamente impossib<strong>il</strong>e<br />

accreditare la sciocchezza di un errore così madornale da parte di Anchise, e <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong>, con un<br />

semplice avverbio, ha accontentato contemporaneamente due cose inconc<strong>il</strong>iab<strong>il</strong>i: Augusto e<br />

la Verità storica!║(*) hinc mater cultrix Cybeli, Corybantiaque aera Idaeumque nemus: hinc<br />

fida s<strong>il</strong>entia sacris et iuncti currum dominae subiere leones “da qui [Creta] [ci venne] la<br />

Madre abitatrice del Cibelo, i bronzi [timpani] dei Coribanti e la selva idea, da qui i<br />

fidati s<strong>il</strong>enzi delle cerimonie sacre e i leoni aggiogati che tirano <strong>il</strong> cocchio della Signora”.<br />

Se Anchise si è sbagliato su Creta, è però strano che riferisca alla stessa isola i riti, la divinità<br />

e la mitologia di Troia antica! Più coerentemente avrebbe dovuto riferire all’antichità troiana<br />

i riti e le divinità portate a Troia da Dardano! Ci pare che questa nostra nota sia<br />

decisiva.║placemus ventos “plachiamo i venti”, allusione ai riti sacrificali che si facevano<br />

abitualmente ai venti. Subito dopo gli Eneadi sacrificheranno un toro a Nettuno quale dio del<br />

mare, uno ad Apollo come ringraziamento per l’oracolo, un’agnella nera ai Venti tempestosi,<br />

per stornarli, ed una bianca ai Venti favorevoli, per propiziarseli.║la tertia lux “terza luce<br />

[del giorno]”, cioè occorrevano tre giorni di navigazione a vela, con venti propizi, per<br />

compiere <strong>il</strong> tragitto Delo-Creta║Idomenea “Idomeneo” (= Uomo dell’Ida, Uomo della<br />

foresta), mitico re acheo di una importante città cretese, Lyktos, partecipò alla guerra contro<br />

Troia, essendo stato uno dei pretendenti alla mano di Elena. Al ritorno, sorpreso da una<br />

tempesta, fece voto di sacrificare sua figlia se fosse scampato. Così avvenne ma gli Dei,<br />

sdegnati, gettarono una pest<strong>il</strong>enza sull’isola e Idomeneo venne bandito dal suo stesso popolo.<br />

Si rifugiò in Italia, in Puglia, dove fondò la città di Salento. Probab<strong>il</strong>mente Idomeneo è la<br />

traduzione greca dell’antico nome dinastico cretese dei re di Cnosso, così come Faraone lo<br />

era degli Egiziani e Cesare dei Romani. Nel prosieguo del racconto, <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> deforma la<br />

tradizione mitica di Idomeneo e della pest<strong>il</strong>enza per adattarla al suo racconto. Per colpa di<br />

Idomeneo si diffuse nel mondo <strong>il</strong> detto “tutti i Cretesi sono bugiardi”: è l’accusa che gli<br />

rivolse Medea allorchè Idomeneo risolse a suo sfavore l’arbitraggio di bellezza con<br />

Teti║Ortygiae ”Ortigia”, antico nome di Delo, è un termine greco di località abbastanza<br />

comune: significa isola delle quaglie║la flotta eneade attraversa l’arcipelago delle Cycladas<br />

“Cicladi”, e <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> cita le isole di Nasso, Donusa, Olearos e Paros, infine “gli stretti” prima<br />

di giungere a Creta. Ora, tutta la descrizione di questo viaggio denota l’ignoranza geografica<br />

di <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> - come abbiamo avuto modo di vedere a riguardo della descrizione del naufragio<br />

nel Primo Libro e alla curiosa menzione dell’isola di Gyaros in questo secondo -, basta avere<br />

una carta geografica tra le mani; diamo comunque atto al poeta mantovano della volontà di<br />

andare a documentarsi di persona per correggere dati (che probab<strong>il</strong>mente non gli tornavano)<br />

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