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PSSR 2006-08.pdf - Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 - "Bassa ...

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In particolare nel prossimo triennio si dovrà <strong>per</strong>venire alla definizione di uno<br />

strumento condiviso di valutazione multidimensionale del bisogno <strong>per</strong> le <strong>per</strong>sone con<br />

problemi di salute mentale da utilizzare uniformemente a livello regionale.<br />

Si conferma il progressivo potenziamento dei CSM 24 ore sul territorio regionale.<br />

Entro la fine del 2008 le Aziende aumenteranno la dotazione dei CSM 24 ore rispetto<br />

alla situazione al 31.12.2005 nel modo seguente:<br />

- ASS n. 2 dovrà consolidare la funzionalità dei 2 CSM 24 ore ed in particolare<br />

nell’Alto Isontino dovrà stabilizzare l’articolazione di funzioni dell’attuale CSM,<br />

compresa la funzione di alta assistenza <strong>per</strong> la risposta all’urgenza-emergenza;<br />

- ASS n. 3 attiverà 1 CSM 24 ore<br />

- ASS n. 4 attiverà 1 CSM 24 ore a Cividale e programmerà l’attivazione di 1<br />

ulteriore CSM 24 ore a Codroipo<br />

- ASS n. 5 attiverà 1 CSM 24 ore a Latisana<br />

- ASS n. 6 attiverà 1 CSM 24 ore e riorganizzerà i 2 CSM 24 ore attuali a svolgere<br />

l’attività 24 ore ognuno in una sede unica e con un’unica équipe.<br />

Ogni CSM della Regione nel garantire l’a<strong>per</strong>tura nelle 24 ore dovrà essere<br />

organizzato:<br />

- preferibilmente in una sede unica con buona accessibilità, con spazi articolati e<br />

dedicati a diverse funzioni e con una dotazione di p.l. territoriale dimensionata sul<br />

bisogno<br />

- con la disponibilità di spazi polivalenti e flessibili a carattere comunitario<br />

- con un’ adeguata équipe multi professionale unica, che promuova il lavoro in<br />

équipe come possibilità di partecipazione di tutti gli o<strong>per</strong>atori alla condivisione della<br />

conoscenza delle <strong>per</strong>sone prese in carico, che favorisca la relazione diretta con<br />

l’utenza e che si integri, a livello territoriale e sui singoli casi, con il servizio sociale<br />

dei comuni, con i MMG e con le altre professionalità presenti nel territorio di<br />

riferimento;<br />

- con modalità atte a garantire la diffusione sul territorio di competenza delle<br />

attività ambulatoriali e domiciliari<br />

- con una presenza attiva e mobile sul territorio “verso” la domanda promuovendo<br />

la presa in carico nei luoghi di vita della <strong>per</strong>sona<br />

- <strong>per</strong> garantire ricoveri appropriati e di durata strettamente correlata alle necessità<br />

cliniche<br />

- con una bassa soglia d’accesso producendo accoglienza in tempo reale<br />

- <strong>per</strong> offrire alle <strong>per</strong>sone con disturbo mentale ed i loro familiari possibilità di<br />

partecipazione, di scelta di cure, di protagonismo<br />

- <strong>per</strong> garantire interventi di prevenzione e di promozione della salute<br />

- con una modalità di lavoro capace di promuovere scambio sociale ed ospitare<br />

anche attività non specifiche della comunità circostante<br />

- come punto di riferimento visibile e riconoscibile sia <strong>per</strong> le <strong>per</strong>sone con<br />

problemi di salute mentale che <strong>per</strong> i cittadini, che <strong>per</strong> le istituzioni;<br />

- come sostegno alle attività delle associazioni dei famigliari degli utenti e volto a<br />

favorire lo sviluppo di gruppi di auto mutuo aiuto fra utenti del servizio.<br />

Deve essere inoltre capace di :<br />

- integrare funzioni e risorse garantendo sostegno alla vita quotidiana e continuità<br />

della presa in carico.<br />

- essere alternativa al ricorso al ricovero ospedaliero ed alle fughe extra regionali,<br />

- gestire l’emergenza e la crisi con la “porta a<strong>per</strong>ta” e senza ricorso alle contenzioni,<br />

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