Rassegna stampa di mercoledì 18 aprile 2012 - Ass.I.Pro.V.

Ufficio stampa
Rassegna stampa
mercoledì 18 aprile 2012
Pagina 1 di 15

Il Corriere Romagna Forlì
Il Resto del Carlino Cesena
Il Resto del Carlino Forlì
INDICE
AUSER VOLONTARIATO
18/04/12 3
Zamagni critica il Governo
18/04/12 4
Spettacolo benefico in favore dello Ior Raccolti 10mila euro
18/04/12 5
“Passeggiate” per la sicurezza
18/04/12 6
Lo Ior esulta per il riconoscimento dell’Irst
18/04/12 7
«Aspetto una scossa dai club sportivi»
18/04/12 8
L’unica terapia capace di rimettere a posto il cuore
18/04/12 9
Il ‘Manuzzi’ ha sette apparecchi, in altri impianti stanno arrivando
18/04/12 10
Il prima e il dopo la vocazione
18/04/12 11
«Politici di professione? No grazie, meglio il cuore»
18/04/12 12
Ronde, raccolte sessanta firme Pronto pure lo statuto
18/04/12 13
L’appello dei volontari: «Salviamo la Pro loco»
18/04/12 14
Raccontare i mestieri plasmando il ferro
18/04/12 15
Pagina 2 di 15

press unE
ornere
C2PZ,Ii.,;tU
18/04/2012 di Forlì e Cesella
AUSER VOLONTARIATO
Un viaggio oltre l'Oceano
Oggi alle 16 nel salone comunale di
piazza Saffi, 8, conferenza con proiezioni
di Sauro Bovicelli su "Un viaggio
oltre l'oceano".
Pagina 3 di 15
Pagina 5
ZarnagnI criticali Governo
.1-

press LinE
ornere
C2PZ,JAtU o
18/04/2012 di Forti e Cesella
Il "padre" del settore non profit all'incontro forlivese sul tema della cooperazione e della mutualità
Zamagni critica il Governo
professor Monti ha dimostrato poca sensibilità sociale»
FORLÌ. Il professor Stefano Zamagni, padre riconosciuto
del settore non profit come categoria dell'economia
diversa fra quella di Stato e quella di mercato, non ha
nascosto una critica profonda al governo guidato da un
coetaneo...il professor Monti.
«Conosco Monti da molti
anni avendo anche io insegnato
alla Bocconi - ha ricordato
l'economista di origine
riminese - ma pur riconoscendogli
intelligenza ed onestà
personale ritengo che sia
lui, sia il ministro Fornero e
credo anche il ministro Passera
non abbiano una sufficiente
sensibilità sociale».
La citazione. I motivi di
questa diffidenza non sono
certo dell'ordine della concorrenza,
tanto meno dell'invidia
accademica ma proprio
un modo di vedere le strategie
di rapporto fra economia
e politica. «Evidentemente -
ha ricordato Zamagni alla
platea che era presente l'altra
sera nella saletta della
Banca di Forlì per il primo di
incontri promossi sul tema
della cooperazione e della
mutualità nei tempi della crisi
- il monito dei due cavalli
citato da Platone non è stato
bene studiato. Vale a dire che
se si vogliono ottenere risultati
validi nell'aratura occorre
che l'aratro trainato da
due cavalli s'immerga nel
terreno grazie all'azione
combinata di tutti e due gli
animali da traino e non che
l'uno proceda avanzando rispetto
all'altro. Invece nell'azione
del Governo Monti, che
pure ha il merito di averci
tolto dal default al quale eravamo
inesorabilmente destinati
dal Governo Berlusconi,
ha deciso di dare priorità al
risanamento dei conti rispetto
alla crescita e ora ci troviamo
con il problema che il
risanamento non è finito e i
risultati della crescita non
sappiamo quando si realizzeranno».
Terzo settore. Poi Zamagni
è entrato nel merito della
grande sottovalutazione delle
potenzialità del terzo settore.
«Se il mondo nel quale
viviamo è fatto solo della dialettica
fra Stato e Mercato le
speranze di difendere un welfare
sociale sono già finite -
ha ricordato il maggiore teorico
del non profit e del volontariato
sociale come categoria
organizzata - e vorrà di-
Pagina 4 di 15
Stefano Zamagni
re, cosa nella quale per carattere
non credo, saremo condannati
alla decadenza. Voglio
invece credere nella capacità
del popolo italiano di
risalire la china, come avvenne
nel secondo dopoguerra».
II ministro. Poi Zamagni ha
ricordato alcune polemiche
dei mesi scorsi anche con il
ministro Fornero. «Il mondo
del non profit - ha detto Zamagni
- ha cercato di dimostrare
come, dati alla mano,
convenga per determinare
un equilibrio della spesa pubblica
in settori fondamentali
dell'assistenza, della cura e
dei servizi sociali». Quel ruolo
di sussidiarietà che gli assegna
anche la Costituzione.
E sugli esempi da prendere
all'estero Zamagni ha replicato
con una punta di sarcasmo.
«Forse dobbiamo imparare
qualcosa dagli Stati Uniti
dove ancora non c'è la copertura
sanitaria per oltre 50
milioni di cittadini? Dove se
non sei capiente dal punto di
vista sanitario non ti raccolgono
dalla strada neppure se
hai un infarto improvviso?».
Zamagni ha dunque invitato
i cooperatori, i soci delle banche
di credito cooperativo ad
alzare la testa. «Non pretendo
certo che questo mondo
che ben conosco - ha rivendicato
l'economista che insegna
a Bologna - si comporti
con l'ostinazione di una Cgil
o muova rivendicazioni nello
stile di Confindustria, ma
neppure che abbassi la testa
quasi a scusarsi con qualsiasi
Governo sia al potere, magari
con la scusa neppure
tanto celata che chissà cosa
succede se alziamo il tono
della voce o promuoviamo la
protesta». La realtà è che il
2012 si sta annunciando durissimo
per la cooperazione
sociale, il non profit e il volontariato.
Pagina 5
CronacatliForn
Zamagni criticali Governo

