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PHYLUM MOLLUSCA

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<strong>PHYLUM</strong> <strong>MOLLUSCA</strong><br />

Organismi essenzialmente marini<br />

Pochi bivalvi e gasteropodi hanno<br />

conquistato le acque dolci<br />

Un solo gruppo di gasteropodi<br />

(Polmonati) si è adattato alla vita<br />

continentale


Classi del phylum Mollusca<br />

1. Monoplacophora<br />

2. Amphineura<br />

3. Scaphopoda<br />

4. Bivalvia<br />

5. Cephalopoda<br />

6. Gastropoda<br />

7. Rostroconchia<br />

(estinti)


l’ipotetico mollusco ancestrale<br />

Superficie dorsale coperta da una conchiglia convessa<br />

La conchiglia viene secreta da un tessuto detto mantello<br />

Corpo, con bocca ed ano alle estremità opposte.<br />

Nella cavità del mantello si trovano le branchie, la cui principale<br />

funzione è quella respiratoria.<br />

Massa viscerale è contenuta nella cavità del mantello ed è<br />

costituita dagli apparati digerente, escretore, circolatorio e<br />

genitale.


CLASSE Bivalvia<br />

(Cambriano – Recente)<br />

• in gran parte marini e bentonici, sia infaunali che<br />

epifaunali; pochi generi hanno colonizzato acque<br />

dolci.<br />

• conchiglia carbonatica, aragonitica, costituita<br />

da due valve, destra e sinistra, unite da una<br />

cerniera dorsale formata da denti e fossette;<br />

muscoli adduttori per chiudere le valve,<br />

legamento che le tiene aperte<br />

• grandi branchie modificate per filtrare il cibo; la<br />

cavità del mantello è spesso connessa<br />

all’ambiente esterno per mezzo di sifoni


anatomia<br />

interna


• il mantello isola la massa<br />

viscerale dall’interno delle<br />

valve.<br />

• Le branchie e i palpi labiali<br />

sono strutture usate per il<br />

nutrimento.<br />

• Il piede centrale serve sia<br />

per scavare nel substrato<br />

che per muoversi<br />

orizzontalmente in esso.<br />

• I sifoni, inalante ed esalante<br />

facilitano gli scambi con le<br />

acque di fondo.<br />

anatomia interna


se le valve sono esaminate dall’esterno,<br />

si osserva:<br />

Periostraco: strato esterno<br />

della conchiglia, costituito<br />

di conchiolina (una proteina<br />

corneificata). Colorato.<br />

Raramente si trova allo<br />

stato fossile.<br />

Ornamentazioni: possono<br />

essere assenti,<br />

concentriche o radiali,<br />

costiutite da spine o<br />

tubercoli.


se le valve sono esaminate dall’interno,<br />

si osserva:<br />

l’area cardinale, su cui si trovano denti e fossette<br />

il legamento, fatto di materiale elastico, collega le due valve<br />

mantenendole aperte e giace in una fossetta allungata, posta dietro<br />

l’umbone<br />

due aree ovoidali lisce, poste verso i margini, che corrispondono alle<br />

impronte dei muscoli adduttori


se le valve sono esaminate dall’interno,<br />

si osserva:<br />

• La linea palleale che<br />

congiunge le due impronte<br />

muscolari e corre<br />

parallelamente al margine della<br />

conchiglia: è la cicatrice del<br />

margine del mantello.<br />

• Il seno palleale è una<br />

profonda rientranza della linea<br />

palleale nella parte posteriore<br />

della conchiglia:<br />

• il seno palleale è presente nei<br />

generi con sifoni retrattili e<br />

corrisponde ad una specie di<br />

tasca in cui i sifoni sono<br />

ritratti in caso di pericolo.


Come si orienta un bivalve<br />

Si prende il bivalve fra le mani in modo che gli umboni delle due valve siano<br />

rivolti in avanti rispetto alla persona, e l’area legamentare verso l’alto;<br />

la valva che state tenendo con la mano destra sarà la valva destra, e quella<br />

che si tiene con la mano sinistra sarà la valva sinistra.<br />

((Questa regola empirica ha le sue eccezioni qualora il bivalve sia opistogiro<br />

come ad es. i gen. Nucula, Trigonia, ecc.))


