Il Cattivo Zelo - Virgilio e il segreto dell'Eneide - ANTICA MADRE
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13 - “Di Cuma arcana, metropoli d’Europa” – estratto dal<br />
periodico “Geronta Sebezio” (GLI ARCANI GENTILESCHI SVELATI) -n°XV, Sabato<br />
11 Giugno 1836<br />
<strong>Il</strong> documento di Domenico Bocchini si appoggia probab<strong>il</strong>mente ad una notizia che Strabone<br />
(V, 4) attinse dallo storico greco Eforo di Cuma (non quella campana ma la greca in Eolia), <strong>il</strong><br />
quale aveva scritto che i Cimmeri “abitano in dimore sotterranee che chiamano ‘arg<strong>il</strong>lae’.<br />
Vanno e vengono dall’una all’altra passando per cunicoli e accolgono gli stranieri nel centro<br />
oracolare, situato nelle profondità della terra. Traggono da vivere dal lavoro in miniera e da<br />
coloro che consultano l’oracolo, e da contributi del re. E’ usanza ancestrale che coloro che<br />
hanno a che fare con <strong>il</strong> centro oracolare non vedano <strong>il</strong> sole, ma escano dalle caverne solo di<br />
notte”. Publichiamo solo la parte iniziale di questo vecchio articolo che meriterebbe di venire<br />
pubblicato integralmente assieme a tutta la raccolta della rivista; non tanto per le furiose<br />
fantasticherie che contiene (accanto a qualche rara e seria intuizione), quanto perché è<br />
considerato una specie di bibbia esoterica e segreta da parte di quei circoli massoneggianti<br />
che ancor’oggi si rifanno al mito di Roma in versione augustea.<br />
§§§<br />
E’ dignità che nelle grandi tempeste Fisiche-Politiche-Morali tutti i pesanti corpi che sono<br />
trascinati dalle lavine soppozzano sotto la mota, o fango che li copre, ed o diffic<strong>il</strong>mente, o<br />
non mai più risorgono. E che in opposto i corpi leggieri che galleggianti vanno sempre…<br />
Assioma questo o benigno Lettore, che Noi pur troppo lo conosciamo a nostro danno… Siane<br />
d’esempio la rinomata Cuma, che nel Prisco-Remoto 285 era la Metropoli di Europa, che nella<br />
Convergenza poi venne per necessità spenta interamente, affinchè mai più non risorgesse alla<br />
vita Politica-Morale Sib<strong>il</strong>liaca. Cuma Fastosa-Gloriosa Patria di Omero, di Esiodo, di<br />
Eratostene, delle Sib<strong>il</strong>le Eritree! E siccome la dichiariamo la nob<strong>il</strong>e Urbe PROTAGONISTA<br />
nella nostra presente opera, fia necessario pingerla a bulino didascalico-Palladio nell’ampia<br />
scena delle sue DELUBRIE-OMBRE-OLIMPICHE-LABERINTIE. Popoli Europei che<br />
animati dal divo-fuoco di Sofia vi sentite nel seno una diva-urgenza ad ingent<strong>il</strong>irvi, ed<br />
erudirvi nella sapienza de’ nostri gent<strong>il</strong>i Avi, che la Barbaria oppresse, percui logorate vostra<br />
vita ne’ studii profondi delle Archeologie, e soccorsi da vostri AUTOCRATI-REGGENTI<br />
andate a lasciare le vostre preziose osse sotto l’Arat, sotto <strong>il</strong> Tauro, nel Monte Atlantico,<br />
nell’Egitto, nella Siria, nell’Indie… Abbandonate o DEGNI questi lontani luoghi, e venite a<br />
conoscere l’Orfica nostra Mega, o Maja, o Magna CUMA, che dorme <strong>il</strong> sonno letale<br />
dell’Oblio. Sì: era presso di Noi la Mega-Grea che la Magna-Grecia si disse. Ma Tu non<br />
conosci <strong>il</strong> simbolo delle Gree. Era presso di Noi la Maja, o Magna madre del Mercurio<br />
Trimegistio. In Cuma vi era l’Egitto, la Siria, <strong>il</strong> Tauro, l’Atlantico, l’Etiopia, l’Arat, l’India,<br />
la Cina 286 , l’Olimpo, gli Elisi, tutti i fiumi Tartarei, le Pal-Estine, le Scizie, la Beozia, <strong>il</strong><br />
Parnaso… Tutto… tutto era in Cuma: poiché tutte tali voci son simboli riferib<strong>il</strong>i a Topici<br />
285 Per soddisfare ad un nostro Amico, che ne avvertì che non si poteva dire Palearco, ne serviamo di questa altra<br />
voce, ed in seguito di cento altre sinonime, affinchè le impari; ma niuna sarà mai più nob<strong>il</strong>e di Palearco, perché<br />
in una breve dizione contiene due Nob<strong>il</strong>i idee.<br />
286 Voce che si spiega = l’Autrice del Moto, la Causa delle Cause. E Cinesi si chiamavano i Numi Maggiori, da’<br />
quali partiva ogni moto. La storia ne ricorda che nelle desolazioni della Spagna, che ne portarono gli Arabi circa<br />
m<strong>il</strong>le e più anni sono, si distruggevano le Città col Cannone. E la storia istessa ne ricorda che gli Arabi erano<br />
diretti da Saggi Cinesi. Finora si è creduto Uomini della Cina. Ma no: Cinesi si appellarono, negli orfici parlari,<br />
gli Autori di ogni moto. Ecco i parlari Sacri. Saggi Ellenisti che ne onorate a leggere disciplinatevi in questi<br />
parlari di subintelligenza, e diverrete F<strong>il</strong>osofi come lo era Platone, ed Ippocrate. Abbandonate <strong>il</strong><br />
Grammaticismo.<br />
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