press LinE
ornere
C2PZ,JAtU o
18/04/2012 di Forti e Cesella
Predappio. Serata a teatro
Spettacolo benefico
in favore dello Ior
Raccolti lOmila euro
PREDAPPIO. Divertimento e
solidarietà al teatro comunale di
Predappio dove è andato in scena
lo spettacolo di beneficienza
"Predappio
insieme
La partecipazione per la
dei cittadini speranza",
e dei commercianti
organizzato
dal punto
Ior locale,
coordinato da Vittorio Borghini.
Sono intervenuti durante la
serata il sindaco di Predappio,
Giorgio Frassineti, nonché il
presidente Ior Sergio Mazzi e il
direttore sanitario Irst Mattia
Altini, i quali hanno ribadito
l'importanza della ricerca e il
costante impegno
dell'associazione in questa
direzione. Grazie alla generosità e
al coinvolgimento della
cittadinanza di Predappio, in
particolare dei commercianti e
tutte le attività economiche del
territorio, a fine serata sono stati
consegnati allo Ior 10mila euro
Pagina 5 di 15
Pagina 10
Provincia for6
"Passeggiate" per lasieurezza
STIOPP,..`
LM9R.
DRMI
SCIOPERO
GENERALE
TERRITORIALE

press LinE
ornere
C2PZ,JAtU o
18/04/2012 di Forti e Cesella
, ,
N \
,. s
"Passeggiate" per la sicurezza
Il comitato contro i furti
si organizza: 60 adesioni
CASTROCARO TERME. Il comitato per la sicurezza
annuncia di essere in via di formazione e di
progettare "passeggiate civiche" per tenere sotto
controllo il territorio di giorno e di notte.
Nella nota in cui i due
responsabili dell'iniziativa
(Valter Valentini, referente
per Castrocaro Terme,
e Maurizio Bresciani,
per Terra del Sole) spiegano
che sta per nascere
un'associazione o comitato
per occuparsi di aiutare
a risolvere i problemi
legati ai furti in appartamento,
si evita accuratamente
di fare il nome di
"ronde", legato a schieramenti
politici ben definiti.
I due informano del risultato
dell'assemblea
pubblica organizzata il 3
aprile per parlare di sicurezza
e delle 60 adesioni
raccolte che «potranno
diventare i soci fondatori
di un'associazione di volontariato,
in forma di comitato,
che si occuperà di
qualsiasi questione legata
alla sicurezza affrontabile
dai cittadini liberi o
associati». La prima idea
è quella lanciata da uno
degli aderenti ed accolta
da quasi tutti i presenti:
«ci viene sollecitata giornalmente
da molte perso-
Pagina 6 di 15
ne - spiegano Valentini e
Bresciani - che si mettono
a disposizione per partecipare
a quelle che si possono
chiamare "passeggiate
civiche" diurne o
notturne». Insomma l'associazioneorganizzerebbe
una rete di "buon vicinato"
in grado di infor-
Contro i
furti i
cittadini di
Cast rocaro
si sono
riuniti in un
comitato
t .,kkkk,
mare le forze dell'ordine
su movimenti di persone
sospette o non conosciute.
«La disponibilità di
molti a partecipare all'iniziativa
- spiegano i due
promotori del comitato - è
significativa del grado di
insofferenza generato dai
furti nelle case e nelle attività
economiche; ed anche,
purtroppo, della paura
scatenata dalla frequenza
dei colpi e dalla
crescente violenza dei delinquenti».
Nella nota si
sottolinea come i cittadini,
ora, siano talmente sfiduciati
da non denunciare
più i furti subiti. L'associazione/comitato
che
sta nascendo ha già avviato
contatti con realtà
simili attive nei territori
limitrofi, per avere strategie
comuni. (rn.m.)
Pagina 10
"Passeggiate" per la sicurezza
STIOPP,..`
LM9M
SCIOPERO
GENERALE
TERRITORIALE

