PSSR 2006-08.pdf - Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 - "Bassa ...
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Visione 6. rendere il sistema sanitario e sociosanitario ed i Livelli essenziali di assistenza di facile accesso a tutti i livelli con regole per la fruizione dei servizi chiare, comprensibili ed esigibili; 7. operare con trasparenza pubblicando i risultati delle verifiche e dei risultati ottenuti; 8. promuovere sperimentazioni e perseguire l’innovazione gestionale e tecnologica. Il piano, attraverso le strategie e le azioni di seguito indicate, promuove una visione che, attuata e messa a regime, prevede: a) La configurazione di un sistema sanitario non solo fortemente integrato con la rete dei servizi e degli interventi sociali per costituire l’area sociosanitaria in cui mettere in comune le risorse per rispondere a bisogni complessi, ma anche in grado di interloquire attivamente con tutti i portatori di interesse per pianificare e realizzare programmi di promozione della salute finalizzati a diminuire l’insorgenza delle malattie, a prevenire l’evoluzione in forme a lungo termine, a contrastare l’istituzionalizzazione ed a garantire per le cure prestate esiti e qualità predefiniti. b) Lo sviluppo di un’assistenza territoriale, fortemente integrata con le strutture aziendali e con gli ospedali, debitamente potenziata, in grado di prendersi carico dei bisogni complessivi dei cittadini, soprattutto di quelli fragili, a rischio di non autosufficienza e dei non autosufficienti, dei disabili e di sostenere le famiglie che accudiscono queste persone, anche in sinergia con altri soggetti istituzionali e con il III settore, per garantire l’erogazione di servizi efficaci in rapporto alle condizioni specifiche della persona e la elaborazione di progetti personalizzati di cura e di assistenza per i bisogni più complessi. I Distretti ed i Comuni costituiti in Ambiti, operando in forma integrata e con punti unici di accesso in un’ottica di valutazione congiunta, sono eletti a garanti degli esiti dei servizi, prestazioni ed interventi erogati e dell’adeguatezza delle strutture e dei percorsi, in un’ottica di riduzione del ricorso all’istituzionalizzazione ed all’ospedalizzazione non appropriata. c) Il ridisegno delle strutture ospedaliere, valorizzando il ruolo degli ospedali della rete regionale secondo un’ottica volta ad assicurare sia maggiori standard di sicurezza e di qualità, sia economie di scala e di gamma. Gli ospedali vengono indirizzati ad operare in modo fortemente integrato tra loro e con il territorio, superando campanilismi e frammentazioni. Ai cittadini vengono garantiti, secondo protocolli predefiniti, sia l’accesso alle prestazioni innovative e ad alto costo, sia l’erogazione in tempi adeguati di tutte le cure appropriate rispetto alle specifiche condizioni cliniche, nonché esiti in linea con quelli riportati dalla ricerca scientifica. Gli ambienti e le strutture sono resi confortevoli e adeguati a rispettare i requisiti minimi per l’accreditamento. L’ospitalità alberghiera e la vita di relazione muovono dal rispetto della persona e della qualità della vita anche durante il periodo di ricovero ospedaliero. Questi concetti valgono anche per le strutture residenziali, semiresidenziali e per il territorio in genere. d) Lo sviluppo di soluzioni in merito al problema dell’adeguatezza e dell’utilizzo delle risorse, posto che il trend di crescita dei costi del sistema sanitario risulta superiore al tasso di crescita del PIL e che l’invecchiamento della popolazione che caratterizzerà il quadro demografico nei i prossimi anni, accentuerà ulteriormente questo fenomeno. Parallelamente, il sistema sanitario e 2
sociosanitario (considerato come un sistema unico da un punto di vista funzionale) viene orientato ad un migliore utilizzo delle risorse con modifiche organizzative nell’erogazione dei servizi (tempestività, trasparenza, condivisione, verifica) e con economie di scala. Infine, vengono adottati nuovi modelli di assegnazione e di riparto per assicurare, nell’ambito della strategia complessiva, maggiore equità nella distribuzione territoriale delle risorse stesse in rapporto ai bisogni. e) La definizione puntuale degli investimenti in ricerca, innovazione, sviluppo, formazione, tese a valorizzare e ad orientare le competenze e conoscenze del patrimonio strutturale e scientifico esistente in Friuli Venezia Giulia (IRCCS, Università, Area di ricerca ecc.) al fine di capitalizzare i risultati già ottenuti e di riorientare le attività in aree critiche e prioritarie