numero quarantanove - Università degli studi di Cagliari.
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Allarme Crui: urgono<br />
interventi organici<br />
Positivo il decreto legge 180<br />
La Giunta della CRUI prende atto dell’avvenuta<br />
approvazione da parte del<br />
Senato del decreto legge 180 contenente<br />
varie misure sull’<strong>Università</strong>. La CRUI<br />
ritiene che vadano apprezzati gli elementi<br />
<strong>di</strong> positività del provve<strong>di</strong>mento, che ha<br />
comunque un carattere parziale e circoscritto.<br />
È conseguentemente in<strong>di</strong>spensabile<br />
che ad esso seguano al più presto misure<br />
più organiche sui punti chiave della valutazione,<br />
della revisione della governance, del<br />
reclutamento, del dottorato<br />
<strong>di</strong> ricerca, del<br />
sostegno e rilancio<br />
della ricerca. Questo<br />
in un clima <strong>di</strong> confronto<br />
costruttivo nel<br />
merito dei singoli<br />
interventi e ferma<br />
restando la scadenza<br />
inelu<strong>di</strong>bile della prossima<br />
manovra finanziaria<br />
per eliminare i<br />
tagli previsti a partire<br />
dal 2010, del tutto<br />
insostenibili per il<br />
sistema universitario<br />
italiano, e per riconsi-<br />
derare globalmente le<br />
modalità <strong>di</strong> finanziamento<br />
<strong>degli</strong> atenei.<br />
Il Tar rinvia le elezioni<br />
<strong>degli</strong> studenti<br />
Accolto il ricorso della lista Ichnusa<br />
Rinviate le elezioni <strong>degli</strong> studenti:<br />
accolto dal TAR un ricorso della lista<br />
Ichnusa. Il 26 e 27 novembre scorso si<br />
sarebbero dovute svolgere le elezioni per la<br />
nomina dei rappresentanti <strong>degli</strong> studenti negli<br />
organi collegiali dell’ateneo: CDA, Senato<br />
accademico, Senato allargato e CUS. Oltre<br />
quarantamila gli studenti chiamati al voto per<br />
quattro le liste in gara (Ichnusa: studenti liberi,<br />
Unica 2.0 per l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> tutti,<br />
<strong>Università</strong> futura, UXS - <strong>Università</strong> per gli<br />
studenti, uniti per l’<strong>Università</strong> futura) con 65<br />
studenti can<strong>di</strong>dati a caccia <strong>di</strong> 17 posti (5<br />
rispettivamente nel CDA, nel Senato accademico<br />
e in quello Allargato, 2 al CUS). Si<br />
sarebbe dovuto votare anche per eleggere i<br />
rappresentati nei singoli consigli <strong>di</strong> facoltà. In<br />
realtà le elezioni sono state annullate a data<br />
da destinarsi da una sentenza della prima<br />
sezione del Tribunale amministrativo regionale<br />
della Sardegna del 25 novembre che ha<br />
accolto il ricorso <strong>di</strong> quattro studenti estromessi<br />
dalla lista Ichnusa: studenti liberi.<br />
anno nove <strong>numero</strong> <strong>quarantanove</strong> novembre 2008<br />
bimestrale dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />
Legge 133, proteste civili e proficue<br />
“Il nostro ateneo ha evidenziato compostamente i no<strong>di</strong><br />
della riforma Gelmini” <strong>di</strong>ce il rettore. Si annunciano tempi <strong>di</strong>fficili<br />
“Forse, si tratta <strong>di</strong> una delle poche manifestazioni<br />
che in Italia in tanti anni è riuscita<br />
a smuovere qualcosa. Senza queste <strong>di</strong>mostrazioni,<br />
anche <strong>di</strong> piazza, vissute a <strong>Cagliari</strong> in<br />
modo serio e composto con tanto <strong>di</strong> lezioni all’aperto<br />
e passeggiate <strong>di</strong>dattiche - spiega il rettore,<br />
Pasquale Mistretta - forse non si sarebbe ottenuto<br />
il decreto 180. E neppure la linea <strong>di</strong> programmazione<br />
della riforma sulla ricerca scientifica<br />
che è stata presentata alle Camere come<br />
<strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge”.<br />
Quin<strong>di</strong>, una rabbia positiva.<br />
Sì. Senza scordare che questi confronti collettivi<br />
<strong>Cagliari</strong>. Lezione nell’atrio del Consiglio regionale in via Roma<br />
Le proteste per la legge 133. Da pagina 2 a pagina 6<br />
sono da sempre anche motivo per conoscersi, e<br />
affrontare problemi <strong>di</strong>versi dalle realtà delle<br />
scuole superiori.<br />
I ricercatori non sono sod<strong>di</strong>sfatti.<br />
Purtroppo, alla resa dei conti non hanno ottenuto<br />
molto. Col segno più c’è la percentuale del<br />
Informatica e sicurezza<br />
Gli <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> Sardegna Ricerche<br />
e Pattern recognition<br />
Fabio Roli 1<br />
Giorgio Giacinto 2<br />
Sardegna Ricerche ha ospitato e organizzato<br />
la Seconda giornata della sicurezza<br />
informatica in Sardegna, in collaborazione<br />
con il gruppo <strong>di</strong> Pattern recognition<br />
e applicazioni del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Ingegneria<br />
elettrica ed elettronica. Si è offerta una visione<br />
sulle principali minacce alla sicurezza<br />
informatica (SI) e sulle soluzioni più avanzate<br />
per <strong>di</strong>fendersi dalle minacce. I lavori sono<br />
stati aperti da Marco Morana, responsabile<br />
della SI <strong>di</strong> Citigroup, che ha illustrato le iniziative<br />
in corso a livello mon<strong>di</strong>ale per defini-<br />
segue a pagina 7<br />
turnover che va da circa il 60 per cento della<br />
quota ammessa, variabile da ateneo ad ateneo,<br />
fino a un massimo del 50, in funzione della cosiddetta<br />
capacità <strong>di</strong> bilancio. Questa quoya è destinata<br />
all’assunzione e, quin<strong>di</strong>, all’aumento dell’organico<br />
dei ricercatori. Di fatto, sempre briciole<br />
rispetto alla quantità enorme <strong>di</strong> dottoran<strong>di</strong><br />
e assegnisti <strong>di</strong> ricerca, taluni anche <strong>di</strong> alta qualità<br />
con curricula importanti ed esperienze all’estero.<br />
Dunque?<br />
Dobbiamo motivare ancor più i ragazzi, specie<br />
quelli più dotati nella ricerca scientifica, per sviluppare<br />
il loro talento e le loro qualità anche al<br />
servizio delle imprese nel territorio. Anche se<br />
tutti non potranno trovare lavoro in Sardegna,<br />
come è naturale, è importante che sappiano farsi<br />
valere nel confronto europeo e internazionale.<br />
Più in generale, cosa è accaduto?<br />
La mia lunga esperienza <strong>di</strong>ce che i cambiamenti<br />
sono stati sempre un lieve toccasana per un sistema<br />
che non funziona. Ma in realtà, il sistema non<br />
potrà mai funzionare fin quando saranno sempre<br />
i professori a giu<strong>di</strong>care se stessi. Nell’università<br />
italiana, la regola, peraltro trasparente, della<br />
preferenza alla cooptazione delle persone conosciute<br />
non la si inventa oggi e non deve far gridare<br />
allo scandalo.<br />
Professore, che fare?<br />
Ho sempre sostenuto che nell’ambito della ricerca<br />
universitaria bisogna prima <strong>di</strong> tutto <strong>di</strong>mostrare<br />
<strong>di</strong> avere le qualità della ricerca. Poi, vale l’affidabilità<br />
<strong>di</strong> un ricercatore con continuità operativa<br />
in un gruppo, laboratorio, filiera <strong>di</strong> ricerca.<br />
Prima del passaggio al Senato, come ha valutato<br />
la legge Gelmini?<br />
Credo che il ministro avrebbe dovuto avere il<br />
coraggio, per quanto riguarda la concorsualità,<br />
<strong>di</strong> affidarsi com’era previsto e, dovrebbe esserlo<br />
definitivamente, a un’estrazione complessa e più<br />
ampia del corpo giu<strong>di</strong>cante del concorso. Altra<br />
cosa, auspicata da molti, è la convergenza dei<br />
posti chiesti dalle <strong>di</strong>verse se<strong>di</strong>, in un unico<br />
momento concorsuale con relativa graduatoria<br />
segue a pagina 4<br />
L’incubo Fondazioni<br />
L. 133: il <strong>di</strong>battito su Multiversitas<br />
Il <strong>di</strong>battito relativo alla riforma universitaria<br />
e alla successiva mobilitazione dei<br />
docenti, dei ricercatori e <strong>degli</strong> studenti,<br />
ha avuto un ruolo <strong>di</strong> primo piano anche nel<br />
sito Multiversitas, il sito arena per la <strong>di</strong>scussione<br />
libera <strong>degli</strong> universitari. Il sito ha<br />
riportato la voce dei vari docenti e <strong>degli</strong><br />
studenti, ma anche del Senato accademico<br />
e delle associazioni <strong>di</strong> docenza. Queste<br />
ultime 1 hanno espresso a Roma, il 2 ottobre,<br />
la loro contrarietà ai provve<strong>di</strong>menti<br />
segue a pagina 3
Atenei in panne<br />
Una vecchia storia<br />
Analisi autocritica su un sistema che soffre<br />
Riflettendo un po’ a freddo, com’è consentito<br />
a uno ormai al <strong>di</strong> fuori della mischia,<br />
sull’agitazione che sommuove in questi<br />
giorni la scuola italiana, dalle elementari<br />
all’<strong>Università</strong>, mi sono venuti i brivi<strong>di</strong> al pensiero<br />
<strong>di</strong> cosa sarebbe successo se le elezioni le<br />
avessero vinte le attuali forze <strong>di</strong> opposizione<br />
(per le quali io ho votato), trovandosi poi <strong>di</strong><br />
fronte alla necessità, ritenuta in<strong>di</strong>spensabile<br />
anche dal presidente Napolitano, <strong>di</strong> riportare<br />
sotto controllo la spesa per la scuola. Per me, da<br />
sempre uomo <strong>di</strong> sinistra, è oltremodo spiacevole<br />
sentire Bassanini ammettere onestamente<br />
(Corriere della sera, 14 ottobre) che alcuni dei<br />
tagli al bilancio scolastico contenuti nel decreto<br />
Gelmini non derivano che dall’applicazione<br />
della legge 59/98 <strong>di</strong> cui lui fu autore; e che il<br />
regolamento sulle <strong>di</strong>mensioni delle scuole,<br />
dello stesso anno, secondo il quale un ufficio <strong>di</strong><br />
presidenza richiede almeno 500 alunni, in caso<br />
contrario vi dev’essere un preside per più scuole<br />
(regolamento mai attuato per le resistenze<br />
corporative dei <strong>di</strong>rigenti), è opera dell’allora<br />
ministro Berlinguer, il quale, dall’alto della sua<br />
esperienza, ammette sconsolato (La Stampa, 15<br />
ottobre) che per gli insegnanti nessuna riforma<br />
va bene, perché intanto non accettano alcuna<br />
forma <strong>di</strong> valutazione del loro lavoro. È altrettanto<br />
duro per me ricordare agli smemorati che<br />
il ri<strong>di</strong>mensionamento del personale della scuola,<br />
ritenuto troppo <strong>numero</strong>so, figura nel libro<br />
bianco firmato dai ministri del governo Pro<strong>di</strong>,<br />
Padoa Schioppa e Fioroni, salvo la faccenda<br />
del maestro unico che invece è tutta farina dell’attuale<br />
governo (ma qualcuno mi deve ancora<br />
spiegare perché il maestro unico sarebbe <strong>di</strong><br />
destra e il plurimo <strong>di</strong> sinistra; personalmente,<br />
negli anni novanta, quando s’iniziò a parlare dei<br />
moduli, invenzione del pedagogismo d’assalto<br />
che tanti danni ha provocato alla scuola italiana,<br />
io ero contrario, e non ero il solo nelle file della<br />
sinistra; a meno che non vogliamo metterci a<br />
cantare con Giorgio Gaber che la doccia è <strong>di</strong><br />
sinistra e il bagno nella vasca è <strong>di</strong> destra…).<br />
Passando all’<strong>Università</strong>, qualcuno ricorda il<br />
decreto Bersani (marzo 2007) col quale il ministro<br />
del governo Pro<strong>di</strong> <strong>di</strong>rottava in gran parte i<br />
fon<strong>di</strong>, destinati a premiare gli atenei virtuosi in<br />
fatto <strong>di</strong> bilanci e ricerca, a tamponare la vertenza<br />
con gli autotrasportatori? All’epoca né professori<br />
né studenti scesero in piazza; tutto si<br />
risolse con l’ennesimo documento della CRUI<br />
2<br />
(29 marzo 2007),<br />
che giu<strong>di</strong>cava<br />
<strong>di</strong>rompenti gli<br />
effetti del detto<br />
decreto. Voglio<br />
<strong>di</strong>re che in fatto <strong>di</strong><br />
tagli non ci sono per l’<strong>Università</strong> governi amici,<br />
per usare un’espressione cara ai sindacalisti.<br />
Sulla facoltà data dal decreto Tremonti-<br />
Gelmini ai singoli atenei <strong>di</strong> trasformarsi in fondazioni<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto privato, molti (o pochi?) ricorderanno<br />
che esso riprende, sia pure in parte, una<br />
proposta formulata nel 2004 da Nicola Rossi,<br />
attualmente senatore del PD; proposta (che non<br />
mi piace, sia ben chiaro, nemmeno un po’) che<br />
prevedeva per queste università “la più completa<br />
autonomia finanziaria, gestionale, <strong>di</strong>dattica<br />
e scientifica”, ma non parlava affatto <strong>di</strong> privatizzazione.<br />
Passando nelle mani del governo <strong>di</strong><br />
centro destra, il progetto Rossi<br />
cambia decisamente pelle.<br />
Infatti la trasformazione, sempre<br />
su base volontaria, delle<br />
università in fondazioni <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ritto privato, mira a e<strong>di</strong>ficare<br />
un sistema misto privatopubblico,<br />
con riduzione in<br />
stato <strong>di</strong> minorità del secondo,<br />
come spiega senza mezzi termini<br />
Gaetano Di Chiara,<br />
zelatore della linea Tremonti<br />
sulle pagine dell’Unione<br />
Sarda: si veda almeno l’e<strong>di</strong>toriale<br />
in data 17 luglio, dove lo<br />
scrivente prevede che la privatizzazione<br />
- curiosamente<br />
attuata a spese dello Stato,<br />
come per l’Alitalia - “creerà<br />
un gruppo <strong>di</strong> università <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ritto privato che farà ricerca<br />
ad alto livello, recluterà i migliori docenti sul<br />
mercato e creerà la futura classe <strong>di</strong>rigente del<br />
Paese, e un gruppo <strong>di</strong> università statali che<br />
avrà compiti <strong>di</strong>dattici più che <strong>di</strong> ricerca e che<br />
continuerà a formare decorosi professionisti e<br />
servitori della Stato e a fornire un parcheggio<br />
per i giovani del sud in attesa <strong>di</strong> lavoro” (complimenti,<br />
Di Chiara, neppure Giovanni Gentile<br />
era stato così esplicito nel definire la natura<br />
classista della sua riforma). Purtroppo il modello<br />
dualistico <strong>di</strong> stampo anglosassone, fondato<br />
sulla <strong>di</strong>stinzione tra università <strong>di</strong> sola ricerca,<br />
superfinanziate, e teaching university<br />
(università <strong>di</strong> sola<br />
<strong>di</strong>dattica, cioè scuole professionali)<br />
avanza inesorabilmente<br />
(lo dà per scontato Raffaele<br />
Paci, nel programma che ha<br />
presentato come can<strong>di</strong>dato alla<br />
carica <strong>di</strong> rettore), ma ciò non<br />
ha nulla a che fare con le fondazioni,<br />
che rischiano anzi <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ventare quei luoghi in cui,<br />
come nelle fondazioni bancarie,<br />
si esercita il clientelismo<br />
dei politicanti locali.<br />
Giustamente Roberto Perotti,<br />
L’<strong>Università</strong> truccata, Einau<strong>di</strong><br />
2008, le giu<strong>di</strong>ca un’inutile e<br />
pericolosa complicazione:<br />
basterebbe, <strong>di</strong>ce a pagina 124,<br />
“consentire <strong>di</strong> dedurre dall’imponibile<br />
le donazioni alle università”,<br />
rispettandone la<br />
natura pubblica. Credo, per<br />
UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />
Studenti in piazza<br />
In città corre l’Onda. Sui tagli<br />
proteste or<strong>di</strong>nate e civili<br />
Gli studenti scendono in piazza e applicano<br />
<strong>numero</strong>se altre forme <strong>di</strong> protesta nei confronti<br />
delle norme taglia università previste<br />
dalla legge 133/08. Lo scenario che la protesta<br />
cerca <strong>di</strong> scongiurare è quello <strong>di</strong> un futuro universitario<br />
per pochi eletti e con un forte impoverimento<br />
dell’offerta formativa. Le cause che<br />
porterebbero l’<strong>Università</strong> a questo sbocco<br />
tanto temuto sono contenute nella <strong>di</strong>battuta<br />
legge 133/08 che all’articolo 16 prevede che le<br />
università possano trasformarsi in fondazioni<br />
private. Da questa norma deriva il pericolo <strong>di</strong><br />
un’<strong>Università</strong> troppo elitaria soprattutto in una<br />
regione come la Sardegna dove le possibilità<br />
<strong>di</strong> finanziamento privato sono limitate. A questo<br />
si aggiunge anche il pericolo della scomparsa<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>scipline che i privati non troverebbero<br />
conveniente finanziare. Altra norma protestata<br />
è l’articolo 66 che prevede sia tagli ai<br />
trasferimenti statali alle università sia il blocco<br />
del turnover.<br />
Queste due<br />
fattispecie<br />
sembrano<br />
essere quasi i<br />
mezzi per<br />
l’incentivazionedell’attuazione<br />
della<br />
norma sulle<br />
fondazioni. È<br />
evidente che<br />
il taglio delle<br />
risorse si concretizza<br />
in<br />
forti limitazioni<br />
alla<br />
ricerca e che il<br />
blocco delle<br />
assunzioni<br />
coinvolge<br />
anche il corpo docente e i ricercatori. Appare<br />
così evidente che se l’<strong>Università</strong> vuole<br />
sopravvivere deve trovare fon<strong>di</strong> privati.<br />
Cinzia Mocci<br />
concludere, che la massiccia mobilitazione in<br />
corso contro il decreto Tremonti-Gelmini sarebbe<br />
più cre<strong>di</strong>bile, e pertanto più efficace, se<br />
l’<strong>Università</strong> stessa, in quanto comunità scientifica,<br />
riconoscesse i suoi torti e prendesse formale<br />
impegno a emendarsi per il futuro: tanto<br />
per <strong>di</strong>rne una, chiedesse a gran voce l’abbandono<br />
dell’attuale sistema <strong>di</strong> reclutamento dei<br />
docenti, introdotto dalla riforma Berlinguer-<br />
Zecchino, la cui degenerazione clientelare e<br />
familistica è sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti (“mercato <strong>di</strong><br />
scambio fra le famiglie universitarie”, lo ha<br />
definito Paolo Pani nell’Unione Sarda del 14<br />
settembre), a danno proprio <strong>di</strong> quei giovani che<br />
ora si fa finta <strong>di</strong> voler proteggere dalla precarizzazione.<br />
Per questo aspetto, il decreto Tremonti<br />
non è da meno, dato che uno dei tagli più o<strong>di</strong>osi<br />
colpisce proprio le nuove leve <strong>di</strong> ricercatori,<br />
ovviamente le più innovative, il futuro della<br />
ricerca scientifica nazionale, come si <strong>di</strong>ce ipocritamente.<br />
Per fortuna, l’altissima età me<strong>di</strong>a<br />
<strong>degli</strong> attuali docenti dovrebbe attenuarne gli<br />
effetti perversi. Temo tuttavia che non ci siano<br />
oggi i presupposti per l’esercizio che propongo<br />
<strong>di</strong> autocoscienza e autocritica. Non è <strong>di</strong> buon<br />
auspicio, in tal senso, la sdegnata supponenza<br />
segue a pagina 3
L. 133. L’incubo Fondazioni sul sito “arena” Multiversitas<br />
segue dalla prima pagina<br />
previsti dalla legge 133/08, ritenendo<br />
che la limitazione del turnover,<br />
i tagli al Fondo <strong>di</strong> finanziamento<br />
or<strong>di</strong>nario e la possibilità <strong>di</strong><br />
