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Il Cattivo Zelo - Virgilio e il segreto dell'Eneide - ANTICA MADRE

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LIBRO PRIMO - “<strong>Il</strong> naufragio”<br />

(1-756)<br />

1<br />

L’opera comincia con l’intenzione di narrare le vicende del troiano Enea, esule da Troia con<br />

una flotta di 20 navi, <strong>il</strong> tentativo di ritornare nella primordiale sede dei suoi antenati, <strong>il</strong> Lazio,<br />

per fondare una nuova Troia nonostante la volontà contraria della sposa di Giove, Giunone.<br />

Infatti non solo la Dea è adirata con i troiani per vecchi rancori ma anche perché <strong>il</strong> Destino<br />

sancisce che la stirpe di Enea debba distruggere un giorno la città di Cartagine, che le è<br />

pred<strong>il</strong>etta. Pur sapendo di non potersi opporre al Fato la Dea sa che <strong>il</strong> Fato non pone una<br />

scadenza precisa agli eventi, per cui ne approfitta per procrastinare <strong>il</strong> più a lungo possib<strong>il</strong>e le<br />

disgrazie dei suoi nemici. L’estate del settimo anno di peregrinazioni da che gli Eneadi<br />

lasciarono Troia, Giunone avvista la flotta di Enea al largo della Sic<strong>il</strong>ia e, con l’aiuto di Eolo<br />

re dei Venti, scatena una tempesta che ne causa <strong>il</strong> naufragio sulle coste africane. Solo grazie<br />

al tempestivo intervento di Nettuno, che non tollera che altri fuor che lui possa suscitare<br />

tempeste nel liquido reame, Enea si salva con tutta la flotta, tranne una nave. Preoccupata per<br />

la sorte del figlio Enea, la dea Venere intercede a suo favore presso Giove <strong>il</strong> quale la rassicura<br />

dicendole che è volontà del Destino che l’eroe troiano giunga nel Lazio, dove darà origine<br />

alla stirpe romana; aggiunge anche che la stessa Giunone, alla fine placata, si schiererà dalla<br />

parte dei Romani. Infine invia Mercurio a Cartagine col compito di predisporre magicamente<br />

i Cartaginesi a favore di Enea e compagni. Nel frattempo Venere si manifesta al figlio sotto le<br />

sembianze di una giovane cartaginese che spiega ad Enea la vicenda di Didone, regina di<br />

Cartagine, invitandolo a recarsi fiducioso in quella città. Didone infatti accoglie<br />

favorevolmente i naufraghi. Venere però, non paga di tale accoglienza e temendo le insidie di<br />

Giunone, Dea poliade di Cartagine, ordina al Dio Cupido di prendere <strong>il</strong> posto del piccolo<br />

Ascanio, figlio di Enea, affinchè tocchi <strong>il</strong> cuore della regina e l’accenda d’amore per <strong>il</strong> capo<br />

troiano. Così avviene ed <strong>il</strong> primo libro si conclude con le scene del banchetto offerto da<br />

Didone ai Troiani e con l’invito al loro duce di narrare le proprie traversie.<br />

2<br />

La cacozelìa o cattivo zelo di <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> si intravede subito in questo primo libro in un tema<br />

specifico ma articolato che verrà argomentato dettagliatamente nel capitolo successivo: <strong>il</strong><br />

dono che Enea fa a Didone dello scettro di Priamo e le parallele allusive enfatizzazioni della<br />

grandezza di Cartagine. L’episodio di questa donazione nell’ottica di un poema<br />

commissionato da Ottaviano Augusto per celebrare la grandezza e i destini della romanità<br />

eneadica è assolutamente fuori luogo, in quanto statuisce <strong>il</strong> formale passaggio di poteri e<br />

dignità dalla monarchia troiana a quella punica anziché romana… indirettamente, a quella<br />

egizia della defunta Cleopatra. Questa cacozelia si contrappone alla sfacciatamente falsa<br />

affermazione di Giove, che Remo e Quirino (Romolo) avrebbero governato assieme su<br />

Roma. Nel capitolo seguente spiegheremo come ciò sia una forzatura del mito voluta dal<br />

sentimento augusteo che deve permeare ufficialmente tutta l’opera. Da parte nostra riteniamo<br />

di avere potuto evidenziare tutta l’inconsistenza del mito italico di Dardano, a partire da<br />

questo primo libro, dove si affermano invece le sue origini <strong>il</strong>liriche nell’ambito della vera<br />

storia di Troia.<br />

40

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