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Antrocom 2005 - 1 (2) Kurdistan: una terra e il suo popolo<br />

137<br />

caratteristiche differenti da Paese a Paese, e per la maggior<br />

parte si tratta di metropoli affollate di orig<strong>in</strong>e non curda,<br />

come Damasco, oppure di antichissime città curde, come<br />

Arbil, dom<strong>in</strong>ata da una fortezza del V millennio a.C.<br />

Come si è già detto, circa la metà della popolazione curda<br />

risiede fuori dal Kurdistan: nei territori limitrofi (spesso<br />

negli Stati che occupano il Kurdistan) o <strong>in</strong> Occidente.<br />

Inoltre molti Curdi vivono, sempre nelle disagiate condizioni<br />

di m<strong>in</strong>oranza oppressa, <strong>in</strong> Paesi che stanno attraversando<br />

gravi crisi economiche. La Regione Autonoma del<br />

Kurdistan dell’Irak, per esempio, è stata costretta a subire<br />

un doppio embargo: quello imposto dalla comunità <strong>in</strong>ternazionale<br />

all’Irak e quello che l’Irak ha imposto alla<br />

Regione stessa, aggiungendo un ulteriore motivazione<br />

all’emigrazione dei Curdi.<br />

Non è possibile una stima numerica esatta dei Curdi,<br />

mancando statistiche e censimenti ufficiali attendibili; i<br />

Paesi entro i cui conf<strong>in</strong>i si trova il territorio del Kurdistan<br />

hanno <strong>in</strong>teresse a falsare per difetto le cifre delle proprie<br />

statistiche, o addirittura negavano, f<strong>in</strong>o a qualche anno<br />

fa, la stessa esistenza dell’etnia curda, come <strong>in</strong> Turchia,<br />

dove i Curdi vengono considerati “Turchi di montagna” e<br />

non hanno diritto a def<strong>in</strong>ire se stessi <strong>in</strong> alcun altro modo.<br />

Al contrario, le stime dei gruppi nazionalistici curdi rischiano<br />

di essere falsate per eccesso.<br />

In alcuni casi, <strong>in</strong>oltre, vengono tralasciate dalle statistiche<br />

le tribù nomadi o semi-nomadi di etnia curda, oppure<br />

vengono considerati soltanto quei Curdi che parlano la<br />

l<strong>in</strong>gua madre, trascurando la realtà di fatto che <strong>in</strong> Paesi<br />

come la Turchia e la Siria è stato a lungo vietato l’uso<br />

della l<strong>in</strong>gua curda.<br />

In Turchia ed <strong>in</strong> Irak la popolazione curda è numericamente<br />

<strong>in</strong>feriore soltanto rispettivamente a quella turca e<br />

araba, <strong>in</strong> Iran solo ai Persiani e agli Azerbaijani.<br />

Secondo uno studio svolto nel 1987 dall’Institut Kurde<br />

de Paris , nel territorio del Kurdistan erano allora stanziati<br />

circa 20 milioni di Curdi; oggi si ritiene che siano almeno<br />

25 -30 milioni, costituendo così il più grande gruppo<br />

etnico senza una nazione, del mondo.<br />

In seguito ai numerosi massacri avvenuti nel Kurdistan<br />

da parte dei governi degli Stati cui sono sottoposti, molte<br />

donne si trovarono a dover mantenere la propria famiglia,<br />

<strong>in</strong> una società, come quella islamica, dove è <strong>in</strong>vece<br />

dell’uomo soltanto questo compito, e <strong>in</strong> Irak la politica di<br />

Saddam Husse<strong>in</strong>, non prevedeva diritti per le cosiddette<br />

“vedove bianche”, cioè le mogli dei numerosi dispersi di<br />

guerra (circa 189.000).<br />

Queste non potevano risposarsi, perché non risultavano<br />

vedove, dal momento che non c’erano prove dell’uccisione<br />

dei mariti; non possedevano la casa, perché questa<br />

era ancora di proprietà del marito, anche se scomparso<br />

da molti anni; non potevano sposare i figli, perché non<br />

riconosciute ufficialmente capofamiglia, necessitando il<br />

matrimonio del consenso del padre.<br />

Questa situazione favorì l’<strong>in</strong>sorgere di altri gravi problemi,<br />