press LinE
18/04/2012
LA NOTIZIA del riconoscimento
dell'Istituto Scientifico
Rmnacmoto per lo Studio e la Cura
dei Tumori (Irst di Meldola)
quale 'Istituto di Ricovero e Cura
a Carattere Scientifico' (Ireos)
da parte del Ministero della Salute
ha riempito di gioia i cuori dei.
Volontari dell'Istituto Oncologico
Romagnolo.
Subito dopo la diffusione all'in-
tento di tutte le sedi e i punti lor
in Romagna della notizia che
ianto aspettavano, sono state innumerevoli
le telefonate ricevute
ai centralini dello TOr per
esprimere sodisfazione per il risultato
raggiunto dall'Irst, segno
n Resto del Carlino
CESENA
LA at›;.: NRMLA
Lo lor esulta per il riconoscimento dell'irst
di un profondo senso di orgoglio
da parte di tutte le persone
che, sia dal 1979, si sono impegnate
con lo Ior perché in Romagna
la qualità degli standard
nell'assistenza e nella ricerca clinka
oncologici, attraverso rime-
Pagina 7 di 15
grazione dell'attività dell'Istituto
Oncologico Romagnolo con
le divisioni oncologiche dei diversi
Ospedali, raggiungesse e
fossero riconosciuti tali livelli di
eccellenza.
Il merito :di. questo riconosci-
mento va ai medici (in primis al
professar Dino Amadori), ai ricercatori,
agli operatori e al personale
impegnato presso l'Irst, il
cui quotidiano lavoro è volto alla
ricerca clinica e traslazionale
in ambito oncologico con l'obiettivo
di trovare applicazioni terapeutiche
che possano essere intraprese
in tutti gli ospedali della
Romagna direttamente dal laboratorio
al letto del malato.
Assiouraztenc 'usi: la Finanza trac

press LinE
18/04/2012
n Resto del Carlino
CESENA
cozNeu BLU PATRIZIA MATASSONI, RESPONSABILE DEL PROGETTO AUSL
«Aspetto una scossa dai club sportivi»
'CODICE BLU, progetto di defribillazione precoce
sul territorio' è un'iniziativa di sensibilizzazione
dell' Usi di Cesena messa in piedi nel 2003 con
l'obiettivo di combattere la morte cardiaca improvvisa.
«La nostra è un'opera di informazione e formazione
spiega Patrizia Alatassoni, medico del 118 e responsabile
del progetto — nonchè di sostegno alla
diffusione dei defibrillatori semiautomatici». Questi
macchinari sono semplici da usare, adatti quindi anche
ai profani di medicina: «A volte si diffida di questi
mezzi perchè si teme di avere ripercussioni in termini
di responsabilità continua ma non si sa
che i semiautomatici sono davvero sicuri e di semplice
utilizzo. Fanno tutto da soli: evidenziano subito
la diagnosi e decidono o meno se dare la scarica. Il
danno più grave è non usarli, infatti in caso siano
collegati a persone che non ne hanno bisogno, la scarica
non parte».
Chi decide di aderire al progetto riceve l'assistenza
del caso. «Diamo indicazioni su come collocare la
macchina, teniamo il corso per insegnare come usar-
Pagina 8 di 15
la, aiutiamo a capire quali siano le persone più indicate
per utilizzarlo. Non bisogna essere per forza medici
per intervenire. La legge 120 del 3 aprile 2001
specifica che i defibrillatori possono essere usati anche
da personale non sanitario purchè sia stato adeguatamente
formato e ci sia immediata comunicazione
al 118. Dal 2003 sono state salvate ben 5 persone
da personale non sanitario». Grazie all'iniziativa sono
già stati 'formati' i vigili urbani di Cesena, inoltre
vengono curate tutte le associazioni di volontariato
che operano in ambito sanitario. Per gli enti istituzionali
la pratica è gratuita, mentre ai privati si richiede
un piccolo contributo. «U na delibera regionale
ha stanziato una quota alquanto esigua per il nostro
progetto, negli scorsi anni spesso abbiamo operato
gratuitamente». Al progetto hanno partecipato finora
circa un migliaio di persone e a Cesena a oggi
sono presenti circa 70 defibrillatori. Ora Patrizia Matassoni
si augura che in tanti si rivolgano alla Usi:
«Mi aspetto una 'scossa' dalle società sportive, con
poco più di mille curo si compra uno strumento che
può salvare vite umane».
, - -
A Abin,i' ha ,ue arpnreerhi. ia bui anpinDl ■

