PSSR 2006-08.pdf - Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 - "Bassa ...
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al possesso delle competenze tecnico-professonali (analisi, valutazione, gestione e<br />
comunicazione del rischio, promozione attiva, supporto organizzativo e metodologico delle<br />
azioni di prevenzione), anche la titolarità tecnico-professionale delle azioni di promozione<br />
della salute, la cui strategia dal punto di vista del governo, dovrà essere espressione dei<br />
programmi definiti in sede di Direzione strategica aziendale.<br />
L’organizzazione interna del Dipartimento di prevenzione<br />
Poiché il prodotto finale erogato, oltre a rispettare i criteri di efficacia, deve<br />
rispondere alle aspettative del cittadino ed alle esigenze di efficienza nell’impiego delle<br />
risorse, è necessario migliorare l’integrazione tra le singole unità o<strong>per</strong>ative del<br />
Dipartimento massimizzando i benefici dell’utilizzo integrato delle risorse ed aumentando<br />
la coerenza delle procedure e dei processi con gli obiettivi di salute e tenendo conto<br />
dell’apporto di tutti i servizi, ciascuno in base alle proprie competenze.<br />
Per il governo tecnico del rischio alimentare può assumere particolare importanza<br />
l’integrazione o<strong>per</strong>ativa tra i servizi che si occupano di igiene degli alimenti (sia quelli di<br />
origine animale che quelli non animali) e, parimenti, va salvaguardato ed arricchito<br />
l’apporto alla multidisciplinarietà (che caratterizza ed arricchisce il Dipartimento di<br />
Prevenzione) della componente veterinaria.<br />
Questa coerenza interna, come riflesso di un approccio maturo e condiviso, deve<br />
essere <strong>per</strong>seguita da tutti i Dipartimenti della regione e deve associarsi ad una<br />
integrazione tra i 6 Dipartimenti o nell’ambito di area vasta, così da migliorare – attraverso<br />
la collaborazione tra professionisti appartenenti a realtà territoriali diverse – la qualità della<br />
risposta al cittadino (ad esempio in termini di omogeneità ed accessibilità).<br />
L’attivazione di una funzione programmatoria attuativa <strong>per</strong> l’area vasta che in primo<br />
luogo riguarda l’analisi dei bisogni e successivamente la definizione dell’offerta, deve<br />
coinvolgere anche i Dipartimenti di prevenzione che possono così valutare in termini<br />
epidemiologici più ampi i bisogni ed i risultati conseguiti. Sul versante organizzativo e di<br />
integrazione potranno essere realizzate importanti sinergie ed integrazioni ad esempio nel<br />
rapporto con l’ARPA <strong>per</strong> l’ambiente e <strong>per</strong> la prevenzione degli infortuni sul lavoro, nonché<br />
con l’Istituto zooprofilattico <strong>per</strong> la sicurezza alimentare e la sanità animale.<br />
Lo sviluppo di nuove forme di collaborazione e di organizzazione regionale o di area<br />
vasta rappresenta un prerequisito <strong>per</strong> affrontare il tema delle modifiche dell’assetto<br />
istituzionale del SSR che sono previste dalla programmazione regionale a medio-lungo<br />
termine. I tavoli di lavoro regionali dovranno <strong>per</strong>tanto essere finalizzati alla collaborazione<br />
ed al confronto garantendo la rappresentatività in fase propositiva ed il ritorno (a tutto il<br />
Dipartimento di appartenenza) delle decisioni riguardo i temi trattati siano essi temi<br />
emergenti, aspetti specifici di particolari servizi o semplici aggiornamenti di procedure.<br />
Funzionale al conseguimento degli obiettivi di cui sopra è lo sviluppo del sistema<br />
informativo <strong>per</strong> la raccolta ed elaborazione dei dati dell’attività istituzionale ed in<br />
particolare quello dei servizi veterinari, relativi all’igiene alimenti di origine animale, alla<br />
sanità e al benessere animale con la costituzione di una banca dati regionale utilizzabile<br />
anche ai fini epidemiologici.<br />
Le attività di promozione della salute<br />
Nel corso degli ultimi anni, in parte programmati a livello regionale (progetto 6+1,<br />
lesioni da decubito, infezioni ospedaliere ecc.) ed in parte sviluppati nell’ambito<br />
dell’autonomia aziendale (ospedali <strong>per</strong> la promozione della salute, iniziative locali<br />
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