1. CARATTERI<br />

CLASSIFICATIVI<br />

morfologia delle branchie<br />

Semplici, piccole e a forma di foglia. Servono alla<br />

respirazione, nutrimento tramite palpi labiali.<br />

(sottoclassi Paleotaxodonta e Cryptodonta)<br />

Costituite da tanti filamenti a forma di W, uno accanto<br />

all’altro. Funzione respiratoria e trofica (filtrazione).<br />

(sottoclassi Pteriomorphia e Paleoheterodonta)<br />

Lamellari a forma di W ma con struttura più complessa,<br />

lamine collegate tra loro da ciglia e tessuto connettivo.<br />

Funzione respiratoria e trofica (filtrazione).<br />

(sottoclassi Heterodonta e Anomalodesmata)<br />

Branchie tipiche di una superfamiglia di bivalvi perforanti<br />

(Poromyiacea, sottoclasse Anomalodesmata), non hanno più<br />

funzione trofica (solo respiratoria) e si sono trasformate<br />

in una sorta di setto muscolare che attraversa il mantello


2. CARATTERI<br />

CLASSIFICATIVI<br />

la dentizione<br />

• è il più<br />

importante<br />

carattere<br />

della<br />

conchiglia


Arca<br />

cerniera tassodonte<br />

Nucula<br />

Glycymeris<br />

• Nella dentizione tassodonte, i denti sono<br />

piccoli, sub-paralleli o disposti<br />

radialmente (es. Nucula, Glycymeris,<br />

Arca)


• costituita<br />

da denti<br />

piccoli e<br />

semplici<br />

posti verso<br />

il margine<br />

della valva<br />

(es.<br />

Mytilus,<br />

Ostrea)<br />

cerniera disodonte<br />

Mytilus<br />

Ostrea


cerniera isodonte<br />

• denti molto grandi e<br />

posti ai lati di una<br />

fossetta legamentaria<br />

centrale (es.<br />

Spondylus)<br />

Spondylus


cerniera schizodonte<br />

• denti molto grandi e con<br />

molte strie trasversali<br />

• Superfamiglia Trigonacea:<br />

presente dal Triassico,<br />

molto abbondante in tutto<br />

il Mesozoico, la maggior<br />

parte dei generi però<br />

estinti alla fine di questo<br />

periodo. Unico<br />

rappresentante attuale il<br />

genere Neotrigonia.<br />

Neotrigonia


cerniera eterodonte<br />

• La maggior parte dei<br />

bivalvi terziari e recenti<br />

hanno dentizione di tipo<br />

eterodonte<br />

• Normalmente sono<br />

presenti 2 o 3 denti<br />

cardinali sotto l’umbone<br />

e denti laterali allungati,<br />

anteriori e posteriori Callista chione<br />

Cerastoderma edule


cerniera desmodonte<br />

• I denti sono molto ridotti o totalmente assenti.<br />

• Al loro posto presente una piastra concava<br />

(CONDROFORO) su cui poggia il legamento, che si<br />

incastra con la fossetta della valva opposta.<br />

• Tutti bivalvi desmodonti sono sospensivori infaunali


cerniera pachiodonte<br />

• Tipica di un gruppo di bivalvi<br />

cementati estinti, i<br />

megalodonti e le rudiste.<br />

• I denti sono molto grandi,<br />

pesanti e tozzi (Megalodon,<br />

Hippurites, Radiolites)


3. CARATTERI<br />

CLASSIFICATIVI<br />

muscoli adduttori<br />

Alcuni esempi<br />

• Glycimeris, Venus più o<br />

meno delle stesse<br />

dimensioni (isomiari)<br />

• Mytilus dimensioni<br />

differenti con<br />

l’anteriore fortemente<br />

ridotto (anisomiari)<br />

• Pecten il muscolo<br />

anteriore può mancare<br />

del tutto (monomiari)


CLASSIFICAZIONE DEI BIVALVI<br />

Avviene prevalentemente in base a: forma e struttura del<br />

guscio, tipo di cerniera, presenza o assenza di un seno<br />

palleale, impronte muscolari e tipo di branchie.


