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Preghiera di un aspirante penitente - Parrocchia Volto Santo

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http://www.parrocchiavoltosanto.it<br />

<strong>Preghiera</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>aspirante</strong> <strong>penitente</strong><br />

Posso intraprendere, Signore,<br />

<strong>un</strong> cammino <strong>di</strong> penitenza<br />

solo se confido nella tua misericor<strong>di</strong>a.<br />

A che servirebbe mortificare il corpo e lo spirito,<br />

se non fossi certo del tuo perdono?<br />

Perché compiere la fatica <strong>di</strong> risalire dall’abisso del male<br />

nel quale per debolezza<br />

o per mia cattiva volontà spesso precipito,<br />

se non credessi che il tuo amore<br />

è più forte del mio peccato?<br />

Sottoponendo il mio corpo alla macerazione,<br />

la mia mente a conversione,<br />

il mio cuore al pentimento, io, Signore,<br />

intraprendo il cammino del ritorno a te,<br />

alla tua casa, ai tuoi precetti, al tuo cuore.<br />

Troppo mi strugge la nostalgia <strong>di</strong> te,<br />

quando mi allontano dal tuo amore<br />

nella infantile illusione <strong>di</strong> poter vivere senza <strong>di</strong> te,<br />

in <strong>un</strong>a impossibile autonomia<br />

e in <strong>un</strong>a <strong>di</strong>abolica libertà totale.<br />

A mie spese sperimento, Signore,<br />

quanto è amara l’acqua delle altre fontane<br />

dove non scorre la grazia<br />

e quanto poco esse possano placare<br />

la mia sete <strong>di</strong> infinito.<br />

Ma debbo sperimentarlo mille volte,<br />

ogni giorno, ciasc<strong>un</strong> istante, per capirlo.<br />

E ogni volta accade <strong>un</strong>a meraviglia:<br />

il peccato dell’allontanamento da te<br />

si trasforma nella grazia<br />

del desiderio incontenibile <strong>di</strong> te, Signore.<br />

Del resto bisogna aver freddo per accostarsi al fuoco;<br />

occorre aver fame per gustare il sapore del pane;<br />

solo chi soffre l’esilio della lontananza sogna la patria;<br />

solo il pro<strong>di</strong>go tra i porci<br />

ricorda il tepore della casa paterna e la mensa imban<strong>di</strong>ta.<br />

Ma, Signore, come fare?<br />

Io lo confesso: non ho affatto desiderio <strong>di</strong> te,


né gran voglia <strong>di</strong> tornare a te,<br />

né sento più <strong>di</strong> tanto la nostalgia della tua <strong>di</strong>mora.<br />

Io, Signore, mi sono abituato all’esilio.<br />

Sai, l’ho attrezzato bene:<br />

questa valle <strong>di</strong> lacrime ha ora <strong>un</strong> sacco <strong>di</strong> comfort<br />

e io non me la passo mica tanto male.<br />

E perché, poi, affliggermi<br />

con questa storia della penitenza,<br />

della mortificazione, del <strong>di</strong>gi<strong>un</strong>o, dell’astinenza,<br />

della preghiera, del silenzio,<br />

della parsimonia nell’uso dei beni della terra?<br />

Anche io che pur amo chiamarmi cristiano e tuo <strong>di</strong>scepolo,<br />

penso che siano cose superate,<br />

retaggio dell’oscuro me<strong>di</strong>oevo,<br />

espressioni <strong>di</strong> atteggiamenti rin<strong>un</strong>ciatari<br />

rispetto alle gioie che la vita ci offre.<br />

Perché non cogliere i fiori del piacere<br />

che sp<strong>un</strong>tano sul mio cammino<br />

e che <strong>un</strong>o stuolo <strong>di</strong> nuovi e moderni apostoli<br />

