Sante, l'abbraccio dal Presidente - Sezione Vicenza

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16 - Gli Alpini e lo Sport 14° maratonina Negozi Dem Anche quest’anno alcuni atleti/e del GSA si sono ritrovati in una fredda e nebbiosa domenica di fine gennaio per partecipare alla mezza maratona competitiva che si abbinava anche con il 7° trofeo Sante Ferroli riservato agli Alpini. Tra 1400 atleti al via i nostri valorosi hanno ottenuto posizioni di assoluto merito, tenuto conto del percorso che prevede una prima parte (dal 1° al 10° km) di percorso in rapida salita fino a raggiungere un dislivello di 300 mt in coincidenza con il sito di Fittà, una impegnativa discesa che si estende dal 10° al 15°km per terminare in pianura, attraversare l’abitato di Soave e concludersi, ancora in salita, in piazza a Monteforte d’Alpone. I nostri atleti si sono imposti come segue: Anna Campese 13.a cat. F3, Carla Ciscato 46.a cat.F3. Al maschile gli atleti, più numerosi, hanno registrato le seguenti posizioni: Maurizio Ronzani 46° cat.M3, Valentino Cosaro 39°cat M4, Bruno Tonin e Francesco Santoro cat. M5 35° e 51°. ZONA ASTICO BRENTA 9° TORNEO DI BOCCE Organizzato dal Gruppo Alpini di Bolzano Vicentino si è svolto, nel bocciodromo coperto del centro sportivo comunale dal 13 al 24 maggio, il 9° torneo di bocce di zona. Torneo molto sentito dagli alpini della zona per partecipazione e agonismo. 32 le coppie impegnate, le partite si sono svolte tutte con regolarità e correttezza contornate da un numeroso e competente pubblico che ha animato l’atmosfera con commenti talvolta di approvazione e talvolta di delusione per un tiro mal o ben riuscito. Nella serata della premiazioni era presente il sindaco Massimo Fattori che ha premiato i capigruppo dei gruppi classificati e il presidente sezionale Giuseppe Galvanin che ha premiato le coppie vincenti. Ha chiuso la serata il capogruppo Giuseppe Arbori ringraziando autorità, organizzatori e partecipanti per l’entusiasmo, la competitività e la correttezza dimostrate. Così le classifiche: A coppie. 1° Rizzo Domenico e Pellizzari Andrea, Povolaro, 2° Gianello Giuseppe e Meneghini Luciano, Sandrigo, 3° Meneghini Luigi e Zardo Vittorino, Bolzano Vic., 4° Milan Francesco e Baron Umberto, Bressanvido. Gruppi. 1° Montecchio Precalcino, punti 45, 2° Bolzano V. 42, 3° Povolaro, 39, 4° Bressanvido, 37. Pagine a cura di Anna Campese Rinnovo direttivi Sarcedo Capogruppo: Aldo Brunello. Consiglieri: Alberto Dal Ferro, Gerardo Bonollo, Giuseppe Guerra, Battista Pasin, Silvio Dal Carobbo, Arduino Parisotto, Daniele Pilotto, Alessandro Fioraso, Luigi Bassan, Antonio Pauletto, Maurizio Santacaterna, Pierluigi Santorso, Roberto Cappellotto, Cristiano Stella, Claudio Bellon, Elia Sperotto. Calvene Capogruppo: Fortunato Missaggia. Consiglieri: Bruno Segalla, Tiziano Testolin, Giorgio Testolin, Mario Brazzale, Fiorenzo Brazzale, Giovanni Pigotto, Guelfo Pigotto, Sergio Crollo, Antonio Canale, Gentile Brazzale, Italo Pigotto. Torrebelvicino Capogruppo: Armando Scapin. Consiglieri: Artemio Gato, Livio Trentin, Ottorino Trentin, Dario Andolfo, Giorgio Dal Lago, Antonio Pavan, O. Trentin, F. Cortina, G. Covallero, S. Maltese, M. Cortina, Costa, Sella, Leccarda. Monticello Conte Otto Capogruppo: Florindo Noaro. Consiglieri: Gino Costa, Giuseppe Zanella, Angelo Barasse, Giuseppe Acco, Ferdinando Albiero, Pietro Zocche, Angelo Brazzale, Francesco Ramina, Luciano Greselin, Nazzareno Stivanin, Gaetano Vicari. Sossano Capogruppo: Luigi Sbicego. Consiglieri: Carlo Balduzzo, Ivan Dal Toso, Giancarlo Zordan, Claudio Acerbi, Antonio Setto, Antonio Padrin, Lorenzo Caldiaro, Trulla Michele, Silvano Mussolin, Agostino Balbo, Umberto Vanoni, Michele Montecchio, Flavio Bressan, Armido Besaggio, Adriano Todesco. Camisano Vicentino Capogruppo: Plinio Giardini. Consiglieri: Dario Fontana, Maurizio Peron, Marco Zebele, Fabio Marcolin, Ivan Miotto, Adriano Pezzolo, Francesco Benazzato, Gianni Padovan, Lino Marchiori, Pierluigi Daddelli, Bruno Bozzolan, Luigi Bardella, Mario Cappellari, Massimo Rigoni, Bruno Palombo.
