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144 LAURA ANANIA<br />
Antrocom 2005 - 1 (2)<br />
Uno dei piatti più tipici è la Kiftta: si preparano delle palle<br />
di riso già cotto, che vengono poi farcite con un composto<br />
di carne di manzo mac<strong>in</strong>ata precedentemente soffritta <strong>in</strong>sieme<br />
ad uvetta, curry, pepe nero, prezzemolo e maggiorana,<br />
che, una volta preparate, vengono cotte a fuoco lento <strong>in</strong><br />
sugo di pomodoro già caldo e condito a parte.<br />
Benché la distruzione di molti villaggi di montagna negli<br />
ultimi decenni abbia sottratto loro parte dei terreni per<br />
secoli utilizzati come pascoli, i Curdi restano prevalentemente<br />
un popolo di pastori: capre, pecore, cavalli e as<strong>in</strong>i<br />
sono gli animali più diffusi sulle montagne.<br />
Dal latte delle pecore ricavano yogurt, burro e formaggio,<br />
anch’essi alla base di tante ricette tradizionali.<br />
I formaggi e lo yogurt vengono preparati per lo più <strong>in</strong><br />
estate.<br />
Per la preparazione dello yogurt vengono utilizzati strumenti<br />
particolari, come otri confezionati con pelle di pecora<br />
e recipienti biconici con angoli smussati <strong>in</strong> terracotta,<br />
che ho potuto vedere personalmente a Bitlis l’estate<br />
scorsa.<br />
Lo yogurt viene spesso diluito nell’acqua e questa particolare<br />
bevanda, detta mastau, viene servita anche durante<br />
i pasti. Si trova lo stesso tipo di bevanda anche <strong>in</strong> Turchia,<br />
lì chiamata ayran.<br />
Il pane curdo è molto simile a quello sardo, secco e tirato<br />
<strong>in</strong> sfoglie sottili di pasta non lievitata, molto facile da<br />
conservare a lungo.<br />
Non esistono, <strong>in</strong>vece, dolci tradizionali: <strong>in</strong> casa vengono<br />
cuc<strong>in</strong>ati semplici biscotti secchi, chiamati br<strong>in</strong>a, a volte<br />
impastati con frutta secca e cannella.<br />
Per cuc<strong>in</strong>are viene molto utilizzato il pentolame <strong>in</strong> terracotta,<br />
diffuso e facile da reperire presso qualsiasi mercato<br />
o villaggio di medie dimensioni.<br />
Riguardo ai pasti, la giornata com<strong>in</strong>cia con una colazione,<br />
consumata quasi sempre <strong>in</strong> casa, comprendente anche<br />
cibi che molti popoli non associano mai alla prima<br />
colazione: yogurt, formaggi, tè (raramente sostituito da<br />
caffè), cui vengono affiancati anche piatti a base di carne<br />
e riso, elementi card<strong>in</strong>e della cuc<strong>in</strong>a curda.<br />
Chi fa colazione fuori casa si reca spesso <strong>in</strong> ristoranti che<br />
servono nelle prime ore del matt<strong>in</strong>o piatti di carne e di<br />
verdure: pochi si accontentano di yogurt e formaggi.<br />
La famiglia e il ruolo della donna<br />
Nella struttura sociale curda la famiglia è considerata<br />
un’unità <strong>in</strong>sc<strong>in</strong>dibile e al suo <strong>in</strong>terno vengono prese tutte<br />
le decisioni più importanti e si svolgono le fasi pr<strong>in</strong>cipali<br />
della vita degli <strong>in</strong>dividui.<br />
Considerata la difficoltà che, soprattutto <strong>in</strong> alcune zone,<br />
i Curdi <strong>in</strong>contrano per mandare a scuola i propri figli, la<br />
famiglia svolge un ruolo educativo che si rivela essenziale,<br />
anche se spesso risulta <strong>in</strong>sufficiente per contribuire ad<br />
abbassare il tasso di analfabetismo nel Kurdistan.<br />
Normalmente ogni nucleo familiare comprende diverse<br />
generazioni ed i figli possono rimanere a vivere nella<br />
casa paterna, se lo desiderano, anche <strong>in</strong>sieme alla propria<br />
moglie e ai figli; solo le femm<strong>in</strong>e, una volta sposate, si<br />
allontanano, andando ad abitare <strong>in</strong>sieme alla famiglia del<br />
marito.<br />
