dicembre - Cassa Rurale di Pergine Valsugana

| DALLA CASSA RURALE |
questo momento, potendo contare, per
fortuna, anche su qualche certezza e su
qualche punto di forza.
Tra questi annovero, forse con poca
modestia, la nostra Cassa Rurale che ha
investito tanto sul territorio e sta tuttora
immettendovi più di quanto raccoglie.
Il rapporto tra impieghi e raccolta, come
ho avuto modo di dire presentando il
bilancio semestrale nel corso
dell’Assemblea sociale del 14 ottobre,
ha superato quota 109: per dirla in
soldoni, la Cassa sta prestando oltre 511
milioni di euro dopo averne raccolto da
soci e clienti “solo” 467.
La differenza viene coperta con i fondi
presi a prestito da altre banche e
istituzioni creditizie che, a parte il prezzo
richiesto, si “fidano” della Cassa Rurale di
Pergine, perché sanno che ha un bilancio
sano e un patrimonio che dà garanzia e
sicurezza. La Cassa, infatti, ha parametri
solidi che la crisi non ha scalfito. Questo
lo dobbiamo ai soci, ai risparmiatori e agli
imprenditori che ci hanno sostenuto per
anni consentendoci di mantenere una
certa tranquillità in questo contesto
difficile: occorre esserne fieri e
ringraziare, ma dobbiamo essere
consapevoli che le risorse a disposizione
non sono infinite.
In questo momento, come detto,
il problema maggiore è la raccolta, troppo
bassa per consentire di continuare a
soddisfare tutte le richieste di prestito che
provengono da chi vuole comprare casa o
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fare altri investimenti. Ci preme far
notare, peraltro, che la situazione
potrebbe essere migliore: se ben
comprendiamo, infatti, come sia difficile
risparmiare per coloro che hanno redditi
ridotti o che sono stati colpiti dalla crisi,
dobbiamo anche prendere nota dello
spostamento di fondi verso banche e
istituti lontani dalle nostre zone, verso
Società che propongono rendimenti assai
elevati ma che dirottano quanto
raccolgono su altre destinazioni,