press LinE
18/04/2012
n Resto del Carlino
CESENA
..................,.............. ..................................
un
e
ca e pia capace
e a posi i cu o re
;I VLAbi IRO
&Kora
VA NI N
compatibile
del
o ed i
i vocalmente
l bottone che
tso
,stitica. Dai
.7. :maso w duella sante
rdiaco
arterioso, iguana
bassa
zs n atrio ed un
del 10% la iasuioi
a e.leStn7 vi e
e a posto il eu
centro specializzato che
lai un drttbrtllatore
inzicamente una corrente sarebbe di intervenire entro e,
che si diffonde prima v minuti al a siimi.
i due ventricoli Naturalmente per essere aal dita
ai dove unaa contrazione ,sarlo occorre seguire un cos
taa che permette al
gestito dall'Ausl (con
nettarsi
a „enti perio ' dici); e Zl
coni ente dal cuore v
poi e ne coordina la
peri amente cir :a raw ne. .17 corso e della ,
70 quinta vengo
ani.° ore e per chi e
pompati' dai cuore,
eg saPebbe già opportuno
Quando noi parliamo di
onoscere urizovre di
ardiaco inipweiso intendiamo' adniinaa ne> Esiste anche un
aada situazione. in cui questa
epleeci, di dodici ore
,t4
mica elettrica per vari moti
.e 2. t 4 iene seguito
pazzisci ed ognifibrilla del
gli ezvard che 'tinsi-a
i
riaaascolo cardiaco, perder-do il
stadi.
coordina mio, si contrae per
semiautomatico
200, 1300 entro?,
in una sorta di
'Vira siaxdin già da diverso
le rea per cui viene
restotipo di
titamenie
siitenva sarsul campo e
ifa'dto po ,,,ozko
gli
rnftssaa
do nell'estate
gio Cardiaco ( BLS
"88strutturato il
C,' T atei ristinai'm'.un minimo di
ani' venne edà
tlicanciadella o cardiaco
n -orgar organizzazionesai S a ione
do il tu
che permettevaan
lfL à: ?o t 2.
ralsiasi punto della stenti
enti i 4 minuti proprio per
defib z inne
re la rtartinuzzione ne
sposso o e .n ne
tempo possibile.
rr siinctrn al controllo .
Eri al delibrillatore
_e niaker natu> alte e
i.co s'abbassai.,
conseguenzaa anche l'efirca
o nel nostro tessuto siici
eccaroca della Pa
sta di Risparmio di
" Banca Popolare
lana Romagna, la
Montana ne hanno
naia sr:
diversa e li hanno
te nien
3posizione delle
ina
toni di volontarzato, delze
tt
lieta o di gruppi di
e velli gestiti d ,adint sensibili alla tutela della
T3nrrn2 tono
te 4,ubblica.. Anche M alcuni
e evidenziati la pvesenza
o l
so dispositivir e questo
e drllaa sita iot i
r di se aziende.
appltcia dire
aie
E'sehnro di
e del Ue e la panico` nsibiltia o, se
n
Pagina 9 di 15
Pagina 2
L ^ L
I `Abin,i ha ,ue „pnaree h x anpi ,u