trasformazione <strong>degli</strong><br />
atenei in fondazioni<br />
private, abbiano,<br />
come prima conseguenza,<br />
la riduzione<br />
delle garanzie per la<br />
libertà della ricerca<br />
e dell’insegnamento<br />
assicurate dall’<strong>Università</strong><br />
pubblica.<br />
Per questo hanno<br />
proposto <strong>di</strong> continuare<br />
l’esperienza<br />
della protesta e<br />
delle lezioni in<br />
piazza, per poter<br />
parlare anche alla<br />
citta<strong>di</strong>nanza. Il<br />
Senato accademico,<br />
riunitosi il 9 ottobre,<br />
ha manifestato<br />
la propria preoccupazione<br />
per il delinearsi <strong>di</strong> un quadro<br />
allarmante che potrebbe portare<br />
allo sfaldamento del sistema universitario<br />
nazionale e dell’attuale<br />
sistema pubblico, <strong>di</strong>ffuso sul territorio,<br />
a favore <strong>di</strong> pochi centri <strong>di</strong><br />
eccellenza la cui autonomia sarebbe<br />
garantita solo in misura minore.<br />
I senatori hanno inoltre segnalato<br />
La “Gelmini”<br />
è inaccettabile<br />
Il parere del preside<br />
<strong>di</strong> Lingue Massimo Arcangeli<br />
Professore, come valuta la riforma<br />
Gelmini?<br />
Inaccettabile nel complesso, nello spirito<br />
e nella sostanza.<br />
Cosa pensa dei risultati della protesta.<br />
Molto positivi, per<br />
il clima <strong>di</strong> civiltà,<br />
<strong>di</strong> grande partecipazione<br />
e <strong>di</strong> fattiva<br />
cooperazione in cui<br />
si è svolta.<br />
E cosa si auspica?<br />
Il ritorno sui suoi<br />
passi del ministro,<br />
specialmente per<br />
l’aspetto riguar-<br />
Massimo Arcangeli dante la trasformazione<br />
in<br />
Fondazioni.<br />
segue da pagina 2<br />
con la quale è stato accolto<br />
dai miei ex-colleghi il<br />
citato libro <strong>di</strong> Perotti, che<br />
documenta il nepotismo<br />
<strong>di</strong>lagante tra i baroni e il<br />
cattivo uso delle risorse<br />
finanziarie, e più in generale<br />
l’irrazionalità del<br />
al Governo nazionale e regionale,<br />
la necessità <strong>di</strong> interventi che consentano<br />
un’adeguata qualità della<br />
<strong>di</strong>dattica e della ricerca e che allo<br />
stesso tempo impe<strong>di</strong>scano eccessive<br />
ripercussioni sia sull’intero<br />
sistema della ricerca sia sulle prospettive<br />
<strong>di</strong> sviluppo economico e<br />
sociale dell’isola. Nella stessa <strong>di</strong>rezione<br />
si sono mosse in seguito le<br />
nostre facoltà. Nella lettera aperta<br />
<strong>di</strong> 30 docenti <strong>di</strong> Lingue al rettore e<br />
ai presi<strong>di</strong> (29 ottobre), i docenti<br />
firmatari, nell’esprimere<br />
preoccupazione e <strong>di</strong>sagio<br />
per le conseguenze<br />
dei<br />
provve<strong>di</strong>mentigovernat<br />
i v i ,<br />
hanno<br />
ritenuto <strong>di</strong><br />
intrapren-<br />
sistema economico complessivo<br />
che regge<br />
l’<strong>Università</strong>. Sì, cari colleghi,<br />
così come siamo<br />
messi non abbiamo le<br />
carte in regola per ergerci<br />
a <strong>di</strong>fensori dell’istituzione<br />
universitaria, a meno<br />
che non riconosciamo <strong>di</strong><br />
essere corresponsabili<br />
dereun’aperta azione <strong>di</strong> protesta,<br />
astenendosi<br />
per l’anno accademico<br />
2008/09 dalle attività<br />
<strong>di</strong>dattiche non previste<br />
dallo statuto giuri<strong>di</strong>co<br />
vigente e organizzando<br />
iniziative <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />
dell’opinione<br />
pubblica. Numerosi,<br />
su Multiversitas, sono<br />
stati gli interventi dei<br />
singoli docenti,<br />
coerenti con questa<br />
linea. Ma d’altra parte,<br />
le azioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>eta forzata<br />
e generalizzata per<br />
tutti gli atenei,<br />
(Alfredo Marra,<br />
ricercatore alla<br />
Bicocca <strong>di</strong> Milano)<br />
hanno anche stimolato<br />
del suo attuale degrado<br />
(pensate soltanto al valore<br />
pressoché nullo, nel<br />
mercato del lavoro, della<br />
laurea triennale). Ma<br />
d’altra parte, come concedere<br />
cre<strong>di</strong>bilità a un<br />
governo, il cui ministro<br />
della Pubblica istruzione<br />
ha dato la delega per<br />
alcuni docenti del nostro ateneo a<br />
esprimersi sulle proposte concrete<br />
<strong>di</strong> riforma, per le quali si è pronunciato<br />
il professor Gaetano Di<br />
Chiara, ponendo l’accento sulla<br />
necessità <strong>di</strong> revisione dell’attuale<br />
meccanismo <strong>di</strong> reclutamento<br />
e <strong>di</strong> superamentodell’autoreferenzialità<br />
delle università.<br />
Anche gli studenti,<br />
coinvolti nella<br />
protesta e nella <strong>di</strong>scussione<br />
me<strong>di</strong>atica<br />
nei confronti della<br />
legge 133/08, si sono<br />
espressi contro il<br />
provve<strong>di</strong>mento, definendolo<br />
legge tagliola,<br />
parte <strong>di</strong> un piano<br />
che conduce allo<br />
sgretolamento della<br />
libertà e potenzialità<br />
dell’<strong>Università</strong> pubblica<br />
e che crea un<br />
deca<strong>di</strong>mento effettivo<br />
della qualità.<br />
Segue a questi interventi<br />
il parere del coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong><br />
Multiversitas, professor Marco<br />
Pitzalis, che riporta sul sito la notizia<br />
della successiva posizione <strong>di</strong><br />
apertura del Governo, concretizzatasi<br />
nel<br />
decreto-legge in materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto<br />
allo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, valorizzazione del<br />
merito e qualità del sistema universitario<br />
e della ricerca, pubblicato il<br />
10 novembre, e nelle Linee guida<br />
per l’università, presentate dal<br />
ministro Gelmini al Consiglio dei<br />
ministri. Sebbene non venga prefigurata<br />
come una vera vittoria,<br />
assume rilevanza il cambio <strong>di</strong> regime<br />
del ministro a favore del <strong>di</strong>battito<br />
con gli universitari.<br />
Francesca Stara - Affari speciali<br />
1<br />
ADI, ADU, ANDU, APU,<br />
CISAL UNIVERSITÀ, CNRU, CNU, CISL<br />
UNIVERSITÀ, FLC CGIL, RNRP, SUN,<br />
UDU, UIL P.A., U.R. AFAM<br />
l’<strong>Università</strong> al signor<br />
Giuseppe Pizza, un politicante<br />
<strong>di</strong> infima categoria,<br />
afflitto da serie <strong>di</strong>fficoltà<br />
con la lingua italiana?<br />
Sandro Maxia<br />
or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Letteratura<br />
italiana contemporanea<br />
in pensione<br />
Un sistema<br />
da riformare<br />
Una battaglia democratica<br />
per il futuro <strong>degli</strong> atenei<br />
Raffaele Paci*<br />
Lo avevamo detto: sarà una<br />
maratona. E una corsa lunga<br />
è fatta anche <strong>di</strong> piccoli traguar<strong>di</strong><br />
interme<strong>di</strong>. I provve<strong>di</strong>menti<br />
presi dal Governo rappresentano<br />
un piccolo e parziale passo avanti.<br />
Innanzitutto non si parla più <strong>di</strong><br />
riforma universitaria per decreto<br />
legge, come sembrava scontato<br />
sino a<br />
poche settimane<br />
fa.<br />
Ci sarà<br />
quin<strong>di</strong> il<br />
tempo per<br />
<strong>di</strong>scutere<br />
in tutte le<br />
se<strong>di</strong>, nel<br />
Parlamento<br />
e nella<br />
società,<br />
nelle università,<br />
nel<br />
Raffaele Paci<br />
movimento e con l’opinione pubblica<br />
<strong>di</strong> come rinnovare profondamente<br />
il nostro sistema universitario.<br />
In secondo luogo sono stati<br />
fatti, per decreto legge, alcuni<br />
aggiustamenti che vanno nella<br />
<strong>di</strong>rezione giusta: allentamento<br />
del blocco del turn over<br />
favorendo soprattutto l’ingresso<br />
dei nuovi ricercatori<br />
e introducendo criteri <strong>di</strong><br />
premialità, risorse per il<br />
<strong>di</strong>ritto allo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o e l’e<strong>di</strong>lizia<br />
universitaria, mo<strong>di</strong>fiche<br />
dei meccanismi concorsuali.<br />
Certo non abbiamo ottenuto<br />
tutto ciò che stiamo chiedendo:<br />
permane il taglio dei fon<strong>di</strong> (che<br />
non è forte per il 2009 ma <strong>di</strong>venterà<br />
estremamente penalizzante<br />
per il 2010); rimane la possibilità<br />
<strong>di</strong> trasformazione delle università<br />
in fondazioni (ma queste norme<br />
potranno essere riprese nel <strong>di</strong>segno<br />
<strong>di</strong> riforma). Insomma un piccolo<br />
passo avanti anche se rimane<br />
ancora molto da fare soprattutto<br />
sulla proposta <strong>di</strong> trasformazione<br />
del sistema universitario nazionale.<br />
Il raggiungimento <strong>di</strong> questo<br />
piccolo e parziale traguardo interme<strong>di</strong>o<br />
è stato possibile grazie alla<br />
mobilitazione <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> persone:<br />
docenti, personale TA, ma<br />
soprattutto studenti. Senza questa<br />
mobilitazione forte, unitaria, pacifica,<br />
l’opinione pubblica sarebbe<br />
rimasta in<strong>di</strong>fferente e il Governo<br />
non avrebbe fatto alcuna mo<strong>di</strong>fica<br />
alla l. 133. Riflettiamo insieme su<br />
come andare avanti, in forme<br />
anche nuove e <strong>di</strong>verse, ma senza<br />
ridurre l’impegno per contribuire<br />
al rinnovamento del sistema universitario<br />
e del nostro ateneo. La<br />
maratona sarà ancora lunga.<br />
*or<strong>di</strong>nario Economia applicata<br />
UNICANEWS 49 - novembre 2008 3
4<br />
legge 133: la rabbia dei ricercatori<br />
Il sistema concorsuale<br />
è da cambiare<br />
Elisabetta Cherchi<br />
Ingegneria dei trasporti<br />
Cosa teme <strong>di</strong> più?<br />
Che rimanga inalterato l’attuale sistema<br />
concorsuale e <strong>di</strong> avanzamento delle carriere,<br />
perché oggi l’idoneità dei can<strong>di</strong>dati (ricercatori<br />
e professori) è a<br />
<strong>di</strong>screzione della commissione<br />
locale. Non<br />
esistono dei requisiti<br />
minimi oggettivi, stabiliti<br />
a livello ministeriale<br />
(<strong>di</strong>stinti per settorescientifico-<strong>di</strong>sciplinare),<br />
che siano<br />
vali<strong>di</strong> per i concorsi<br />
Elisabetta Cherchi<br />
nazionali. Le commissioni<br />
locali possono<br />
valutare quali, tra i<br />
can<strong>di</strong>dati che supera-<br />
no i requisiti minimi, è più idoneo per il<br />
posto messo a bando in ogni ateneo. Non c’è<br />
valutazione in itinere della produttività del<br />
neo assunto. La conferma in ruolo è una formalità.<br />
E dopo questa, la valutazione è inesistente.<br />
Non c’è valutazione <strong>di</strong> merito nella<br />
progressione della carriera (e anche corrispondentemente<br />
<strong>degli</strong> stipen<strong>di</strong>) in funzione<br />
della produttività dei singoli. Infine, non c’è<br />
responsabilità per i membri delle commissioni<br />
locali (se giu<strong>di</strong>cano idonee persone che<br />
non hanno i requisiti), né per i <strong>di</strong>partimenti/università<br />
che assumono tali persone, né<br />
per le commissioni che ne danno la conferma<br />
in ruolo.<br />
Le Fondazioni.<br />
Non conosco nel dettaglio il problema, per<br />
cui non mi sento <strong>di</strong> esprimere un parere in<br />
merito.<br />
L’università<br />
non è un’azienda<br />
Angela Serpe - Chimica inorganica avanzata I<br />
Cosa teme <strong>di</strong> più?<br />
I timori sono tanti. Due in particolare: da un lato,<br />
il non poter più garantire a tutti gli studenti un’istruzione<br />
universitaria pubblica <strong>di</strong> qualità, che<br />
fornisca un titolo <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o solido e spen<strong>di</strong>bile,<br />
dall’altro, l’amarezza che<br />
i tagli operati cosi in<br />
modo in<strong>di</strong>scriminato<br />
senza nessuna riforma<br />
alla base, rischino <strong>di</strong> fare<br />
terra bruciata <strong>di</strong> tutto ciò<br />
che c’è <strong>di</strong> virtuoso ed<br />
eccellente nella ricerca e<br />
nella <strong>di</strong>dattica universitaria,<br />
che tiene alto il nome<br />
Angela Serpe<br />
dell’<strong>Università</strong> italiana<br />
nel mondo nonostante<br />
l’ormai cronica carenza<br />
<strong>di</strong> investimenti, senza incidere<br />
minimamente sugli<br />
aspetti più deteriori, profondamente ra<strong>di</strong>cati, dell’istituzione.<br />
Le fondazioni.<br />
L’<strong>Università</strong> non è un’azienda. E per sua missione<br />
non lo deve essere. È l’unica sede dove la<br />
ricerca non è assoldata agli interessi del<br />
mercato ma legata solo all’ispirazione e<br />
all’iniziativa <strong>degli</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>osi, anche a costo <strong>di</strong><br />
essere poco red<strong>di</strong>tizia in termini economici.<br />
I risultati della ricerca si misurano in nuova<br />
conoscenza e nella capacità <strong>di</strong> formare persone<br />
che sviluppino competenza e senso critico<br />
nella <strong>di</strong>sciplina che scelgono <strong>di</strong> intraprendere.<br />
Solo col tempo sono capaci <strong>di</strong><br />
generare nuova ricchezza. Un aspetto economico<br />
è, invece, l’alienazione dei beni statali<br />
attualmente gestiti dagli atenei: verrebbero<br />
ceduti alle fondazioni private assistendo<br />
cosi all’ennesimo caso <strong>di</strong> sven<strong>di</strong>ta del<br />
patrimonio pubblico.<br />
“Proteste composte e positive” - intervista al rettore<br />
segue dalla prima pagina<br />
<strong>degli</strong> idonei e <strong>di</strong> coloro che non lo sono.<br />
Cosa accade al bilancio?<br />
Il <strong>di</strong>scorso dei bilanci <strong>degli</strong> atenei va oltre la<br />
<strong>di</strong>mensione del nostro ministero, perché riguarda<br />
tutti i ministeri e anche le attività che<br />
sono a carico della PA compresi, in modo<br />
in<strong>di</strong>retto, gli enti locali. Si tratta <strong>di</strong> conciliare<br />
l’esigenza <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>mensionare il bilancio<br />
dello Stato con la salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
alcuni principi fondamentali.<br />
Ad esempio?<br />
La ricerca scientifica nell’<strong>Università</strong>, che<br />
però da secoli è affidata all’un per cento<br />
del prodotto interno lordo. Basti <strong>di</strong>re che<br />
in Israele, dove è stato <strong>di</strong> recente il presidente<br />
Napolitano con <strong>numero</strong>si impren<strong>di</strong>tori<br />
italiani, il PIL destinato alla ricerca è<br />
pari al cinque per cento del totale. Questo<br />
è un segno culturale e non <strong>di</strong> questo<br />
Governo o <strong>di</strong> altri. La verità è che la<br />
ricerca in Italia vale meno <strong>di</strong> una bretella<br />
<strong>di</strong> un’autostrada, <strong>di</strong> un sagrato <strong>di</strong> una<br />
chiesa, <strong>di</strong> uno sta<strong>di</strong>o, almeno sotto il profilo<br />
della visibilità e del mercato elettorale.<br />
Che futuro intravede?<br />
Le prospettive sono abbastanza grigie, perché, o<br />
si ha il coraggio <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>mensionare l’organico dei<br />
docenti e del personale amministrativo, riducendo<br />
e riorganizzando l’intero sistema. Oppure,<br />
quei pochi sol<strong>di</strong> che continueranno ad arrivare,<br />
ancorché aumentati <strong>degli</strong> incrementi contrattuali,<br />
non saranno mai sufficienti per consentirne un<br />
uso <strong>di</strong>verso dal pagamento <strong>degli</strong> stipen<strong>di</strong>.<br />
L’ateneo <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> vive esclusivamente dalle<br />
tasse <strong>degli</strong> studenti. Altri contributi arrivano<br />
dalla Regione Sardegna, ma anche questi, pur<br />
Relazioni internazionali<br />
<strong>Cagliari</strong>. Da sinistra, David Mees (addetto culturale ambasciata USA),<br />
Daniela Masci (affari pubblici ambasciata USA), Pasquale Mistretta,<br />
Vanna Ledda (prorettore Internazionalizzazione), Francesca Stara<br />
(staff rettore)<br />
essendo importanti, sono quasi tutti finalizzati<br />
(Erasmus, visiting professor, borse <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o <strong>di</strong><br />
Me<strong>di</strong>cina, fondo comune per ricerche specifiche).<br />
E in ogni caso, sono cifre modeste che non<br />
consentono <strong>di</strong> fare investimenti, non solo in<br />
UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />
La riforma delegittima<br />
la formazione pubblica<br />
Giovanni Coinu - Diritto costituzionale<br />
Cosa teme <strong>di</strong> più?<br />
La tendenza alla delegittimazione del sistema<br />
universitario pubblico. Non solo dalla riforma,<br />
ma in generale dall’in<strong>di</strong>rizzo politico<br />
dell’attuale Governo emerge in maniera<br />
preoccupante una<br />
demolizione sistematica<br />
<strong>di</strong> ciò che è pubblico<br />
e l’<strong>Università</strong> non è<br />
scampata a questa<br />
imponente operazione<br />
politica e me<strong>di</strong>atica.<br />
Le Fondazioni.<br />
La proposta della trasformazione<br />
delle uni-<br />
versità pubbliche in<br />
fondazioni va esattamente<br />
in questo senso,<br />
avendo come modello<br />
Giovanni Coinu<br />
<strong>di</strong> riferimento un sistema (quello americano)<br />
ra<strong>di</strong>calmente <strong>di</strong>verso dal nostro per tra<strong>di</strong>zioni<br />
culturali, giuri<strong>di</strong>che e socio-economiche.<br />
Un sistema che ignora l’equità sociale.<br />
conto capitale, ma anche <strong>di</strong> gestione e <strong>di</strong><br />
sviluppo.<br />
Il bilancio dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> è sano?<br />
Sì. È sano perché sappiamo fare i salti mortali. E<br />
da bravi acrobati, riusciamo a portare avanti dei<br />
bilanci in pareggio e a guardare al futuro con<br />
preoccupata responsabilità. Ma anche con la<br />
fiducia che chi verrà dopo <strong>di</strong> me, saprà<br />
certamente mandare avanti l’ateneo con<br />
<strong>di</strong>gnità e la giusta capacità <strong>di</strong> essere competitivi.<br />
Come si mette con le opere e<strong>di</strong>li?<br />
Da tre anni non abbiamo più risorse per<br />
investire nel settore. Stiamo attingendo dal<br />
bilancio per le spese della manutenzione<br />
or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, così come<br />
siamo costretti a gestire con somme risicate<br />
sia la prevenzione sia la sicurezza<br />
previste dalla legge 26. Tutto questo inciderà<br />
progressivamente nei prossimi anni,<br />
perché l’invecchiamento e la naturale<br />
obsolescenza delle strutture e<strong>di</strong>lizie, non<br />
potrà essere compensata da interventi<br />
manutentori, senza le adeguate risorse.<br />
Professor Mistretta, la Cittadella <strong>di</strong><br />
Monserrato a che punto è?<br />
Stiamo completando il blocco Q da destinare<br />
all’Azienda mista con finanziamento per<br />
metà universitario e per metà della Regione<br />
Sardegna. Per il resto, nel breve periodo non ci<br />
sono altre prospettive. Ovviamente, per carenza<br />
<strong>di</strong> risorse.
