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PSSR 2006-08.pdf - Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 - "Bassa ...

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prestazioni di assistenza residenziale in rapporto alle specifiche esigenze degli<br />

anziani;<br />

- la composizione delle risorse in nuclei omogenei secondo livelli uniformi e<br />

differenziati di intervento;<br />

- un sistema di classificazione in grado di su<strong>per</strong>are la semplificazione della<br />

dicotomia autosufficienza/non autosufficienza e considerare, attraverso l’utilizzo<br />

di strumenti di valutazione multidimensionali evoluti, anche le diverse<br />

composizioni del bisogno e l’investimento di risorse che lo stesso richiede <strong>per</strong> la<br />

sua soddisfazione.<br />

Per quanto riguarda il fabbisogno di posti letto in strutture residenziali <strong>per</strong> anziani,<br />

gli studi effettuati e le comparazioni con le altre realtà nazionali hanno indicato come<br />

certamente sufficiente (se non eccessiva), a livello regionale e dal punto di vista<br />

quantitativo, l’attuale dimensione dell’offerta. Dal punto di vista qualitativo si è valutata<br />

sufficientemente adeguata la composizione dell’offerta in rapporto alle dimensioni del<br />

bisogno in 3 province su 4. In questo senso la realtà della provincia di Trieste,<br />

caratterizzata da una forte presenza di strutture polifunzionali, richiederà, molto<br />

probabilmente, un importante sforzo di riconversione dell’attuale struttura dell’offerta <strong>per</strong><br />

adeguarla alle crescenti esigenze di una risposta qualificata alla condizione di grave non<br />

autosufficienza. In tali residenze è stata riscontrata la presenza di una significativa quota<br />

di <strong>per</strong>sone con marcata riduzione dei livelli di autonomia, <strong>per</strong> le quali è da subito<br />

necessario prevedere una maggiore integrazione con la rete dei servizi distrettuali, ed una<br />

più efficace azione di programmazione, intervento, monitoraggio e controllo da parte dei<br />

Distretti.<br />

In considerazione delle probabili difficoltà che questo processo di ristrutturazione<br />

dell’offerta residenziale potrebbe comportare, soprattutto in relazione ai vincoli strutturali, è<br />

ipotizzabile, al termine del <strong>per</strong>corso di riclassificazione e dopo attenta analisi dell’efficacia<br />

di politiche alternative alla residenzialità e dell’evoluzione della situazione sociodemografica,<br />

lo “sblocco selettivo” delle autorizzazione <strong>per</strong> la costruzione di nuove<br />

strutture.<br />

Anche in questo <strong>per</strong>corso è necessario prevedere un sempre maggiore<br />

coinvolgimento del Distretto nel verificare il fabbisogno assistenziale e le entità delle<br />

risorse necessarie, e nel garantire adeguati livelli di assistenza sanitaria nelle strutture<br />

residenziali. In particolare, i Distretti sono chiamati a governare la fase di scelta di<br />

posizionamento delle strutture residenziale rispetto ai diversi livelli assistenziali previsti. A<br />

tal proposito sono previsti dei <strong>per</strong>corsi di condivisione delle scelte in modo da adeguare<br />

l’offerta residenziale all’effettiva domanda del territorio.<br />

Assistenza alle <strong>per</strong>sone disabili<br />

Nel Friuli Venezia Giulia, l’intervento nell’ambito della disabilità si dovrà configurare<br />

sempre di più come “un insieme delle azioni e interventi finalizzati a garantire al disabile la<br />

massima partecipazione possibile alla vita sociale con la minor restrizione possibile delle<br />

sue scelte o<strong>per</strong>ative indipendentemente dalla gravità delle menomazioni e delle disabilità<br />

irreversibili al fine di contenere la condizione di handicap” (Lineeguida ‘98), soprattutto con<br />

il “supporto alle <strong>per</strong>sone ed alle famiglie attraverso una pluralità di strumenti e servizi,<br />

favorendo contestualmente processi di cambiamento socio-ambientale” (ICF).<br />

L’obiettivo centrale anche in questo caso è il mantenimento del disabile nel proprio<br />

contesto di vita attraverso il supporto della famiglia. Più in generale è un obiettivo<br />

strategico della Regione il miglioramento del funzionamento sociale delle <strong>per</strong>sone disabili.<br />

In questo senso è ormai evidente a tutti che non si tratta di un problema relegabile ad un<br />

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