PSSR 2006-08.pdf - Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 - "Bassa ...
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indipendente sul corretto utilizzo dei farmaci e sulla scelta delle molecole dal migliore<br />
profilo beneficio/costo e beneficio/rischio (anche ad esempio tramite il sistema dell’outreach<br />
visit). A tal fine dovranno essere individuati anche specifici progetto-obiettivo.<br />
Deve inoltre essere incentivata la prescrizione di medicinali non co<strong>per</strong>ti da brevetto,<br />
meno costosi: infatti si sta sempre più consolidando la tendenza ad abbandonare le<br />
molecole a brevetto scaduto, a favore di quelle che a parità di profilo efficacia/sicurezza<br />
sono ancora sotto tutela brevettuale e quindi più costose.<br />
Nell’ambito della responsabilizzazione del distretto, attraverso le funzioni dell’UCAD ed<br />
in collaborazione con le competenze farmaceutiche aziendali e con gli specialisti<br />
ospedalieri, nel prossimo triennio dovranno essere affrontate le tematiche appena<br />
accennate anche con il coinvolgimento a livello regionale del CEFORMED <strong>per</strong> le attività<br />
formative. Lo sviluppo di indicatori di <strong>per</strong>formance a livello distrettuale potrà costituire<br />
elemento di valutazione rispetto ai risultati di salute che i MMG integrati con gli specialisti<br />
ospedalieri riusciranno a conseguire nel triennio attraverso le modifiche delle loro attività.<br />
L’impatto sociale del farmaco è un dato acquisito: basti pensare che nel corso del<br />
2004, in Regione, oltre 850.000 <strong>per</strong>sone hanno utilizzato almeno un medicinale a carico<br />
del <strong>Servizi</strong>o sanitario e che, prendendo in esame le prescrizioni di medicinali di fascia C e<br />
di automedicazione, quelli cioè acquistati direttamente dai cittadini, il numero di utilizzatori<br />
di medicinali è ancora più elevato.<br />
E’ necessario quindi migliorare la comunicazione con i cittadini e incentivare<br />
iniziative di educazione sanitaria sul buon uso del farmaco, quale priorità del complesso<br />
dell’assistenza sanitaria, di cui il farmaco è parte integrante nonché promuovere il<br />
coinvolgimento e l’interazione tra i soggetti istituzionali, le strutture sanitarie, gli o<strong>per</strong>atori e<br />
i cittadini. In tale contesto potranno essere coinvolte anche le farmacie a<strong>per</strong>te al pubblico,<br />
quali presidi sanitari distribuiti capillarmente sul territorio.<br />
Assistenza specialistica ambulatoriale<br />
Nella strategia di governo della domanda delle prestazioni ambulatoriali <strong>per</strong> il<br />
prossimo triennio, diventa determinante il ruolo del distretto. A questo livello dovranno<br />
essere innanzitutto esaminati gli elementi epidemiologici, l’appropriatezza della domanda,<br />
le criticità rispetto al rapporto domanda/offerta e la qualità e gli esiti delle prestazioni.<br />
Funzionali a questi processi dovranno essere l’UCAD (con l’apporto fondamentale dei<br />
MMG e PLS nell’analisi delle modalità prescrittive) e le strutture aziendali di supporto<br />
(epidemiologia, controllo di gestione o altro). Il passo successivo dovrà essere una<br />
valutazione strategica sulle modalità organizzative della risposta ai bisogni appropriati che<br />
dovrà tenere conto dell’offerta distrettuale, aziendale, di quella degli ospedali e dei privati.<br />
L’obiettivo è di costituire con i MMG e PLS e gli specialisti (compresi quelli ospedalieri)<br />
presenti a livello distrettuale, un primo livello di intervento integrato in grado di intercettare<br />
la domanda complessiva e di dare risposta a livello locale alla maggior parte dei problemi,<br />
riservando l’invio dei casi non direttamente gestibili ai centri ospedalieri. In base all’offerta<br />
ed alla potenzialità delle strutture private (che è diversa da distretto a distretto), dovrà<br />
essere definito <strong>per</strong> queste ultime l’apporto al processo come sopra descritto.<br />
Un altro tema di sviluppo dovrà essere quello accennato nel capitolo 4 laddove si<br />
prevede di s<strong>per</strong>imentare nel triennio il trasferimento di funzioni ambulatoriali ospedaliere di<br />
base (es. cardiologia, riabilitazione, dermatologia ecc.) a bassa complessità alla gestione<br />
diretta del territorio e lo sviluppo dell’offerta di strutture intermedie al fine di conseguire una<br />
maggiore autonomia nella gestione della domanda da parte dell’assistenza territoriale.<br />
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