Bastione Saint Remy, Terrapieno<br />
e viale Trento: tutti in aula, please<br />
Occupazioni e cortei ma anche lezioni all’aperto nel cuore <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />
Lezioni all’aperto, occupazione<br />
dei locali universitari,<br />
cortei che percorrono quasi<br />
settimanalmente le vie citta<strong>di</strong>ne:<br />
l’onda della protesta contro la<br />
legge 133/2008 non accenna a scemare<br />
e l’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />
inaugura l’anno accademico<br />
in piazza.<br />
Studenti, docenti e personale<br />
amministrativo<br />
fanno fronte comune e<br />
le <strong>stu<strong>di</strong></strong>ano tutte per<br />
coinvolgere l’opinione<br />
pubblica e mandare un<br />
segnale politico al<br />
Governo. Ad abbandonare<br />
per primo l’aula <strong>di</strong><br />
lezione il 25 ottobre è<br />
stato il preside <strong>di</strong><br />
Lettere Roberto Coroneo,<br />
che si è trasferito<br />
con oltre 300 studenti al<br />
Bastione Saint Remy<br />
per tenere una lezione<br />
sulla tutela del patrimonio<br />
culturale. Poche ore<br />
dopo i frequentatori del mercatino<br />
<strong>di</strong> viale Trento sono stati coinvolti<br />
a sorpresa in una <strong>di</strong>ssertazione<br />
sulla necropoli punica <strong>di</strong><br />
Tuvixeddu condotta dal professor<br />
Alfonso Stiglitz. Il 27 ottobre la<br />
protesta ha espugnato la Cittadella<br />
<strong>di</strong> Monserrato, dopo Scienze politiche<br />
e Psicologia. Un’assemblea<br />
con più <strong>di</strong> seicento persone, ha<br />
Dialogo e risorse<br />
per gli atenei<br />
Gli ultimi provve<strong>di</strong>menti legislativi<br />
che interessano le università<br />
ci hanno fatto prendere<br />
coscienza <strong>di</strong> ciò che era già chiaro<br />
con i tagli previsti dalla finanziaria.<br />
Le università dovranno ricevere<br />
meno sol<strong>di</strong> dallo Stato. Ciò che oggi<br />
ha fatto si che si prendesse<br />
coscienza della portata<br />
della situazione è stato il<br />
progetto <strong>di</strong> riforma<br />
dell’<strong>Università</strong>. L’evoluzione<br />
della situazione<br />
impone una certa cautela in<br />
considerazioni che potranno<br />
essere fatte alla fine dell’iter<br />
legislativo. Evito <strong>di</strong><br />
ripetere cose già dette, ma<br />
ritengo che le proteste<br />
vadano fatte per far capire<br />
che una riforma simile non<br />
si può fare senza il <strong>di</strong>alogo e senza<br />
risorse economiche. È in<strong>di</strong>spensabile<br />
valutare come risparmiare e liberare<br />
risorse economiche per gestire al<br />
meglio l’<strong>Università</strong>. I tagli previsti<br />
avranno delle serie ricadute sulle<br />
nuove assunzioni, andando a ridurre<br />
ancora <strong>di</strong> più le capacità produttive e<br />
deciso all’unanimità l’occupazione<br />
e l’interruzione dell’attività<br />
<strong>di</strong>dattica del polo scientifico.<br />
Appena il giorno dopo, il<br />
Terrapieno <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> si è trasformato<br />
in aula <strong>di</strong> lezione per futuri<br />
me<strong>di</strong>ci. Gli aspiranti camici bian-<br />
chi si sono dati appuntamento <strong>di</strong><br />
fronte alla sede de L’Unione Sarda<br />
e, a margine delle lezioni, hanno<br />
<strong>di</strong>stribuito volantini per spiegare i<br />
motivi della protesta. In contrapposizione<br />
alle manifestazioni anti-<br />
Gelmini, che hanno monopolizzato<br />
il lungomare <strong>di</strong> via Roma, il 29<br />
ottobre, vicino l’Anfiteatro romano,<br />
l’associazione Studenti per le<br />
legge 133: i dubbi dei sindacati<br />
Antonio Strazzera<br />
qualitative dell’<strong>Università</strong>. Questa<br />
situazione contribuisce ad aumentare<br />
il <strong>di</strong>sagio in un territorio come il<br />
nostro, che rivolge verso le istituzione<br />
pubbliche le maggiori aspettative<br />
occupazionali. La possibilità <strong>di</strong> trasformare<br />
le università in fondazioni,<br />
la ritengo piuttosto<br />
pericolosa. Nel caso<br />
specifico non credo ci<br />
siano privati <strong>di</strong>sposti a<br />
investire in cultura.<br />
L’unico azionista possibile<br />
potrebbe essere<br />
la Regione, che sicuramente<br />
farebbe pesare la<br />
sua partecipazione,<br />
con<strong>di</strong>zionando politicamente<br />
la gestione<br />
dell’ateneo, con scelte<br />
rispondenti alla lottizzazione<br />
e raramente<br />
alla qualità. L’azienda Ospedaliero-<br />
Universitaria <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> ne è un<br />
esempio. Lavoriamo tutti insieme per<br />
evitare altri <strong>di</strong>sastri.<br />
Antonio Strazzera<br />
segretario CONFSAL/CISAPUNI<br />
libertà e il movimento giovanile <strong>di</strong><br />
Forza Italia hanno raccolto le<br />
firme per sostenere la petizione Io<br />
voglio <strong>stu<strong>di</strong></strong>are. Troppo poco per<br />
scoraggiare gli organizzatori del<br />
corteo anti-133 che si è svolto il<br />
giorno successivo. Luogo virtuale<br />
<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>degli</strong> universitari<br />
in rivolta è il sito<br />
www.unicamente.org, nel<br />
quale è tenuto aggiornato<br />
il calendario delle iniziative.<br />
Il 14 novembre a<br />
<strong>Cagliari</strong> c’è stata la manifestazione<br />
in occasione<br />
dello sciopero generale<br />
del settore <strong>Università</strong>,<br />
Ricerca e AFAM proclamato<br />
da UIL e CGIL. Oltre<br />
<strong>di</strong>ecimila persone hanno<br />
attraversato il capoluogo<br />
sardo dalla piazza<br />
Garibal<strong>di</strong> a quella del<br />
Carmine, dove il corteo si<br />
è concluso con interventi<br />
dal palco e l’esibizione <strong>di</strong><br />
artisti del Conservatorio. Il<br />
venerdì successivo una fiaccolata<br />
si è spostata dalla piazza<br />
Costituzione fino alla basilica <strong>di</strong><br />
Bonaria per tentare d’illuminare le<br />
menti dei governanti sull’importanza<br />
dell’istruzione e della ricerca<br />
per il futuro del Paese.<br />
Giorgio Mancosu<br />
L’Italia resta debole sul<br />
fronte della ricerca: la<br />
spesa totale in questa <strong>di</strong>rezione<br />
mostra un’incidenza sul<br />
PIL <strong>di</strong> gran lunga inferiore a<br />
quella <strong>degli</strong> altri principali<br />
paesi europei. Lo<br />
rileva il Rapporto ISTAT.<br />
Nel 2005 la spesa totale<br />
per ricerca e sviluppo<br />
è stata pari a 15<br />
miliar<strong>di</strong> e 599 milioni<br />
<strong>di</strong> euro, con un’incidenza<br />
dell’1,09% sul<br />
PIL. Il peso sul prodotto<br />
interno lordo è in<br />
costante riduzione dal<br />
2002, quando era<br />
dell’1,13%. Nonostante<br />
un aumento del 2,3% in<br />
termini monetari sul<br />
2004 - sottolinea<br />
l’ISTAT - si osserva “una sostanziale<br />
stagnazione della spesa in<br />
termini reali”. Un trend che<br />
appare confermato anche dalle<br />
previsioni relative al 2006 e al<br />
2007. Il confronto con gli altri<br />
paesi in<strong>di</strong>ca un forte gap. Nel<br />
2005 il rapporto tra spesa per la<br />
legge 133: parlano<br />
gli studenti<br />
Fuori le lingue<br />
Artisti in piazza<br />
Tra le varie forme <strong>di</strong> protesta<br />
contro la 133, la facoltà <strong>di</strong><br />
Lingue e letterature straniere<br />
ha optato per un ciclo <strong>di</strong> lezioni in<br />
piazza, svoltesi al Bastione <strong>di</strong> San<br />
Remy, iniziate mercoledì 5 e concluse<br />
giovedì 13 novembre. In<br />
Fuori le lingue (questo il nome<br />
dell’evento), ogni docente ha preparato<br />
una lezione <strong>di</strong> circa 40’, toccando<br />
temi <strong>di</strong> vari perio<strong>di</strong> storici, e<br />
dando ai partecipanti spunti <strong>di</strong><br />
riflessione sull’attuale situazione<br />
universitaria. Alcuni professori<br />
hanno parlato del linguaggio politico<br />
e comune; altri hanno spiegato<br />
l’importanza dei valori come<br />
democrazia, libertà e cultura; altri<br />
ancora hanno svolto le lezioni nella<br />
lingua che insegnano (inglese,<br />
francese, russo, tedesco, rumeno,<br />
spagnolo). Inoltre, hanno partecipato<br />
artisti del calibro <strong>di</strong> Flavio<br />
Soriga, Nicola Lecca, Giorgio<br />
Todde, Enrico Pau e Gigliola<br />
Sulis, che con la loro esperienza<br />
hanno contribuito a questa forma<br />
<strong>di</strong> protesta con temi che variavano<br />
dal cinema, al potere delle parole,<br />
all’importanza della memoria. Il<br />
messaggio che la facoltà <strong>di</strong> Lingue<br />
ha voluto comunicare alla citta<strong>di</strong>nanza,<br />
è stato quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare<br />
che la cultura e lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o devono<br />
essere aperte a tutti. L’università è<br />
un bene pubblico da tutelare all’insegna<br />
della conoscenza.<br />
Stefano Aranginu<br />
studente <strong>di</strong> Lingue<br />
Ricerca UE, Italia in coda<br />
L’ISTAT conferma il peggior rapporto spesa-pil<br />
ricerca e PIL è stato pari al<br />
3,80% in Svezia, al 3,48% in<br />
Finlan<strong>di</strong>a, al 2,48% in<br />
Germania, al 2,45% in<br />
Danimarca e al 2,41% in<br />
Austria. La Francia raggiunge il<br />
2,13% e il Regno Unito<br />
l’1,76%. Tra i paesi dell’UE-15,<br />
oltre l’Italia, solo Grecia,<br />
Spagna e Portogallo presentano<br />
livelli sotto l’1,2% del PIL.<br />
Fonte Formez (13/10/2008)<br />
UNICANEWS 49 - novembre 2008 5
legge 133: comunicazione e me<strong>di</strong>a<br />
Sit in, autogestioni, politica La posizione<br />
Le iniziative del movimento studentesco su giornali e tv<br />
<strong>di</strong> Unicamente<br />
Feriti dai tagli della Gelmini e Decreto<br />
Gelmini, si apre una settimana <strong>di</strong> fuoco.<br />
La protesta contro la legge 133 risuona<br />
nei titoli delle principali testate isolane.<br />
L’<strong>Università</strong> in rivolta, le lezioni si fanno al<br />
Bastione apre l’Unione Sarda, e La Nuova<br />
Sardegna prosegue Notti bianche, autogestioni,<br />
cortei e sit-in, E cresce anche la rabbia dei<br />
docenti:la Legge 133 ci ha tolto ogni <strong>di</strong>gnità.<br />
Studenti e docenti fanno fronte comune, ma<br />
spunta qualche voce fuori dal coro: Le lezioni in<br />
piazza? Pagliacciate afferma il professor Paolo<br />
Pani sull’Unione. A fargli da sponda Caterina<br />
Loi, della provincia <strong>di</strong> Nuoro, Fondazione? È<br />
un bene. Non mancano gli accostamenti al ’68:<br />
Movimento studentesco: non è il ’68 ma qualcosa<br />
resterà. Il rettore Mistretta non si sbilancia<br />
“Se gli studenti occupano io starò a osservare”<br />
titola La Nuova. Una settimana dopo il rettore è<br />
più critico e commenta così la manifestazione<br />
del 30 ottobre: “Bel corteo, ma così si fa confusione”.<br />
Gli universitari in rivolta trovano il<br />
tempo per riflettere sul dramma dell’alluvione<br />
abbattutosi nel cagliaritano il 22 ottobre:<br />
Lezioni su alluvioni e clima: ecco l’<strong>Università</strong><br />
on the road. Un boom <strong>di</strong> adesioni registra il corteo<br />
anti-Gelmini del 14 novembre a <strong>Cagliari</strong>:<br />
Studenti e <strong>di</strong>pendenti pubblici, è stata la marcia<br />
dei <strong>di</strong>ecimila titola La Nuova. L’onda del <strong>di</strong>ssenso<br />
percorre l’Italia. Il braccio <strong>di</strong> ferro tra<br />
Governo e manifestanti tiene banco:<br />
Berlusconi: la polizia bloccherà le<br />
occupazioni” (il Secolo XIX), Gelmini agli studenti:<br />
avanti con la riforma (il Giornale), ma la<br />
piazza risponde: 30 ottobre Corteo no-Gelmini:<br />
a Roma un milione (Corriere della sera),<br />
6<br />
Studenti e precari, la città si blocca, <strong>Università</strong>,<br />
lezioni col megafono (La Repubblica). Ogni<br />
luogo può trasformarsi in aula: Lezioni precarie<br />
in metropolitana, applausi (Corriere della Sera).<br />
Il messaggio al Governo è chiaro: <strong>Università</strong>:<br />
studenti, noi la crisi non la paghiamo (ASCA),<br />
ma il ministro<br />
resiste:<br />
L a<br />
Gelmini:<br />
ragazzi, vi<br />
capisco ma<br />
non cedo (il<br />
Giorno). Il<br />
fronte della<br />
protesta<br />
mostra<br />
segni <strong>di</strong><br />
ce<strong>di</strong>mento:<br />
Sulla crepa<br />
dell’onda i<br />
no-Gelmini<br />
marciano su Roma (<strong>di</strong>visi) (il Foglio), Gelmini<br />
apre, sindacati <strong>di</strong>visi (il Sole 24 ore). Alcune<br />
testate (filogovernative?) registrano un calo<br />
d’intensità nei cortei del 14 novembre: L’onda<br />
in corteo fa un buco nell’acqua (il Giornale).<br />
Saltano fuori gli scheletri dagli arma<strong>di</strong> delle<br />
università: Baroni e figli, uno scandalo allargatosi<br />
a macchia d’olio (il Messaggero), ma è il<br />
momento <strong>di</strong> essere propositivi e guardare al<br />
futuro: Alla Sapienza studenti preparano l’autoriforma<br />
(ANSA).<br />
UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />
Giorgio Mancosu<br />
Premio Meucci-Marconi: seconda<br />
piazza per Paolo Pintus<br />
Il neo dottore in Ingegneria elettronica ha <strong>di</strong>scusso<br />
una tesi sui principi matematici nei cristalli fotonici<br />
Sebastiano Seatzu*<br />
delle nanotecnologie. La matematica nel settore<br />
è solo agli inizi, per cui in vari paesi<br />
Paolo Pintus, laureatosi con il massimo emergenti come la Cina e l’In<strong>di</strong>a, oltre che in<br />
dei voti in Ingegneria elettronica a Occidente, viene incentivata la ricerca mate-<br />
<strong>Cagliari</strong>, è arrivato al secondo posto nel matica in quest’area. Dal punto <strong>di</strong> vista tec-<br />
Premio Meucci-Marconi per la miglior tesi <strong>di</strong> nologico, le aziende necessitano sia <strong>di</strong> model-<br />
laurea magistrale nel campo delle telecomuli matematici più rappresentativi della realtà<br />
nicazioni e dei campi elettromagnetici, ban<strong>di</strong>- <strong>di</strong> quelli attuali, sia <strong>di</strong> metodologie <strong>di</strong> calcolo<br />
to dalle fondazioni Guglielmo<br />
efficaci per le simulazioni indu-<br />
Marconi e Ugo Bordoni e<br />
striali. Nella tesi <strong>di</strong> Pintus è svi-<br />
dall’Associazione per la tecnololuppato<br />
un metodo matematico<br />
gia dell’Informazione e della<br />
innovativo per il design dei cri-<br />
comunicazione, in occasione del<br />
stalli fotonici con struttura mono-<br />
bicentenario della nascita <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>mensionale, in questo caso <strong>di</strong><br />
Antonio Meucci e del centenario<br />
cristalli fotonici rappresentati da<br />
del premio Nobel assegnato a<br />
strutture che si ripetono perio<strong>di</strong>ca-<br />
Guglielmo Marconi. Il premio,<br />
mente in una <strong>di</strong>rezione.<br />
assegnato lo scorso ottobre a<br />
L’interesse industriale riguarda i<br />
Padova, è stato concesso per l’al-<br />
cristalli con strutture bi e trito<br />
livello della tesi che Pintus ha Paolo Pintus<br />
<strong>di</strong>mensionali. Tuttavia, la com-<br />
redatto, avendo come relatori<br />
missione, nell’assegnare il pre-<br />
Cornelis van der Mee, or<strong>di</strong>nario<br />
mio, ha voluto incoraggiare questi<br />
<strong>di</strong> Analisi matematica I nella<br />
<strong>stu<strong>di</strong></strong>, auspicando l’estensione al<br />
facoltà <strong>di</strong> Scienze e il sottoscritto. Il lavoro, caso bi e tri-<strong>di</strong>mensionale della metodologia<br />
Principi matematici nei cristalli fotonici, trat- sviluppata. È questo uno <strong>degli</strong> obiettivi del<br />
ta la matematica fondamentale, anche se svi- gruppo <strong>di</strong> ricerca Analisi numerica e modelliluppata<br />
da uno studente <strong>di</strong> Ingegneria elettrostica matematica del nostro ateneo, coor<strong>di</strong>nanica.<br />
I cristalli fotonici sono le nanostrutture to dal sottoscritto, <strong>di</strong> cui fa parte il professor<br />
alla base della nuova rivoluzione industriale Van der Mee e al quale collabora l’ingegner<br />
Botta e risposta con Enrico Puddu,<br />
addetto stampa del movimento studentesco<br />
Unicamente.<br />
Quali sono le norme della 133 che la<br />
preoccupano?<br />
La 133 prevede: taglio ai fon<strong>di</strong> destinati<br />
all’università per 1,441 milioni <strong>di</strong><br />
euro; blocco del turn-over al 20<br />
per cento (spostato al 50 per<br />
cento con il decreto 180 in fase <strong>di</strong><br />
approvazione (la sostanza non<br />
cambia comunque); possibilità<br />
per le università pubbliche italiane<br />
<strong>di</strong> trasformarsi in fondazioni<br />
private. Questi tre punti sono l’ultima<br />
e decisiva mossa con la<br />
quale i ministri Tremonti e<br />
Gelmini hanno deciso <strong>di</strong> <strong>di</strong>struggere<br />
ciò che rimaneva dell’università<br />
pubblica. Il movimento<br />
studentesco Unicamente e quello<br />
italiano stanno provando a cambiare<br />
questa situazione promuovendo<br />
non solo l’abrogazione della legge<br />
ma, soprattutto, la stesura <strong>di</strong> una bozza <strong>di</strong><br />
controriforma.<br />
Cosa pensa della possibilità <strong>di</strong> trasformare<br />
gli atenei in fondazioni private?<br />
È il punto della legge 133 più contestato da<br />
Unicamente e dai movimenti italiani. Se ciò<br />
dovesse accadere, sarebbe la fine dell’università<br />
pubblica. Per Costituzione, l’Italia<br />
dovrebbe garantire anche i più alti gra<strong>di</strong><br />
dell’istruzione a ogni citta<strong>di</strong>no, ma se gli<br />
atenei si dovessero trasformare in fondazioni<br />
questo non sarebbe più possibile.<br />
Inoltre, la possibilità <strong>di</strong>viene necessità in<br />
quanto i tagli applicati nella stessa legge<br />
affosseranno molti atenei che per poter<br />
continuare a esistere saranno obbligati ad<br />
appoggiarsi ai privati. Questi ultimi,<br />
entrando a far parte dell’università, avranno<br />
la possibilità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficarne la <strong>di</strong>dattica<br />
e operare cambiamenti a vantaggio del loro<br />
tornaconto. Un esempio pratico: un’azienda<br />
farmaceutica non avrebbe interesse a<br />
finanziare un corso <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> Filosofia o<br />
uno <strong>di</strong> Giurisprudenza. Quin<strong>di</strong> a <strong>Cagliari</strong>,<br />
come i nostri colleghi <strong>di</strong> tutta Italia, siamo<br />
molto preoccupati e lottiamo con forza perché<br />
questo non accada e per evitare un<br />
futuro con atenei <strong>di</strong> Serie A e <strong>di</strong> Serie B e,<br />
soprattutto, per evitare che l’accesso alla<br />
cultura sia appannaggio <strong>di</strong> una piccola<br />
elite <strong>di</strong> fortunati.<br />
Pintus. L’obiettivo matematico del design dei<br />
cristalli fotonici è il seguente: prefissato un<br />
obiettivo industriale quale, ad esempio, la<br />
realizzazione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>spositivo fotonico con<br />
determinate proprietà, identificare le caratteristiche<br />
fisico-matematiche dei cristalli che<br />
ne consentono la realizzazione. Per il nostro<br />
gruppo, il premio è motivo <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione<br />
sia per il riconoscimento del lavoro svolto da<br />
un giovane brillante su un tema caratterizzante<br />
la nostra attività, sia per il fatto che, per la<br />
prima volta nella sua storia più che trentennale,<br />
è stato assegnato a un ingegnere per una<br />
