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gioconda - Gola gioconda - I piaceri della tavola in toscana, in Italia ...

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le degustazioni di gola <strong>gioconda</strong><br />

Le Degustazioni di <strong>Gola</strong> <strong>gioconda</strong> sono offerte da<br />

Degustazione verticale di<br />

Fabrizio Bianchi Chardonnay<br />

La degustazione è stata effettuata il 24 luglio<br />

2003 presso l’Azienda Castello di Monsanto<br />

nel magnifico tunnel che collega la nuova<br />

cant<strong>in</strong>a a quella storica. Erano presenti<br />

Leonardo Romanelli, Sandro Bosticco e Paolo<br />

Baracch<strong>in</strong>o.<br />

di Paolo Baracch<strong>in</strong>o<br />

azienda si trova <strong>in</strong> una posizione stupenda al con-<br />

L’ f<strong>in</strong>e con la prov<strong>in</strong>cia di Siena. Il titolare, Fabrizio<br />

Bianchi, proveniente dalla Lombardia, circa 40<br />

anni fa ricevette dal padre, come regalo di nozze, il<br />

Castello di Monsanto con vari ettari di terreno e numerose<br />

case sparse nel possedimento, risalenti per la<br />

maggior parte al 1400 - 1500. Fabrizio Bianchi, è fra<br />

i pochi vignaioli toscani ad essersi creato una cant<strong>in</strong>a<br />

storica. Le bottiglie sono numerosissime <strong>in</strong> ogni annata.<br />

La tenuta attuale è composta da 206 ettari totali di<br />

cui 60 ettari a bosco, 15 ettari a uliveti e 72 ettari a<br />

vigna. Gli ettari vitati sono così suddivisi: 56 di Sangiovese,<br />

7 di Cabernet Sauvignon, 3,5 di Merlot, 2 di<br />

Color<strong>in</strong>o, Canaiolo e Malvasia, mentre 3,5 di Chardonnay.<br />

Un’ampia superficie dei vigneti è di orig<strong>in</strong>e<br />

cretacica con suoli profondi, ricchi di argille pietrificate<br />

e stratificate a filaretto di galestro. I terreni sono<br />

ricchi di sali m<strong>in</strong>erali e con un Ph subalcal<strong>in</strong>o con una<br />

equilibrata presenza di calcare attivo, una ideale tessitura<br />

ed una ricca presenza di scheletro. Nella parte a<br />

sud <strong>della</strong> proprietà (versante Valdigallo) i terreni sono<br />

di orig<strong>in</strong>e pliocenica, composti da banchi sedimentati<br />

Simbologia dei punteggi<br />

CO CONTO CO<br />

CO CONTO CO O O T TTERZISMO<br />

T<br />

TTERZISMO<br />

T<br />

DI I I Q QQUALI<br />

Q<br />

QQUALI<br />

Q ALI ALITA’<br />

ALI<br />

ALI ALITA’ ALI<br />

Via S. Brigida, 10<br />

50060 Pontassieve (Fi)<br />

Tel/Fax 0558300411<br />

Castello di Monsanto<br />

50021 Barber<strong>in</strong>o Val d’Elsa<br />

Via Monsanto, 8 (Firenze)<br />

Tel. 055 8059000; fax 055 8059049<br />

monsanto@castellodimonsanto.it<br />

www.castellodimonsanto.it<br />

di sabbie mar<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>tercalati da leggere lische di argille<br />

composte. Terreni ideali con un microclima ideale.<br />

È voce comune che la Toscana sia la patria dei v<strong>in</strong>i<br />

rossi, ciò è <strong>in</strong>discutibilmente vero, ma talvolta qualcuno<br />

riesce a fare anche dei v<strong>in</strong>i bianchi degni di attenzione.<br />

Un esempio lo abbiamo dallo Chardonnay prodotto<br />

dall’azienda Monsanto. La prima annata di produzione<br />

risale al 1980, le bottiglie prodotte erano poche,<br />

si è trattato quasi di un esperimento. Fabrizio Bianchi<br />

ama spesso sfidare se stesso e nel farlo riesce a<br />

creare dei v<strong>in</strong>i <strong>in</strong>teressanti. Da diversi anni Fabrizio<br />

Bianchi è coadiuvato nella conduzione <strong>della</strong> azienda<br />

dalla figlia Laura che è riuscita a dare all’azienda un<br />

delicato tocco di femm<strong>in</strong>ilità. In questi ultimi anni<br />

collabora con l’azienda il giovane e bravo enologo<br />

Andrea Giovann<strong>in</strong>i che è riuscito a dare ai v<strong>in</strong>i una<br />

maggiore prontezza e qu<strong>in</strong>di una più immediata beva,<br />

senza nulla togliere alla longevità del v<strong>in</strong>o. Lo Chardonnay<br />

del 1990 è l’unico ad essere stato allevato<br />

solo <strong>in</strong> barriques, mentre per le annate successive il<br />

v<strong>in</strong>o è stato allevato per metà <strong>in</strong> barriques e per metà<br />

<strong>in</strong> t<strong>in</strong>i di acciaio.<br />

95-100 90-94 85-89 80-84 75-79 70-74

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