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Il Cattivo Zelo - Virgilio e il segreto dell'Eneide - ANTICA MADRE

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colonizzazioni di vari luoghi nel Mediterraneo attribuiti ad Antenore non vadano invece<br />

ricondotti al più generale fenomeno della “diaspora troiana” che poi, in realtà, non è troiana<br />

ma micenea. Circa la colonizzazione greca dell’Adriatico, vari scrittori antichi segnalavano la<br />

differenza di questi Veneti di Antenore dall’analogo popolo celtico con lo stesso nome,<br />

confermando in tal modo l’orientalità del popolo stab<strong>il</strong>itosi nella regione omonima. Anche<br />

l’eroe omerico Diomede, dopo aver colonizzato una parte della Puglia, secondo una leggenda<br />

si sarebbe stab<strong>il</strong>ito nel territorio dei Veneti; avrebbe fondato la città di Spina e goduto di un<br />

culto nel santuario a lui dedicato alle foci del Timavo. La leggenda di Diomede, originatasi<br />

nella Puglia settentrionale (Daunia) si diffuse in tutta Italia, tanto da essere considerato <strong>il</strong><br />

fondatore di Lanuvio… a pochi ch<strong>il</strong>ometri da quella Lavinio che avrebbe fondato<br />

Enea.║regna liburnorum <strong>il</strong> regno dei Liburni era localizzato, grosso modo, tra l’Istria e la<br />

Dalmazia. La marineria liburnica, una volta romanizzata, costituì <strong>il</strong> nerbo della flotta di<br />

Augusto e fu decisiva ad Azio║Che gli Eneadi siano progenies progenie di Giove è<br />

enfatizzazione virg<strong>il</strong>iana: nella mitologia greca è diffic<strong>il</strong>e scorgere qualcuno che non sia<br />

disceso da Zeus.║Lavini Lavinio (odierna Pratica di Mare) sarà la città che Enea fonderà<br />

poco dopo essere giunto nel Lazio. A poca distanza da Lavinio sorgono le rovine di Lanuvio,<br />

dove era molto venerata la dea Giunone. E’ curioso – ma forse non troppo – <strong>il</strong> fatto che le due<br />

località praticamente abbiano lo stesso nome (c’è solo una metatesi con la Lanivio di epoca<br />

imperiale) ed è curioso che anche la parola Lazio (Latium), come vediamo qui appresso, gli<br />

sia sim<strong>il</strong>e. Lavinio, che sorgeva poco distante dalla foce del Numicio, non fu mai fondata da<br />

Enea in quanto non era altro che una delle città della confederazione latina. E’ significativo <strong>il</strong><br />

riferimento dello pseudo-Aristotele (De Mirab<strong>il</strong>ibus Auscultationibus I, 72) ad una località<br />

della Calabria, nei pressi di capo Lacinio (Lakinos o Lakinios), detta anche capo Latinio; <strong>il</strong><br />

fatto curioso è che <strong>il</strong> promontorio traeva nome da un greco Lacinio o Latino che aveva una<br />

figlia di nome… Laurina. Si aggiunga che la città che verrà fondata è Crotone, cioè una<br />

metatesi del nome Corito, e si vedrà bene come <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> e i Romani abbiano trasferito nel<br />

Lazio leggende a loro del tutto estranee: “Uno di questi racconti venne adattato e ambientato<br />

sulle rive del Tevere”. 112 A Lavinio si mostra ancora oggi <strong>il</strong> mausoleo di Enea, recentemente<br />

scoperto. In realtà la struttura, tarda, fu edificata su una preesistente tomba micenea.║Giove<br />

preannunzia a Venere che Enea porterà in Italia bellum ingens una grande guerra e, come se<br />

ciò non bastasse, “abbatterà popoli valorosi e imporrà alle genti proprie costumanze e città”.<br />

Sembra di leggere le promesse che Jahvè fece a Giosuè circa la Terra Promessa: toglietevi<br />

che mi ci metto io.║Ascanius Ascanio figlio di Enea e di una certa Euridice (ma <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> lo<br />

attribuisce a Creusa), assumerà nel Lazio <strong>il</strong> nome di Iulo. Uno sfacciato artificio voluto per<br />

accreditare la derivazione della gens Iulia cui appartenevano Cesare e Ottaviano, direttamente<br />

da Enea 113 . Analoghi artifici <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> creerà per le genti Cluentia e Gegania dalle figure dei<br />

troiani Gyas e Cloantho; quella Sergia da Sergesto, la Memmia da Mnesteo 114 . Secondo <strong>il</strong><br />

racconto di Dionigi di Alicarnasso, Ascanio non sarebbe mai partito con <strong>il</strong> padre ma avrebbe<br />

fatto ritorno a Troia quando i Greci si ritirarono dalla città.║triginta magnos mensibus I<br />

“trenta grandi mesi” sono l’arcaico modo di computare <strong>il</strong> tempo in base al calendario<br />

lunare: un grande mese non è altro che l’insieme delle 13 lunazioni che formano un<br />

anno.║Secondo <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong>, morto Enea, <strong>il</strong> suo successore dedusse trent’anni dopo lo sbarco nel<br />

Lazio, una nuova capitale che denominò Longam Albam Alba Longa, probab<strong>il</strong>mente<br />

l’odierna Castelgandolfo. Anziché Lavinio, Alba fu la vera capitale della confederazione<br />

latina, grazie alla sua posizione strategica sui colli Albani e preesisteva al supposto sbarco<br />

112 G. Duméz<strong>il</strong>: LA RELIGIONE ROMANA ARCAICA, p.376. Rizzoli, M<strong>il</strong>ano 1977.<br />

113 Secondo alcuni Iulus significherebbe “piccolo Giove”.<br />

114 Svetonio (VITA DI GALBA, 2) ricorda che l’imperatore Galba si attribuiva una discendenza cretese:<br />

“quando divenne imperatore espose anche nell’atrio della sua casa un albero genealogico che faceva risalire le<br />

sue origini, per parte di padre, a Giove e per parte di madre a Pasifae, la moglie di Minosse”.<br />

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