tesi <strong>di</strong> laurea a contenuto matematico da una<br />
commissione composta da professori <strong>di</strong> materie<br />
ingegneristiche.<br />
* or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Analisi numerica
TLC, il futuro è già presente Giovanni Branca<br />
Costituito un comitato per lo sviluppo <strong>di</strong> uno standard delle reti wireless<br />
Daniele Giusto*<br />
Le comunicazioni senza fili sono ormai<br />
parte integrante del nostro quoti<strong>di</strong>ano:<br />
dalla TV <strong>di</strong>gitale alla telefonia mobile,<br />
dall’automazione della casa (domotica) alle<br />
applicazioni industriali, dall’erogazione <strong>di</strong> servizi<br />
<strong>di</strong> infomobilità all’identificazione a ra<strong>di</strong>ofrequenza<br />
(RFID). La chiave della coesistenza<br />
fra sistemi operanti in regioni geografiche limitrofe,<br />
se non coincidenti, è la con<strong>di</strong>visione<br />
della risorsa (il canale ra<strong>di</strong>o). L’ottimizzazione<br />
dell’utilizzo delle frequenze ra<strong>di</strong>o sta portando<br />
alla rivisitazione delle<br />
politiche <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong><br />
questa risorsa, con effetti<br />
<strong>di</strong> primaria importanza,<br />
basti pensare all’avvio del<br />
<strong>di</strong>gitale terrestre. L’approccio<br />
attuale nella regolamentazione<br />
dell’uso dello spettro ra<strong>di</strong>o è<br />
tale per cui ai sistemi <strong>di</strong> comunicazione<br />
sono assegnate<br />
Daniele Giusto<br />
bande <strong>di</strong> frequenza fisse, con<br />
limiti prefissati nelle potenze<br />
<strong>di</strong> emissione che hanno lo<br />
scopo <strong>di</strong> ridurre la portata<br />
ra<strong>di</strong>o. Così facendo, il fattore<br />
<strong>di</strong> utilizzo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> alcune bande è assai basso a<br />
causa dell’allocazione inefficiente su vaste aree geografiche<br />
a servizi che le sottoutilizzano (ra<strong>di</strong>omobile,<br />
broadcasting ra<strong>di</strong>otelevisivo, WIMAX). Data la continua<br />
richiesta <strong>di</strong> servizi a banda larga, tale problematica<br />
sta <strong>di</strong>ventando sempre più centrale nello sviluppo<br />
delle tecnologie <strong>di</strong> telecomunicazione wireless. In<br />
ambito <strong>di</strong> standar<strong>di</strong>zzazione internazionale, la IEEE<br />
(Institute of electrical and electronics engineers) ha<br />
iniziato a occuparsi del problema, con l’obiettivo <strong>di</strong><br />
giungere a breve alle definizione <strong>di</strong> sistemi e procedure<br />
per l’accesso <strong>di</strong>namico al canale ra<strong>di</strong>o. L’IEEE è<br />
l’istituzione <strong>di</strong> riferimento per tutto il settore ICT (e<br />
non solo) ed è attiva da sempre nella standar<strong>di</strong>zza-<br />
re regole <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong> software<br />
sicuro. Morana ha anche<br />
moderato una tavola rotonda che<br />
ha messo in luce <strong>di</strong>fferenze e similitu<strong>di</strong>ni<br />
fra le produzioni <strong>di</strong> software<br />
open source e proprietario dal<br />
punto <strong>di</strong> vista della sicurezza. Vi<br />
hanno partecipato Gianstefano<br />
Monni (Ablativ SCrl), Domenico<br />
Presenza (Engineering), Fabio<br />
Panada e Paola Tamburini (IBM-<br />
ISS), Feliciano Intini (Microsoft<br />
Da sinistra: Noelle Humenick (IEEE), corporate client manager<br />
dell’IEEE SCC41, Maurizio Murroni e Joanna Guenin (Motorola),<br />
chair dell’IEEE SCC41<br />
zione (oltre 900 standard pubblicati, tra cui LAN,<br />
WIFI, WIMAX). Nel marzo 2007 è stato costituito un<br />
comitato ad hoc (IEEE SCC41) per sviluppare uno<br />
standard per le reti wireless ad accesso <strong>di</strong>namico per<br />
un utilizzo più efficiente dello spettro elettromagnetico.<br />
Di questo comitato fa parte un gruppo <strong>di</strong> lavoro<br />
(IEEE P1900.6) che mira a standar<strong>di</strong>zzazione le procedure<br />
<strong>di</strong> sensing, ossia <strong>di</strong> rilevazione delle opportunità<br />
<strong>di</strong> trasmissione con analisi dello spettro elettromagnetico.<br />
Maurizio Murroni, ricercatore del <strong>di</strong>partimento<br />
<strong>di</strong> Ingegneria elettrica ed elettronica (DIEE), è<br />
stato uno dei promotori <strong>di</strong> questa attività e il suo contributo<br />
alle attività condotte su questa tematica è stato<br />
valutato in chiave positiva dal board dell’IEEE. L’IEEE<br />
P1900.6 impegna oltre a esperti <strong>di</strong> università e centri<br />
<strong>di</strong> ricerca, <strong>di</strong>versi attori provenienti dall’industria<br />
(Intel, Microsoft, Motorola, NEC, NTT/DoCoMo,<br />
Sony e Toshiba tra gli altri) e prevede il rilascio delle<br />
raccomandazioni entro il gennaio 2010. Questo risultato,<br />
<strong>di</strong> assoluto prestigio per il nostro ateneo, contribuisce<br />
ancora una volta a <strong>di</strong>mostrare la vali<strong>di</strong>tà della<br />
ricerca scientifica portata avanti nel settore ICT<br />
cagliaritano.<br />
Il Premio progetto ai super laureati<br />
Italia), che hanno confermato l’esistenza<br />
<strong>di</strong> una convergenza sull’adozione<br />
<strong>di</strong> strategie comuni per<br />
garantire la sicurezza dei programmi.<br />
Danilo Bruschi, docente a<br />
Milano e responsabile del CERT-IT<br />
(servizio che per l’Italia si occupa<br />
<strong>di</strong> segnalare le più gravi minacce<br />
informatiche), ha messo in evidenza<br />
i ritar<strong>di</strong> del nostro paese in questo<br />
settore. Alcune regole per<br />
garantire la sicurezza delle informazioni<br />
delle piccole e me<strong>di</strong>e<br />
imprese sono state date da Clau<strong>di</strong>o<br />
*or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Telecomunicazioni<br />
Valeria Pusceddu e Rosangela Picciau vincono l’ambito riconoscimento<br />
Nell’aula magna Boscolo<br />
della Cittadella <strong>di</strong><br />
Monserrato sono stati<br />
consegnati i premi <strong>di</strong> laurea per<br />
la migliore carriera <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o in<br />
Scienze naturali. Tra i laureati<br />
nell’anno accademico 2006/07 si<br />
sono imposte Valeria Pusceddu e<br />
segue dalla prima pagina<br />
Rosangela Picciau, che hanno<br />
completato la carriera in corso e<br />
con il migliore curriculum.<br />
L’iniziativa rientra tra le<br />
attività promosse dal corso <strong>di</strong><br />
<strong>stu<strong>di</strong></strong> per il miglioramento della<br />
qualità (Premio progetto qualità<br />
CampusUnica). Alla cerimonia<br />
Sardegna ricerche. Informatica e sicurezza<br />
hanno partecipato il presidente<br />
del corso <strong>di</strong> laurea in Scienze<br />
naturali, Giovanni Umberto<br />
Floris, il preside <strong>di</strong> Scienze<br />
Roberto Crnjar e il delegato del<br />
rettore per la Qualità della <strong>di</strong>dattica,<br />
Vincenzo Solinas.<br />
(s.c.)<br />
Telmon, del CLUSIT, associazione<br />
italiana per la SI. Stefano Zanero<br />
(Politecnico Milano) e Domenico<br />
Presenza hanno illustrato i contenuti<br />
dei progetti europei nei quali<br />
sono coinvolti. Sono state inoltre<br />
premiate due tesi <strong>di</strong> laurea specialistica<br />
e due <strong>di</strong> dottorato <strong>di</strong> ricerca<br />
che hanno affrontato il tema della<br />
SI con tecniche <strong>di</strong> pattern recognition.<br />
Il premio, promosso dalle<br />
associazioni GIRPR (Gruppo italiano<br />
<strong>di</strong> ricercatori in pattern recognition)<br />
e AI*IA (Associazione italiana<br />
primo dottore in<br />
Telecomunicazioni<br />
Lo scorso ottobre, nell’aula<br />
magna d’Ingegneria, alla<br />
presenza del rettore<br />
Pasquale Mistretta e del preside<br />
della facoltà Giorgio Massacci, è<br />
stata conferita la prima laurea specialistica<br />
in Ingegneria delle telecomunicazioni<br />
a Giovanni Branca<br />
(nella foto). Il neo dottore ha <strong>di</strong>scusso<br />
una tesi sullo sviluppo <strong>di</strong><br />
modelli per la fornitura <strong>di</strong> servizi<br />
<strong>di</strong> VOD (video on demand) su reti<br />
P2P (peer to peer), sviluppata allo<br />
Heinrich Hertz Institut <strong>di</strong> Berlino<br />
nel gruppo del professor Thomas<br />
Wiegand. La commissione <strong>di</strong> laurea<br />
ha apprezzato il contenuto del<br />
lavoro e ha premiato la carriera<br />
dello studente con il massimo dei<br />
voti e il conferimento della lode. È<br />
cosi giunta a compimento l’inizia-<br />
tiva dei gruppi <strong>di</strong> ricerca in<br />
Telecomunicazioni e Campi elettromagnetici,<br />
che aveva portato<br />
due anni fa all’attivazione <strong>di</strong> questo<br />
percorso formativo già presente<br />
in Italia e ricco <strong>di</strong> opportunità;<br />
una gran parte dei laureati nel settore<br />
<strong>di</strong> Ingegneria dell’informazione<br />
è infatti occupata nel settore<br />
delle telecomunicazioni. Occorre<br />
ricordare che questa iniziativa si<br />
fonda su un accordo quadro tra<br />
l’ateneo e Tiscali Italia, con il<br />
quale l’azienda supporta in modo<br />
decisivo il corso <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>, consentendo<br />
l’attivazione <strong>di</strong> insegnamenti<br />
ad alta professionalizzazione<br />
tenuti anche da suoi manager e<br />
da altri esperti del settore.<br />
L’apporto della società <strong>di</strong> Sa<br />
Illetta al corso <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong> in<br />
Ingegneria delle telecomunicazioni<br />
è stato rimarcato anche dalla<br />
presenza nella commissione <strong>di</strong><br />
laurea dell’ingegnere Andrea<br />
Podda, <strong>di</strong>rettore tecnico <strong>di</strong> Tiscali<br />
Italia e docente a contratto per il<br />
corso <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>. (d.g.)<br />
per l’intelligenza artificiale), è<br />
stato sponsorizzato dalla Akhela <strong>di</strong><br />
<strong>Cagliari</strong>, che gestisce la SI <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />
aziende italiane. Luca Savol<strong>di</strong><br />
(Akhela) ha illustrato le problematiche<br />
<strong>di</strong> sicurezza delle gran<strong>di</strong><br />
aziende e la <strong>di</strong>fficoltà a far adottare<br />
le necessarie procedure per la loro<br />
risoluzione. Gli interventi sono <strong>di</strong>sponibili<br />
su prag.<strong>di</strong>ee.unica.it/giornatasicurezza.<br />
1 or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Intelligenza artificiale<br />
2 associato <strong>di</strong> Sistemi operativi<br />
UNICANEWS 49 - novembre 2008 7
8<br />
La scienza a portata <strong>di</strong> mano<br />
Sette giorni <strong>di</strong> conferenze, mostre e laboratori interattivi<br />
Oltre cinquemila visitatori al Festival tenutosi all’Exmà<br />
Sono stati oltre cinquemila i visitatori,<br />
soprattutto studenti, che<br />
hanno preso parte alle iniziative<br />
promosse nell’ambito del Festival della<br />
scienza, organizzato dal comitato<br />
Scienza società scienza, presieduto da<br />
Carla Romagnino. La manifestazione,<br />
che è nata per avvicinare le persone alla<br />
scienza e aiutare a comprendere i rapporti<br />
tra scienza e società, si è svolta in<br />
novembre al centro culturale Exmà <strong>di</strong><br />
<strong>Cagliari</strong>, ed è stata la naturale evoluzione<br />
della Settimana della scienza che,<br />
nel corso <strong>degli</strong> anni, si è ampliata sia dal<br />
punto <strong>di</strong> vista delle iniziative che temporale.<br />
Ricco il calendario <strong>degli</strong> appuntamenti<br />
con oltre cinquanta eventi, tra<br />
conferenze, <strong>di</strong>battiti, spettacoli teatrali,<br />
mostre e laboratori interattivi, letture e<br />
animazioni, café<br />
scientifici. Seppur in<br />
un ristretto ambito<br />
temporale, ci si è<br />
potuti immergere nell’ambiente<br />
del Centro<br />
della scienza, realtà<br />
già presente in città<br />
europee come<br />
Londra, Monaco e<br />
Valencia, per citarne<br />
alcune, ma anche in<br />
oltre quaranta città<br />
italiane. Non solo,<br />
prezioso è stato l’apporto<br />
<strong>di</strong> scienziati e<br />
pensatori <strong>di</strong> grande<br />
prestigio che hanno<br />
animato le conferenze,<br />
tra questi: il filosofo<br />
della scienza Giulio Giorello,<br />
Andrea Frova, or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Fisica<br />
generale e <strong>di</strong> Acustica musicale alla<br />
Sapienza <strong>di</strong> Roma. Non sono voluti<br />
mancare, inoltre, il fisico Carlo<br />
L’università<br />
alla Fiera Lavoro<br />
L’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> (<strong>di</strong>rezione Orientamento) ha<br />
partecipato alla Fiera del lavoro organizzata dalla<br />
provincia <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> alla Fiera campionaria lo scorso<br />
novembre. Gli interventi <strong>di</strong> orientamento al lavoro e <strong>di</strong><br />
inserimento lavorativo per i laureati sono attivi a <strong>Cagliari</strong><br />
da <strong>di</strong>versi anni. Particolare importanza rivestono i tirocini<br />
lavorativi e la Banca dati laureati. Dal 2001 sono stati attivati<br />
oltre 6000 tirocini facoltativi post laurea in aziende<br />
pubbliche e private. Attraverso la Banca dati laureati le<br />
aziende possono richiedere i profili <strong>di</strong> proprio interesse,<br />
proporre tirocini e assunzioni, richiedere all’università <strong>di</strong><br />
organizzare dei carrier day specifici per le loro esigenze.<br />
Notevole anche l’attività formativa organizzata dalla <strong>di</strong>rezione<br />
Orientamento nell’ultimo biennio: circa 2000 giovani<br />
laureati hanno seguito i Seminari <strong>di</strong> orientamento al<br />
lavoro e i corsi sulle competenze trasversali. Queste iniziative<br />
sono state illustrate ai visitatori nello stand apposito<br />
e presentate nel corso <strong>di</strong> un seminario durante la Fiera<br />
del lavoro. L’ateneo ha altresì partecipato al <strong>di</strong>battito sulla<br />
meritocrazia con un gruppo <strong>di</strong> psicologi del lavoro guidati<br />
dal professor Franco Marini. (l.s.)<br />
Bernar<strong>di</strong>ni (collaboratore nella realizzazione<br />
del primo sincrotrone),<br />
Massimo Bucciantini, associato nella<br />
facoltà <strong>di</strong> Lettere e filosofia II <strong>di</strong><br />
Arezzo, il genetista Edoardo<br />
Boncinelli e Daniele Gouthier, PHD<br />
alla SISSA (Scuola internazionale superiore<br />
<strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong> avanzati) <strong>di</strong> Trieste. Dulcis<br />
in fundo sono stati gli interventi al festival<br />
del neuro farmacologo Gianluigi<br />
Gessa, <strong>stu<strong>di</strong></strong>oso <strong>di</strong> fama internazionale<br />
e docente nell’ateneo <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />
Silverio Piro, specialista in igiene,<br />
malattie infettive e me<strong>di</strong>cina tropicale<br />
all’ospedale Santissima Trinità <strong>di</strong><br />
<strong>Cagliari</strong> e Giorgio Pellegrini, assessore<br />
alla Cultura del comune <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>.<br />
Sibilla Loi<br />
da sinistra, Giuliano Murgia (presidente<br />
Sardegna Ricerche), Adolfo Lai (prorettore<br />
Ricerca Scientifica, <strong>Università</strong> <strong>Cagliari</strong>),<br />
Roberto Crnjar (preside Scienze), Carla<br />
Romagnino, Elisabetta Piro e Ugo Galassi<br />
(componenti Scienza Società Scienza)<br />
UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />
Intervista con Carla Romagnino<br />
presidente del comitato<br />
Scienza Società Scienza<br />
Tra i temi, orientamento e inserimento N ella società della conoscenza le <strong>Università</strong> rive-<br />
Qual è il bilancio del “Festival della Scienza”?<br />
Abbiamo avuto<br />
un grande<br />
riscontro da<br />
parte del pubblico,<br />
soprattutto<br />
studenti.<br />
Avvicinare la<br />
scienza ai citta<strong>di</strong>ni,<br />
in maniera<br />
piacevole e<br />
dando delle<br />
risposte alle piccole<br />
e gran<strong>di</strong><br />
curiosità, era<br />
uno <strong>degli</strong> obiettivi del Festival. Quest’anno inoltre<br />
abbiamo ampliato l’offerta <strong>di</strong>dattica e culturale aprendoci<br />
anche ad iniziative promosse da altri (singoli<br />
appassionati, enti <strong>di</strong> ricerca, <strong>di</strong>partimenti universitari,<br />
progetti scolastici).<br />
Non trova che gli scienziati siano<br />
ancora visti come ricercatori isolati,<br />
assorti sui libri o davanti al<br />
microscopio?<br />
I nostri ospiti, e mi riferisco in particolare<br />
agli scienziati che hanno<br />
curato le conferenze, hanno <strong>di</strong>mostrato<br />
che non sono poi così lontani,<br />
anzi. Le loro argomentazioni<br />
nelle conferenze-<strong>di</strong>battito sono<br />
state seguite da un pubblico <strong>numero</strong>sissimo.<br />
La sala delle conferenze<br />
è stata sempre affollata e non tutti<br />
trovavano posto a sedere. Anche tra<br />
i tavoli dei laboratori <strong>di</strong>dattici era<br />
<strong>di</strong>fficile muoversi tanta era la folla<br />
<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> e piccini.<br />
Quali sono i prossimi programmi<br />
del comitato Scienza Società<br />
Scienza?<br />
Intanto, vorremmo che il Festival <strong>di</strong>ventasse un appuntamento<br />
fisso e un riferimento per tutti coloro che sono<br />
interessati alla scienza come fatto culturale e sociale. E<br />
poi, la nostra maggiore aspirazione è <strong>di</strong> riuscire a creare<br />
un Centro permanente della Scienza <strong>di</strong> livello europeo,<br />
qui in Sardegna.<br />
Società della conoscenza<br />
e mission universitarie<br />
stono un ruolo sempre più importante, anche<br />
perché una parte consistente e importante della produzione<br />
delle conoscenze nasce al loro interno. Le<br />
comunità richiedono che tali conoscenze si traducano<br />
quanto più rapidamente possibile in sviluppo dei<br />
territori, benessere per i citta<strong>di</strong>ni, nuove occasioni <strong>di</strong><br />
impresa e <strong>di</strong> lavoro. Forzando in questo i tempi tra<strong>di</strong>zionali<br />
del modus operan<strong>di</strong> dell'<strong>Università</strong> e in<br />
qualche modo con<strong>di</strong>zionandone i comportamenti.<br />
Se è vero che occorre <strong>di</strong>fendere l'autonomia delle<br />
<strong>Università</strong>, che in grande parte significa libertà <strong>di</strong><br />
insegnamento e <strong>di</strong> ricerca scientifica, anche <strong>di</strong><br />
quella slegata da un suo imme<strong>di</strong>ato utilizzo, bisogna<br />
pure limitare l’autoreferenzialità <strong>di</strong> cui sono accusati gli atenei<br />
italiani. Senza trascurare la ricerca <strong>di</strong> base, occorre in<strong>di</strong>rizzare una parte della<br />
ricerca alle esigenze della società, Curando con attenzione il trasferimento dei<br />
saperi universitari a imprese, Pa e terzo settore. Per riuscirci, all'<strong>Università</strong> occorre<br />
il sostegno pubblico. In questa <strong>di</strong>rezione va il protocollo tra il ministero<br />
dell'<strong>Università</strong>, la Regione Sardegna e i due atenei sar<strong>di</strong> del 2 maggio 2008.<br />
L’intesa si coor<strong>di</strong>na con l'applicazione della legge regionale per la promozione<br />
della ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica. (s.c.)