morfologia funzionale ed ecologia<br />

forma e morfologia<br />

generale delle valve<br />

riflettono direttamente<br />

il loro modo di vita<br />

• infaunali<br />

(profondi e superficiali)<br />

• epifaunali bissati<br />

• epifaunali cementatati<br />

• natanti<br />

• liberi<br />

• perforanti e annidati


Mya<br />

Chlamys<br />

Mytilus<br />

Pholas<br />

Venus<br />

Tellina<br />

Nucula<br />

Ostrea<br />

Hiatella<br />

Lucina<br />

Pinna<br />

Pecten<br />

Astarte


FOSSATORI SUPERFICIALI<br />

• equivalvi<br />

• muscoli isomiari<br />

• integripalleati o<br />

con seno palleale<br />

ridotto<br />

• contorno<br />

subcircolare


• Alcuni fossatori superficiali (es. Divaricella)<br />

hanno particolari ornamentazioni che ne<br />

favoriscono l’introduzione nel sedimento


FOSSATORI PROFONDI<br />

• forma delle valve<br />

allungata<br />

• valve spesso beanti<br />

e non ornamentate<br />

• cerniera ridotta<br />

• seno palleale<br />

• muscoli isomiari


Panopea abrupta è il fossatore più<br />

grande: la conchiglia può essere<br />

lunga fino a 18 cm, pesare 2,7kg e<br />

il tubo sifonale essere lungo fino a<br />

1,2m


Solen marginatus ha una<br />

conchiglia molto allungata,<br />

cerniera ridotta e apertura<br />

permanente sui lati<br />

anteriore e posteriore


BISSATI (il bisso è un filamento elastico<br />

prodotto dalla base del piede)<br />

Pinna<br />

Mytilus<br />

• forma allungata<br />

• cerniera ridotta<br />

(disodonti)<br />

• muscoli eteromiari<br />

• linea palleale intera


molti bissati hanno<br />

abitudini gregarie


Tridacna gigas, vive in<br />

ambiente di scogliera<br />

corallina. Enormi<br />

dimensioni (fino a 1,4m di<br />

lunghezza e 300kg di<br />

peso). I tessuti del<br />

mantello ospitano le<br />

zooxanthellae, alghe<br />

unicellulari che vivono in<br />

simbiosi con l’individuo.


equilaterali<br />

inequivalvi<br />

conchiglia leggera<br />

Monomiari<br />

Liberi o con bisso<br />

NATANTI


Lima<br />

tuberculata<br />

e Pecten<br />

jacobeus:<br />

dal mantello<br />

fuoriescono<br />

tentacoli<br />

che oltre ad<br />

avere<br />

funzione<br />

tattile ne<br />

facilitano il<br />

nuoto


forme cementate<br />

e libere<br />

spesso inequivalvi<br />

denti ridotti<br />

(isodonti)<br />

legamento<br />

consistente<br />

monomiari o dimiari<br />

(Spondylus/Chama)


PERFORANTI E ANNIDIATI<br />

• Alcuni bivalvi sono<br />

adattati a vivere in<br />

substrati solidi (es.<br />

Lithophaga, Teredo)<br />

che perforano<br />

meccanicamente o<br />

aiutati da acidi secreti<br />

dal mantello


Pholadidae: creano<br />

buchi in argilla,<br />

torba o roccia<br />

utilizzando<br />

crenulazioni delle<br />

valve


l’evoluzione dei bivalvi<br />

I principali gruppi tassonomici compaiono nell’Ordoviciano,<br />

Anche se le specie più antiche scoperte risalgono al Cambriano


Durante l’Ordoviciano hanno<br />

origine parecchie superfamiglie<br />

con cerniere tassodonte,<br />

disodonte ed eterodonte e<br />

aventi 4 differenti meccanismi<br />

di nutrimento<br />

1 – con palpi labiali (ordine<br />

Nuculoida)<br />

2 – fossatori poco profondi, privi<br />

di veri sifoni (ordine Veneroida)<br />

3 - bivalvi epifaunali bissati (es.<br />

ordine Mytiloida)<br />

4 – con tubo formato da muco<br />

(superfamiglia Lucinacea,<br />

sottoclasse Heterodonta), i soli<br />

fossatori profondi del<br />

Paleozoico


la radiazione mesozoica<br />

• la grande espansione dei bivalvi<br />

alla fine del Paleozoico si è<br />

andata intensificando durante il<br />

Mesozoico e per tutto il<br />

Cenozoico in rapporto alla loro<br />

capacità di condurre una vita<br />

infaunale<br />

• la radiazione è resa possibile<br />

grazie alla presenza di un piede<br />

muscolare e alla comparsa di<br />

adattamenti quali la fusione dei<br />

margini posteriori del mantello a<br />

formare veri sifoni (nei bivalvi<br />

eterodonti)


LE<br />

RUDISTE<br />

(ordine Hippuritoida)<br />

Popolavano mari<br />

tropicali poco profondi<br />

della Tetide tra il<br />

Giurassico sup. e il<br />

Cretaceo<br />

Cementate<br />

Forme del Cretaceo<br />

sup. altamente<br />

inequivalvi: valva destra<br />

conica, pareti molto<br />

spesse, dente enorme<br />

che si articola con i due<br />

denti della valva<br />

sinistra


Vaccinites<br />

Hyppurites

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