PSSR 2006-08.pdf - Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 - "Bassa ...
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- che il servizio si riorganizzi in un’ottica di articolazione diffusa sul territorio,<br />
rappresentando la dimensione del Distretto più prossima al cittadino. Attivazione<br />
di nodi territoriali della rete del servizio infermieristico distrettuale con innovativi<br />
sistemi di collegamento in rete e con la garanzia di un supporto e<br />
coordinamento a livello distrettuale;<br />
- che agli infermieri domiciliari venga affidata la responsabilità dell’assistenza<br />
infermieristica di una comunità definita. Le s<strong>per</strong>imentazioni in atto indicano<br />
come riferimento possibile un bacino di utenza di circa 3.500 abitanti salvo<br />
contesti particolari (ad esempio aree montane) in cui dovranno essere previsti<br />
standard su<strong>per</strong>iori. Lo svolgimento delle funzioni di supporto e coordinamento e<br />
la garanzia della disponibilità complessiva del servizio sulle 12 ore 7 giorni su 7<br />
richiede un incremento dell’organico degli infermieri domiciliari sopra proposto,<br />
configurando uno standard complessivo del servizio infermieristico domiciliare di<br />
3,5/4,5 infermieri ogni 10.000 abitanti;<br />
- che questa responsabilità si esprima in termini di educazione alla salute,<br />
screening e presa in carico “leggera ed anticipata” del bisogno inespresso,<br />
garanzia della continuità delle cure nella fase estensiva attraverso<br />
l’accompagnamento e la presa in carico già dalla fase intensiva, di<br />
progettazione e realizzazione degli interventi di assistenza infermieristica <strong>per</strong><br />
quanto riguarda la fase di lungoassistenza;<br />
- che gli infermieri domiciliari siano in grado di progettare e verificare, <strong>per</strong> quanto<br />
di competenza, gli interventi di aiuto infermieristico resi dalle assistenti familiari e<br />
dai familiari stessi;<br />
- che gli infermieri domiciliari si propongano come punto di riferimento <strong>per</strong> le<br />
famiglie e <strong>per</strong> la comunità anche attraverso l’a<strong>per</strong>tura di ambulatori<br />
infermieristici. L’es<strong>per</strong>ienza ha dimostrato come questo punto di contatto con<br />
l’utenza, oltre a fornire un servizio molto apprezzato dalla cittadinanza<br />
(medicazioni, prelievi, orientamento..) sia un utilissimo momento di conoscenza<br />
della popolazione di riferimento e di anticipo della presa in carico;<br />
- che vengano realizzate effettive strategie di conoscenza anticipata dei soggetti<br />
in condizione di fragilità, soprattutto in relazione ad un rinforzato rapporto di<br />
collaborazione con i MMG e che vengano attivati interventi conseguenti al fine di<br />
ritardare quanto più possibile la comparsa di eventi avversi e di relativa <strong>per</strong>dita<br />
di autonomia;<br />
- che le strategie di intervento siano costantemente orientate all’empowerment dei<br />
soggetti e dei contesti, alla promozione di reti informali di cura e di inclusione<br />
sociale, alla responsabilizzazione delle comunità, all’incremento degli spazi di<br />
partecipazione delle <strong>per</strong>sone disabili e non autosufficienti;<br />
- che quanto sopra previsto si raccordi, tramite la funzione di responsabilità unica,<br />
con l’interscambio di <strong>per</strong>sonale, con il raccordo con MMG, UCAD, UDMG e con<br />
l’organizzazione delle altre attività distrettuali (ADI, SRD, RSA, UVD).<br />
La nuova configurazione del servizio infermieristico domiciliare, <strong>per</strong> come<br />
sommariamente delineata, rappresenta anche una importante possibilità di revisione e<br />
potenziamento delle modalità di lavoro ed integrazione professionale con le altre figure<br />
presenti sul territorio; in primo luogo MMG, Assistenti Sociali ed o<strong>per</strong>atori del SAD. Si<br />
possono in questo senso prefigurare nuove modalità organizzative e gestionali dell’UVD<br />
<strong>per</strong> renderle più “agili” e vicine ai luoghi di espressione del bisogno.<br />
Per contro è necessario sviluppare ed affinare nuove modalità di integrazione<br />
organizzativa e gestionale tra i diversi nodi della rete del servizio domiciliare ed il<br />
coordinamento centrale dello stesso <strong>per</strong> garantire un forte governo a livello di Distretto. In<br />
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