elezioni rettore - maggio 2009. I can<strong>di</strong>dati<br />
La cultura come risorsa chiave<br />
“<strong>Università</strong> protagonista nel territorio e nel contesto internazionale”<br />
Maria Del Zompo<br />
C are<br />
colleghe e cari colleghi, congiuntura<br />
<strong>di</strong>fficile ma stimolante quella che sta vivendo<br />
oggi l’<strong>Università</strong> in generale e la nostra<br />
in particolare. È iniziato un fermento <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussioni,<br />
il più <strong>di</strong>namico che si sia avuto da anni. Se<br />
si fa fatica a con<strong>di</strong>videre la causa che ne ha dato<br />
l’avvio, l’effetto è con<strong>di</strong>visibile, soprattutto per la<br />
spinta al <strong>di</strong>battito aperto tra tutte le realtà universitarie<br />
e tra l’università e l’esterno. Proporre una<br />
can<strong>di</strong>datura a rettore in questo<br />
momento storico è forse più <strong>di</strong>fficile<br />
che in altri; la sfida, verso un futuro<br />
che s’intravede appena, è impegnativa<br />
e va colta in tutta la sua delicatezza.<br />
Questo è il punto che mi spinge a proporre<br />
la mia can<strong>di</strong>datura: considerare<br />
che da una congiuntura imponente<br />
come questa, che pone l’imperativo <strong>di</strong><br />
una forte riflessione e una progettuali-<br />
tà tutta nuova, si possano cogliere gli<br />
spunti per sostanziare quanto <strong>di</strong> valido<br />
e imper<strong>di</strong>bile è stato costruito in<br />
quasi quattro secoli (dal 1620, anno della fondazione<br />
della nostra università fino alla nascita della<br />
Cittadella universitaria), e migliorare, innovare e<br />
ottimizzare in un programma quanto occorre per<br />
una università sempre più protagonista nel territorio<br />
e a livello internazionale. Per raggiungere quest’obiettivo,<br />
credo che ci si dovrà basare sulla più<br />
ricca risorsa <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>sponiamo: la cultura. È pro-<br />
Maria Del Zompo<br />
prio quando le risorse materiali vengono meno<br />
che ciò che abbiamo imparato, maturato, me<strong>di</strong>tato,<br />
approfon<strong>di</strong>to, sofferto e gioito ci soccorre. La<br />
spinta innovativa, necessaria per uscire da questa<br />
congiuntura, deve basarsi sulle esperienze maturate<br />
e le fasi applicative debbono essere il risultato<br />
quasi necessario <strong>di</strong> esse. “Il caso e la necessità”,<br />
per <strong>di</strong>rla alla Jacques Monod. Le cariche istituzionali<br />
ricoperte finora mi hanno permesso <strong>di</strong><br />
affrontare problematiche <strong>di</strong>verse da quelle della<br />
ricerca. Mi hanno introdotto a esperienze <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
inter<strong>di</strong>sciplinare e inter<strong>di</strong>partimentale,<br />
iniziandomi al metodo,<br />
simile ma non identico a quello scientifico,<br />
idoneo per affrontare realtà<br />
composite che, pur nel rispetto delle<br />
<strong>di</strong>versità, devono essere accordate per<br />
un governo incisivo ed efficiente.<br />
Nell’espletamento <strong>di</strong> tali cariche il<br />
concreto aiuto delle persone, <strong>di</strong> volta<br />
in volta coinvolte, è stato cruciale per<br />
il raggiungimento dell’efficacia<br />
gestionale ed è stato un esempio tangibile<br />
<strong>di</strong> quanto la con<strong>di</strong>visione delle<br />
responsabilità sia irrinunciabile. Il rinnovamento<br />
e l’ottimizzazione dovranno<br />
incidere in una programmazione<br />
che coinvolgerà tutte le realtà<br />
dell’ateneo, con priorità precise<br />
derivanti da una partecipazione<br />
e da una con<strong>di</strong>visione<br />
delle decisioni. (24/11/2008)<br />
Un progetto per il rilancio<br />
“Potenziare il <strong>di</strong>ritto allo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o e la qualità dei servizi”<br />
Giovanni Melis<br />
Care colleghe e cari colleghi, la mobilitazione<br />
contro i tagli della legge 133 e per una riforma<br />
che valorizzi il ruolo fondamentale<br />
dell’<strong>Università</strong> pubblica si sta sviluppando in<br />
modo parallelo con l’animarsi della <strong>di</strong>scussione<br />
per l´elezione del rettore. Alcune can<strong>di</strong>dature sono<br />
state già avanzate, altre sono annunciate. Per quanto<br />
mi riguarda, è noto che da tempo sono impegnato<br />
per favorire una nuova cultura nella <strong>di</strong>rezione<br />
dell’ateneo, avendo ben chiari gli attuali limiti e<br />
criticità. Il sostegno ottenuto nelle<br />
scorse elezioni, da un lato, testimonia<br />
che siamo in tanti a ritenere opportuno<br />
un profondo cambiamento nei contenuti<br />
e nei mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> conduzione dell’ateneo,<br />
dall’altro, mi fa sentire ancora<br />
impegnato nel progetto per il rilancio<br />
dell´ateneo. Non sono ancora noti i<br />
contenuti delle nuove proposte che il<br />
Governo ha annunciato per<br />
l’<strong>Università</strong>, né, più in generale, in che<br />
misura intenda superare la precedente<br />
Giovanni Melis<br />
logica delle riforme a costo zero e<br />
quella più recente delle riforme con i<br />
tagli. Le criticità della finanza pubblica<br />
e la strumentalizzazione delle situazioni, purtroppo<br />
non episo<strong>di</strong>che, <strong>di</strong> mala gestione negli atenei destano<br />
preoccupazione. È positivo che a seguito dalla<br />
forte mobilitazione in atto si avvii un confronto su<br />
proposte <strong>di</strong> riforma nell’interesse generale <strong>di</strong> rafforzare<br />
il funzionamento dell’istituzione universitaria<br />
sul piano della ricerca scientifica e della qualità<br />
dell’offerta formativa. L’auspicata introduzione<br />
<strong>di</strong> elementi riformatori influenza lo scenario futuro<br />
<strong>di</strong> cui si dovrà tener conto nella redazione delle<br />
linee programmatiche per la prossima elezione del<br />
rettore. Mi auguro che nell’iniziativa legislativa<br />
vengano tenuti nel debito conto alcuni orientamenti<br />
<strong>di</strong> fondo. L’importanza del ruolo dell’<strong>Università</strong><br />
per le prospettive <strong>di</strong> sviluppo del<br />
Paese richiede che alla politica<br />
dei tagli si sostituisca un piano<br />
finanziario pluriennali per allineare<br />
la spesa per l’<strong>Università</strong> e la ricerca ai livelli<br />
dei principali Paesi europei. Naturalmente, tale<br />
sforzo va affiancato con politiche <strong>di</strong> finanziamento<br />
che considerino i risultati ottenuti dagli atenei nella<br />
<strong>di</strong>dattica, nella ricerca e nei servizi al territorio,<br />
senza ignorare le specifiche situazioni sociali e<br />
ambientali in cui ogni ateneo opera. A tal fine,<br />
<strong>di</strong>venta fondamentale rendere operativa l’Agenzia<br />
per la valutazione. L’autonomia <strong>degli</strong><br />
atenei è un valore da salvaguardare, gli<br />
eccessi vanno fronteggiati con l’introduzione<br />
<strong>di</strong> regole a garanzia della corretta<br />
amministrazione delle risorse<br />
pubbliche. In particolare, negli organi<br />
<strong>di</strong> governo occorre contrastare l’autoreferenzialità<br />
prevedendo una maggiore<br />
apertura alle forze sociali, garantire<br />
attenzione alla funzionalità e alle competenze<br />
gestionali, separare la defini-<br />
zione <strong>degli</strong> in<strong>di</strong>rizzi culturali e delle<br />
politiche d’ateneo dalla gestione manageriale<br />
e dal controllo delle risorse, collegare<br />
il potere gestionale con la<br />
responsabilità sui risultati. Occorre riportare le<br />
valutazioni concorsuali su base nazionale superando<br />
la logica localistica del reclutamento, prevedendo<br />
per le idoneità il possesso <strong>di</strong> parametri minimi<br />
<strong>di</strong> merito secondo standard apprezzabili anche a<br />
livello internazionale. Il ricambio generazionale va<br />
fronteggiato potenziando le occasioni d’ingresso<br />
dei giovani ricercatori e mantenendo aperte le<br />
opportunità <strong>di</strong> valorizzare i talenti e riconoscere i<br />
meriti. L’offerta formativa va collegata meglio con<br />
le attese del sistema sociale e del lavoro, realizzando<br />
un maggior equilibrio fra risorse <strong>di</strong>sponibili e<br />
attivazione dei corsi <strong>di</strong> laurea. L’intervento per il<br />
<strong>di</strong>ritto allo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o va potenziato non soltanto negli<br />
Un ateneo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />
potenzialità<br />
“La nostra università ha risorse<br />
per fronteggiare la crisi”<br />
Gavino Faa<br />
i blog<br />
dei can<strong>di</strong>dati<br />
L’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> non è un’università<br />
in declino come alcuni sostengono, ma è un<br />
importante ateneo che ha gran<strong>di</strong> potenzialità,<br />
avendo in sé tutte le professionalità per affrontare<br />
e risolvere i propri problemi e per contribuire<br />
in modo significativo<br />
allo sviluppo della nostra<br />
Regione. Nonostante la<br />
legge finanziaria proposta<br />
dal Governo, che ha previsto<br />
significativi tagli ai<br />
fon<strong>di</strong> destinati<br />
all’<strong>Università</strong>, ritengo che<br />
ci si possa organizzare per<br />
<strong>di</strong>mostrare, ancora una<br />
volta, che l’ateneo ha in<br />
sé tutte le risorse umane<br />
capaci <strong>di</strong> fronteggiare<br />
questo duro attacco. Per<br />
Maria Del Zompo: people.<br />
unica.it/mariadelzompo;<br />
Gavino Faa: www.gavinofaa.it;<br />
Giovanni Melis: people.unica.it/giovannimelis;<br />
Raffaele Paci: people.<br />
unica.it/raffaelepaci; Antonio<br />
Sassu: people.unica.it/antoniosassu.<br />
Gavino Faa<br />
fronteggiare questa crisi, bisogna che tutte le<br />
componenti (studenti, personale<br />
tecnico amministrativo,<br />
docenti) s’incontrino e analizzi-<br />
no i fattori che frenano lo sviluppo<br />
compiuto del nostro ateneo,<br />
prospettando soluzioni<br />
semplici e concrete che cambino<br />
in meglio la nostra quoti<strong>di</strong>anità<br />
e le nostre capacità.<br />
L’amministrazione centrale,<br />
pur formata da persone oneste e<br />
professionalmente capaci, è<br />
basata su mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> operare ormai<br />
superati, per cui non sembra<br />
adeguata a rispondere in tempo<br />
reale ai rapi<strong>di</strong> cambiamenti<br />
della società in generale e della<br />
pubblica amministrazione in particolare. Voglio<br />
ricordarvi, come semplice esempio, una criticità<br />
che avevo evidenziato quando ero preside, la cui<br />
soluzione non è andata a buon fine per le resistenze<br />
<strong>di</strong> alcuni. Riguardava la costituzione della<br />
presidenza <strong>di</strong> facoltà come centro <strong>di</strong> costo, che<br />
avrebbe consentito, senza alcun aggravio organizzativo,<br />
<strong>di</strong> gestire <strong>di</strong>rettamente le risorse economiche<br />
assegnate alla presidenza, accelerare i tempi<br />
<strong>di</strong> pagamento, evitare i continui spostamenti e la<br />
per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> tempo da parte del personale della presidenza<br />
verso la sede centrale per consegnare<br />
registri e fatture. Il progetto venne presentato<br />
come sperimentale affinché, nell’ottica <strong>di</strong> una<br />
proficua collaborazione, gli uffici dell’amministrazione<br />
potessero apportare eventuali correttivi.<br />
Nonostante il parere favorevole del rettore, il progetto<br />
si è arenato e i registri con fatture annesse<br />
continuano a viaggiare anacronisticamente da una<br />
sede all’altra. (01/12/08)<br />
aspetti relativi al sostegno economico per gli studenti<br />
meno abbienti ma, più in generale, con interventi<br />
specifici sulla qualità dei servizi offerti dagli<br />
atenei (docenze, aule, laboratori, biblioteche,<br />
orientamento). La sfida per rafforzare l’<strong>Università</strong><br />
non sarà facile. La forte partecipazione <strong>degli</strong> studenti,<br />
dei giovani ricercatori e <strong>di</strong> tutto il personale<br />
universitario ha posto il tema all’attenzione delle<br />
forze sociali e politiche, dobbiamo, pertanto, sentirci<br />
tutti impegnati e coinvolti, consapevoli delle<br />
implicazioni che le riforme in <strong>di</strong>scussione avranno<br />
sul futuro <strong>degli</strong> atenei. Grazie per l´attenzione e un<br />
cor<strong>di</strong>ale saluto. (06/11/08)<br />
UNICANEWS 49 - novembre 2008 9
Formula SAE, l’ateneo in pista<br />
A Fiorano, quinto posto tra le scuderie italiane del prototipo<br />
del team UnicaR formato da laurean<strong>di</strong> in Ingegneria<br />
La Formula SAE è nata in America nei<br />
primi anni ‘80 per invitare gli studenti<br />
universitari a progettare e realizzare una<br />
vettura da competizione a ruote scoperte, stile<br />
formula. Negli anni la manifestazione ha ottenuto<br />
grande successo, con un aumento costante<br />
dei partecipanti e delle gare. Il calendario 2008<br />
prevede, infatti, tre eventi negli Stati Uniti<br />
(Michigan, California, Virginia), tre in Europa<br />
(Germania, Inghilterra, Italia), uno in Brasile,<br />
Giappone e Australia. In Italia sono ormai molti<br />
gli atenei che partecipano, e gli studenti cagliaritani<br />
non sono rimasti a guardare. Nel 2007, un<br />
piccolo team <strong>di</strong> laurean<strong>di</strong> in Ingegneria ha partecipato<br />
alla manifestazione italiana,<br />
nella categoria riservata ai progetti<br />
esecutivi, ottenendo il primo posto<br />
davanti ad altri quattro atenei italiani<br />
e stranieri. Per il 2008, il team<br />
UnicaR, così gli studenti hanno battezzato<br />
la squadra dell’università <strong>di</strong><br />
<strong>Cagliari</strong>, ha invece realizzato il prototipo,<br />
prendendo parte alla<br />
Formula SAE Italy, tenutasi sulla<br />
pista privata della Ferrari a Fiorano<br />
in settembre. Inaspettato il piazza- Andrea Pira<br />
mento: quinto posto tra i team italiani,<br />
e un ottimo 22esimo posto mon<strong>di</strong>ale,<br />
pur essendo la Ichnos 08 la<br />
prima vettura realizzata. Ora il team guarda<br />
avanti: il prossimo passo è la ricerca <strong>di</strong> nuovi<br />
sponsor, in<strong>di</strong>spensabili per continuare il lavoro<br />
in vista nella stagione 2008/09 e rendere competitiva<br />
la vettura. Le competizioni SAE non<br />
sono gare ruota a ruota, come le consuete competizioni<br />
su pista, ma sono organizzate in più<br />
fasi, per mettere in luce tutti gli aspetti del progetto.<br />
La prima, prevede che i giu<strong>di</strong>ci analizzino<br />
ogni vettura in una serie <strong>di</strong> ispezioni tecniche<br />
volte a verificare il rispetto del<br />
regolamento e la sicurezza del<br />
veicolo. A questa segue l’analisi<br />
<strong>di</strong> tutto il lavoro <strong>degli</strong> studenti,<br />
in una serie <strong>di</strong> prove denominate<br />
statiche, sostenute dai team.<br />
Queste prevedono la <strong>di</strong>scussione,<br />
in inglese, delle scelte progettuali<br />
effettuate, <strong>di</strong> quelle<br />
relative ai costi e ai processi <strong>di</strong><br />
lavorazione adottati, l’eventuale<br />
scelta <strong>di</strong> componenti <strong>di</strong> tipo<br />
commerciale e la presentazione<br />
del prototipo a un’ipotetica<br />
azienda interessata all’acquisto<br />
del progetto e alla realizzazione<br />
10<br />
<strong>di</strong> mille esemplari<br />
da immettere sul<br />
mercato. Seguono<br />
poi le prove su<br />
pista, sostenute dai<br />
team che competono<br />
nella categoria<br />
riservata alle vetture<br />
marcianti<br />
(Classe 1). I veicoli<br />
vengono valutati<br />
in termini <strong>di</strong> qualità<br />
<strong>di</strong> accelerazione<br />
e tenuta laterale,<br />
poi si passa al confronto<br />
su giro veloce,<br />
durata e consumo<br />
<strong>di</strong> combustibile.<br />
A ogni prova<br />
viene attribuito un<br />
punteggio, per un<br />
totale complessivo <strong>di</strong> mille punti. I giu<strong>di</strong>ci,<br />
esperti mon<strong>di</strong>ali del mondo dell’auto, sono<br />
severi con gli studenti, ma anche pro<strong>di</strong>ghi <strong>di</strong><br />
consigli e a <strong>di</strong>sposizione dei futuri ingegneri.<br />
Fra i presenti alla scorsa manifestazione italiana,<br />
spiccano i ferraristi del gruppo corse Aldo<br />
Costa (progetto e sviluppo) e Paolo Martinelli<br />
(motorista), Giancarlo Minar<strong>di</strong> (fondatore<br />
della Minar<strong>di</strong> F1 - ora Toro Rosso), Giacomo<br />
Danisi (costruttore prototipi <strong>di</strong> alte prestazioni),<br />
Andrea Toso (Dallara automobili) e Paolo<br />
Coeli (<strong>di</strong>rettore Business line, Centro ricerche<br />
Fiat). Un progetto <strong>di</strong> questo tipo favorisce l’inter<strong>di</strong>sciplinarietà<br />
e il lavoro <strong>di</strong> gruppo, obbliga<br />
gli studenti a confrontarsi con i problemi<br />
del mondo del lavoro, e arricchisce<br />
il loro bagaglio culturale, con<br />
un approccio finora alieno ai tra<strong>di</strong>zionali<br />
corsi accademici. Fra le <strong>di</strong>fficoltà<br />
con cui gli studenti devono<br />
scontrarsi, spicca la ricerca dei fon<strong>di</strong><br />
necessari a finanziare il progetto: l’ateneo<br />
<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> non può, da solo,<br />
fornire il budget utile a costruire e<br />
portare in pista il veicolo, per cui la<br />
squadra sta cercando enti e aziende<br />
che possano sostenerla. Sarebbe un<br />
peccato rinunciare, perché non solo<br />
gli studenti traggono beneficio dall’iniziativa,<br />
ma anche le aziende, possono ottenere grossi<br />
vantaggi. Favorire tutto ciò significa portare<br />
una ventata <strong>di</strong> novità all’interno dell’ateneo,<br />
rinnovare la <strong>di</strong>dattica e avvicinare due mon<strong>di</strong>,<br />
industriale e universitario, in teoria legati, ma in<br />
realtà <strong>di</strong>stanti.<br />
Andrea Pira<br />
Team Formula SAE UnicaR<br />
UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />
Il contratto<br />
<strong>degli</strong> universitari<br />
Relazioni sindacali, trattenute,<br />
part time tra le novità<br />
Il 16 ottobre scorso è stato sottoscritto il<br />
nuovo contratto collettivo nazionale <strong>di</strong><br />
lavoro del comparto università per il quadriennio<br />
normativo 2006-2009 e biennio economico<br />
2006-2007. Questo testo comprende<br />
la <strong>di</strong>sciplina contrattuale del comparto e costituisce,<br />
pertanto, l’unica fonte in vigore. Da<br />
tempo si era in attesa <strong>di</strong> un rior<strong>di</strong>no della<br />
materia che agevolasse la lettura e l’interpretazione<br />
delle fin troppe norme susseguitesi e<br />
accavallatesi nel tempo. Si espongono qui <strong>di</strong><br />
seguito alcune delle principali novità introdotte.<br />
Nell’ambito delle relazioni sindacali alcune<br />
novità riguardano l’informazione, tra queste<br />
quella sull’informazione preventiva che<br />
l’amministrazione è obbligata a dare alle<br />
organizzazioni sindacali su qualunque emolumento<br />
erogato al personale. Importante per<br />
motivi <strong>di</strong> chiarezza l’inserimento della norma<br />
che pone le linee guida del Garante della privacy<br />
quale strumento <strong>di</strong> cernita per le informazioni<br />
da fornire ai sindacati. È stata<br />
ampliata la sfera delle materie oggetto <strong>di</strong> consultazione<br />
sindacale. Le trattenute per gli<br />
scioperi <strong>di</strong> durata inferiore a una giornata<br />
sono state limitate all’effettiva durata dell’astensione.<br />
Importante appare l’inserimento<br />
della <strong>di</strong>screzionalità dell’amministrazione<br />
nell’accoglimento della richiesta del <strong>di</strong>pendente<br />
<strong>di</strong> trasformare il proprio rapporto da full<br />
time in part time, ma a vantaggio del <strong>di</strong>pendente<br />
viene previsto che le indennità <strong>di</strong><br />
responsabilità e posizione vengano erogate<br />
non più proporzionalmente bensì per intero.<br />
Relativamente al contratto a tempo determinato<br />
viene inserita una norma che in qualche<br />
modo riconosce la stabilizzazione quale strumento<br />
<strong>di</strong> assunzione. Infatti, l’articolo prevede<br />
la possibilità per l’amministrazione <strong>di</strong> trasformare<br />
contratti a tempo determinato, stipulati<br />
in seguito a procedure concorsuali uguali<br />
a quelle previste per il tempo indeterminato,<br />
in contratti a tempo indeterminato.<br />
D’interesse per i <strong>di</strong>pendenti sono le novità<br />
relative ai permessi. Quelli retribuiti per motivi<br />
familiari o personali e per nascita <strong>di</strong> figli<br />
<strong>di</strong>ventano 36 ore a fronte dei tre giorni del<br />
vecchio contratto. Per la fruizione <strong>degli</strong> stessi,<br />
ora basta la comunicazione mentre prima era<br />
necessario inoltrare domanda. Continua l’iter<br />
<strong>di</strong> definizione e qualificazione della figura<br />
dell’EP. Si precisa che possono essergli conferiti<br />
incarichi <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento per macrostrutture<br />