I rapporti familiari sono organizzati secondo una rigida<br />
gerarchia: il padre riveste la massima autorità e si occupa<br />
del mantenimento della famiglia; la madre ha il compito<br />
di organizzare la vita all’<strong>in</strong>terno della casa e di educare<br />
i figli; tradizionalmente il maschio primogenito acquisisce<br />
con l’età una certa autorità nei confronti dei fratelli e<br />
delle sorelle e viene molto rispettato, pur non avendo il<br />
diritto di imporre ad altri la propria volontà.<br />
In passato le nascite si aggiravano <strong>in</strong> media <strong>in</strong>torno ai<br />
nove o dieci figli per coppia, mentre oggi <strong>in</strong> genere si<br />
attestano sui quattro o c<strong>in</strong>que al massimo.<br />
La società curda ha affidato per secoli alle donne un ruolo<br />
pubblico ed una libertà molto maggiori di quelli tipici<br />
della società islamica, come notò già nel Seicento il viaggiatore<br />
italiano Pietro Della Valle (Roma, 1586 – 1652)<br />
e come recentemente ha ricordato Joyce Lussu, grande<br />
conoscitrice della cultura curda (morta a Roma il 4 novembre<br />
1998, all’età di 86 anni).<br />
In Kurdistan, qu<strong>in</strong>di, viaggiatori ed etnologi, anche dei<br />
secoli scorsi, notavano <strong>in</strong>nanzitutto che le donne, anziché<br />
nascondersi sotto il velo <strong>in</strong> uso negli altri Paesi islamici,<br />
<strong>in</strong>dossavano (come oggi) abiti dai colori splendenti che<br />
mettono <strong>in</strong> risalto la femm<strong>in</strong>ilità; notavano anche che le<br />
danze popolari di donne e uom<strong>in</strong>i <strong>in</strong>sieme, parte <strong>in</strong>tegrante<br />
della vita sociale, erano motivo di scandalo per i<br />
popoli vic<strong>in</strong>i.<br />
Orig<strong>in</strong>ariamente una delle forme di poesia popolare tra le<br />
più note, il Laùk, tipico di molte aree del Kurdistan settentrionale,<br />
era composto e cantato esclusivamente dalle<br />
donne, ma non perché fossero musiciste di mestiere. Le<br />
donne, soprattutto <strong>in</strong> occasione di fatti d’arme, cantavano<br />
le gesta del marito, del figlio, del fratello, o ne celebravano<br />
il ricordo di fronte alla famiglia, al villaggio, all’assemblea<br />
della tribù.<br />
In alcuni aspetti della cultura e della l<strong>in</strong>gua curda affiorano<br />
tracce di matriarcato, resti di una civiltà remota,<br />
eppure tenace, tanto da aver resistito all’offensiva antifemm<strong>in</strong>ile<br />
del Corano: la donna curda ha mantenuto pure<br />
nell’ambito della religione zoroastriana e nella società<br />
curda pre-islamica un ruolo importante, anche a capo di<br />
clan e pr<strong>in</strong>cipati, <strong>in</strong> pace e <strong>in</strong> guerra, nei movimenti <strong>in</strong>dipendentisti<br />
e nella resistenza.<br />
Ma nonostante questa libertà (non viene loro imposto<br />
l’obbligo di <strong>in</strong>dossare il velo) ancora oggi nei villaggi<br />
di montagna la nascita di una femm<strong>in</strong>a è accolta meno<br />
favorevolmente di quella di un maschio, <strong>in</strong> occasione<br />
della quale un tempo si festeggiava distribuendo dolcetti<br />
<strong>in</strong> tutto il villaggio.<br />
La situazione sta ora lentamente evolvendosi e nelle famiglie<br />
con un più elevato grado d’istruzione non esistono<br />
più dist<strong>in</strong>zioni tra maschi e femm<strong>in</strong>e.<br />
La libertà delle donne curde e la loro possibilità di studiare<br />
e di lavorare al di fuori del nucleo familiare e comunque<br />
limitata dai costumi sociali, talvolta improntati<br />
all’Islam più rigoroso, degli Stati <strong>in</strong> cui vive il popolo<br />
curdo.<br />
In epoca precedente all’islamizzazione le donne curde<br />
godevano di una maggiore libertà; nonostante questo, secoli<br />
di dom<strong>in</strong>azione islamica non sono riusciti a sancire il