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PSSR 2006-08.pdf - Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 - "Bassa ...

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CAPITOLO 4<br />

RIDEFINIRE L’ASSETTO ORGANIZZATIVO DEL SSR<br />

E LE DIMENSIONI TERRITORIALI DELLA PROGRAMMAZIONE ATTUATIVA<br />

IL NUOVO RUOLO DEL DISTRETTO E LA PROGRAMMAZIONE ATTUATIVA (PAT/PDZ)<br />

IL DISTRETTO<br />

ORGANIZZAZIONE<br />

ASPETTI GESTIONALI<br />

IL CONFINE TRA OSPEDALE E TERRITORIO<br />

LA DIMENSIONE TERRITORIALE ED AZIENDALE DELLA PROGRAMMAZIONE ATTUATIVA: L’AREA VASTA<br />

ACCORDI<br />

LE STRUTTURE OSPEDALIERE<br />

AZIENDE TITOLARI<br />

AZIENDE COORDINATRICI<br />

DIPARTIMENTI<br />

STRUTTURE DI GOVERNO REGIONALE<br />

SCHEDE DI SINTESI DEL RIASSETTO ORGANIZZATIVO<br />

Tra gli anni 1995-2005 la programmazione regionale del FVG, in attuazione delle<br />

norme di riordino nazionali, ha configurato un sistema sanitario regionale caratterizzato<br />

all’aziendalizzazione. Il modello sviluppato, grazie alle ridotte dimensioni della Regione ed<br />

al ruolo che l’Agenzia regionale della sanità ha svolto in questi anni, si trova ad o<strong>per</strong>are in<br />

una logica di mercato regolato a livello centrale. I due Piani di intervento a medio termine<br />

hanno definito le funzioni erogate dagli ospedali (nel primo PIMT: posti letto, strutture e<br />

funzioni; nel secondo PIMT: funzioni ed organizzazione), mentre, ogni anno, le Linee <strong>per</strong><br />

la gestione del <strong>Servizi</strong>o sanitario hanno definito gli obiettivi annuali e la politica tariffaria<br />

delle prestazioni. Questi elementi hanno conferito stabilità al sistema ed hanno controllato<br />

i possibili effetti negativi dell’aziendalizzazione. Negli ultimi anni le aziende territoriali sono<br />

state responsabilizzate ad acquisire sempre più il ruolo di tutela della salute dei propri<br />

residenti attraverso la programmazione di area vasta (es. tempi di attesa, volumi e<br />

tipologia di prestazioni).<br />

Sin dagli anni 90 la strategia regionale aveva previsto un ruolo forte <strong>per</strong> l’assistenza<br />

territoriale in cui i punti di riferimento dovevano essere l’<strong>Azienda</strong> <strong>per</strong> i servizi sanitari ed il<br />

distretto (a quell’epoca ancora del tutto incapace di assumere questa funzione).<br />

Nell’ambito di questo <strong>per</strong>corso, alle aziende territoriali sono stati progressivamente affidati<br />

il finanziamento, il ruolo di capofila nell’area vasta, la gestione degli accordi, la<br />

responsabilizzazione <strong>per</strong> i tempi di attesa, ecc.<br />

Le funzioni territoriali hanno avuto sempre più interesse e riferimento a livello di<br />

Rappresentanza e Conferenza dei Sindaci ed a livello di Assemblea dei Sindaci di<br />

distretto.<br />

Sul versante ospedaliero, le Aziende ospedaliere, ospedaliero universitarie, IRCCS,<br />

PUGD e soggetti erogatori privati hanno avviato un iniziale processo di orientamento<br />

dell’offerta in base alle negoziazioni di area vasta e si sono rapportate anch’esse con i<br />

rappresentanti degli Enti locali al fine di condividere gli aspetti più importanti della<br />

programmazione aziendale.<br />

La L.R. 23/04 ha definito le nuove modalità della programmazione sanitaria,<br />

sociosanitaria e sociale prevedendo un ruolo di responsabilità <strong>per</strong> i distretti che<br />

acquisiscono autonomia e si rapportano con gli Enti locali <strong>per</strong> quanto riguarda i PAT ed i<br />

PdZ. Le aziende sanitarie devono modificare la propria programmazione consolidando nei<br />

PAL i programmi territoriali e quelli ospedalieri. Anche le Aziende ospedaliere, ospedaliero<br />

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