e che, inoltre, possono essere anche<br />
segretari <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento al pari del personale<br />
<strong>di</strong> categoria D. Le fasce <strong>di</strong> posizione vengono<br />
definite nel <strong>numero</strong> massimo <strong>di</strong> tre. Per coloro<br />
che sono iscritti all’albo <strong>degli</strong> avvocati è<br />
prevista la corresponsione dei compensi professionali.<br />
Inoltre, possono essere loro conferiti<br />
ulteriori incarichi anche da terzi esterni<br />
all’amministrazione. Le progressioni orizzontali<br />
vengono ri<strong>di</strong>sciplinate. Le procedure<br />
selettive <strong>di</strong>vengono annuali e il requisito temporale<br />
<strong>di</strong> permanenza nel livello economico<br />
utile per l’ammissione passa da tre a due anni.<br />
Ultima nota che ci sembra doveroso rilevare è<br />
il rinvio ad altro tavolo della <strong>di</strong>sciplina dei<br />
collaboratori ed esperti linguistici e del personale<br />
delle aziende ospedaliere universitarie.<br />
Per approfon<strong>di</strong>menti, www.unica.it.<br />
Cinzia Mocci
Dalla <strong>di</strong>scarica al parco<br />
DIGITA e <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze botaniche<br />
concorrono, alla creazione a Serbariu <strong>di</strong> un centro<br />
<strong>di</strong> ricerca sui 50 ettari dell’ex miniera <strong>di</strong> carbone<br />
Un giar<strong>di</strong>no minerario al<br />
posto della <strong>di</strong>scarica.<br />
L’ecoparco minerario verrà<br />
realizzato negli spazi occupati<br />
dalle <strong>di</strong>scariche della vecchia<br />
miniera <strong>di</strong> carbone <strong>di</strong> Serbariu,<br />
pari a circa 50 ettari, e sarà la sede<br />
<strong>di</strong> un centro <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong>vulgazione<br />
delle tecniche <strong>di</strong> ingegneria<br />
naturalistica, ossia il complesso <strong>di</strong><br />
tecniche che vengono praticate per<br />
consolidare i versanti e ridurre il<br />
rischio <strong>di</strong> erosione del terreno e<br />
che prevedono l’utilizzo <strong>di</strong> piante<br />
vive o <strong>di</strong> parti <strong>di</strong> esse (semi, ra<strong>di</strong>ci,<br />
talee) da sole o in combinazione<br />
con materiali naturali inerti e<br />
materiali artificiali biodegradabili<br />
e non biodegradabili. Nell’ecoparco,<br />
un equipe <strong>di</strong> ingegneri<br />
ambientali e botanici, guidati dal<br />
DIGITA (<strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Geoingegneria<br />
e tecnologie ambientali) e<br />
dal <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze botaniche<br />
dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />
<strong>stu<strong>di</strong></strong>eranno e sperimenteranno<br />
l’uso <strong>di</strong> essenze vegetali autoctone<br />
per il consolidamento dei pen<strong>di</strong>i e<br />
per la depurazione delle acque <strong>di</strong><br />
falda. La struttura che si andrà a<br />
Nicola Careddu*<br />
Si è concluso a Carrara il II International congress<br />
<strong>di</strong>mension stone: XXI century challenges,<br />
relativo alle rocce ornamentali.<br />
Organizzato dalla Internazionale Marmi e<br />
Macchine Carrara e dalla brasiliana ABI Rochas ha<br />
visto la partecipazione <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>osi da tutto il<br />
mondo. Il DIGITA, da sempre all’avanguar<strong>di</strong>a nella<br />
ricerca applicata su tutta la filiera dell’universo<br />
lapideo (dalla prospezione e valutazione del giacimento<br />
sino alla posa in opera dei prodotti, passando<br />
per le fasi <strong>di</strong> escavazione, caratterizzazione e<br />
lavorazione), ha partecipato con cinque ricerche.<br />
Nella mia relazione ho <strong>di</strong>scusso uno <strong>stu<strong>di</strong></strong>o sulla<br />
lavorazione superficiale del Ghiandone (caratteristico<br />
granito estratto in Gallura) me<strong>di</strong>ante getti ad<br />
alta velocità con piccole dosi <strong>di</strong> abrasivo, con particolare<br />
riferimento alle peculiarità cromatiche e<br />
all’economicità del processo. A seguito della pre-<br />
inse<strong>di</strong>are nell’area occupata dalla<br />
<strong>di</strong>scariche costituirà il naturale<br />
completamento delle attività <strong>di</strong><br />
ricerca sulle tecnologie <strong>di</strong> sviluppo<br />
energetico sostenibile che si stanno<br />
svolgendo all’interno del polo<br />
scientifico inse<strong>di</strong>atosi nei fabbricati<br />
della vecchia miniera. I lavori,<br />
promossi dai Rotary club <strong>di</strong><br />
<strong>Cagliari</strong>, Carbonia e Iglesias, in<br />
collaborazione con il comune <strong>di</strong><br />
Carbonia, il DIGITA, il<br />
<strong>di</strong>partimento <strong>di</strong><br />
Scienze botaniche, il<br />
Parco geominerario<br />
storico e ambientale<br />
della Sardegna e le<br />
società ECOSEARCH e<br />
LIGESTRA, hanno il<br />
patrocinio dell’Or<strong>di</strong>ne<br />
<strong>degli</strong> ingegneri <strong>di</strong><br />
<strong>Cagliari</strong>. I Rotary club<br />
organizzatori doneranno<br />
il progetto vincenteall’amministrazione<br />
<strong>di</strong> Carbonia.<br />
Ian Smith, curatore<br />
dell’Eden Project (Cornovaglia),<br />
Thomas Meteler (DMT), Luis<br />
Martins, <strong>di</strong>rettore dell’Istituto<br />
nazionale <strong>di</strong> ingegneria, tecnologia<br />
e innovazione (Lisbona), sono<br />
i progettisti <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong> risanamento<br />
e valorizzazione <strong>di</strong> aree exminerarie<br />
e intervengono sulla<br />
possibile trasformazione <strong>di</strong> aree<br />
pesantemente degradate dall’attività<br />
estrattiva in siti <strong>di</strong> interesse<br />
turistico e culturale. Al convegno,<br />
tenutosi nell’aula magna della<br />
facoltà <strong>di</strong> Ingegneria, sono intervenuti<br />
Ettore Atzori, Sandra<br />
Tobia, Mario Figus, Paolo<br />
Piccaluga, Stefano Liguori,<br />
Marcello Ghiani, Gianni<br />
Bacchetta, Salvatore Cherchi.<br />
Gli specialisti delle rocce ornamentali<br />
sentazione, sono stato intervistato dal giornalista<br />
scientifico Peter Becker, responsabile del sito<br />
businessstone.com, in quanto portatore <strong>di</strong> novità<br />
tecnologica. Insieme al ricercatore Paolo Valera<br />
abbiamo presentato uno <strong>stu<strong>di</strong></strong>o sulla possibile<br />
ripresa <strong>di</strong> sfruttamento, alla luce delle attuali tecnologie<br />
<strong>di</strong> taglio e lavorazione, <strong>di</strong> una cava vicino<br />
Asuni (abbandonata da circa 40 anni) ove si trova<br />
uno splen<strong>di</strong>do marmo rosa. Con il professor<br />
Giampaolo Siotto e i dottoran<strong>di</strong> Giampaolo<br />
Orrù e Graziella Marras abbiamo portato un’altra<br />
ricerca, <strong>di</strong> interesse dal punto <strong>di</strong> vista economico-ambientale,<br />
sulla problematica del recupero e la<br />
valorizzazione delle polveri fini provenienti dai<br />
reflui <strong>degli</strong> impianti <strong>di</strong> lavorazione del marmo nei<br />
<strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong> Orosei. Il professor Raimondo Ciccu<br />
(chairman della seconda giornata) ha presentato<br />
uno <strong>stu<strong>di</strong></strong>o sulle potenzialità del settore lapideo in<br />
Egitto. Nella sessione poster la professoressa<br />
Silvana Fais, con Paola Ligas e il dottorando<br />
Ricerca, 20 milioni dalla Regione<br />
La delibera della Giunta del 18 novembre scorso<br />
punta a sostenere la conoscenza intesa come<br />
leva dello sviluppo socio economico isolano<br />
La delibera della Giunta regionale<br />
del 18 novembre 2008<br />
sui fon<strong>di</strong> messi a <strong>di</strong>sposizione<br />
dalla legge 7/2007 destina 20<br />
milioni <strong>di</strong> euro alla ricerca: cinque<br />
a progetti nelle varie <strong>di</strong>scipline e<br />
quin<strong>di</strong>ci a progetti <strong>di</strong> ricerca presentati<br />
da giovani ricercatori non<br />
strutturati. L’obiettivo, ritengo, è<br />
quello <strong>di</strong> fare un servizio generale<br />
alla società, perché, come si sa, la<br />
conoscenza è una leva dello sviluppo<br />
economico, sociale e civile. Da<br />
questo punto <strong>di</strong> vista, i fon<strong>di</strong> regionali<br />
erano destinati alla ricerca e lì<br />
sono rimasti. Io aggiungerei un’osservazione<br />
non trascurabile. Il fatto<br />
che il giovane possa procurarsi i<br />
fon<strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendentemente dal professore<br />
spezza il legame che si stabilisce<br />
fra i due ai fini del concorso.<br />
Il professore non si preoccupa<br />
tanto del merito del suo allievo,<br />
quanto del proprio potere. Non<br />
voglio <strong>di</strong>re che il merito sia escluso<br />
nelle sue valutazioni, ma generalmente<br />
è la fedeltà che rende<br />
maggiormente. Negli Stati Uniti e<br />
in Gran Bretagna il legame si crea<br />
solo con l’insegnamento e con la<br />
trasmissione del sapere, non con la<br />
carriera. Il fatto che i<br />
fon<strong>di</strong> siano del giovane<br />
ricercatore, è la premessa<br />
per una carriera<br />
basata sul merito.<br />
Altre considerazioni si<br />
devono fare se esaminiamo<br />
il modo con cui<br />
i fon<strong>di</strong> sono stati destinati.<br />
Nella sua autonomia,<br />
la Regione ha<br />
deliberato come ha<br />
ritenuto più opportuno.<br />
Possiamo essere o<br />
meno d’accordo sul<br />
merito, ma sulla forma<br />
I ricercatori del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Ingegneria ambientale al congresso ICDS <strong>di</strong> Carrara<br />
non possiamo <strong>di</strong>re nulla.<br />
Dobbiamo però rilevare, che su un<br />
argomento<br />
sul quale<br />
l’<strong>Università</strong><br />
ha una competenzaspecifica,<br />
non<br />
c’è stata<br />
alcuna consultazione.<br />
Com’è pos-<br />
sibile? La<br />
realtà è che,<br />
seppure sia<br />
triste <strong>di</strong>rlo,<br />
Antonio Sassu<br />
l’<strong>Università</strong> non viene ascoltata<br />
neppure su questi problemi. Ci<br />
sono <strong>numero</strong>si casi in questo<br />
senso: il Master & Back, il <strong>di</strong>ritto<br />
allo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, la casa dello studente, i<br />
visiting professors. Le responsabilità<br />
sono, ho detto altre volte, <strong>di</strong><br />
entrambi. Da una parte, le istituzioni<br />
ritengono <strong>di</strong> fare a meno del<br />
parere dell’<strong>Università</strong> perché non<br />
dà un grande servizio al territorio<br />
dall’altra, l’<strong>Università</strong> non ha la<br />
tensione, né un grande interesse<br />
per il territorio e per l’ambiente<br />
che la circonda. (25/11/08)<br />
Francesco Cuccuru, ha<br />
illustrato uno <strong>stu<strong>di</strong></strong>o sulla<br />
caratterizzazione delle<br />
Nicola Careddu<br />
rocce carbonatiche, me<strong>di</strong>ante<br />
meto<strong>di</strong> geofisici,<br />
impiegate nella costruzione<br />
<strong>di</strong> monumenti. I lavori sono stati ospitati all’interno<br />
della XXIX Fiera internazionale marmi e<br />
macchine, ove è stato allestito uno stand per il<br />
punto d’incontro tra ricercatori e imprese. Nello<br />
spazio riservato all’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, abbiamo<br />
esibito un poster relativo sulle ricerche realizzate<br />
(nel settore rocce ornamentali) al DIGITA. Inoltre,<br />
su consiglio del prorettore per l’Internazionalizzazione,<br />
Giovanna Ledda, è stata presentata agli<br />
studenti (specialmente stranieri) e agli interessati,<br />
con la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> depliant, la possibilità <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>are<br />
a <strong>Cagliari</strong>.<br />
*ricercatore Coltivazione e gestione delle cave<br />
UNICANEWS 49 - novembre 2008 11
Itaca, formazione doc<br />
per ambiente e territorio<br />
Il progetto curato dagli atenei <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e<br />
Sassari, è cofinanziato da Bruxelles e Regione<br />
12<br />
Franco Meloni*<br />
Con il seminario all’Horse<br />
Country Resort <strong>di</strong><br />
Arborea, si è concluso<br />
ITACA - Intervento <strong>di</strong> trasferimento<br />
<strong>di</strong> abilità e competenze<br />
ambientali - cofinanziato dalla<br />
Comunità europea (POR 2000-<br />
2006 Asse III, misura 3.9), patrocinato<br />
dall’assessorato del<br />
Lavoro della Regione Sardegna e<br />
dal ministero del Lavoro e delle<br />
politiche sociali. Il progetto,<br />
messo in atto dagli atenei <strong>di</strong><br />
Sassari e <strong>Cagliari</strong>, ha perseguito<br />
l’obiettivo principale <strong>di</strong> formare<br />
all’interno della PA abilità progettuali<br />
e <strong>di</strong> gestione e controllo<br />
delle trasformazioni delle risorse<br />
territoriali, con particolare riferimento<br />
al sistema paesaggisticoambientale<br />
e al Piano paesaggistico<br />
regionale, in coor<strong>di</strong>namento<br />
con la <strong>di</strong>rezione generale alla<br />
Pianificazione urbanistica.<br />
L’intervento <strong>di</strong> alta formazione,<br />
uno dei più consistenti realizzati<br />
in Sardegna, ha creato opportunità<br />
formative per gli enti locali del<br />
territorio regionale attraverso un<br />
programma integrato comprensivo<br />
<strong>di</strong> formazione d’aula e a<br />
<strong>di</strong>stanza, nonché attività <strong>di</strong> stage<br />
all’estero, per i <strong>di</strong>pendenti addetti<br />
alla tutela del paesaggio dei<br />
comuni, delle province e della<br />
regione. Il progetto si è avvalso<br />
<strong>di</strong> metodologie innovative per<br />
adeguare, al livello più alto consentito<br />
dallo stato dell’arte, la<br />
competenza <strong>degli</strong> operatori del<br />
settore, proponendosi <strong>di</strong> svilupparne<br />
l’attitu<strong>di</strong>ne progettuale,<br />
orientata in senso conoscitivo e<br />
consapevole all’interno della<br />
pubblica amministrazione. Il<br />
programma <strong>di</strong>dattico-formativo<br />
era <strong>di</strong> 442 ore, organizzate in<br />
<strong>di</strong>versi blocchi tematici detti<br />
paesaggio (storico, agrario,<br />
urbano, costiero e riqualificazione<br />
del paesaggio), contenenti una<br />
miscela <strong>di</strong> attività, svolte sia in<br />
classe che in modalità a <strong>di</strong>stanza<br />
(FAD) con l’alternarsi <strong>di</strong> lezioni<br />
teorico, pratico e seminariale. La<br />
formazione ha coinvolto circa<br />
700 corsisti sud<strong>di</strong>visi in 31 classi<br />
<strong>di</strong>slocate su tutto il territorio<br />
sardo. Ai blocchi <strong>di</strong>dattici sono<br />
stati affiancati seminari tematici<br />
e workshop formativi all’estero.<br />
Le università <strong>di</strong> Sassari e<br />
<strong>Cagliari</strong>, in stretto coor<strong>di</strong>namento<br />
con gli assessorati del<br />
Lavoro e <strong>degli</strong> Enti locali,<br />
hanno inquadrato questa iniziativa<br />
nella strategia concertata<br />
<strong>di</strong> sviluppo dei loro rapporti<br />
nazionali, comunitari e<br />
internazionali, con l’obiettivo <strong>di</strong><br />
garantire un alto livello <strong>di</strong> qualità<br />
delle attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong><br />
formazione a favore del sistema<br />
locale. Gli atenei isolani hanno<br />
ritenuto in<strong>di</strong>spensabile che una<br />
loro partecipazione progettuale,<br />
ulteriore e <strong>di</strong>versificata rispetto<br />
alle tra<strong>di</strong>zionali forme <strong>di</strong> presenza<br />
nel sistema universitario e<br />
accademico, fosse utile a migliorare<br />
non solo i sistemi locali <strong>di</strong><br />
istruzione e formazione ma<br />
anche la programmazione <strong>di</strong><br />
livello regionale e il coor<strong>di</strong>namento<br />
tra i <strong>di</strong>versi soggetti pubblici<br />
e privati (regione, università,<br />
centri <strong>di</strong> ricerca, mondo delle<br />
imprese, enti territoriali). Per il<br />
futuro gli atenei s’impegnano a<br />
proseguire nel percorso tracciato<br />
dalla nuova programmazione<br />
comunitaria 2007-13 e a perseguire<br />
obiettivi progettuali elevati<br />
nella logica della concertazione,<br />
dell’integrazione, della realizzazione<br />
<strong>di</strong> azioni congiunte.<br />
*<strong>di</strong>rigente Dirinnova<br />
PA, le riforme perdute<br />
L ’amministrazione pubblica a partire dagli<br />
anni novanta è stata oggetto <strong>di</strong> <strong>numero</strong>si e<br />
ambiziosi progetti <strong>di</strong> riforma, ispirati dalla<br />
necessità <strong>di</strong> assicurare più elevati livelli <strong>di</strong><br />
garanzie sociali e <strong>di</strong> benessere, in un contesto<br />
economico e produttivo sempre più competitivo.<br />
Dopo quasi un ventennio, tuttavia, i risultati<br />
ottenuti in termini <strong>di</strong> rinnovamento<br />
appaiono del tutto inferiori alle attese. Il convegno<br />
Le riforme perdute della PA. Strategie e<br />
meccanismi attuativi per il cambiamento,<br />
organizzato dall’Associazione italiana della<br />
comunicazione pubblica e istituzionale, è stato<br />
l’occasione per riflettere sulle ragioni <strong>di</strong> que-<br />
UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />
Le nuove frontiere<br />
della salute mentale<br />
Al via un corso <strong>di</strong> specializzazione<br />
coor<strong>di</strong>nato dallo psichiatra Mauro Carta<br />
Si è svolta in settembre nella<br />
sala informatica della <strong>di</strong>rezione<br />
Dirinnova la presentazione<br />
del workshop conclusivo della rete<br />
<strong>di</strong> università che ha creato il modulo<br />
formativo Salute Mentale per la primary<br />
care. L’iniziativa promossa<br />
dalla nostra università (professor<br />
Mauro Giovanni<br />
Carta) e condotta in collaborazione<br />
con alcuni atenei<br />
dell’area me<strong>di</strong>terranea<br />
(Casablanca, Tunisi,<br />
Ibadan, Sarajevo, Beirut),<br />
grazie a fon<strong>di</strong> europei per<br />
la cooperazione. Oltre a<br />
Carta, coor<strong>di</strong>natore del<br />
corso, sono intervenuti i<br />
docenti Alessandro<br />
Meluzzi (Cattolica,<br />
Milano), Oye Gureje (university<br />
of Ibadan, Nigeria)<br />
e Na<strong>di</strong>a Kadri (university Hassan II,<br />
Casablanca, Marocco).<br />
Me<strong>di</strong>terraneo risponde al bisogno <strong>di</strong><br />
formazione in salute mentale del<br />
personale della primary care.<br />
Personale che opera spesso a <strong>di</strong>stanza<br />
o, comunque, in situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile<br />
accesso rispetto ai centri <strong>di</strong><br />
formazione universitaria e che gestisce<br />
la formazione continua del personale<br />
locale. Il corso prevede lezioni<br />
online in inglese con traduzione<br />
italiana, francese e (parzialmente)<br />
araba, da stage svolgibili nella sede<br />
centrale o nelle istituzioni partner,<br />
dalla <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> una tesi <strong>di</strong> dottorato.<br />
La parte online richiede un<br />
impegno <strong>di</strong> circa 100 ore. A questo<br />
modulo segue uno stage <strong>di</strong> due mesi<br />
Da sinistra, Na<strong>di</strong>a Kadri e Oye Gureje<br />
sta persistente incapacità della PA <strong>di</strong> corrispondere<br />
alle esigenze della società e del sistema<br />
delle imprese. È un problema <strong>di</strong> inadeguatezza<br />
del contesto giuri<strong>di</strong>co-istituzionale,<br />
oppure manca la progettazione <strong>di</strong> interventi<br />
operativi in grado <strong>di</strong> concretizzare gli obiettivi<br />
<strong>di</strong> riforma della PA? Nell’elenco <strong>degli</strong> oggetti<br />
smarriti della PA figura ormai da anni il progetto<br />
<strong>di</strong> e-government (o amministrazione<br />
<strong>di</strong>gitale). Come spiega Alessandro Osnaghi<br />
dell’università <strong>di</strong> Pavia, per cercare <strong>di</strong> capire<br />
dove se ne siano perdute le tracce, bisogna<br />
risalire alle leggi Bassanini <strong>di</strong> fine anni<br />
novanta, che hanno introdotto istituti quali la<br />
fruibile in uno dei centri collaborativi.<br />
Quin<strong>di</strong>, deve essere sviluppata e<br />
<strong>di</strong>scussa una tesi <strong>di</strong> master. Il corso,<br />
per circa 200 allievi, è <strong>di</strong>sponibile<br />
dal marzo 2009, ed è de<strong>di</strong>cato al<br />
personale della primary care: me<strong>di</strong>ci<br />
<strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, <strong>di</strong> specialità<br />
non psichiatriche, psicologi, assi-<br />
Da sinistra, Mauro Carta e Alessandro Meluzzi<br />
stenti sociali, infermieri, educatori,<br />
tecnici della riabilitazione psichiatrica.<br />
Il modulo formativo che viene<br />
proposto configura un progetto<br />
innovativo nella sanità e, nello specifico,<br />
in quella mentale. Per capire<br />
la rilevanza che può avere, si deve<br />
tenere conto del prestigio internazionale<br />
riconosciuto al cosiddetto<br />
modello italiano verso la de-istituzionalizzazione,<br />
