Life Cycle Assessment di sistemi per le auto elettriche - Enea
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Per quel che riguarda invece <strong>le</strong> rego<strong>le</strong> <strong>di</strong> cut-off e <strong>di</strong> allocazione, spesso non sono<br />
riportate informazioni sul<strong>le</strong> scelte effettuate oppure <strong>le</strong> rego<strong>le</strong> applicate risultano<br />
<strong>di</strong>fferenti da uno stu<strong>di</strong>o all’altro.<br />
Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> valutazione degli impatti: gli stu<strong>di</strong> esaminati presentano i risultati in<br />
<strong>di</strong>fferenti categorie <strong>di</strong> impatto, stimate utilizzando meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong>fferenti, che<br />
variano sia <strong>per</strong> la scelta del<strong>le</strong> sostanze climalteranti da includere nella valutazione e<br />
dei relativi fattori <strong>di</strong> caratterizzazione, sia <strong>per</strong> <strong>le</strong> unità <strong>di</strong> misura con cui vengono<br />
espressi i risultati finali. I risultati sono quin<strong>di</strong> funzione dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> impatto<br />
se<strong>le</strong>zionati, oltre che del<strong>le</strong> altre scelte metodologiche.<br />
Qualità dei dati: in riferimento ai requisiti <strong>di</strong> qualità dei dati in<strong>di</strong>cati nell’ILCD<br />
Handbook [European Commission, 2010], la maggior parte degli stu<strong>di</strong> riporta dei dati<br />
caratterizzati da una non comp<strong>le</strong>tezza, rappresentatività e precisione; i metadati<br />
riportati nel<strong>le</strong> pubblicazioni sovente non consentono <strong>di</strong> valutare la qualità dello stu<strong>di</strong>o<br />
e la conformità dei dati ai requisiti <strong>di</strong> qualità previsti dall’ILCD Handbook.<br />
Una sintesi degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>le</strong>tteratura esaminati è riportata <strong>di</strong> seguito.<br />
Majeau-Bettez et al. (2011) hanno effettuato uno stu<strong>di</strong>o <strong>per</strong> valutare gli impatti ambientali <strong>di</strong><br />
una batteria al litio-ferro-fosfato (LFP) e <strong>di</strong> una batteria al litio-nickel-cobalto-manganese<br />
(NCM), se<strong>le</strong>zionando come unità funziona<strong>le</strong> 50 MJ <strong>di</strong> energia accumulata dalla batteria e<br />
trasferita all’apparato propulsore del veicolo alimentato dalla stessa. I confini del sistema<br />
esaminato includono la fase <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> tutti i sub-componenti della batteria,<br />
l’assemblaggio e l’uso (carica-scarica) della batteria. I risultati ottenuti mostrano che <strong>per</strong> la<br />
batteria al LFP gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto relativi all’effetto serra potenzia<strong>le</strong> ed all’esaurimento dei<br />
combustibili fossili risultano, rispettivamente, 1,4 kg CO2eq e 0,37 kg petrolioeq, mentre <strong>per</strong> la<br />
batteria al NCM essi risultano, rispettivamente, 1,9 kg CO2eq e 0,45 kg petrolioeq. Altri in<strong>di</strong>catori<br />
<strong>di</strong> impatto sono riportati nel<strong>le</strong> Schede N.1 e 2 dell’Al<strong>le</strong>gato 1.<br />
Notter et al. (2010) hanno analizzato gli impatti connessi al<strong>le</strong> fasi <strong>di</strong> produzione e fine vita <strong>di</strong><br />
tutti i sub-componenti <strong>di</strong> una batteria agli ioni <strong>di</strong> litio LiMn2O4, se<strong>le</strong>zionando come unità<br />
funziona<strong>le</strong> 1 kg <strong>di</strong> batteria. L’analisi ha <strong>per</strong>messo <strong>di</strong> stimare un impatto potenzia<strong>le</strong> sull’effetto<br />
serra <strong>di</strong> 6 kg CO2eq ed una domanda <strong>di</strong> energia primaria non rinnovabi<strong>le</strong> <strong>di</strong> 104 MJ. Altri<br />
in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto sono riportati nella Scheda N.3 dell’al<strong>le</strong>gato 1.<br />
Van den Bossche et al. (2006) hanno esaminato una batteria agli ioni <strong>di</strong> litio (peso 92 kg) che<br />
consente al veicolo su cui è installata <strong>di</strong> <strong>per</strong>correre 60 km con un depth-of-<strong>di</strong>charge dell’80%. I<br />
confini del sistema includono: estrazione del<strong>le</strong> materie prime, produzione <strong>di</strong> materiali e<br />
componenti, uso della batteria nel veicolo, riciclo del<strong>le</strong> batterie <strong>di</strong> scarto, smaltimento fina<strong>le</strong> o<br />
incenerimento. Il risultato dell’analisi è espresso in termini <strong>di</strong> eco-in<strong>di</strong>catore e risulta pari a<br />
277,6 punti, <strong>di</strong> cui 361 connessi alla fase <strong>di</strong> produzione, 88,6 alla fase d’uso della batteria nel<br />
veicolo e -172 alla fase <strong>di</strong> riciclo a fine vita.<br />
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