Preghiera di un aspirante penitente - Parrocchia Volto Santo
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<strong>Preghiera</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>aspirante</strong> <strong>penitente</strong><br />
Posso intraprendere, Signore,<br />
<strong>un</strong> cammino <strong>di</strong> penitenza<br />
solo se confido nella tua misericor<strong>di</strong>a.<br />
A che servirebbe mortificare il corpo e lo spirito,<br />
se non fossi certo del tuo perdono?<br />
Perché compiere la fatica <strong>di</strong> risalire dall’abisso del male<br />
nel quale per debolezza<br />
o per mia cattiva volontà spesso precipito,<br />
se non credessi che il tuo amore<br />
è più forte del mio peccato?<br />
Sottoponendo il mio corpo alla macerazione,<br />
la mia mente a conversione,<br />
il mio cuore al pentimento, io, Signore,<br />
intraprendo il cammino del ritorno a te,<br />
alla tua casa, ai tuoi precetti, al tuo cuore.<br />
Troppo mi strugge la nostalgia <strong>di</strong> te,<br />
quando mi allontano dal tuo amore<br />
nella infantile illusione <strong>di</strong> poter vivere senza <strong>di</strong> te,<br />
in <strong>un</strong>a impossibile autonomia<br />
e in <strong>un</strong>a <strong>di</strong>abolica libertà totale.<br />
A mie spese sperimento, Signore,<br />
quanto è amara l’acqua delle altre fontane<br />
dove non scorre la grazia<br />
e quanto poco esse possano placare<br />
la mia sete <strong>di</strong> infinito.<br />
Ma debbo sperimentarlo mille volte,<br />
ogni giorno, ciasc<strong>un</strong> istante, per capirlo.<br />
E ogni volta accade <strong>un</strong>a meraviglia:<br />
il peccato dell’allontanamento da te<br />
si trasforma nella grazia<br />
del desiderio incontenibile <strong>di</strong> te, Signore.<br />
Del resto bisogna aver freddo per accostarsi al fuoco;<br />
occorre aver fame per gustare il sapore del pane;<br />
solo chi soffre l’esilio della lontananza sogna la patria;<br />
solo il pro<strong>di</strong>go tra i porci<br />
ricorda il tepore della casa paterna e la mensa imban<strong>di</strong>ta.<br />
Ma, Signore, come fare?<br />
Io lo confesso: non ho affatto desiderio <strong>di</strong> te,
né gran voglia <strong>di</strong> tornare a te,<br />
né sento più <strong>di</strong> tanto la nostalgia della tua <strong>di</strong>mora.<br />
Io, Signore, mi sono abituato all’esilio.<br />
Sai, l’ho attrezzato bene:<br />
questa valle <strong>di</strong> lacrime ha ora <strong>un</strong> sacco <strong>di</strong> comfort<br />
e io non me la passo mica tanto male.<br />
E perché, poi, affliggermi<br />
con questa storia della penitenza,<br />
della mortificazione, del <strong>di</strong>gi<strong>un</strong>o, dell’astinenza,<br />
della preghiera, del silenzio,<br />
della parsimonia nell’uso dei beni della terra?<br />
Anche io che pur amo chiamarmi cristiano e tuo <strong>di</strong>scepolo,<br />
penso che siano cose superate,<br />
retaggio dell’oscuro me<strong>di</strong>oevo,<br />
espressioni <strong>di</strong> atteggiamenti rin<strong>un</strong>ciatari<br />
rispetto alle gioie che la vita ci offre.<br />
Perché non cogliere i fiori del piacere<br />
che sp<strong>un</strong>tano sul mio cammino<br />
e che <strong>un</strong>o stuolo <strong>di</strong> nuovi e moderni apostoli<br />
mi offrono sorridenti e ammiccanti?<br />
Un bel problema per te, Signore:<br />
sei stato mandato per salvare <strong>un</strong>o, io,<br />
che non ha molta voglia <strong>di</strong> essere salvato…<br />
Certo, Signore,<br />
lo so anche io che sod<strong>di</strong>sfacendo<br />
subito e totalmente ogni mio appetito,<br />
anche se non buono e non necessario,<br />
accontentando ogni mio desiderio,<br />
sod<strong>di</strong>sfacendo ogni mia voglia,<br />
anche scomposta e <strong>di</strong>sonesta,<br />
finisco fatalmente per arrabbiarmi <strong>di</strong> brutto<br />
se non posso poi sod<strong>di</strong>sfare<br />
anche quelli che sono veri e propri capricci<br />
e arrivo a o<strong>di</strong>are chi frappone ostacoli<br />
alla mia fame e sete insaziabili<br />
<strong>di</strong> agiatezza e appagamento fisico.<br />
Detesto anche parole come <strong>di</strong>sciplina, sacrificio, impegno,<br />
rin<strong>un</strong>cia necessaria, fatica, sudore,<br />
altruismo, pazienza, attesa, dono <strong>di</strong> sé…<br />
Vuoi vedere, Signore,<br />
che sono vittima <strong>di</strong> <strong>un</strong> colossale abbaglio?<br />
Quello <strong>di</strong> credere che le mie pulsioni (fame, sete, sesso…)
siano da sole tanto or<strong>di</strong>nate<br />
da non richiedere <strong>di</strong>sciplina, controllo,<br />
vigilanza da parte della mia mente e volontà.<br />
Quello <strong>di</strong> ritenere che i miei istinti<br />
tendano <strong>di</strong> per sé non a prevaricare,<br />
a manifestarsi non nella sregolatezza,<br />
ma ad esprimersi senza violare la giustizia,<br />
la carità e la moderazione?<br />
Aiutami allora, Signore,<br />
a non <strong>di</strong>menticare che il mio corpo, la mia mente, il mio spirito,<br />
perfino la mia anima sono feriti<br />
e tali restano da quando ho aperto gli occhi<br />
fino a quando li chiuderò per sempre.<br />
Senza la tua grazia, da invocare ogni giorno,<br />
più volte al giorno e senza il mio impegno<br />
quelle ferite degenerano fatalmente in cancrena,<br />
con la morte in agguato.<br />
Il mio impegno, Signore, tu lo chiamo “penitenza”.<br />
Aiutami allora a tenere il mio corpo, tuo tempio,<br />
pulito, or<strong>di</strong>nato, controllato <strong>di</strong>sciplinato nei sensi,<br />
negli occhi, nella bocca, nelle mani, negli istinti e desideri.<br />
Fa, Signore, che anche i miei pensieri<br />
non <strong>di</strong>vaghino nella <strong>di</strong>ssipazione, nella fantasia sbrigliata,<br />
nella vanità e nell’effimero.<br />
Che le passioni, i desideri, i progetti del mio cuore<br />
siano sempre ricondotti con decisione,<br />
con severa <strong>di</strong>sciplina se necessario,<br />
alla tua volontà e ai tuoi <strong>di</strong>segni su <strong>di</strong> me.<br />
Donami, Signore, la grazia <strong>di</strong> <strong>un</strong> animo <strong>penitente</strong>.<br />
Fa che per gustare la gioia del rinnovamento<br />
interiore ed esteriore<br />
io sappia affrontare generosamente qualche sacrificio<br />
e qualche rin<strong>un</strong>cia necessaria:<br />
ne vale la pena per essere nuovo e gra<strong>di</strong>to ai tuoi occhi.<br />
Per essere <strong>un</strong> uomo pasquale.<br />
<strong>Parrocchia</strong> <strong>Volto</strong> <strong>Santo</strong> (Salerno)<br />
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Pagina delle preghiere<br />
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