Il Cattivo Zelo - Virgilio e il segreto dell'Eneide - ANTICA MADRE
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tellus Nereidum matri “una terra molto cara alla madre delle Nereidi”; si tratta dell’isola<br />
di Delo, grata all’oceanina Doride, sposa del vecchio del mare Nereo e madre delle<br />
Nereidi║errantem Mykono e celsa Gyaroque revinxit “e l’avvinse a Mikonos, dall’alta<br />
Gyaros”; secondo <strong>il</strong> mito Apollo rese stab<strong>il</strong>e l’isola di Delo - fino ad allora isola vagante -<br />
affiancandola nel mare all’attuale isola di Mikonos, presiedendo l’operazione dalla cima<br />
dell’isola di Gyaros. Noti traduttori hanno invece tradotto che Apollo fissò Delo accanto a<br />
Mykonos e a Gyaros, cosa assurda, poiché molto più vicine di Gyaros ci sono le isole di<br />
Tinos, di Syros e di Renia. Una semplice carta geografica dell’Egeo avrebbe aiutato questi<br />
traduttori a non forzare lo stesso senso grammaticale del brano virg<strong>il</strong>iano! Per quale motivo<br />
però Apollo avrebbe presieduto dalla lontana e insignificante Gyaros, non è dato sapere, a<br />
meno di non accettare quanto noi abbiamo spiegato più avanti, alla voce Cicladi. Infatti<br />
sarebbe stato molto più verosim<strong>il</strong>e far compiere l’operazione apollinea dalla cima stessa di<br />
Delo: “Salendo infatti i 112 m. del Cinto, si può comprendere la posizione e <strong>il</strong> ruolo di Delo.<br />
Da ogni parte, in uno dei panorami più belli della Grecia peloponnesiaca [sic] si vedono delle<br />
isole, a nord-ovest: Tenos, Andros, Syros, Citnos; a sud: Serifo, Siphnos, Antiparo, Paro, Ios,<br />
Nasso Amorgo; a est: Mykonos [sic] e Ikaros. L’arcipelago è disposto in cerchio attorno a<br />
Delo” 163 ║Anius “Anio” al contempo re e sacerdote di Apollo, ha una strana relazione con la<br />
storia dell’isola: anch’egli, infatti, vagava sul mare, come un tempo l’isola, nel grembo<br />
materno in preda ai flutti dentro una cesta: la madre era infatti stata bandita dal nonno non<br />
credendola incinta di Apollo. Anio fu favorevole agli Achei e collaborò con essi agevolandoli<br />
nella spedizione contro Troia ma <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> passa sotto s<strong>il</strong>enzio questo particolare e, anzi, lo fa<br />
apparire come amico del troiano Anchise║(*) Dardanidae duri “forti Dardanidi”: <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong><br />
menziona qui e in pochi altri passi (13 in totale) gli Eneadi con l’aggettivo di Dardanidi o<br />
Dardani, per assecondare <strong>il</strong> mito che vuole i Romani discendenti da Dardano. Tuttavia<br />
<strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> nomina quasi sempre nel poema gli Eneadi con l’appellativo di Teucri (per ben 131<br />
volte in totale, cioè <strong>il</strong> numero 13 decuplicato!!!) per sottolinearne, occultamente, una<br />
provenienza diversa, non dardanide!║quae vos a stirpe parentum prima tulit tellus, eadem<br />
vos ubere laeto accipiet reduces “la terra che vi generò per primi, quella stessa vi<br />
accoglierà di ritorno con seno ferace”. La risposta dell’oracolo - manifestatasi dopo un<br />
terremoto e con una voce venuta su dall’adito del tempio - è sib<strong>il</strong>lina come da<br />
tradizione.║antiquam exquirite matrem “cercate l’antica madre” è la risposta finale<br />
dell’oracolo apollineo ma, meglio ancora sarebbe dire, dell’oracolo tellurico, considerata la<br />
modalità con la quale <strong>il</strong> vaticinio è stato reso. Del resto, <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> pone al centro del santuario<br />
un albero di lauro, così come l’ha posto al centro della casa di Priamo e lo porrà al centro di<br />
quella di Latino. <strong>Il</strong> lauro rappresenta <strong>il</strong> collegamento infero con le forze della razza della<br />
propria terra║hic domus Aeneae cunctis dominabitur oris “qui <strong>il</strong> casato di Enea dominerà<br />
su tutte le sponde del mare”. <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> gioca manifestamente sul termine latino oris, spiagge,<br />
rive, sponde ma anche, relativamente, terre, paesi. Infatti intendendo sponde del mare si<br />
capisce occultamente <strong>il</strong> riferimento all’isola di Creta per via della sua antica talassocrazia. R.<br />
Calzecchi-Onesti ha tradotto senza problemi addirittura con spiagge║(*) tum genitor,<br />
veterum volvens monumenta virorum “allora <strong>il</strong> genitore [Anchise], richiamando alla<br />
memoria i racconti degli uomini più vecchi”… Qui abbiamo un importantissimo nodo<br />
ideologico. Gli avi di Anchise testimoniano che la discendenza dardanide o, meglio, teucria,<br />
veniva da Creta! <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> sarà costretto in seguito, col racconto dell’errata interpretazione<br />
dell’oracolo da parte di Anchise circa Creta, a far apparire quest’ultimo come un po’<br />
rimbambito, che si era sbagliato e chiedeva scusa… fatto assurdo e inimmaginab<strong>il</strong>e,<br />
plausib<strong>il</strong>e solo per compiacere <strong>il</strong> falso mito che Roma veniva da Troia e che Augusto voleva<br />
asseverare.║l’isola di Creta “Creta” fu la sede della civ<strong>il</strong>tà minoica, quella stessa che<br />
163 P. Lévêque: SULLE ORME DEGLI DEI GRECI, p.287. Salerno Ed., Roma 2006.<br />
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