press LinE
`Manuzzi' ha sette appar hi, in altri impianti
A Villa Silvia e al Carisport ,sono già in dotazione. Presto attivi al Palaippo
IL DEFIBRILLATORE non è
sconosciuto allo sport cesenate,
anzi molte società e centri sportivi
si sono dotati di questi macchinari
salvavita già da tempo, anche
se non mancano le eccezioni.
CALCIO. In occasione delle partite
casalinghe del Cesena al Manuzzi
stazionano da anni ben 7 defibrillatori:
uno in campo, due
nelle tribune e 4 a bordo delle ambulanze
di classe A. I medici volontari
sempre presenti a bordo
campo per le partite sono in grado
di utilizzare questi macchinari,
ma anche lo staff medico bianconero
è addestrato per attivare le
procedure d'urgenza. Durante gli
allenamenti che la squadra bianconera
effettua allo stadio sono
presenti tre defibrillatori, mentre
nel centro sportivo di Villa Silvia
ce n'è uno. Nel caso qualcuno accusi
un malore cardiaco in allenamento
sono pronti a intervenire il
medico sociale bianconero, i fisioterapisti
e i massaggiatori, tutti addestrati
anche grazie a corsi di primo
soccorso.
Pure al centro della Polisportiva
Martorano ci si è organizzati da
tempo. Cinque anni fa è infatti stato
donato un defibrillatore dalla
farmacia Santini di Cesena e ci sono
4-5 persone in grado di utilizzarlo
sempre presenti al campo,
tra le quali la segretaria e gli allenatori
del settore giovanile. I corsi
di addestramento sono tenuti
da medici dell'Usi direttamente
presso la struttura di Martorano.
L'ambulanza viene sempre chiamata
(a pagamento), ma spesso
non ve ne è la disponibilità a causa
della concomitanza di altri
eventi (come le partite del Cesena),
anche se per i numerosi tornei
e iniziative sportive organizza-
TENTATIVO
ESTREMO
L'intervento
col defibrillatom
deve essere
ese
da mani es
che sia
18/04/2012
darrn
Ma imparar
manovrarlo n
difficile ad `.
n Resto del Carlino
CESENA
te dal centro è garantita la copertura
di vetture sanitarie. «Tutte le
società sportive dovrebbero dotarsi
di un defibrillatore commenta
Cristian Castorri, dg del Romagna
Centro — ed essere in grado
di investire un paio di migliaia di
euro all'anno per la sicurezza delle
persone che frequentano le
strutture».
BASKET. Il Palaippo avrà a bre-
ve il suo defibrillatore. La società
di C2 di basket (Gruppo Trevi),
che si allena e gioca le proprie partite
nel palazzetto, riceverà a giorni
il macchinario ordinato qualche
settimana fa. L'acquisto è stato
finanziato anche grazie ad una
raccolta fondi attuata lo scorso anno
che prevedeva un'offerta libera
durante le partite della squadra.
Venerdì scorso tre persone
della società hanno svolto il corso
per imparare a utilizzarlo: il responsabile
del settore giovanile,
un allenatore e la custode dell'impianto.
L'idea? «Lo scorso anno
un ragazzino che giocava a basket
a Forlì morì in uno spogliatoio e
la tragedia ci toccò molto. Così decidemmo
di acquistare il macchinario»
spiega Barbara, la custode.
Un medico comunque è sempre
in campo durante le partite (è obbligatorio)
mentre durante gli allenamenti
no.
VOLLEY «Non penso proprio ci
sia». Gianluca Casadei, presidente
del Cesena Volley (B2 maschile)
spiega la situazione del palazzetto
di via Coppi luogo dove la
Pagina 10 di 15
stanno arrivando
e allo stadio del rugby
'sua' Elettronica e quella femminile
del Volley Club (B2) si allenano
e disputano le partite. Premettendo
che in serie C non è obbligatoria
nemmeno la presenza di un
medico, lo staff della Sar Elettronica
non ha mai fatto corsi di primo
soccorso. Ma la B2 sta per aprire
le porte alla formazione maschile,
e lì l'obbligo di munirsi di assistenza
medica o di un medico vero
e proprio a bordo campo c'è. E
Casadei garantisce che si attrezzeranno
in questo senso. Al Carisport
invece, dove le due squadre
cesenati disputavano i match prima
del 'nevone', il defibrillatore
c'è. Il palazzetto è diventato inagibile
a causa dei danni provocati
dalle nevicate di febbraio e le società
sportive sperano di potervi
tornare a giocarci già dalla prossima
stagione. Il macchinario è stato
donato dalla Fondazione Cassa
di Risparmio nel 2007 in seguito
al malore che uccise l'ex calciatore
Fulvio Zuccheri durante una
partita tra vecchie glorie.
RUGBY A giorni arriverà un defibrillatore
nuovo di zecca anche
al campo da rugby di Sant'Egidio.
Lo acquisterà il Romagna Rugby
che da tempo pensava di dotarsi
di un macchinario di questo genere.
Francesco Montanari, direttore
generale della società sportiva,
sottolinea che per ogni partita viene
fatta richiesta per avere un'ambulanza
al campo, anche se non
tutte le volte ce n'è la disponibilità.
Inoltre, durante i match è sempre
presente il medico della prima
squadra accompagnato da fisioterapisti
e ortopedici pronti ad
intervenire in caso di emergenza.
Durante gli allenamenti invece sono
presenti un fisioterapista e, a
volte, un medico.
Elisabetta Zandoli
Pagina 2