<strong>in</strong> passato completamente sconosciuti, come ad<br />

esempio la prostituzione.<br />

Di questo fiero popolo di montanari viene rimandata attualmente<br />

soltanto l’immag<strong>in</strong>e di rifugiati.<br />

La diaspora curda<br />

La diaspora curda può essere paragonata per entità alla<br />

diaspora armena o a quella palest<strong>in</strong>ese.<br />

Mirella Galletti apre la Premessa alla sua Storia dei Curdi<br />

con queste parole: “Bâzdân, ghârdân, helât<strong>in</strong>, kosh,<br />

kûraû, râkird<strong>in</strong>, raû, rosht<strong>in</strong>”. Sono otto vocaboli curdi<br />

che <strong>in</strong>dicano l’esodo.” E aggiunge: “La tragedia del popolo<br />

curdo emerge anche sotto l’aspetto l<strong>in</strong>guistico.”<br />

Bisogna comunque dist<strong>in</strong>guere tra Curdi che vivono all’esterno<br />

del territorio del Kurdistan, ma entro i conf<strong>in</strong>i<br />

degli Stati di cui hanno la cittad<strong>in</strong>anza, e Curdi emigrati o<br />

profughi che vivono <strong>in</strong> Europa, Stati Uniti e altre aree del<br />

mondo, <strong>in</strong> numero di diverse cent<strong>in</strong>aia di migliaia.<br />

Inoltre, una politica demografica attuata dal governo turco<br />

f<strong>in</strong>alizzata ad alleggerire la pressione demografica curda<br />

all’<strong>in</strong>terno della Turchia ha favorito l’emigrazione della<br />

forza lavoro verso Stati terzi: così è avvenuto <strong>in</strong> seguito<br />

all’occupazione turca della parte settentrionale dell’ isola<br />

di Cipro, nel 1974, quando almeno 35.000-50.000 Curdi,<br />

per lo più dell’area di Muş e Malatya (la metà dei coloni<br />

provenienti dalla Turchia) vi sono emigrati e hanno eletto<br />

propri rappresentanti nei consigli comunali ciprioti.<br />

Il governo turco ha poi stipulato un accordo con il governo<br />

australiano che stabilisce che il 70% degli immigrati<br />

<strong>in</strong> Australia sia di orig<strong>in</strong>e curda.<br />

In Irak dopo il 1970, con la sconfitta della rivolta curda,<br />

oltre 300.000 Curdi sono stati deportati <strong>in</strong> campi di<br />

concentramento nelle zone desertiche meridionali e sul<br />

conf<strong>in</strong>e giordano o concentrati <strong>in</strong> nuovi villaggi fortificati<br />

sotto stretto controllo militare, nell’area del Kurdistan.<br />

Almeno 600.000 Curdi avrebbero subito il piano di deportazione<br />

irakeno, direttamente o <strong>in</strong>direttamente.<br />

Dal 1988 la situazione si è ulteriormente aggravata: almeno<br />

4.500 villaggi curdi sono stati distrutti e almeno<br />

20.000 Curdi sono stati uccisi dalle armi chimiche, nel<br />

tentativo di Saddam Husse<strong>in</strong> di annientare la resistenza<br />

curda tramite il genocidio e la distruzione sistematica del<br />

tessuto socio-economico-culturale del popolo curdo. 44<br />

Le cont<strong>in</strong>ue repressioni e deportazioni di massa condotte<br />

a danno dei Curdi <strong>in</strong> Turchia, come <strong>in</strong> Irak, Siria e Iran,<br />

hanno prodotto un aumento smisurato del numero dei<br />

profughi emigrati negli Stati limitrofi.<br />

Ormai si calcola che circa la metà della popolazione curda<br />

sia costretta a risiedere fuori dal territorio del Kurdistan,<br />

<strong>in</strong> seguito alle repressioni e deportazioni <strong>in</strong>terne ad ogni<br />

Stato, nel tentativo per lo meno di conservare la propria<br />

identità e di trovare un lavoro, con esiti preoccupanti sia<br />

per i Paesi di dest<strong>in</strong>azione che devono affrontarne l’impatto<br />

sociale, sia per il Kurdistan stesso, che rischia di<br />

trovarsi progressivamente privato della componente più<br />

giovane, forte e d<strong>in</strong>amica della sua popolazione.<br />

La diaspora ha raggiunto proporzioni allarmanti all’<strong>in</strong>izio<br />

del XX sec., ma già nel XVI e XVII sec. lo shah Abbas<br />

deportò due tribù curde, i Luri e i Bakhtiari, verso i<br />

conf<strong>in</strong>i nord-orientali della Persia, nel Balucistan e nel<br />

Khorasan, per servirsene come scudi contro le <strong>in</strong>vasioni<br />

turche.<br />

Dalla seconda metà del XVIII sec. gruppi curdi emigrarono<br />

nei territori dell’ex-U.R.S.S.(attuali Armenia, Geor-

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