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PSSR 2006-08.pdf - Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 - "Bassa ...

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- promuovere una migliore definizione dei programmi terapeutici e riabilitativi<br />

individuando casi di alta priorità.<br />

Il CSM deve garantire l’integrazione e il raccordo con il Distretto di riferimento almeno<br />

nelle seguenti attività:<br />

presenza nell’UCAD (v. Linee guida PAT)<br />

coinvolgimento del MMG nei programmi individuali<br />

valutazione multidimensionale ed elaborazione di programmi <strong>per</strong>sonalizzati almeno<br />

<strong>per</strong> le situazioni complesse o multiproblematiche<br />

progetti e programmi coordinati e di raccordo su aree di interesse comune (es. anziani,<br />

minori e famiglie, handicap, tossicodipendenza, programmi di prevenzione),<br />

predisposizione degli strumenti della programmazione sanitaria e socio sanitaria locale<br />

(PAT e PDZ).<br />

L’attività riabilitativa<br />

La riabilitazione psicosociale interviene sul livello individuale e familiare attraverso<br />

la promozione di un protagonismo reale dei soggetti coinvolti nel processo di ricostruzione<br />

delle abilità sociali così come negli interventi di sostegno familiare. Interviene inoltre su<br />

tutte le variabili che determinano un aumento dell’autostima e della contrattualità sociale<br />

degli utenti, come le abilità lavorative, le reti di relazioni, le soluzioni abitative.<br />

Se è indubbia l’importanza di un intervento di alto livello qualitativo e professionale <strong>per</strong><br />

quanto riguarda “l’addestramento alle abilità sociali” è altrettanto importante l’azione sul<br />

contesto. Spesso infatti gli utenti che hanno recu<strong>per</strong>ato abilità <strong>per</strong>dute, acquisito<br />

competenze e conoscenze utili <strong>per</strong> un lavoro, non trovano “luoghi” in grado e/o disponibili<br />

ad accoglierli. Per questo lo sforzo più significativo è legato alla necessità di “trasformare i<br />

contesti”, di costruire processi di inclusione abitativa e lavorativa, di rendere le comunità<br />

più accoglienti <strong>per</strong> le <strong>per</strong>sone con problemi psichiatrici. E’ il tentativo di “ricostruire il<br />

tessuto affettivo, relazionale e sociale delle <strong>per</strong>sone affette da disturbi mentali, tramite<br />

interventi volti all’attivazione delle risorse (quantunque residuali) degli individui e del<br />

contesto di appartenenza” 1 . Tale intervento di “attivazione di contesto” non può che essere<br />

proposto e realizzato all’interno di una pianificazione integrata locale (PAT/PdZ) che<br />

prefiguri lo sviluppo di Patti locali <strong>per</strong> la Salute Mentale.<br />

In questa prospettiva i Dipartimenti di Salute Mentale e le Aziende <strong>per</strong> i <strong>Servizi</strong><br />

<strong>Sanitari</strong>, nel prossimo triennio, dovranno porre in essere tutti gli interventi necessari a<br />

rendere effettive le strategie di “trasformazione dei contesti” ed in particolare:<br />

1. Incrementare e riqualificare le risorse destinate alla riabilitazione.<br />

In quasi tutte le Aziende le risorse dedicate alle attività riabilitative sono carenti e<br />

dovranno essere incrementate, in particolare nelle ASS n. 2, n. 3 e n. 6 si evidenziano<br />

importanti scostamenti (in termini di posti letto di strutture residenziali) dalla media<br />

regionale. Ma anche le stesse modalità di utilizzo delle risorse impiegate richiedono,<br />

con molta probabilità, un ripensamento. Nel rapporto con il privato sociale, il cui ruolo è<br />

senz’altro fondamentale <strong>per</strong> l’inclusione sociale degli utenti, si dovrà su<strong>per</strong>are il<br />

pagamento a retta <strong>per</strong> giornata di degenza, <strong>per</strong> arrivare al finanziamento di progetti<br />

<strong>per</strong>sonalizzati (budget individuali di salute) gestiti secondo modelli di partenariati<br />

piuttosto che con la logica “cliente/fornitore”. I progetti <strong>per</strong>sonalizzati/budget di salute<br />

dovranno articolarsi secondo diversi livelli (almeno tre: alto, medio e basso) di<br />

investimento necessario (in termini di risorse abitative più o meno protette, lavorative e<br />

1 DPR 10 novembre 1999. P.O. Salute Mentale.<br />

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