press LinE
18/04/2012
il Resto del Carlino
FORLI
prima e il dopo
la vocazione
NESSUN curriculum cartaceo: la storia di Fra' Giuseppe
Amante comincia il 3 maggio del 1.971
quando nasce a Vibo Valentia, in Calabria. Negli
anni 80, con i genitori e la sorella Rachele, si
trasferisce a Forlì dove vivrà fino al 1999, l'anno
della vocazione. Lo stesso anno in cui Fra'
Giuseppe andrà a vivere nel convento di
Montepaolo. Nel 2001. uscirà da Montepaolo per
due anni di probandato a Villa Verucchio.
Dal settembre 2002 al settembre 2003 sarà in
Lombardia e studierà per sei anni a Bologna dove
prenderà il Baccellierato in Teologia.
E nel 2009 che Giuseppe Amante diventerà frate,
professando i voti nella stessa Montepaolo, il luogo
della sua vocazione. Dal settembre 2009 Fra'
Giuseppe vive in una casa colonica a San Cesario
sul Parlar° (Modena) con altri due frati forlivesi.
Oggi il frate forlivese collabora con sacerdoti e
vescovi per i momenti della vita ecclesiastica e
accoglie diverse persone per colloqui. È assistente
dell'associazione di volontariato di Modena, Terzo
Ordine Francescano.
Pagina 11 di 15

press LinE
S:C.PICCOLOMINI
CONSIGLIERE COMUNALE
Bisogna istituire a Dovadola
un mercato dei prodotti
locali a chilometro zero
e valorizzare il tartufo
FRANCESC
IMPRENDITORE
18/04/2012
I miei obiettivi? Completare
le opere pubbliche, fra cui
prima di tutto il restauro
delta Rocca dei conti Guidi
FREDERIC ROD,R1
TIPOGRAFO
Questa lista è fatta per me,
con destra e sinistra unite
per realizzare il bene
della comunità di Dovadola
di QUINTO CAPPELLI
«IL RICORSO al politico influente
come candidato a sindaco
è un sistema ruffiano della vecchia
politica. Per noi, invece, la
credibilità degli amministratori
deve nascere in paese, anzi, in un
paese unito finalmente oltre gli
steccati della politica». Paola Boattini,
candidato a sindaco di Dovadola
della lista civica unitaria 'Per
un paese unito', ha iniziato così
l'altra sera nel teatro comunale,
fra gli applausi di oltre un centinaio
ai sostenitori, la presentazione
della lista e del programma.
L'ASPIRANTE alla poltrona di
sindaco, in concorre= con Zelli,
si e posta con chiarezza e prima
due obiettivi: annientare la popolazione
di Dovadola dagli attuali
1724 abitanti a 2000 e fare di tutto
per favorire l'ingresso dell'Ipab
Zauli nell'Asp. Fra i tanti obiettivi
intermedi, Boattini ha posto
l'istituzione di tre commissioni
consiliari «che dovranno affiancare
la giunta in materie come la cui-
ii Resto del Carlino
FORLÌ
LA LA SQ UADFLA DI PAOLA BOA
`‘
«Politici di professione?
No grazie, meglio il cuore»
tura, ambiente, scuola, giovani,
anziani e persone svan ungiate».
Fa parte ancora del programma la
costituzione di una consulta della
cultura e della solidarietà, la valorizzazione
delle associazioni di volontariato,
«la parte vitale del paese»,
l'apertura di ambulatori per
servizi socio-sanitari, la creazione
LISTA CIVICA UNITARIA
La candidata alta poltrona
ha presentato agli elettori
i sei componenti del team
di spazi bimbo e per persone an-
Zi3BC. Al centro del programma
ci sono, ovviamente, le imprese e
il lavoro, l'agricoltura, il turismo
enogastronomico (più valorizzazione
del tartufo) e religioso (Benedetta
e Montepaolo), la scuola,
i giovani, lo sport, le opere pubbliche,
l'urbanistica e gli immigrati,
«per i quali a Dovadola esistono
esempi di felice integrazione»,
Pagina 12 di 15
,te
E' SEGUITA l'autopresentazione
dei sei candidati. Gabriele Bandivi
ha 313Spieal.0 «un tavolo istituzionale
o una rete protettiva per
collegare tutte le aziende della valle
del Montone». Sara Piccolomini
vorrebbe «valorizzare di più il
tartufo, portandolo nelle fiere internazionali».
Ha poi sollevato
l'entusiasmo dei presenti ; quando
ha rivendicato «una spallata al sistema
e all'arroganza dei partiti» e
ha invocato «finalmente un sindaco
donna». Frederic Rodari ha
messo a disposizione la sua «esperienza
di geometra».
Flaviano Fabbroni si è impegnato
a «mobilitare di più tutte le associazioni
di volontariato per tenere
più in ordine e pulito il paese».
Sebastiano Fabbri lavorerà
per «costruire appartamenti con
affitti agevolati per i giovani». Infine,
Francesco Tassinari ha raccolto
gli applausi più scroscianti
quando ha affermato che «Dovadola
non ha bisogno di personaggi
da fuori, ma di gente del posto
che ci rilette la faccia e il cuore».
INGEGNERE
Perché votare noi?
Noi siamo la politica
a servizio del paese e
non la politica del palazzo
FLAVIANO FAWRON1
ASSESSORE Al SERVIZI SOCIALI
Tra Le cose dí cui ha bisogno
il nostro paese, uno dei miei
più grandi desideri sarebbe
riaprire la casa del Portuale
WSR ELI AND
CONSIGLIERE COMUNALE
Cosa vorrei portare subito
a Dovadola? Altre piccole
aziende da aggiungere alle
20 attuali per dare lavoro
Pi Si orcfesAenz'
io jr,le, rr2g1:1> c, >re