Una bella esperienza Egregio Presidente Galvanin, Sono la moglie di un alpino. Domenica sono stata a Bassano, dove – per la prima volta – ho visto una sfilata. Sono rimasta senza parole per l’organizzazione con cui è stato gestito un evento di così grandi dimensioni e per l’atmosfera di amicizia e solidarietà che non ha risparmiato nessuno. Lì ho scoperto che la festa e la compostezza possono viaggiare insieme e, quando questo succede, si sperimenta un senso di gioia e sicurezza. Mentre camminavo pensavo che se l’ANA fosse al governo, l’Italia diventerebbe un Paese straordinario. E mi auguravo che gli alpini potessero fondare un giorno un partito politico che ci rappresentasse degnamente. Poi, per caso, ho letto la sua lettera su Alpin fa grado di marzo e ho capito che ha ragione lei. L’Ana deve rimanere lontana dalle trappole della politica, perché gli alpini sono patrimonio dell’umanità. E se solo continueranno a fare della loro identità la loro forza, resteranno sempre un gruppo solidale e inalienabile. Per quello che fate, siete da ringraziare tutti. Nadia Gottardo Maraschin Un abbraccio agli alpini Caro Alpin fa grado, sono un’amica alpina, ho vent’anni e abito a San Germano dei Berici e vi seguo da due anni a questa parte. Questa mia lettera ha due scopi: il primo è quello di complimentarmi con gli Alpini di Bassano del Grappa e con tutti gli Alpini che hanno partecipato all’Adunata e che l’hanno resa memorabile. Il secondo scopo che voglio raggiungere è quello di ringraziare in maniera molto speciale il gruppo Alpini di San Germano che anche quest’anno si è organizzato per partecipare all’Adunata Nazionale e che mi ha ospitato. Da tre anni, infatti, partecipo alle Adunate Nazionali e il gruppo del mio paese, anche se piccolo, mi ha sempre accolta come una del gruppo, ha sempre fatto il possibile perché potessi vedere e capire cos’è L’Adunata. Li ringrazio, quindi, per la disponibilità che hanno dimostrato nei miei confronti, per come mi hanno accolto anche se non avevo mai partecipato prima alla vita del gruppo e per l’entusiasmo che mi hanno trasmesso nel seguire le loro annuali avventure. Ne approfitto per ringraziare “a distanza” anche gli amici di Bergamo e della provincia di Udine che ogni anno diventano i nostri vicini di “tenda” durante l’Adunata. Sapete meglio di me che gli Alpini sanno apprezzare i gesti di gratitudine che vengono loro rivolti dagli amici, o dalla comunità in generale, quindi spero che questa mia “sorpresa” dedicata a loro nella vostra rubrica possa far capire a tutto il gruppo quanto hanno fatto, e possono ancora fare, per me. Alpini di San Germano, e non, mi permetto di dirvi un’ultima cosa: continuate a tenere in vita il vostro piccolo, ma divertente, gruppo anche se a volte vi sembra che non ci Lettere in redazione - 17 possano essere soluzioni ai problemi che dovete affrontare; tutta la comunità deve avere la possibilità di conoscervi e di apprezzarvi come ho potuto fare io. Siete forti! Voi e tutti gli Alpini! Grazie! La vostra ammiratrice Alpinità Cesare Di Dato scriveva nel 2005 ne “L’Alpino”: “Alpinità è quel insieme di buone idee, di disinteressate azioni, di coesione morale e di amicizia che supera i ceti sociali e che fa dei nostri iscritti un blocco abbastanza omogeneo”. Ricordando che fu Vitaliano Peduzzi a coniare il termine. Nei vocabolari non c’è, fatto salvo un tentativo di definizione inserito a nostra cura nell’enciclopedia internet Wikipedia. Oggi, crediamo più di ieri, che c’è bisogno di parlare e riparlare di ALPINITÀ e di far in modo che questo termine trovi attuazione nelle azioni dei soci A.N.A. L’alpinità è un modo di essere e di comportarsi, è il modo con cui si deve mettere in pratica l’iscrizione all’Associazione. L’alpinità non è una prerogativa dei soli Alpini, anzi alcuni alpini non dimostrano di avere l’alpinità. Ci sono soci aggregati che dimostrano l’alpinità in modo splendido. Ci vorrebbero fiumi di parole e forse non basterebbero, per poter descrivere le sensazioni, gli aspetti interiori, le azioni che concorrono a dar senso all’alpinità. In tempi in cui si parla di futuro dell’Associazione e si ipotizza su possibili “trasformazioni”, non dobbiamo dimenticarci che siamo l’associazione d’arma delle Truppe Alpine e quindi un’associazione di chi ha fatto il servizio militare nelle Truppe Alpine. Chi diventa socio deve sapere questo. Chi si iscrive sa che deve “sentire” l’alpinità. Vale in particolare per gli aggregati che per vari motivi (amicizia, simpatia, Protezione Civile), decidono di aderire all’Associazione, devono essere ben informati, prima di fir- Alcuni alpini del Gruppo Giuriolo sull’Ortigara
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