Il Cattivo Zelo - Virgilio e il segreto dell'Eneide - ANTICA MADRE
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fiume Tevere e sbarcare sulla sponda meridionale, dove comincia l’esplorazione del territorio<br />
latino, ponendo sulla sponda le prime sedi Ciò contrasta con la tradizione precedente che<br />
vuole Enea sbarcato molto più a sud. Perché <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> opera questo cambiamento?<br />
Probab<strong>il</strong>mente per un necessario artificio di retorica grandezza, quella che lega Roma al suo<br />
fiume. Tuttavia anche qui sembra esserci una cacozelia, quasi che <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> voglia far trapelare<br />
la vecchia leggenda. (*) Infatti al verso 148, quando <strong>il</strong> poeta descrive l’esplorazione del<br />
territorio da parte dei troiani, vengono subito nominati “gli stagni della fonte del Numico”,<br />
quasi che essi avessero risalito <strong>il</strong> corso del piccolo fiume avvistando solo dopo <strong>il</strong> “fiume<br />
Tevere”, come se da questo fossero stati distanti! E’ una evidente assurdità che si spiega solo<br />
se si guarda ad un’intenzione celata da parte del poeta, quella di asseverare l’antica leggenda<br />
che vuole Enea sbarcato alle foci del Numico (oggi Fosso di Pratica), estremo retaggio di un<br />
antichissimo insediamento miceneo ad Anzio?║horrendum s<strong>il</strong>vis et religione parentum <strong>Il</strong><br />
palazzo di Latino sorgeva, come tutte le urbi della zona, sulla sommità di un erto colle, luogo<br />
spaventoso a causa delle selve… Oggidì non è nemmeno lontanamente immaginab<strong>il</strong>e la<br />
prisca selvaticità di quei luoghi 222 …e del culto degli antenati L’antica religione laurentina<br />
verteva sull’evocazione delle divinità mediante sacrifici umani. Ciò lo si deduce non solo dal<br />
vago cenno di <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> ma dal fatto che nel riferire <strong>il</strong> portento occorso a Lavina, cioè<br />
l’incendiarsi dei suoi capelli, vi è un accenno ad un sacrificio femmin<strong>il</strong>e mediante<br />
combustione; lo nota Servio che probab<strong>il</strong>mente aveva ancora accesso a testi per noi<br />
scomparsi: “sciendum Latinum sacrificasse iuxta stante Lavinia”║fama est obscurior annis<br />
<strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> inserisce ancora una volta <strong>il</strong> dato che Dardano, capostipite dei Troiani, sarebbe<br />
partito proprio dall’Italia (la città etrusca di Corito) ma lo accompagna ad una palese<br />
cacozelia: (*) quella leggenda è stata deformata dal tempo, cioè non è detto che sia così<br />
come la si racconta; specie se si confrontano le cacozelie del III Libro. E’ peraltro assai<br />
evidente una stranezza: se l’origine di Dardano è “Corito etrusca”, per quale motivo <strong>il</strong> Fato fa<br />
sbarcare Enea in mezzo ai Laurentini e colà i prodigi ne sanciscono la permanenza?║quibus<br />
actus uterque Europae atque Asiae fatis concurrerit orbis audiit et… quale destino abbia<br />
determinato <strong>il</strong> reciproco scontro della terra d’Europa e d’Asia lo sa anche… <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong><br />
riecheggia <strong>il</strong> tema ideologico già ben schematizzato nell’Alessandra di Licofrone di una<br />
antitesi insanab<strong>il</strong>e fra Oriente mediterraneo e Occidente romano e lo inserisce nel dialogo fra<br />
Latino e l’ambasciatore troiano, quale ultima puntata di una sceneggiatura voluta dalla classe<br />
dirigente di Roma nel momento in cui essa aveva allungato le mire espansionistiche al<br />
Mediterraneo orientale║(*) sedem exiguam litusque i Troiani chiedono a Latino che gli venga<br />
concessa una residenza modesta ed un litorale: incredib<strong>il</strong>e basso prof<strong>il</strong>o da parte di chi ha<br />
fatto tanta strada sotto gli auspici di Giove! La cacozelia è evidente: i futuri Romani sono<br />
tutt’altro che genti pacifiche║Hinc Dardanus ortus Qui nacque Dardano, conferma<br />
l’ambasciatore a Latino, ma <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> vi mescola cacozelicamente della confusione poiché gli<br />
fa aggiungere che la loro sede sarà tra <strong>il</strong> “Tevere etrusco” e le “sacre fonti del Numico”, cioè<br />
tutto molto ben lontano dalla città di Corito, come invece avevano profetizzato i Mani ad<br />
Anchise e confermato <strong>il</strong> racconto (confuso) di Latino!║(*) parva munera l’ambasciatore<br />
offre a Latino dei piccoli doni (munera in latino ha però anche <strong>il</strong> significato di…“tributi”)<br />
che, in realtà tanto piccoli non sono, poiché si tratta di un vero e proprio passaggio di<br />
consegne di regalità da Priamo a Latino (che accetta), saltando Enea! 223 Viene consegnata<br />
infatti al re laurentino oltre al calice d’oro con cui libava Anchise anche <strong>il</strong> gestamen di<br />
Priamo, cioè <strong>il</strong> paramento rituale con <strong>il</strong> quale <strong>il</strong> re troiano amministrava la giustizia: scettro,<br />
222 Ne offre una suggestiva e nostalgica visione L. Qu<strong>il</strong>ici: ROMA PRIMITIVA E LE ORIGINI DELLA<br />
CIVILTÀ LAZIALE. Newton Compton, Roma 1979.<br />
223 Lo stesso aveva fatto Enea regalando a Didone altri simboli della regalità priamea.<br />
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