press unE
18/04/2012
il Resto del Carlino
FORLI
CIASIWCC~
Ronde, raccolte
sessanta firme
Pronto pure
Io statuto
SESSANTA adesioni in neanche
due settimane. Si ingrossano
le fila del Comitato
dei cittadini per la sicurezza,
costituito a Casirocaro
dopo i frequenti episodi
di criminalità verificatisi negli
ultimi mesi. :(Si sta formando
un'associazione di
volontariato che si occuperà
di qualsiasi questione legala
all'incolumità generale
— dichiara il presidente
Valter Valentini E' già
stato redatto uno statuto
operativo da sottoporre a ratifica
in una prossima assemblea,
in cui verranno
eletti i membri dell'organigramma».
A breve dovrebbero
partire le ronde o passeggiate
civlch.e. «Vengono
sollecitate giornalmente da
molte persone che si mettono
a disposizione» aggiunge
il libero professionista terrasobrio.
Una generosità significativa
del grado di insofferenza
ingenerato dai
furti nelle case e nei negozi
e, purtroppo, della paura
scatenata dalla frequenza
dei colpi e dalla crescente
violenza dei delinquenti».
Valentini auspica che il comitato
divenga punto di riferimento
per la comunità e
comunica di aver intrapreso
contatti con altre associazioni
analoghe per pianificare
un'unica strategia e un
utile scambio informativo,
Pagina 13 di 15
T.>
«LLjSp1c1Slh tuono Rissato,

press LinE
18/04/2012
L' appello dei volontari: «Salvi‘ o la Pro loco»
San Zeno, il presidente dell'ente di promozione galeatese: «La comunità ne ha bisogno»
È UN APPELLO accorato quello
lanciato dai volontari della Pro
loco di Strada San Zeno. La piccola
frazione, allo snodo delle valli
del Rabbi e del Bidente, appartiene
amministrativamente al Comune
di Galeata e i difficili momenti
economici che gli enti locali e gli
sponsor vivono rischiano di far affluire
molte risorse in meno.
ECCO il perché di questo appello
agli amici e ai contribuenti lanciato
anche su Facebook dal giovane
ed intraprendente presidente
Gianluca Bonavita, che precisa:
«La nostra Pro luca è iscritta all'albo
nazionale delle associazioni di
promozione sociale e quindi è pre-
vista la possibilità nella dichiarazione
dei redditi di destinare senza
alcun onere a proprio carico il
5 per mille a sostegno delle nostre
iniziative sociali. Per noi può esse-
La messa in sicurezza
della chiesa di San Zenone,
ripulita grazie agli alpini
re vitale anche se l'importo ci 's'erra
materialmente consegnato tra
circa tre armi: nell'immediato è
un segno di vicinanza e di incoraggiamento».
Infatti il calendario
delle iniziati ve annuali gestito dai
il Resto del Carlino
FORLI
Pagina 14 di 15
volontari di San Zeno è ampio e
spazia dalla festa patronale, al fàlò
al campionato di calcetto estivo,
alla organizzazione di gite fino alle
manifestazioni nel periodo natalizio.
«In particolare — commenta
Bonavita — le nostre priorità
per i prossimi anni sono la
messa in sicurezza della chiesa di
San Zenone, ripulita anno scorso
con l'aiuto degli alpini dell'alto Bidente,
il miglioramento dell'alveo
fluviale mediante l'acquisto di tavoli
rustici in legno, per finire
all'acquisto di sedie per la sala riunioni.
Non vogliamo f:ar morire
quello che è rimasto dello spirito
solidale della nostra comunità».
Un segnale importante potrebbe
i volontari chiedono
che i contribuenti
devolvano IL Loro 5
per mille a sostegno
dette iniziative sociali
CaLendaro
Tra le attività
organizzate ogni anno
La festa patronale,
it falò, Le escursioni e le
manifestazioni natalizie
arrivare nei prossimi mesi, in occasione
della definizione del bilancio
di previsione, proprio dal
comune di Galeata. 11 sindaco
Deo e l'assessore alla cultura Paolo
Poponessi avevano anticipato
nelle settimane scorse di voler destinare
10 mila curo al cantiere di
messa in sicurezza proprio della
ex chiesa di San Zenone. «Verificherò
in diretta queste intenzioni
conclude Bonavita che è anche
consigliere di minoranza — con
la speranza che non ci siano marce
indietro». Per il momento chi
volesse devolvere il 5x1 000 può indicare
nel modello 730 o Unico o
nel modello Cud il numero di codice
fiscale della Pro loco che è il
seguente: 03698510405.
Oscar Bandirti
-1:11pptii0 de r ,oloidra aoi.aio la Pro lupa-