mi offrono sorridenti e ammiccanti?<br />

Un bel problema per te, Signore:<br />

sei stato mandato per salvare <strong>un</strong>o, io,<br />

che non ha molta voglia <strong>di</strong> essere salvato…<br />

Certo, Signore,<br />

lo so anche io che sod<strong>di</strong>sfacendo<br />

subito e totalmente ogni mio appetito,<br />

anche se non buono e non necessario,<br />

accontentando ogni mio desiderio,<br />

sod<strong>di</strong>sfacendo ogni mia voglia,<br />

anche scomposta e <strong>di</strong>sonesta,<br />

finisco fatalmente per arrabbiarmi <strong>di</strong> brutto<br />

se non posso poi sod<strong>di</strong>sfare<br />

anche quelli che sono veri e propri capricci<br />

e arrivo a o<strong>di</strong>are chi frappone ostacoli<br />

alla mia fame e sete insaziabili<br />

<strong>di</strong> agiatezza e appagamento fisico.<br />

Detesto anche parole come <strong>di</strong>sciplina, sacrificio, impegno,<br />

rin<strong>un</strong>cia necessaria, fatica, sudore,<br />

altruismo, pazienza, attesa, dono <strong>di</strong> sé…<br />

Vuoi vedere, Signore,<br />

che sono vittima <strong>di</strong> <strong>un</strong> colossale abbaglio?<br />

Quello <strong>di</strong> credere che le mie pulsioni (fame, sete, sesso…)


siano da sole tanto or<strong>di</strong>nate<br />

da non richiedere <strong>di</strong>sciplina, controllo,<br />

vigilanza da parte della mia mente e volontà.<br />

Quello <strong>di</strong> ritenere che i miei istinti<br />

tendano <strong>di</strong> per sé non a prevaricare,<br />

a manifestarsi non nella sregolatezza,<br />

ma ad esprimersi senza violare la giustizia,<br />

la carità e la moderazione?<br />

Aiutami allora, Signore,<br />

a non <strong>di</strong>menticare che il mio corpo, la mia mente, il mio spirito,<br />

perfino la mia anima sono feriti<br />

e tali restano da quando ho aperto gli occhi<br />

fino a quando li chiuderò per sempre.<br />

Senza la tua grazia, da invocare ogni giorno,<br />

più volte al giorno e senza il mio impegno<br />

quelle ferite degenerano fatalmente in cancrena,<br />

con la morte in agguato.<br />

Il mio impegno, Signore, tu lo chiamo “penitenza”.<br />

Aiutami allora a tenere il mio corpo, tuo tempio,<br />

pulito, or<strong>di</strong>nato, controllato <strong>di</strong>sciplinato nei sensi,<br />

negli occhi, nella bocca, nelle mani, negli istinti e desideri.<br />

Fa, Signore, che anche i miei pensieri<br />

non <strong>di</strong>vaghino nella <strong>di</strong>ssipazione, nella fantasia sbrigliata,<br />

nella vanità e nell’effimero.<br />

Che le passioni, i desideri, i progetti del mio cuore<br />

siano sempre ricondotti con decisione,<br />

con severa <strong>di</strong>sciplina se necessario,<br />

alla tua volontà e ai tuoi <strong>di</strong>segni su <strong>di</strong> me.<br />

Donami, Signore, la grazia <strong>di</strong> <strong>un</strong> animo <strong>penitente</strong>.<br />

Fa che per gustare la gioia del rinnovamento<br />

interiore ed esteriore<br />

io sappia affrontare generosamente qualche sacrificio<br />

e qualche rin<strong>un</strong>cia necessaria:<br />

ne vale la pena per essere nuovo e gra<strong>di</strong>to ai tuoi occhi.<br />

Per essere <strong>un</strong> uomo pasquale.<br />

<strong>Parrocchia</strong> <strong>Volto</strong> <strong>Santo</strong> (Salerno)<br />

http://www.parrocchiavoltosanto.it<br />

Pagina delle preghiere<br />

http://www.parrocchiavoltosanto.it/preghiere/preghiere.asp

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