prestigio che ha<br />
fatto sì che la strada intrapresa nel<br />
nostro paese venisse in<strong>di</strong>cata dalla<br />
stessa Organizzazione mon<strong>di</strong>ale<br />
della sanità come riferimento per i<br />
paesi che debbono sviluppare una<br />
psichiatria comunitaria. La nostra<br />
facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina ha approvato il<br />
corso come master <strong>di</strong> I livello (è<br />
necessaria almeno una laurea<br />
triennale o un equivalente), e<br />
sono in corso le pratiche per il<br />
riconoscimento <strong>degli</strong> altri organismi<br />
accademici dell’ateneo e<br />
gli accor<strong>di</strong> per il riconoscimento<br />
internazionale. La <strong>di</strong>rezione<br />
Dirinnova partecipa al progetto<br />
del modulo formativo fornendo<br />
il supporto tecnologico e informatico<br />
Stefano Cocumelli<br />
Strategie e meccanismi per il cambiamento<br />
tra le proposte <strong>di</strong> COMPUBBLICA<br />
firma <strong>di</strong>gitale e il documento informatico, e al<br />
Piano avviato nel giugno 2000 dal governo<br />
Amato. Il concetto <strong>di</strong> e-government va oltre la<br />
semplice informatizzazione dei processi <strong>di</strong><br />
back-office. La vera sfida consiste nell’applicare<br />
anche alla PA le straor<strong>di</strong>narie potenzialità<br />
delle nuove tecnologie legate al mondo <strong>di</strong><br />
internet. La rete non solo consente <strong>di</strong> accedere<br />
alle informazioni da ogni parte del mondo, ma<br />
permette ai sistemi informativi delle amministrazioni<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>alogare tra loro, rendendo possibile<br />
quella interoperabilità in<strong>di</strong>spensabile per<br />
fornire ai citta<strong>di</strong>ni e alle imprese servizi integrati.<br />
Giorgio Mancosu
Intesa tra <strong>Cagliari</strong> e Lione<br />
Scambi <strong>di</strong> specializzan<strong>di</strong> e studenti, anche grazie ai programmi Erasmus<br />
e In Time 36. L’intesa con l’università Claude Bernard Lyon I<br />
Palmina Petruzzo*<br />
Dal marzo 2000, rinnovato nel 2003 per<br />
altri cinque anni, esiste un accordo<br />
internazionale tra le università <strong>di</strong><br />
<strong>Cagliari</strong> e Claude Bernard Lyon I. Tale accordo<br />
ha permesso tutta una serie <strong>di</strong> attività<br />
<strong>di</strong>dattiche e <strong>di</strong> ricerca tra le due strutture universitarie.<br />
Prima <strong>di</strong> tutto esiste un programma<br />
Erasmus che ha permesso agli studenti <strong>di</strong><br />
<strong>Cagliari</strong> <strong>di</strong> svolgere un anno accademico a<br />
Lione e agli studenti<br />
delle quattro facoltà<br />
<strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina dell’università<br />
Claude<br />
Bernard Lyon I <strong>di</strong><br />
trascorrere l’intero<br />
anno accademico o<br />
uno stage <strong>di</strong> tre mesi<br />
nell’università <strong>di</strong><br />
<strong>Cagliari</strong>. Il programma<br />
Erasmus non<br />
prevede la mobilità<br />
solo per studenti<br />
della facoltà <strong>di</strong><br />
Me<strong>di</strong>cina ma anche<br />
per specializzan<strong>di</strong>.<br />
Sinora ne hanno già<br />
Le cere del Susini tra scienza e arte<br />
Le cere del Susini e le inerenti attività <strong>di</strong><br />
Alessandro Riva proseguono nella loro<br />
autorevole marcia internazionale. Un<br />
pezzo importante <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina, <strong>di</strong> storia delle<br />
scienze me<strong>di</strong>che e <strong>di</strong> sanità made in Sar<strong>di</strong>nia<br />
che rimbalza nei laboratori<br />
e nelle facoltà <strong>di</strong><br />
mezzo mondo. L'opera<br />
dell'anatomista dell'ateneo<br />
<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> ha varcato<br />
da un pezzo i confini<br />
della comunità scientifica.<br />
È nota, fece scalpore<br />
e riscosse un plauso<br />
enorme, la locan<strong>di</strong>na che<br />
Alessandro Riva<br />
<strong>Cagliari</strong>. Pasquale Mistretta, Remi Kohler, Elisabeth<br />
Rably e Palmina Petruzzo<br />
approfittato studenti della scuola <strong>di</strong> specializzazione<br />
in Pe<strong>di</strong>atria, Ortope<strong>di</strong>a, Malattie<br />
Infettive, Anestesia, Me<strong>di</strong>cina Interna,<br />
Oncologia, Ra<strong>di</strong>ologia, Endocrinologia,<br />
Geriatria, Fisiatria, Chirurgia Generale e<br />
Chirurgia Vascolare. Uno studente della<br />
facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> Lione ha finito i propri<br />
<strong>stu<strong>di</strong></strong> a <strong>Cagliari</strong>, <strong>di</strong>scutendo la tesi in questa<br />
<strong>Università</strong>, si è specializzato sempre a<br />
<strong>Cagliari</strong> e, attualmente, sta eseguendo un<br />
dottorato. Inoltre, con l’ausilio delle borse In<br />
time 36 <strong>numero</strong>si neo-laureati hanno trascorso<br />
altri sei mesi a Lione ed alcuni <strong>di</strong> loro sono<br />
riusciti ad introdursi nell’iter formativo dell’università<br />
francese, completando la loro formazione<br />
ed inserendosi nel mercato del lavoro.<br />
L’attività <strong>di</strong>dattica si integra con quella <strong>di</strong><br />
ricerca, infatti alcuni <strong>di</strong> questi studenti hanno<br />
svolto una tesi <strong>di</strong> laurea nell’ambito dell’università<br />
franco-italiana, che ha finanziato un<br />
in decine <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong><br />
esemplari, tappezzò<br />
qualche anno or sono la<br />
metro e le strade <strong>di</strong><br />
Londra. È invece storia recente l'attenzione data<br />
sia dalle riviste specializzate, sia dai me<strong>di</strong>a al<br />
volume firmato dal professor Riva per le e<strong>di</strong>-<br />
progetto <strong>di</strong> ricerca da me svolto a Lione ed un<br />
seminario svolto da docenti francesi nell’ambito<br />
della programmazione <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong><br />
<strong>Cagliari</strong>. Dal 1998 svolgo personalmente con<br />
l’aiuto anche <strong>di</strong> studenti e neo-laureati dell’ateneo<br />
<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> buona parte della mia attività<br />
<strong>di</strong> ricerca (riguardante i trapianti <strong>di</strong> rene,<br />
rene-pancreas, insule pancreatiche e, soprattutto,<br />
i trapianti compositi, come mano e viso)<br />
a Lione. Tali progetti <strong>di</strong> ricerca sono stati<br />
finanziati sia dall’università Claude Bernard<br />
Lyon che dagli<br />
Hospices Civils de<br />
Lyon ed un progetto<br />
ha anche avuto per<br />
due volte consecutive<br />
un finanziamento<br />
nazionale. Tale attività<br />
<strong>di</strong> ricerca ha permesso<br />
38 pubblicazioni<br />
già recensite da<br />
PubMed, alcuni capitoli<br />
<strong>di</strong> libri, l’e<strong>di</strong>zio-<br />
ne <strong>di</strong> un testo e<br />
<strong>numero</strong>se comunicazioni<br />
e relazioni a<br />
congressi internazionali.<br />
Attualmente tale<br />
accordo sta per essere rinnovato e non sarà<br />
più un accordo solo tra le due Uuniversità ma<br />
ci sarà anche un terzo partner, rappresentato<br />
dagli Hospices Civils de Lyon, che permetterà<br />
uno scambio <strong>di</strong> specializzan<strong>di</strong> nei due<br />
sensi. Quin<strong>di</strong>, da un accordo che riguardava<br />
essenzialmente la <strong>di</strong>dattica e la ricerca, si<br />
passa ad un accordo che comprende anche la<br />
clinica, consentendo la formazione <strong>di</strong> professionisti.<br />
In occasione del rinnovo <strong>di</strong> tale<br />
accordo, lo scorso settembre è venuto a<br />
<strong>Cagliari</strong> il professor Remi Kohler, or<strong>di</strong>nario<br />
<strong>di</strong> Chirurgia Pedriatica Ortope<strong>di</strong>ca e responsabile<br />
dell’ufficio relazioni internazionali –<br />
Santé, Elisabeth Rably, responsabile amministrativa<br />
dello stesso ufficio, al fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere<br />
e migliorare sia il protocollo d’intesa che<br />
gli scambi tra le nostre due università.<br />
*chirurgo vascolare<br />
Recensioni internazionali per l’opera firmata da Alessandro Riva<br />
zioni Illisso <strong>di</strong> Nuoro. Flesh<br />
& Wax: Clemente Susini's<br />
anatomical models in the<br />
University of <strong>Cagliari</strong> è stato<br />
recensito favorevolmente<br />
dall'AAA,<br />
American<br />
Association of<br />
Anatomist, con<br />
un pezzo a<br />
firma <strong>di</strong><br />
J o n<br />
Jackson,<br />
PhD del<br />
<strong>di</strong>partimento<br />
<strong>di</strong><br />
Anatomia<br />
e Biologia<br />
cellulare della North Dakota University. Dello<br />
stesso tenore la recensione firmata da Gillian<br />
Morris-Kay sul Journal of Anatomy. Organo<br />
ufficiale della ASGI (Anatomical Society of<br />
“Il Policlinico?<br />
Una fuoriserie”<br />
I chirurghi a convegno sulla tiroide.<br />
“Trattiamo un migliaio <strong>di</strong> pazienti”<br />
<strong>di</strong>ce Angelo Nicolosi<br />
Tiroide, obesità, malattie endocrine in<br />
genere. È stata questa la cornice dei<br />
lavori congressuali sulla chirurgia<br />
endocrina. “In Sardegna si calcola che -<br />
spiega Angelo Nicolosi, or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong><br />
Chirurgia generale e <strong>di</strong>rettore della struttura<br />
<strong>di</strong> Chirurgia generale dell’Azienda ospedaliera<br />
universitaria - oltre il 50 per cento<br />
delle persone <strong>di</strong> più <strong>di</strong> cinquant’anni<br />
abbiano una patologia nodulare della tiroide.<br />
È un problema sociale che riguarda<br />
circa mille pazienti. Nella struttura che<br />
<strong>di</strong>rigo operiamo ogni anno circa 450<br />
pazienti <strong>di</strong> patologia della tiroide.<br />
Professor Nicolosi, qual è il bilancio del<br />
congresso nazionale SIEC?<br />
Aver riunito i maggiori esperti italiani<br />
testimonia l’attenzione che i colleghi prestano<br />
alla Sardegna. Inoltre, è servito per<br />
confrontare i risultati isolani.<br />
In particolare?<br />
Oltre alla messa a punto della tecnica,<br />
abbiamo trattato <strong>di</strong> strumentazioni innovative<br />
e tecnologia.<br />
Oltre alla tiroide,<br />
quali temi<br />
avete affrontato?<br />
Abbiamo <strong>di</strong>scusso<br />
anche della<br />
patologia della<br />
mammella, benigna<br />
e maligna. Al<br />
Policlinico, dopo<br />
l’Oncologico,<br />
siamo una delle<br />
strutture che fa<br />
più interventi<br />
sulla mammella,<br />
anche perché <strong>di</strong>sponiamo del chirurgo plastico,<br />
il professor Ribuffo, e <strong>di</strong> due oncologie,<br />
<strong>di</strong>rette dai professori Massidda e<br />
Mantovani, che possono integrare la terapia<br />
del chirurgo. Poi, c’è stato un importante<br />
capitolo sull’obesità. Al Policlinico<br />
c’è il Centro dell’obesità <strong>di</strong>retto dal professor<br />
Loviselli.<br />
Insomma, sod<strong>di</strong>sfatto?<br />
Certo. Si è tenuto al Policlinico e c’è stata<br />
una forte partecipazione <strong>degli</strong> studenti, che<br />
hanno avuto i cre<strong>di</strong>ti formativi, e <strong>degli</strong> specializzan<strong>di</strong>.<br />
Professore, <strong>di</strong> che salute gode l’Azienda<br />
mista?<br />
Il rettore e il <strong>di</strong>rettore generale hanno fatto<br />
gli onori <strong>di</strong> casa e li ringrazio. Sono convinto<br />
che la nostra azienda ha potenzialità<br />
enormi. Si tratta <strong>di</strong> tirarle fuori. Abbiamo<br />
molti giovani che possono affermarsi ed<br />
emergere. L’Azienda Policlinico, onestamente,<br />
è una fuoriserie.<br />
Great Britain and Ireland). I due articoli raccontano<br />
con dovizia <strong>di</strong> particolari la storia delle<br />
cere, del Susini e <strong>di</strong> Antonio Boi. Il minuzioso<br />
lavoro del professor Riva, e le splen<strong>di</strong>de foto<br />
delle cere, viene messo in luce sia per l'assoluta<br />
e pressoché unica rilevanza storico-scientifica,<br />
sia per l'importanza dei modelli per la <strong>di</strong>dattica<br />
me<strong>di</strong>ca.<br />
UNICANEWS 49 - novembre 2008 13
Promopubblicità, sfida<br />
tra <strong>Cagliari</strong> e Sassari<br />
Dal rapporto tra università, mercato e imprese<br />
alla campagna <strong>di</strong> comunicazione <strong>di</strong> una bevanda<br />
Per un giorno si è passati dalla<br />
teoria alla pratica. È successo<br />
in un’aula <strong>di</strong> Economia quando<br />
il professor Giuseppe Melis,<br />
docente <strong>di</strong> Marketing, ha ceduto il<br />
microfono agli esperti del Gruppo<br />
Ichnusa: Massimo Barboni e<br />
Gaia Riccar<strong>di</strong>, Brand manager,<br />
Annalisa Adamo e Ombretta<br />
Dettori, del servizio Selezione,<br />
formazione e sviluppo.<br />
L’occasione dell’incontro è stata la<br />
presentazione del Premio Ichnusa,<br />
una competizione<br />
tra gruppi <strong>di</strong> studenti<br />
<strong>degli</strong> atenei <strong>di</strong><br />
<strong>Cagliari</strong> e Sassari<br />
per ideare una nuova<br />
campagna <strong>di</strong> comunicazione<br />
della birra<br />
Ichnusa tra i giovani.<br />
In apertura, il preside<br />
Aldo Pavan, ha riaffermato<br />
quanto sia<br />
importante il rapporto<br />
tra università e imprese<br />
e l’obiettivo <strong>di</strong> far<br />
<strong>di</strong>ventare la facoltà <strong>di</strong><br />
Economia l’interlocutore<br />
naturale del territorio<br />
<strong>di</strong> riferimento. I rappresentanti<br />
della<br />
Heineken hanno ricordato che il<br />
gruppo ha acquisito nel 1986 il<br />
marchio Ichnusa, società fondata<br />
nel lontano 1912 dal pioniere<br />
Amsicora Capra. Durante il meeting<br />
sono state presentate e <strong>di</strong>scusse<br />
le campagne <strong>di</strong> comunicazione<br />
<strong>di</strong> Ichnusa, tutte incentrate sul<br />
ra<strong>di</strong>camento territoriale e l’orgoglio<br />
sardo. È stato affermato che il<br />
consumo della birra in Sardegna è<br />
in leggero calo e ormai si è attestato<br />
sulle me<strong>di</strong>e nazionali. La quota<br />
<strong>di</strong> mercato <strong>di</strong> Ichnusa è del 49 per<br />
cento. Per favorire il compito dei<br />
giovani che parteciperanno alla<br />
competizione è stato applicato al<br />
14<br />
prodotto Ichnusa il metodo SWOT e<br />
sono stati esaminati i punti <strong>di</strong><br />
forza-debolezza, le opportunitàminacce.<br />
In particolare è stato sottolineato<br />
che Birra Ichnusa intende<br />
rafforzare le sue posizioni <strong>di</strong> mercato<br />
tra i giovani e nel segmento<br />
del consumo fuori casa (pizzerie,<br />
ristoranti, hotel). Per queste ragioni<br />
è stata lanciata l’idea <strong>di</strong> far elaborare<br />
da un gruppo <strong>di</strong> giovani un<br />
piano <strong>di</strong> marketing e possibili spot:<br />
sono richieste buone<br />
idee, non sono<br />
necessarie particolari<br />
capacità tecniche.<br />
Al concorso<br />
possono partecipare<br />
gruppi <strong>di</strong> studenti<br />
<strong>di</strong> tutte le<br />
facoltà universitarie,<br />
sino a un massimo<br />
<strong>di</strong> cinque.<br />
Per aderire alla<br />
competizione uno<br />
studente del<br />
gruppo deve collegarsi<br />
su<br />
www.birraichnusa.it,<br />
sezione<br />
premio Ichnusa,<br />
registrarsi e scaricare il materiale.<br />
La scadenza per la sua consegna<br />
è fissata al 9 gennaio 2009. La<br />
prima settimana <strong>di</strong> febbraio 2009<br />
verrà proclamato il gruppo vincitore.<br />
In palio, per i componenti del<br />
gruppo che si aggiu<strong>di</strong>cherà il premio,<br />
una settimana <strong>di</strong> formazione<br />
nell’università della birra<br />
Heineken, un colloquio nel settore<br />
Risorse umane e, solo per un rappresentante<br />
del gruppo selezionato,<br />
la possibilità <strong>di</strong> uno stage retribuito<br />
<strong>di</strong> sei mesi nella sede centrale <strong>di</strong><br />
Heineken Italia.<br />
Luigi Sotgiu<br />
<strong>di</strong>rezione Orientamento<br />
Il futuro? Col petrolio verde<br />
Dai ricercatori israeliani il carburante ecologico<br />
Mangiare o guidare? Questo il <strong>di</strong>lemma che ha <strong>di</strong>viso gli scienziati<br />
che <strong>di</strong> recente hanno <strong>di</strong>scusso in Parlamento europeo <strong>di</strong><br />
una nuova promessa nel campo delle energie ecosostenibili: il biofuel.<br />
Ricavato da mais, soia, canna da zucchero e altri prodotti commestibili,<br />
il petrolio verde potrebbe risolvere i problemi <strong>di</strong> approvvigionamento<br />
energetico, riducendo la <strong>di</strong>pendenza dal petrolio e contribuendo<br />
a mitigare gli effetti del riscaldamento del pianeta. Ma ogni<br />
medaglia ha il suo rovescio. Il 75 per cento dell’aumento dei prezzi<br />
<strong>degli</strong> alimenti nell’ultimo anno (secondo il rapporto della Banca<br />
Mon<strong>di</strong>ale) è attribuibile proprio all’esplosione delle coltivazioni per<br />
produrre biofuel, a scapito delle derrate alimentari. Ma non è solo la<br />
drammatica competizione tra 800 milioni <strong>di</strong> automobilisti e due<br />
miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> poveri a preoccupare gli esperti. Uno dei temi più controversi<br />
è il fatto che la produzione <strong>di</strong> carburanti biofuel richiede il <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> molta energia, con ulteriori emissioni <strong>di</strong> gas a effetto serra.<br />
La soluzione potrebbe arrivare da Israele, dove una ricercatrice,<br />
Elaine Solowey, ha sviluppato una nuova tecnologia per produrre carburante<br />
dalle scorie agricole invece che dai prodotti alimentari. (g.m.)<br />
Stock option e <strong>di</strong>ntorni<br />
Uno <strong>stu<strong>di</strong></strong>o <strong>di</strong> Andrea Melis, Silvia Carta<br />
e Silvia Gaia sulle società non finanziarie<br />
quotate in Italia<br />
Notevole eco hanno avuto<br />
sulla stampa economica<br />
nazionale (Il Sole 24 Ore<br />
del 25/05/2008 e Il Mondo del<br />
12/09/2008) i risultati <strong>di</strong> uno <strong>stu<strong>di</strong></strong>o<br />
empirico sul tema della remunerazione<br />
<strong>degli</strong> amministratori<br />
delle società non finanziarie quotate<br />
in Italia. La ricerca è stata condotta<br />
da Andrea Melis (associato<br />
<strong>di</strong> Economia aziendale), Silvia<br />
Carta (dottoranda <strong>di</strong> ricerca) del<br />
<strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Ricerche aziendali<br />
del nostro ateneo e Silvia Gaia<br />
(dottoranda <strong>di</strong> ricerca, all’univer-<br />
Le recensioni<br />
UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />
sità Roma TRE). Il gruppo ha analizzato<br />
i piani <strong>di</strong> stock option per<br />
amministratori emessi da tutte le<br />
società italiane non finanziarie<br />
quotate negli anni 2004-2006,<br />
arrivando alla conclusione che<br />
circa il 70 per cento dei piani è<br />
costruito per consentire una ren<strong>di</strong>ta<br />
<strong>di</strong> posizione a favore <strong>degli</strong> azionisti<br />
<strong>di</strong> riferimento, piuttosto che<br />
incentivare questi ultimi a creare<br />
valore economico. Ciò significa,<br />
ed è questa la conclusione dello<br />
<strong>stu<strong>di</strong></strong>o, che solo in un caso su quattro<br />
l’uso delle stock option è giustificabile<br />
dalla cosiddetta teoria<br />
della contrattazione ottimale,<br />
ossia in un’ottica <strong>di</strong> efficienza<br />
economica. Oltre che sul piano<br />
scientifico, i risultati del lavoro<br />
hanno riflessi <strong>di</strong> policy per gli<br />
organismi <strong>di</strong> regolamentazione.<br />
La ricerca fornisce in<strong>di</strong>cazioni sia<br />
Il <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze<br />
botaniche ospita fino al 6<br />
gennaio il presepe <strong>di</strong> Gianni<br />
Salidu. I personaggi che portano<br />
il costume tra<strong>di</strong>zionale<br />
sardo, sono realizzati in trachite,<br />
ginepro, limone e olivastro.<br />
San Giuseppe e Maria<br />
chini verso un Gesù Bambino<br />
non convenzionale che ha il<br />
<strong>di</strong>to in bocca. I tre Re Magi<br />
sono rappresentati da pastori<br />
sar<strong>di</strong> con sa besti nera che<br />
portano in dono il vino, il pane e<br />
l’agnello. In ricordo dei genitori,<br />
Salidu ha posto una coppia <strong>di</strong><br />
anziani. Tutto intorno scene <strong>di</strong> vita<br />
agro-pastorale con donne che por-<br />
agli organismi preposti alla redazione<br />
dei co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> auto<strong>di</strong>sciplina<br />
delle imprese quotate in Borsa, sia<br />
al legislatore fiscale, il quale già<br />
nel 2006 ha provveduto a regolamentare<br />
in maniera <strong>di</strong>fferente la<br />
tassazione dei piani <strong>di</strong> stock option<br />
che non siano costruiti in maniera<br />
incentivante, confermando la<br />
necessità <strong>di</strong> un ripensamento della<br />
normativa. Ciò che i ricercatori<br />
mettono in evidenza è anche la<br />
mancanza <strong>di</strong> informazioni collegate<br />
