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PSSR 2006-08.pdf - Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 - "Bassa ...

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centri selezionati, consente di garantire con maggiore facilità e di mantenere nel tempo i<br />

requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici di volta in volta richiesti.<br />

In base a questi elementi è poi necessario individuare a livello di programmazione<br />

regionale le strutture che svolgono funzioni di riferimento <strong>per</strong> più aree vaste ed a livello di<br />

programmazione di area vasta i diversi nodi della rete ospedaliera che svolgono le diverse<br />

funzioni necessarie <strong>per</strong> rispondere appropriatamente alla domanda.<br />

A livello di area vasta si prevedono, <strong>per</strong>tanto (vedi anche nel capitolo 4 la parte<br />

specifica sull’Area vasta):<br />

• aziende titolari di funzione quando la funzione è unica in area vasta e viene<br />

svolta da una sola azienda anche se l’attività viene erogata in varie sedi<br />

ospedaliere di altre aziende dell’area vasta. Nel triennio si prevede il graduale<br />

passaggio della gestione di risorse ad un’unica azienda<br />

• aziende coordinatrici di funzione quando nell’area vasta sono presenti più<br />

strutture erogatrici riferite a diverse aziende, o<strong>per</strong>anti in diverse sedi ed in cui è<br />

necessario che ogni azienda, nel mantenere la funzione e le risorse, garantisca<br />

predeterminati e differenziati livelli di offerta anche a favore delle altre aziende;<br />

livelli che devono essere programmati ed integrati con le altre strutture di area<br />

vasta<br />

• aziende erogatrici della funzione che o<strong>per</strong>ano autonomamente o con diversi<br />

livelli di integrazione (accordi, protocolli, dipartimenti orizzontali) con le altre<br />

strutture di area vasta.<br />

L’integrazione degli ospedali facenti parte della rete deve avvenire innanzitutto<br />

attraverso la responsabilizzazione dei singoli ospedali a svolgere adeguatamente (facilità<br />

di accesso, comfort, qualità, tempi di attesa, esiti) la funzione assegnata dalla<br />

programmazione regionale in quanto, essendo i nodi interdipendenti tra loro, una qualsiasi<br />

modifica della tipologia o dei volumi trattati, potrebbe ri<strong>per</strong>cuotersi negativamente sugli altri<br />

nodi della rete. Pertanto, eventuali variazioni di tipologia o di attività dovranno essere<br />

programmate e condivise (innanzitutto a livello di area vasta) in modo che gli altri nodi<br />

della rete possano ridurre, aumentare o differenziare la propria attività a seconda dei casi.<br />

A garanzia della qualità delle prestazioni, gli o<strong>per</strong>atori sanitari dovranno promuovere<br />

attività di governo clinico inteso come strumento di coinvolgimento del <strong>per</strong>sonale <strong>per</strong><br />

raggiungere l’eccellenza nell’assistenza complessiva del paziente favorendo la crescita<br />

professionale e sviluppando la responsabilità della valutazione delle attività svolte.<br />

Anche l’attività di formazione, che è coordinata a livello regionale, dovrà favorire il<br />

processo di costituzione della rete ospedaliera individuando le principali aree strategiche<br />

in cui effettuare gli interventi formativi affinché i professionisti siano in grado di realizzare<br />

innanzitutto una rete di relazioni culturali basata su una visione comune dei problemi cui<br />

far seguire lo sviluppo di una rete basata sulla organizzazione e sulle strutture.<br />

Il modello che si intende configurare utilizza le es<strong>per</strong>ienze già avviate in FVG e quelle<br />

di altre regioni che hanno adottato il principio “Hub and spoke” e prevede, <strong>per</strong> ciascuna<br />

funzione o macroaggregato di funzioni, l’individuazione dei nodi della rete in cui vengono<br />

erogate le diverse prestazioni e lo sviluppo di relazioni o<strong>per</strong>ative tra i nodi della rete (“chi<br />

fa che cosa e come”).<br />

Sul versante strutturale, nel prossimo triennio, la Direzione centrale salute e<br />

protezione sociale e l’Agenzia regionale della sanità dovranno coordinare le Aziende che,<br />

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