dicembre - Cassa Rurale di Pergine Valsugana
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| L’APPROFONDIMENTO |<br />
Alla provvidenza ci ha mai pensato?<br />
Certo! Era evidente la sproporzione tra<br />
una realtà che metteva in evidenza quello<br />
che io ero e che anche adesso sono.<br />
In questo caso solo la provvidenza poteva<br />
colmare le mie lacune aiutando le mie<br />
scelte senza <strong>di</strong>sperare.<br />
In questo caso per dare risposte<br />
concrete l’aspetto religioso e quello<br />
organizzativo sono complementari.<br />
Come si è organizzato per evitare che<br />
l’uno sovrasti l’altro?<br />
Questa è sempre la fatica più grande.<br />
La <strong>di</strong>fficoltà a trovare un equilibrio tra le<br />
due cose. Nella mia missione pastorale io<br />
ho sempre davanti l’immagine <strong>di</strong> Gesù che<br />
guarisce i <strong>di</strong>eci lebbrosi, ma uno solo <strong>di</strong><br />
loro ritorna riconoscendo che<br />
l’amicizia <strong>di</strong> Gesù era la cosa più<br />
importante, ancor più della guarigione.<br />
Quin<strong>di</strong> se la nostra opera non ci permette<br />
18 LINEA DIRETTA SOCIO DICEMBRE 2011<br />
Se la nostra opera<br />
non ci permette<br />
<strong>di</strong> incontrare l’umanità<br />
nuova <strong>di</strong> Gesù<br />
essa cade su se stessa.<br />
<strong>di</strong> incontrare l’umanità nuova <strong>di</strong> Gesù,<br />
essa cade su se stessa.<br />
Nel caso specifico della Missione,<br />
la nostra preoccupazione è stata sempre<br />
quella <strong>di</strong> decentrare molto creando in<br />
queste aree momenti <strong>di</strong> vicinanza fisica<br />
con la gente. Quando costruiamo una<br />
nuova cappella, vicino ci costruiamo<br />
anche un servizio sociale.<br />
E così è nata una scuola, un doposcuola,<br />
un centro per ragazze madri, ma anche un<br />
teatro costruito in collaborazione con la<br />
Co.F.As. per non parlare poi dei centri <strong>di</strong><br />
formazione professionale.<br />
Quando in Missione arriva qualche<br />
parrocchiano trentino a trovarla che<br />
impressione ne ricava?<br />
È sempre un’impressione positiva perché<br />
vedono la serenità della gente. Allo stesso<br />
tempo sono però colpiti dai bisogni che<br />
incontriamo tutti i giorni. Bisogni che<br />
vengono alleviati dalla solidarietà <strong>di</strong> tanti<br />
enti e privati trentini.<br />
Questi aiuti non li giu<strong>di</strong>ca, a volte,<br />
un modo all’occidentale per lavarsi<br />
la coscienza?<br />
Nessuno può giu<strong>di</strong>care il cuore. La mia<br />
impressione e che questa collaborazione<br />
nasce dalla stima della mia opera e si<br />
riconosce che il lavoro che sto facendo<br />
è utile. Alla base c’è poi una rete <strong>di</strong><br />
solidarietà che è nel Dna del Trentino e<br />
che da anni sta portando avanti in tutti i<br />
luoghi dove ci sono missionari trentini.<br />
Nella foto in alto da sinistra<br />
Le opere nascono dal<br />
coinvolgimento degli abitanti<br />
del posto che vengono formati