dicembre - Cassa Rurale di Pergine Valsugana

| L’APPROFONDIMENTO |
Bere un caffè in centro a Pergine con Mons.
Guido Zendron è una missione impossibile.
Un paradosso per lui, l’uomo della
missione possibile a Salvador Bahia.
Quando entriamo in un bar le mani che
stringe e i sorrisi che dilata sulle facce dei
presenti si sprecano. E così noi restiamo a
bocca aperta ad aspettare se lo vuole
macchiato o liscio, il caffè. Decidiamo così
di punto in bianco di trasferirci presso
l’Ufficio soci della Cassa Rurale a Palazzo
Tomelin per realizzare questa “benedetta”
intervista. Ma anche qui le interruzioni
sono decisamente numerose. La notizia
della sua presenza si sparge e allora ecco
la fila per salutare e stringere la mano
a quello che per anni è stato più di un
sacerdote e di un parroco.
Colui che è stato e continua a essere una
guida spirituale anche a migliaia di
chilometri di distanza.
Alla fine però ce la facciamo: Deo Gratias!
Come nasce e come è nata per lei
la vocazione?
La mia vocazione nasce quando
frequentavo la quinta elementare, ricordo
che dei missionari vennero a scuola. In
quell’occasione ci mostrarono delle filmine
(allora si chiamavano così) della loro opera
di evangelizzazione; da lì è nato il desiderio
di fare quest’esperienza. Una voglia che mi
è rimasta nel cuore nell’infanzia e
nell’adolescenza. Logico e naturale quindi il
mio ingresso nel Seminario minore e il mio
percorso religioso. Ma la vocazione è rinata
16 LINEA DIRETTA SOCIO DICEMBRE 2011
Intervista a
| Mons. Guido Zendron |
Il Vescovo della Provvidenza
nel ’91 quando sono stato in Brasile per la
beatificazione di suor Paolina, originaria di
Vigolo Vattaro. Sono stati dunque due
i momenti della mia vocazione, con il
secondo che mi ha fatto ripensare il mio
ruolo. Un viaggio, quello in Brasile, che è
MISSIONI
In Brasile
missione possibile
Le forze che cambiano la storia
sono le stesse che cambiano il cuore
dell’uomo.