Il Cattivo Zelo - Virgilio e il segreto dell'Eneide - ANTICA MADRE
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(prendevo infatti questo pretesto per entrare nei templi), mi fece da guida e mi condusse<br />
dappertutto. Ascolta ora le sue azioni ed i suoi discorsi, dai quali si può desumere che egli<br />
non ignorava le pratiche riguardo gli dèi. C'è un sacrario dedicato ad Ettore, dove, in un<br />
tempietto, si trova la sua statua di bronzo. Di fronte, è stato collocato <strong>il</strong> grande Ach<strong>il</strong>le a cielo<br />
scoperto. Se hai visitato <strong>il</strong> luogo, sai certamente a cosa mi riferisco. Quanto alla storia per cui<br />
<strong>il</strong> grande Ach<strong>il</strong>le è stato posto di fronte ad Ettore, occupando tutto lo spazio all'aperto, la puoi<br />
apprendere dalle guide. Io, trovando gli altari ancora accesi, quasi divampanti, e la statua di<br />
Ettore luccicante di abbondante olio, rivolsi lo sguardo a Pegasio ed esclamai esplorando<br />
cautamente <strong>il</strong> suo pensiero: «Che è questo? Gli abitanti di <strong>Il</strong>io fanno sacrifici?». Ed egli<br />
rispose: « Che c'è di strano se essi onorano un uomo virtuoso, loro concittadino, come noi<br />
veneriamo i martiri?». <strong>Il</strong> paragone non era esatto, ma l'intenzione in quelle circostanze si<br />
rivelava gent<strong>il</strong>e. Che cosa avvenne dopo? «Andiamo avanti — dissi — al tempio di Atena di<br />
<strong>Il</strong>io». Egli mi condusse molto volentieri e mi apri <strong>il</strong> tempio e, quasi per rendermi testimone,<br />
mi mostrò tutte le statue accuratamente intatte e non fece alcun gesto di quelli che sono soliti<br />
fare quegli empì, tracciandosi sulla fronte <strong>il</strong> segno dell'empietà, ne sib<strong>il</strong>ò tra sé, come fanno<br />
quelli. Infatti la somma teologia presso di loro esige queste due pratiche: fischiare contro i<br />
demoni e tracciare sulla fronte <strong>il</strong> segno della croce. Ecco due episodi che ho voluto farti<br />
conoscere. Un terzo mi viene ora in mente e credo di non doverlo tacere. Egli mi accompagnò<br />
fino al santuario di Ach<strong>il</strong>le e mi mostrò <strong>il</strong> sepolcro intatto. Mi avevano convinto che anche<br />
questo fosse stato abbattuto da lui. Invece egli vi si accostò con rispetto. Queste cose ho visto<br />
con i miei occhi. Inoltre da quelli che oggi gli sono nemici ho saputo che egli di nascosto<br />
pregava ed adorava <strong>il</strong> Sole. Non accetteresti la mia testimonianza anche se io fossi un<br />
cittadino privato? Sulle disposizioni di ciascuno nei riguardi degli dèi quali testimoni<br />
sarebbero più degni di fede che gli dèi stessi? Creeremmo Pegasio sacerdote se sapessimo che<br />
ha commesso qualche empietà verso gli dèi? Se poi in quei tempi, sia per brama di potere,<br />
sia, come egli stesso più volte diceva a noi, per salvare i templi degli dèi, indossò quegli<br />
stracci e, soltanto a parole, sostenne la parte dell'empio (infatti è chiaro che non danneggiò in<br />
alcun luogo i templi, tranne che poche pietre tolte da un albergo, per salvare tutto <strong>il</strong> resto),<br />
terremo in considerazione questo? E non ci vergogneremo di fare nei suoi riguardi ciò che<br />
faceva Afobio e che i Gal<strong>il</strong>ei si augurano di vedergli subire? Se mi dai retta, rispetterai non<br />
solo costui, ma tutti gli altri che si sono convertiti, affinchè gli uni ci obbediscano senza<br />
difficoltà quando li esortiamo al bene, e gli altri abbiano meno motivi per rallegrarsi. Se<br />
scacceremo quelli che vengono spontaneamente, nessuno più obbedirà volentieri al nostro<br />
invito.<br />
esatta ubicazione”! Di <strong>Il</strong>io parlò ancora Ammiano Marcellino nel V secolo. In realtà Troia e molte altre città<br />
elleniche dell’Asia Minore scomparvero a seguito delle invasioni dei nemici orientali dell’Impero Bizantino.<br />
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