PSSR 2006-08.pdf - Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 - "Bassa ...
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particolare è fondamentale ri-progettare i processi informativi ed assistenziali e stabilire<br />
nuove forme di connessione tra i nodi anche attraverso l’ausilio delle tecnologie<br />
informatiche.<br />
Gli investimenti nel settore dell’assistenza domiciliare, sicuramente rilevanti,<br />
devono essere prioritari rispetto ad ogni ulteriore ampliamento o riqualificazione<br />
dell’attuale offerta residenziale.<br />
Il servizio riabilitativo domiciliare<br />
Lo sviluppo del servizi riabilitativo domiciliare è stato ampiamente trattato nel Piano<br />
regionale della riabilitazione. Gli elementi di sviluppo e qualificazione sono riassumibili<br />
come segue:<br />
- istituire un servizio riabilitativo nei distretti dell’ASS 2, atteso che negli altri è già<br />
presente<br />
- garantire e/o implementare le attuali dotazioni organiche distrettuali del<br />
<strong>per</strong>sonale dell’area della riabilitazione, valutando i bisogni della popolazione ed<br />
il posizionamento dell’azienda nel contesto regionale e considerando anche il<br />
vantaggio/svantaggio di fornire <strong>per</strong>sonale presso le residenze.<br />
- promuovere modelli organizzativi multiprofessionali attraverso il coordinamento<br />
della fase valutativa e di ammissione del Distretto<br />
- promuovere modelli organizzativi coerenti con i criteri di elegibilità<br />
- implementare il sistema informativo domiciliare<br />
- monitorare l’attività domiciliare aziendale attraverso i dati del Sistema<br />
Informativo<br />
- promuovere l’utilizzazione di strumenti di valutazione multidimensionali e<br />
coordinare l’intervento riabilitativo al progetto di vita <strong>per</strong>sonalizzato<br />
- individuare all’interno di ogni azienda dei gruppi tecnici costituiti da o<strong>per</strong>atori<br />
della riabilitazione e medici specialisti (fisiatri, neuropsichiatri infantili, ortopedici,<br />
neurologi, pneumologi, cardiologi, ecc) <strong>per</strong> la realizzazione di protocolli<br />
scientifici accreditati che garantisca l’omogeneità e l’efficacia dei trattamenti<br />
- individuare all’interno di ogni azienda dei gruppi tecnici costituiti da o<strong>per</strong>atori<br />
della riabilitazione, responsabili di Distretto e medici specialisti (fisiatri,<br />
neuropsichiatri infantili, ortopedici, neurologi, pneumologi, cardiologi, ecc) <strong>per</strong> la<br />
realizzazione di linee guida che individuino i <strong>per</strong>corsi appropriati in relazione ai<br />
bisogni semplici e siano garanti di accessi facilitati<br />
- individuare protocolli e procedure <strong>per</strong> il coinvolgimento e la responsabilizzazione<br />
del nucleo familiare<br />
- promuovere accordi con gli Enti locali e con il terzo settore <strong>per</strong> facilitare il<br />
trasporto dell’utente, che diventa trasportabile, al fine di proseguire l’intervento<br />
riabilitativo a livello ambulatoriale.<br />
Assistenti familiari straniere (Badanti)<br />
Con la LR 24 del 2004 la Regione ha fornito importanti indicazioni utili ad affrontare<br />
il problema dell’integrazione delle lavoratrici straniere della cura nella rete della cura<br />
domiciliare e qualificarne gli interventi <strong>per</strong> migliorare la risposta ai bisogni della non<br />
autosufficienza. In particolare, <strong>per</strong> quanto di interesse di questo piano, la norma ha<br />
disposto:<br />
- la realizzazione di iniziative formative che favoriscono l’apprendimento anche al<br />
domicilio della <strong>per</strong>sona assistita;<br />
- la promozione dell’autorganizzazione delle famiglie e del <strong>per</strong>sonale addetto<br />
all’assistenza;<br />
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