press LinE
18/04/2012
Raccontare i mestieri plasmando il ferro
Dalla botte a paterna al regno dell' e,spressione: in mostro le opere di Stef tni
di ROSANNA RICCI
PAOLO Stefani: un uomo in cui
tutto é poesia e amore, cominciando
dalla famiglia fino alla dedizione
verso gli altri e, dal 1978 in poi,
anche verso l'arte. Tutto con grande
passione e col desiderio sempre
più vivo di dedicare tempo e
aiuto a chi ha bisogno. Fin dalla
più tenera età, Paolo cominciò a
frequentare la bottega di fabbro
ferrai° del padre Luigi: Imparò a
battere il ferro, a temperare il materiale.
Poi la malattia del padre,
la guerra, la necessità di guadagnare
per vivere gli fecero scegliere,
come lavoro, dapprima il mugnaio,
poi l'autotrasportatore ed infine,
assunto alla Bartoletti, di nuovo
un rapporto col materiale che
già conosceva ed amava: il ferro.
L'INIZIO della sua attività artistica
tu determinato da una donna
straordinaria: Maria Nanni, che,
pur essendo sulla sedia a rotelle,
non tralasciava un attimo o un' 0C-
CRS ione per confortare gli altri e
per cercare fondi per l'erigenda casa
'Nostra Signora di Fatima'
nell'ex seminario di Meldola. La
Nanni chiese la collaborazione di
tutti, anche di Paolo Stefani, di
cui conosceva la grande umanità
e generosità. Paolo realizzò col ferro
50 quadretti che donò a Maria
Nanni con cui condivideva la vo-
lontà di essere di aiuto a ehi si trovava
in condizioni di bisogno.
Queste piccole opere vennero
esposte nel 1978 a Meldola. I ritagli
di piccole o assai modeste dimensioni
di lastre di ferro stimolarono,
nel tempo, la fantasia di Stefani.
Cominciò ad unirli e ad incollarli
su fondi chiari o colorati.
In questo modo, utilizzando l'arte
povera, l'artista ha creato le sue
i nurtagini: tante figure umane colte
in varie posizioni o nell'atto di
fare movimenti sportivi o di pre-
LO STILE
L'artista predilige forme
geometriche, convincenti
nella loro essenzialità
sentare un mestiere. Sono tanti
piccoli quadri, in cui le parole
chiave sono creatività ed essenzialità:
tutto realizzato con pezzetti
di ferro in cui l'artista sa spaziare
con abili Ià e semplicità fra le sfumature
del ferro venuto a contatto
con vari materiali. Le forme acquistano,
in questo modo, una certa
luminosità e gli atteggiamenti
del corpo diventano dinamici.
NULLA viene perduto da questi
scarti, ma tutto concorre a creare
la logica dell'immagine. E qui la
fantasia trova il suo regno espres-
Resto del Carlino
FORLÌ
Pagina 15 di 15
sivo: con l'unione di pezzi di ferro
Stefani ha creato forme stilizzate
di fiori, figure umane, case, presepi;
arte sacra, mestieri, sport, immagini
di Meldola.
Le figure assumono un ruolo quasi
iconografico e, pur nella loro essenzialità
trasmettono simboli, situazioni
e un grande amore per la
vita. Lo stesso che l'artista dimostra
attraverso la sua dedizione al
volontariato e a impegni di carattere
religioso. La comunicazione
delle immagini avviene in forma
immediata, :perché dell'immagine
quel che coma e che si vuoi comunicare
è l'anima e, se vogliamo,
anche il sortilegio che queste
opere propongono.
QUESTO avviene perché Stefani
è una persona umile e riservata
che si lascia trascinare da una ricca
fantasia e da una forza costruttiva
molto originale: un modo, questo,
per trasferire sui ferro sogni e
ricordi di vita. Un'ultima nota:
l'artista predilige le forme geometriche,
probabilmente pemhé la
loro purezza e l'essenzialità sono
l'espressione di un sentire assolutamente
personale e, per gli osservatori,
convincente. La mostra è
allestita fino al 25 aprile nella
Michelacci (ex chiesina
dell'Ospedale di Meldola, via Cavour
60) e potrà essere visitata nei
giorni feriali dalle 16 alle 19 e nei
giorni festivi 10-12 /16-19. Chiuso
lunedì e giovedì.
Racccnhee pia n,uplo iIfr,