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Antrocom 2005 - 1 (2) Kurdistan: una terra e il suo popolo<br />

125<br />

Rhyton <strong>in</strong> oro da Ectabana, Museo Nazionale di Teheran.<br />

(IV sec. a.C.) 4 , nel corso della sua narrazione dell’epica<br />

ritirata di 10.000 mercenari greci al servizio di un pretendente<br />

al trono di Persia sconfitto, avvenuta nel 401 a.C.<br />

Allora le tribù montane dell’odierno Kurdistan erano <strong>in</strong><br />

cont<strong>in</strong>uo conflitto con le popolazioni delle pianure mesopotamiche,<br />

pur mantenendo con queste ultime discreti<br />

scambi commerciali.<br />

Trovandosi sul conf<strong>in</strong>e tra l’Impero Romano e il Regno<br />

Sasanide, i Curdi furono <strong>in</strong>teressati nel VII sec. dalla rapida<br />

espansione dell’Islam <strong>in</strong> Asia Occidentale e abbracciarono<br />

la religione islamica con un processo di rapida<br />

assimilazione, benché punteggiato da numerose rivolte<br />

contro i conquistatori.<br />

I Curdi apportarono il loro contributo alla civiltà islamica<br />

<strong>in</strong> campo astronomico, matematico e artistico (il musicista<br />

Ibrahim al-Mawlisi fondò alla corte del califfo Harun<br />

al-Rashid la prima scuola di musica islamica) e soprattutto<br />

militare. Le milizie curde, <strong>in</strong>fatti, ebbero un ruolo<br />

di rilievo nella difesa dell’Asia M<strong>in</strong>ore dagli attacchi di<br />

Cristiani, che con la Prima Crociata (1095) avviarono la<br />

riconquista della Terra Santa. Fu <strong>in</strong> questo periodo che<br />

emerse la figura di Salah ad-D<strong>in</strong> (conosciuto <strong>in</strong> Occidente<br />

col nome di Salad<strong>in</strong>o), il condottiero di orig<strong>in</strong>e curda, della<br />

tribù Rawadi, che divenne sultano d’Egitto e di Siria e<br />

sconfisse i Cristiani nel 1187, riprendendo Gerusalemme.<br />

All’<strong>in</strong>izio del XIII sec. l’Asia Occidentale subì l’<strong>in</strong>vasione<br />

dei Mongoli e i territori del Kurdistan furono devastati<br />

dai guerrieri di Gengis Khan prima (1202 - 1227) e di<br />

Timur successivamente (1363 – 1405).<br />

Nella prima metà del XVI sec. gran parte del territorio<br />

occupato dai Curdi cadde sotto la dom<strong>in</strong>azione dei Turchi<br />

Ottomani, un popolo nomade orig<strong>in</strong>ario del Turkestan,<br />

il cui vasto impero si estendeva dal Mar Adriatico<br />

alle regioni desertiche della penisola arabica.<br />

Il Kurdistan di allora era economicamente piuttosto de-<br />

presso: <strong>in</strong>fatti proprio <strong>in</strong> quel periodo l’impresa di Vasco<br />

de Gama 5 segnava il tramonto della Via della Seta,<br />

l’antica strada commerciale che dalla penisola anatolica<br />

raggiungeva l’Asia Orientale attraversando pure l’attuale<br />

Kurdistan.<br />

Venendo meno un fiorente commercio via terra, non<br />

servivano più strade, funzionari che le mantenessero <strong>in</strong><br />

buono stato e uno Stato che provvedesse alla loro amm<strong>in</strong>istrazione;<br />

e le regioni che avevano prosperato <strong>in</strong>torno a<br />

quest’importante via di comunicazione si trasformarono<br />

<strong>in</strong> una zone depresse politicamente ed economicamente,<br />

e tra queste il Kurdistan.<br />

Ancora una volta il Kurdistan si trovò ad essere una regione<br />

di frontiera tra due imperi: quello Ottomano e quello<br />

Persiano dei Safawidi, <strong>in</strong> lotta fra loro per tutto il XVI<br />

sec, anche dopo la sconfitta che nel 1514 il sultano Selim<br />

I <strong>in</strong>flisse alle forze Safawidi nella Battaglia di Çaldiran<br />

(Anatolia Orientale), f<strong>in</strong>ché i Persiani (ritiratisi sempre<br />

più ad Est) sottoscrissero nel 1639 un accordo di conf<strong>in</strong>e<br />

che poneva gran parte del territorio del Kurdistan sotto il<br />

dom<strong>in</strong>io turco.<br />

L’Impero Ottomano, dopo la vittoria di Çaldiran contro i<br />

Safawidi, com<strong>in</strong>ciò a rafforzare i pr<strong>in</strong>cipati curdi all’<strong>in</strong>terno<br />

del suo territorio e anche a costituirne di nuovi al<br />

f<strong>in</strong>e di munirsi di una efficace difesa <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i sia di uom<strong>in</strong>i<br />

che di strutture per proteggere i propri conf<strong>in</strong>i. Uno<br />

dei più importanti tra questi pr<strong>in</strong>cipati curdi fu quello di<br />

Botan, con capitale Jazira, che divenne un centro importante<br />

della cultura curda e dove venne creata la prima<br />

scuola di poesia classica curda <strong>in</strong> dialetto Kurmanji settentrionale.<br />

Durante la guerra contro i Persiani la maggior parte dei<br />

Curdi si schierò al fianco dell’Impero Ottomano e il governo<br />

di Istanbul li ricompensò per la loro fedeltà concedendo<br />

loro ampia autonomia.<br />

Si formarono così sedici emirati curdi, ossia stati vassalli<br />

v<strong>in</strong>colati al potere centrale dall’obbligo di fornire soldati<br />

e riscuotere tributi, ma sostanzialmente <strong>in</strong>dipendenti per<br />

quanto riguarda l’amm<strong>in</strong>istrazione della giustizia e il<br />

mantenimento dell’ord<strong>in</strong>e pubblico.<br />

Il resto del territorio abitato dai Curdi era diviso <strong>in</strong> sangiaccati,<br />

unità amm<strong>in</strong>istrative e territoriali dell’Impero<br />

Ottomano, simili alle contee, governati da un capo curdo<br />

o da un governatore (sangiak) mandato da Istanbul (aboliti<br />

soltanto nel 1921).<br />

Il Kurdistan uscì devastato da questo lungo periodo di<br />

guerre, <strong>in</strong> cui gli eserciti dei due imperi facevano terra<br />

bruciata cont<strong>in</strong>uamente nei territori di volta <strong>in</strong> volta conquistati<br />

e abbandonati. Prostrate e di fronte al crollo dell’economia<br />

agricola, molte delle tribù rimaste nel Kurdistan<br />

tornarono all’antica pratica del nomadismo.<br />

Per privare il nemico di potenziale manovalanza militare,<br />

entrambi i contendenti deportarono <strong>in</strong>tere tribù curde, disperdendole<br />

nell’Anatolia centro-settentrionale, nel Turkmenistan<br />

e <strong>in</strong> Afghanistan.<br />

Agli <strong>in</strong>izi del XIX sec., le crescenti difficoltà economiche<br />

e la debolezza dell’Impero nei confronti delle aggressive<br />

potenze europee segnarono la f<strong>in</strong>e del regime di tolleranza<br />

verso le aspirazioni autonomiste curde, portando

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