dicembre - Cassa Rurale di Pergine Valsugana

| SPIRITUALMENTE |
Da poco più di un anno, l’Arcivescovo di
Trento mi ha chiamato ad essere parroco
delle 6 comunità della Valle dei Mocheni-
Bersntol, la cosiddetta Valle Incantata.
Catapultato dalla zona “mediterranea” di
Arco, con caratteristiche proprie, che vanno
dalla natura, al numero della popolazione,
alla mentalità, al modo di vivere la propria
fede e religiosità, ad un nuovo luogo
particolare e tutto da scoprire del Trentino.
Una valle “chiusa” geograficamente, ma
assolutamente non nel resto; almeno
questo è quello che noto e mi colpisce
sempre di più. Quando si passa dalla
galleria che da Pergine porta a Canezza e
in Valle, sovrastata dalla bellissima croce
illuminata di notte, si scorge uno
spettacolare anfiteatro naturale che fa
rimanere incantati e meravigliati.
Nell’evolversi delle stagioni non si può che
godere delle sfumature del cielo, dei colori
e dei profumi delle piante, dei boschi e dei
fiori. Tutto aiuta ad entrare in punta di piedi
in quella dimensione propria di ogni uomo,
cattolico o no, credente o no, che è la
dimensione spirituale: si guarda, si
ammira, si ringrazia…
Per noi cristiani è un grazie al Signore che
potremmo esprimere con il Salmo 8
“quanto è grande il tuo nome su tutta la
terra… se guardo il tuo cielo, opera delle tue
dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che
cosa è l’uomo…?”
Gli abitanti della Valle sono circa 1800,
suddivisi in 6 parrocchie e nei rispettivi 4
40 LINEA DIRETTA SOCIO DICEMBRE 2011
| Don Daniele Laghi |
Parroco in Valle dei Mòcheni
Prete
nella Valle
comuni. In tre di questi si parla una
lingua particolare che non conosco,
difficile per me da imparare... Ma un po’
alla volta qualcosa comincio a capire. Qui
le case non sono raggruppate come un
normale paese ma sparse un po’
dappertutto tra tantissimi masi e frazioni;
ci si chiede come si viveva un tempo e,
soprattutto, come poter raggiungere tutti
oggi. Osservando le mani di tanti uomini
e donne si capisce che hanno sempre
lavorato duramente. Tanti sono emigrati
all’estero, altri hanno lavorato come
“kromeri”: una vita dura un tempo!
La gente è tenace e caparbia, non si
arrende mai. L’amore per la propria terra
è forte e si rivela anche nella volontà di
sostenere e promuovere la coltura dei
Piccoli Frutti, un ingegnoso e affascinante
progetto partito da poche persone e che,
oggi, ha portato il marchio della
Sant’Orsola a essere conosciuto a livello
internazionale dando lavoro a tanti. Qui le
persone sono riflessive e ricche di tanta
fede “condita” da sana, bella e profonda
tradizione, che si concretizza nella
collaborazione tra le famiglie.
LA FEDE OGGI
«Qui le persone sono riflessive e ricche
di tanta fede “condita” da sana, bella e
profonda tradizione, che si concretizza nella
collaborazione tra le famiglie. […]».