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PSSR 2006-08.pdf - Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 - "Bassa ...

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Gli ospedali inseriti nelle ASS sono parte costitutiva della rete ospedaliera regionale e<br />

partecipano ad essa secondo relazioni di collaborazione ed integrazione e non di<br />

dipendenza dai poli ospedalieri. La programmazione regionale assegna ad essi le diverse<br />

funzioni differenziando i livelli di complessità e tenendo conto del peso e delle<br />

caratteristiche dei distretti di riferimento nei confronti dei quali gli ospedali inseriti nelle<br />

ASS costituiscono offerta appropriata in grado di rispondere alla maggior parte della<br />

domanda <strong>per</strong> acuti (in particolare <strong>per</strong> quella di base in cui si configura un’autonomia di<br />

risposta).<br />

Tutti gli ospedali della rete <strong>per</strong>seguono l’integrazione con il distretto di riferimento e<br />

quelli inseriti nelle ASS, quando la logistica lo consente, realizzano anche una<br />

integrazione strutturale con le funzioni distrettuali (es. RSA, Hospice, ambulatori) al fine di<br />

conseguire economie di scala. L’integrazione con il distretto è orientata anche al<br />

trasferimento tra professionisti dell’ospedale e del territorio (compresi MMG e PLS) di<br />

es<strong>per</strong>ienze, metodo, professionalità e ricerca al fine di migliorare la qualità dell’assistenza.<br />

L’integrazione degli ospedali di ASS con i 3 poli ospedalieri è orientata al<br />

conseguimento di elevati standard assistenziali, alla collaborazione ed al coordinamento e<br />

non alla configurazione di uno stato di inferiorità o di basso livello assistenziale, essendo<br />

invece obiettivi dell’integrazione il <strong>per</strong>seguimento dell’eccellenza in tutte le sedi<br />

ospedaliere, il su<strong>per</strong>amento dell’autoreferenzialità, lo sviluppo dell’interdipendenza,<br />

l’adozione di protocolli comuni nell’ambito delle procedure di governo clinico e l’audit<br />

<strong>per</strong>iodico. Queste modalità si concretizzano nello sviluppo graduale di collaborazioni<br />

nell’Area vasta di riferimento. I programmi dovranno poi trovare attuazione in modifiche<br />

organizzative e strutturali nelle singole strutture o<strong>per</strong>ative, nei dipartimenti, nell’attività<br />

giornaliera degli o<strong>per</strong>atori, nei trasporti, nella comunicazione, nella informatizzazione e nel<br />

coordinamento degli attori e delle singole azioni <strong>per</strong> la soluzione delle difficoltà incontrate<br />

e nella verifica dei risultati raggiunti.<br />

Gli ospedali ex articolo 21 della L.R. 13/95 partecipano alla rete ospedaliera regionale<br />

in quanto mantengono alcune funzioni di degenza <strong>per</strong> acuti in dipendenza del livello di<br />

complessità strutturale che li caratterizza e nel triennio si realizzano attività di degenza<br />

post acuzie, attività residenziali (RSA, stati vegetativi, hospice, ospedale di comunità) ed<br />

ambulatoriali ricercando la massima integrazione con le funzioni distrettuali già inserite<br />

nella struttura. Poiché ogni sede si caratterizza <strong>per</strong> le diverse dimensioni del bacino<br />

d’utenza, <strong>per</strong> la diversa dotazione strutturale e ha sviluppato specifiche relazioni ed<br />

integrazioni con gli altri ospedali di ASS o con Aziende ospedaliere o Policlinico<br />

universitario, è necessario sviluppare progetti specifici <strong>per</strong> ciascuna realtà secondo le<br />

priorità più sotto indicate.<br />

L’ospedale di Cividale, sulla base dello studio di fattibilità già effettuato, con il <strong>2006</strong><br />

avvia la prima fase di realizzazione <strong>per</strong> alcune funzioni (dialisi, stati vegetativi, RSA),<br />

proseguendo poi l’attuazione del Piano negli anni successivi, con l’attivazione di altri<br />

servizi (hospice) e, in accordo con l’<strong>Azienda</strong> ospedaliera universitaria di Udine, mantiene<br />

le attività decentrate (compreso pronto soccorso) <strong>per</strong> acuti tenendo conto anche del<br />

previsto riassetto edilizio.<br />

L’ospedale di Gemona mantiene le attività decentrate <strong>per</strong> acuti secondo i programmi<br />

che saranno definiti a seguito dell’unificazione tra <strong>Azienda</strong> ospedaliera di Udine e<br />

Policlinico universitario ed a seguito della progressione dei lavori edili nella sede di Udine.<br />

Le altre funzioni saranno dimensionate in rapporto al fabbisogno distrettuale ed alle<br />

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