per la Regione nonché per integrare fortemente le attività e le risorse con quelle del SSR. La sperimentazione di forme innovative di assistenza e di welfare e la diffusione e condivisione dei risultati di eccellenza nell’ambito della collaborazione internazionale. f) Il collegamento delle varie istituzioni presenti sul territorio attraverso una rete informatica strutturata per dialogare con il cittadino in forma semplice, immediata e trasparente, risolvendo tempestivamente i problemi di ogni giorno e limitando il ricorso alla burocrazia ed alla delega della responsabilità. g) La ricerca e lo sviluppo di condizioni di benessere sul posto di lavoro valorizzando l’apporto individuale di ogni operatore del sistema, garantendo il conseguimento di adeguati livelli di preparazione e formazione professionale rispetto al ruolo ricoperto nell’organizzazione, la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali e la configurazione di situazioni ambientali in grado di favorire l’integrazione sociale e culturale degli operatori tra territorio, ospedali ed altre istituzioni. In conformità a questi riferimenti (missione, valori, visione), mediante l’analisi dello stato dell’arte con i relativi punti di forza e di debolezza nonché con le opportunità e le minacce (vedi documento “Stato dell’arte e criticità”), è stato possibile definire concretamente la strategia che sarà realizzata nel prossimo triennio per svolgere la missione definita secondo i principi ed i valori appena enunciati. VALORI MISSIONE VISIONE STATO DELL’ARTE, ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA, ANALISI DELLE MINACCE E DELLE OPPORTUNITA’ PER INDIVIDUARE AREE CRITICHE DI BISOGNO E DI OFFERTA SU CUI INTERVENIRE DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA E SUA ARTICOLAZIONE IN ASSI STRATEGICI 3
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funzionale) viene orientato ad un migliore utilizzo delle risorse con modifiche<br />
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modelli di assegnazione e di riparto <strong>per</strong> assicurare, nell’ambito della strategia<br />
complessiva, maggiore equità nella distribuzione territoriale delle risorse stesse<br />
in rapporto ai bisogni.<br />
e) La definizione puntuale degli investimenti in ricerca, innovazione, sviluppo,<br />
formazione, tese a valorizzare e ad orientare le competenze e conoscenze del<br />
patrimonio strutturale e scientifico esistente in Friuli Venezia Giulia (IRCCS,<br />
Università, Area di ricerca ecc.) al fine di capitalizzare i risultati già ottenuti e di<br />
riorientare le attività in aree critiche e prioritarie <strong>per</strong> la Regione nonché <strong>per</strong><br />
integrare fortemente le attività e le risorse con quelle del SSR. La<br />
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condivisione dei risultati di eccellenza nell’ambito della collaborazione<br />
internazionale.<br />
f) Il collegamento delle varie istituzioni presenti sul territorio attraverso una rete<br />
informatica strutturata <strong>per</strong> dialogare con il cittadino in forma semplice,<br />
immediata e trasparente, risolvendo tempestivamente i problemi di ogni giorno e<br />
limitando il ricorso alla burocrazia ed alla delega della responsabilità.<br />
g) La ricerca e lo sviluppo di condizioni di benessere sul posto di lavoro<br />
valorizzando l’apporto individuale di ogni o<strong>per</strong>atore del sistema, garantendo il<br />
conseguimento di adeguati livelli di preparazione e formazione professionale<br />
rispetto al ruolo rico<strong>per</strong>to nell’organizzazione, la prevenzione degli infortuni sul<br />
lavoro e delle malattie professionali e la configurazione di situazioni ambientali<br />
in grado di favorire l’integrazione sociale e culturale degli o<strong>per</strong>atori tra territorio,<br />
ospedali ed altre istituzioni.<br />
In conformità a questi riferimenti (missione, valori, visione), mediante l’analisi dello<br />
stato dell’arte con i relativi punti di forza e di debolezza nonché con le opportunità e le<br />
minacce (vedi documento “Stato dell’arte e criticità”), è stato possibile definire<br />
concretamente la strategia che sarà realizzata nel prossimo triennio <strong>per</strong> svolgere la<br />
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VALORI<br />
MISSIONE<br />
VISIONE<br />
STATO DELL’ARTE, ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA,<br />
ANALISI DELLE MINACCE E DELLE OPPORTUNITA’ PER INDIVIDUARE AREE<br />
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