ai piani, dati che dovrebbero<br />
essere pubblici e che, invece, spes-<br />
La ricerca sulle stock option dei<br />
ricercatori del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong><br />
Ricerche aziendali<br />
è stata commentata dal Sole24Ore<br />
e dal settimanale Il Mondo<br />
so sono trattati come confidenziali.<br />
In questo caso, l’intervento<br />
spetta alla CONSOB. La proposta è<br />
che si continui sulla via della trasparenza<br />
evitando abusi a danno<br />
dei soggetti portatori <strong>di</strong> interessi<br />
delle società quotate in Borsa.<br />
L’interesse da parte della comunità<br />
scientifica e dell’opinione pubblica<br />
ha fornito, e continua a fornire<br />
oggi, un incentivo allo sviluppo<br />
della ricerca verso altre <strong>di</strong>rezioni<br />
con l’intento <strong>di</strong> poter contribuire<br />
sia al <strong>di</strong>battito scientifico che al<br />
miglioramento della regolamentazione<br />
esistente in materia, favorendo<br />
una migliore gestione delle<br />
imprese e, <strong>di</strong> conseguenza, lo sviluppo<br />
economico.<br />
Valentina Sechi<br />
<strong>di</strong>partimento Ricerche aziendali<br />
Il presepe all’Orto botanico<br />
tano l’acqua con sa mariga e il<br />
pane con sa parinedda, un pastore<br />
con l’agnello sulle spalle, due suonatori<br />
<strong>di</strong> fisarmonica e uno <strong>di</strong> launeddas.<br />
Il tutto inserito nella suggestione<br />
della cava romana
I parlamenti sar<strong>di</strong> in età spagnola<br />
Le ricerche <strong>di</strong> Gianfranco Tore e Giovanni Murgia presentate da Giovanni<br />
Muto e Francesco Benigno. Tra i temi, il ruolo del ceto feudale<br />
Giovanni Murgia*<br />
Nell’ambito dell’E<strong>di</strong>zione critica <strong>degli</strong><br />
atti dei parlamenti sar<strong>di</strong> <strong>di</strong> età spagnola,<br />
lo scorso ottobre, nell’aula del<br />
Consiglio regionale e alla presenza delle massime<br />
autorità istituzionali, sono stati presentati<br />
Il parlamento del viceré Gerolamo Pimentel,<br />
marchese <strong>di</strong> Bayona e Gaspare Prieto presidente<br />
del Regno (1631-1632) (due<br />
tomi), curato da Gianfranco Tore,<br />
associato <strong>di</strong> Storia moderna nel<br />
nostro ateneo, e Il Parlamento del<br />
viceré Fabrizio Doria duca<br />
d’Avellano (1641-1643) (tre<br />
tomi), da me curato. Le relazioni<br />
introduttive sono state tenute da<br />
Giovanni Muto (Napoli) e da<br />
Francesco Benigno (Teramo),<br />
entrambi or<strong>di</strong>nari <strong>di</strong> Storia moderna,<br />
che hanno evidenziato l’importante<br />
ruolo che i ceti privilegiati<br />
sar<strong>di</strong>, in particolar modo quello<br />
feudale, aderendo al progetto politico-militare<br />
olivarista dell’Unión de Armas, hanno svolto<br />
durante la Guerra dei trent’anni, schierandosi<br />
a fianco e sostenendo la monarchia spagnola,<br />
accollandosi oneri finanziari e umani gravosi.<br />
Dagli atti dei due Parlamenti emerge un quadro<br />
della Sardegna attraversata da marcati conflitti<br />
cetuali e segnata da una perdurante crisi<br />
economica, accentuata dalle continue leve<br />
Giovanni Murgia<br />
obbligatorie cui vengono sottoposte le popolazioni<br />
rurali. Se nel parlamento presieduto dal<br />
Bayona, e chiuso dal Prieto, le persistenti <strong>di</strong>visioni<br />
esistenti all’interno dei ceti privilegiati<br />
non consentono, ad esempio, alla corti <strong>di</strong> organizzare<br />
un compatto fronte politico in grado <strong>di</strong><br />
patteggiare con la Corona la concessione <strong>di</strong><br />
leggi più incisive per la tutela <strong>degli</strong> interessi<br />
del Regno, il parlamento Avellano, oltre che<br />
segnare lo sfilacciamento dell’adesione<br />
dei ceti privilegiati alla politica<br />
unionista avviata dall’Olivares,<br />
segna, a seguito del declino della<br />
potenza spagnola, anche gli stessi<br />
assetti politico-istituzionali all’interno<br />
dei feu<strong>di</strong> dove, soprattutto nelle<br />
aree a più marcato sviluppo cerealicolo,<br />
tendono a mutare i tra<strong>di</strong>zionali<br />
rapporti fra feudalità e comunità <strong>di</strong><br />
villaggio. La pubblicazione <strong>degli</strong> atti<br />
dei due Parlamenti, preceduti da<br />
un’introduzione critica <strong>di</strong> ampio<br />
respiro storiografico, è un contributo<br />
per l’approfon<strong>di</strong>mento delle conoscenze sulla<br />
società sarda in un periodo storico marcatamente<br />
segnato dalla Guerra dei trent’anni, che<br />
ha visto i Tercios isolani sui molteplici fronti<br />
bellici europei, schierati al fianco della monarchia<br />
spagnola.<br />
*associato <strong>di</strong> Storia moderna<br />
Sergio Del Giacco va in pensione<br />
Mezzo secolo <strong>di</strong> prestigiosa carriera de<strong>di</strong>cata all’allergologia<br />
Venerdì 31 ottobre ha chiuso una carriera<br />
intensa e prestigiosa. Sergio Del<br />
Giacco è in pensione. Ha lasciato l’università<br />
alla vigilia dei cinquant’fanni <strong>di</strong><br />
laurea che festeggerà nel 2009. Un saluto in<br />
bellezza sia per il mondo accademico, sia<br />
per i colleghi ricercatori e clinici.<br />
L’allergologo ha infatti ricevuto a<br />
Barcellona il premio Charles De Blackey<br />
dall’Accademia europea <strong>di</strong> allergologia e<br />
immunologia clinica: primo italiano<br />
a ottenere il prestigioso<br />
riconoscimento. Il professore,<br />
sposato, due figli, (classe '36),<br />
laurea a Milano nel 1959 (110 e<br />
lode) è stato assistente del professor<br />
Melli, Istituto Patologia<br />
Me<strong>di</strong>ca. Dal ‘67 è a <strong>Cagliari</strong> col<br />
professor Grifoni. Dal ‘71 è<br />
Incaricato <strong>di</strong> Immunologia e <strong>di</strong><br />
Immunologia clinica. Libero<br />
docente in Chimica e microscopia<br />
clinica (1965) e Patologia<br />
me<strong>di</strong>ca (1970), ha frequentato il<br />
Department of Immunology <strong>di</strong>retto da Ivan<br />
Roitt al Middlesex Hospital <strong>di</strong> Londra nel<br />
1970 e il Center of Immunology, <strong>di</strong>retto da<br />
Noel Rose, a Buffalo, Usa. Nell’80 ha vinto<br />
il concorso da or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Immunologia clinica<br />
e Allergologia. Dal 1983 è or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong><br />
Patologia me<strong>di</strong>ca e poi <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Interna<br />
nella facoltà <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. Sergio<br />
Del Giacco lascia da <strong>di</strong>rettore del <strong>di</strong>partimento<br />
Internistico 2 dell’Azienda<br />
Sergio Del Giacco<br />
Ospedaliero-Universitaria e responsabile<br />
dell’Unità <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina interna clinica e<br />
me<strong>di</strong>ca. Ha fondato e <strong>di</strong>retto la Scuola <strong>di</strong><br />
Allergologia e Immunologia, ha <strong>di</strong>retto la<br />
Scuola <strong>di</strong> specializzazione in Me<strong>di</strong>cina<br />
Interna. Di ampio respiro anche il fronte<br />
ricerca: si è occupato <strong>di</strong> Immunologia clinica<br />
e Allergologia ed in particolare <strong>di</strong><br />
Malattie autoimmuni, Lupus Eritematoso<br />
sistemico, Sclerosi sistemica,<br />
Immunodeficienze, AIDS, Asma e<br />
allergia. Il professore vanta oltre<br />
300 pubblicazioni e ha coor<strong>di</strong>nato<br />
<strong>numero</strong>si progetti <strong>di</strong> ricerca ministeriali,<br />
nazionali e regionali e<br />
dell’Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità<br />
riguardanti l’immunologia delle<br />
malattie autoimmuni, dell’asma<br />
bronchiale e l’AIDS. è stato presidente<br />
della Società Italiana <strong>di</strong><br />
Allergologia e Immunologia clinica<br />
(SIAIC), presidente della<br />
Section & Board <strong>di</strong> Allergologia e<br />
Immunologia clinica della UEMS<br />
(Unione Europea dei Me<strong>di</strong>ci specialisti), co-<br />
Chairman dello Specialty e Training<br />
Council della World Allergy Organization,<br />
coor<strong>di</strong>natore scientifico della Fondazione<br />
Piso che attribuisce un premio biennale per<br />
l’eccellenza nella ricerca, assegnato, tra gli<br />
altri, anche al Nobel Montagnier.<br />
L’accademico ha fatto parte del board delle<br />
principali società scientifiche ed è commendatore<br />
della Repubblica.<br />
Imprese sociali<br />
e interessi comuni<br />
Vittorio Pelligra e i problemi<br />
delle realtà non autosufficienti<br />
Il volume curato da Vittorio Pelligra per la<br />
Bruno Mondadori, “Imprese sociali. Scelte<br />
in<strong>di</strong>viduali e interessi comuni” vuole fornire<br />
una “cassetta <strong>degli</strong> attrezzi” per capire questa<br />
forma moderna e innovativa <strong>di</strong> aziende in<br />
grado <strong>di</strong> produrre effetti <strong>di</strong> sistema virtuosi.<br />
La struttura privata delle<br />
imprese sociali appare<br />
in contrad<strong>di</strong>zione con la<br />
loro finalità pubblica,<br />
perché la nostra cultura<br />
è fondata sull’idea<br />
secondo la quale le<br />
comunità si fondano non<br />
su un patto fiduciario,<br />
ma su un contratto per<br />
raggiungere un risultato<br />
migliore: per Hobbes<br />
era la pace, per Rawls ed<br />
altri una società ben<br />
or<strong>di</strong>nata. Ma il contratto implica soggetti che<br />
possono scambiarsi qualcosa. Persone senza<br />
questa caratteristica – avverte Pelligra - sono<br />
tagliate fuori: <strong>di</strong>sabili, bambini, anziani. E’ un<br />
problema centrale per le società avanzate: alla<br />
domanda <strong>di</strong> presa in carico della non-autosufficienza,<br />
né lo Stato né il mercato danno una<br />
risposta, il primo per i suoi vincoli, il secondo<br />
perché si fonda sul profitto. Secondo l’autore,<br />
le imprese sociali sono “la risposta che la società<br />
civile dà alla richiesta <strong>di</strong> presa in carico della<br />
vulnerabilità e della <strong>di</strong>pendenza dagli altri”. Il<br />
libro presenta in modo accurato alcuni contributi<br />
sul tema, ed è nato dalla proposta <strong>di</strong> Carlo<br />
Borzaga, già preside <strong>di</strong> Economia a Trento e<br />
<strong>di</strong>rettore della rivista “Impresa sociale”. E’ il<br />
frutto <strong>di</strong> una partnership tra realtà sarde, lombarde<br />
ed emiliane<br />
che lavorano<br />
per fornire<br />
nuove opportunità<br />
<strong>di</strong> accesso al<br />
cre<strong>di</strong>to a me<strong>di</strong>e<br />
e micro-imprese<br />
e a imprese<br />
sociali. Si rivolge<br />
agli operatori<br />
<strong>di</strong> queste aziende,<br />
ai decisori<br />
politici che possono<br />
creare<br />
opportunità per<br />
questo settore, e<br />
agli economisti<br />
che faticano ad<br />
accoglierne i<br />
concetti-chiave.<br />
Sergio Nuvoli<br />
Vittorio Pelligra<br />
Insegna a <strong>Cagliari</strong><br />
e Milano-Bicocca<br />
Vittorio Pelligra è ricercatore<br />
<strong>di</strong> Economia Politica presso<br />
il Dipartimento <strong>di</strong><br />
Economia e ricercatore associato<br />
CRENOS. Ha <strong>stu<strong>di</strong></strong>ato a<br />
<strong>Cagliari</strong>, Oxford e ha conseguito<br />
il PhD alla School of<br />
Economics della University<br />
of East-Anglia, Norwich<br />
(UK). Si occupa <strong>di</strong> teoria dei<br />
giochi, neuroscienze sociali<br />
ed economia del welfare<br />
state. Le sue ricerche vertono<br />
sui comportamenti nonautointeressati<br />
nelle <strong>di</strong>namiche<br />
interpersonali ed istituzionali.<br />
Insegna a <strong>Cagliari</strong> e<br />
a Milano-Bicocca. Alcuni<br />
titoli: “Dare cre<strong>di</strong>to<br />
alle relazioni:<br />
economia,<br />
filosofia e pratica<br />
del microcre<strong>di</strong>to”<br />
(con A. Andreoni,<br />
Il Mulino, in<br />
corso <strong>di</strong> pubblicazione),<br />
“I paradossi<br />
della fiducia”<br />
(Il Mulino,<br />
2007) ed<br />
“Economia come<br />
impegno civile”<br />
(con L. Bruni,<br />
Cittànuova, 2002<br />
UNICANEWS 49 - novembre 2008 15
16<br />
I giganti della corsa su strada<br />
Piazzamento d’onore agli Assoluti <strong>di</strong> Alghero<br />
per i po<strong>di</strong>sti del CRUC <strong>Cagliari</strong><br />
Il CRUC <strong>Cagliari</strong> si è classificato<br />
al secondo posto tra i<br />
<strong>di</strong>ciassette atenei che hanno<br />
partecipato alla XX e<strong>di</strong>zione dei<br />
campionati italia-<br />
ni <strong>di</strong> corsa su strada<br />
per <strong>di</strong>pendenti<br />
universitari <strong>di</strong>sputatisi<br />
in ottobre<br />
ad Alghero e<br />
organizzati dal<br />
CRUS Sassari. La<br />
nostra rappresentativa<br />
ha ottenuto<br />
1400 punti contro<br />
i 1492 <strong>di</strong> Sassari.<br />
Al terzo posto<br />
Milano Statale<br />
con 893. Nella<br />
gara maschile si è<br />
confermato Elio<br />
Frescani (Salerno), davanti a<br />
Giovanni Vece (Ancona) e<br />
Francesco Gioviale (Salerno).<br />
Per i nostri portacolori, sesto<br />
posto assoluto per Francesco<br />
Ferraro, che ha vinto il titolo<br />
nella categoria Amatori. Nella<br />
stessa categoria, Andrea Orrù si<br />
è classificato secondo. Un altro<br />
scudetto è stato appannaggio <strong>di</strong><br />
Direttore e<strong>di</strong>toriale: Pasquale Mistretta<br />
Direttore responsabile: Mario Frongia<br />
La maratonina <strong>di</strong> Uta<br />
Filippo Tocco (1h22.17),<br />
Francesco Ferraro (1h24.12),<br />
Stefano Cocumelli (1h28.07),<br />
Andrea Orrù (1h29.23), Paolo<br />
Serra (1h29.40), Davide Saiu<br />
(1h33.30), Giampaolo Loy<br />
(1h44.15), Francesca Mascia<br />
(1h48.16), Marco Mastinu<br />
(1h49.54) sono alcuni <strong>degli</strong> universitari<br />
che hanno corso a Uta<br />
la maratonina (km 21,097) valida<br />
per l’assegnazione dei titoli<br />
regionali <strong>di</strong> categoria.<br />
Franco Manconi che ha dominato<br />
la Master 50. Terzo posto per<br />
Giorgio Tamburini nella<br />
Master 50 e Giampaolo Loy<br />
nella Master 60.<br />
Quarto posto per<br />
S t e f a n o<br />
Cocumelli nella<br />
Master 35 e<br />
Davide Saiu nella<br />
Master 40.<br />
Quinto posto per<br />
Massimo Tala<br />
nella Master 35.<br />
Alla <strong>di</strong>eci chilometri<br />
maschile<br />
hanno partecipato<br />
anche Paolo<br />
Serra, Alessandro<br />
Porcu, Enrico<br />
Zaccheddu,<br />
Marco Mastinu, Gian Raffaele<br />
Loddo, Carlo Melis, Luigi<br />
Atzori. Nella competizione femminile<br />
Tatiana Spadoni<br />
(Ancona) ha scalzato la campionessa<br />
uscente Irene Marzoli<br />
(Camerino). Terza, Paola<br />
Fermo (Milano Ladu) davanti<br />
alla nostra Francesca Mascia,<br />
vincitrice della Amatori. In questa<br />
categoria,<br />
<strong>Cagliari</strong> ha<br />
dominato la<br />
scena, piazzando<br />
al secondo<br />
posto Verusca<br />
Scanu, al quarto<br />
Silvia Floris e al<br />
quinto Manuela<br />
Solla. Quarto<br />
posto nella<br />
Master 45 per<br />
Daniela Ludoni.<br />
In alto da sinistra, Daniela Ludoni, Alessandro Porcu, Manuela Solla, Silvia Floris,<br />
Francesca Mascia, Verusca Scanu, Massimo Tala, Marco Mastinu, Andrea Orrù,<br />
Giampaolo Loy, in basso, Jiaime e Gianraffaele Loddo, Luigi Atzori, Franco Manconi,<br />
Francesco Ferraro, Davide Saiu, Paolo Serra, Stefano Cocumelli, Carlo Melis<br />
Segreteria <strong>di</strong> redazione: Stefano Cocumelli.<br />
Redazione: Alessandra Sorcinelli, Anna Cotza,<br />
Cinzia Mocci, Cristina Aresu, Donatella Carta,<br />
Emanuela Scarpa, Giorgio Mancosu, Sabrina<br />
Mereu.<br />
Hanno collaborato: Andrea Simoncini, Efisio<br />
Cotza, Elisabetta Tuveri, Giampaolo Orgiana,<br />
Orsola Macis, Manuela Sid<strong>di</strong>, Emanuela<br />
Furcas, Francesca Stara, Fabio Roli, Giorgio<br />
Giacinto, Sandro Maxia, Elisabetta Cherchi,<br />
Angela Serpe, Giovanni Coinu, Can<strong>di</strong>da<br />
Manca, Sebastiano Seatzu, Stefano Aranginu,<br />
Antonio Strazzera, Daniele Giusto, Sibilla Loi,<br />
Maria Del Zompo, Gavino Faa, Giovanni<br />
Melis, Antonio Sassu, Raffaele Paci, Andrea<br />
Pira, Nicola Careddu, Franco Meloni, Palmina Petruzzo, Luigi Sotgiu, Valentina<br />
Sechi, Giovanni Murgia, Sergio Nuvoli, Mario Di Chirico.<br />
Foto: archivio UnicaNews, Daniela Zedda, Elisabetta Messina, Francesco Cogotti,<br />
Mario Rosas, Davide Saiu, arava.org.<br />
Nel riquadro a destra in prima, la foto <strong>di</strong> Francesco Cogotti che testimonia<br />
la rabbia <strong>degli</strong> studenti del polo <strong>di</strong> Sa Duchessa.<br />
Stampa: Tiemme - Tiratura 3500 copie - Chiuso in tipografia il 5 <strong>di</strong>cembre 2008.<br />
UnicaNews n. 49 novembre 2008 - Registrazione tribunale <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> n. 464-27/10/83,<br />
Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale art. 2 comma 20/c L. 662/96 filiale <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>.<br />
Redazione: rettorato, via <strong>Università</strong> 40, 09124 <strong>Cagliari</strong>. Tel. 0706752211 -<br />
0706756486, fax 070669425. E-mail: mariofrongia@amm.unica.it -<br />
unicanews@amm.unica.it. Sito web: http://www.unica.it<br />
UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />
Bocce, il CRUC quinto in Italia<br />
A Viterbo, ottima prova nel torneo a squadre<br />
del trio Valenti, Casciu e Di Chirico<br />
AViareggio si è svolto il XIX<br />
campionato nazionale <strong>di</strong><br />
bocce per <strong>di</strong>pendenti universitari,<br />
con la partecipazione <strong>di</strong><br />
quattor<strong>di</strong>ci atenei e la presenza <strong>di</strong><br />
80 atleti <strong>di</strong>visi per categorie. Gli<br />
impegni contingenti all’attività<br />
universitaria non hanno permesso<br />
al CRUC <strong>di</strong> schierare<br />
la miglior<br />
formazione nel<br />
campionato a<br />
squadre, non<br />
compromettendo<br />
però quanto<br />
espresso negli<br />
anni precedenti.<br />
La rosa era formata<br />
dallo scriventenell’in<strong>di</strong>vi-<br />
duale, da<br />
Donatella Valenti<br />
e Francesco<br />
Casciu nella frazione<br />
<strong>di</strong> coppia e da tutti e tre nell’ultima<br />
frazione <strong>di</strong> terna. Sui sei<br />
incontri ai 24 punti ne abbiamo<br />
vinto cinque venendo battuti solo<br />
da Pisa, con un quinto posto assoluto<br />
e il successivo trionfo nel torneo<br />
<strong>di</strong> qualificazione. Il torneo a<br />
squadre è stato vinto da Viterbo<br />
che schierava una formazione <strong>di</strong><br />
livello con atleti militanti nella<br />
categoria superiore della federazione<br />
italiana. Quello in<strong>di</strong>viduale,<br />
Oltre 300 spettatori hanno<br />
assistito lo scorso 30<br />
novembre, nell’au<strong>di</strong>torium<br />
comunale <strong>di</strong> piazzetta<br />
Dettori, al concerto dal titolo El<br />
calor de la musica cubana dell’orchestra<br />
El alma<br />
de Cuba (nella<br />
foto), <strong>di</strong>retta da<br />
Papo Zulueta e<br />
della quale fanno<br />
parte Lolo Perez,<br />
Raisa Hernandez,<br />
Anabel Rodriguez,<br />
Ernesto Varona,<br />
Glenn Miller,<br />
Octavio Ibarguen,<br />
Pavel Hernandez,<br />
Sixto Marquez.<br />
L’evento rientrava<br />
nei festeggiamenti<br />
per il trentennale<br />
della nascita del<br />
CRUC, il circolo<br />
ricreativo del<br />
nostro ateneo.<br />
L’organizzazione<br />
era a cura del CRUC<br />
e dell’associazione<br />
Palazzo d’inverno,<br />
sotto l’egida della<br />
regione Sardegna,<br />
da sinistra, Mario Di Chirico,<br />
Donatella Valenti e Francesco Casciu<br />
<strong>di</strong>viso per categorie in relazione al<br />
tesseramento federale, ha visto<br />
nella categoria B, Donatella<br />
Valenti al secondo posto dopo una<br />
finale combattuta contro il forte<br />
rappresentante <strong>di</strong> Viterbo. Sul gra<strong>di</strong>no<br />
più basso del po<strong>di</strong>o anche il<br />
sottoscritto che, nella categoria C,<br />
ha perso la<br />
semifinale con<br />
il collega <strong>di</strong><br />
Milano Statale.<br />
Buono l’esor<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong><br />
Francesco<br />
Casciu nella<br />
categoria D,<br />
che ha <strong>di</strong>sputato<br />
una buona<br />
qualificazione.<br />
Gra<strong>di</strong>ti intermezzi<br />
alla<br />
manifestazione<br />
sono state le<br />
escursioni alla Certosa <strong>di</strong> Pisa, a<br />
Torre del Lago e alla Cittadella del<br />
Carnevale, vera scoperta <strong>di</strong> curiosità<br />
sulla sfilata carnevalesca viareggina,<br />
che hanno permesso <strong>di</strong><br />
rafforzare il rapporto <strong>di</strong> stima e<br />
amicizia che caratterizza gli incontri<br />
annuali con i colleghi delle altre<br />
università.<br />
Mario Di Chirico<br />
responsabile sezione Bocce<br />
I 30 anni del circolo ricreativo<br />
Musica cubana doc in un applau<strong>di</strong>to concerto<br />
della Fondazione Banco <strong>di</strong><br />
Sardegna e del comune <strong>di</strong><br />
<strong>Cagliari</strong>. Il prossimo appuntamento<br />
è fissato per il 19 <strong>di</strong>cembre<br />
con il coro polifonico Bachis<br />
Sulis <strong>di</strong> Aritzo nella chiesa <strong>di</strong><br />
San Paolo a <strong>Cagliari</strong>.