PSSR 2006-08.pdf - Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 - "Bassa ...

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Nel triennio 2006-2008 saranno perseguiti i seguenti obiettivi. • Perfezionare le modalità di determinazione quali/quantitativa con prospettiva triennale dei fabbisogni delle figure mediche e delle professioni sanitarie, in collaborazione con gli enti e le istituzioni di settore, applicando criteri efficaci e trasparenti. • Attivare interventi in aree critiche come la pediatria e la psichiatria per promuovere una maggiore collaborazione tra Servizio sanitario e Università • Attivare rapporti di collaborazione con i Paesi e le Regioni confinanti (in particolare con il Veneto) per lo sviluppo di una rete formativa in grado di rispondere alle esigenze di un bacino d’utenza più vasto differenziando opportunamente i segmenti di attività. • Rinnovare i protocolli d’intesa introdotti dall’art. 6, comma 3 del DLGS 502/92 e successive modifiche ed integrazioni, stipulati tra Regione e Università di Trieste e di Udine, per la formazione di base delle professioni sanitarie e delle lauree specialistiche. • Rinnovare il sistema di raccolta dati esistente con una banca dati più rispondente alle attuali esigenze di governo della materia. Formazione continua e sistema ECM regionale La strategia si basa sulla istituzione di un governo complessivo della formazione per promuovere lo sviluppo delle competenze dei professionisti del Sistema sanitario regionale e dei Servizi sociali a garanzia di risposte efficaci, appropriate e sicure a tutela dei cittadini. Nel triennio saranno perseguiti le seguenti finalità ed obiettivi: • Avvio del sistema di monitoraggio per garantire pari opportunità di sviluppo a tutto il personale per l’acquisizione di livelli sempre più elevati di competenze professionali coerenti con i nuovi bisogni emergenti dal contesto sociale e con i nuovi modelli organizzativi; • Sviluppo del sistema ECM con particolare riferimento alle metodologie innovative quali formazione sul campo ed e-learning; • Miglioramento della fruibilità del sistema ECM regionale attraverso la costruzione dell’anagrafe dei crediti e l’iscrizione on-line agli eventi; • Accreditamento provider; • Sviluppo della formazione nelle Aziende sanitarie attraverso la realizzazione di un piano formativo annuale coerente con le linee strategiche regionali (in particolare quelle collegate allo sviluppo dell’assistenza territoriale che dovranno essere integrate con il sociale, ma anche la formazione ai professionisti affinché costituiscano innanzitutto una rete ospedaliera in senso culturale) finalizzato a coinvolgere il più elevato numero di professionisti attraverso la realizzazione di eventi formativi multi disciplinari e multi professionali; • Avvio operativo della Consulta per interpretare le esigenze formative delle categorie del ruolo sanitario interessate al processo di formazione continua e per monitorare 110

gli eventi formativi allo scopo di valutare la reale rispondenza degli argomenti trattati con i fabbisogni professionali dei destinatari; • Predisposizione delle linee guida regionali sulla formazione e costruzione di un sistema di valutazione della qualità delle attività formative; • Individuazione delle modalità di riconoscimento di crediti acquisiti in esperienze formative all’estero. Piano della formazione degli Operatori Socio Sanitari Questa Regione con la DGR n. 1879 del 31 maggio 2001, ha recepito le disposizioni contenute nell'Accordo dd. 22 febbraio 2001, che individua l'OSS quale figura di riferimento per l'assistenza di base alla persona in grado di intervenire, nell'ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario. La formazione di tale figura (OSS) è realizzata dalla Regione tramite percorsi di 1000 ore, di 200 o di 600 ore compensative, realizzata da Enti gestori, esterni accreditati e/o dalle Aziende sanitarie regionali. Dalle rilevazioni effettuate nell’area sanitaria si è evidenziato che: • permane un modesto numero di operatori in servizio privo di qualifica e con qualifica di OTA che non ha voluto partecipare alle iniziative formative fin ora attivate dalle Aziende sanitarie e non intende farlo nel futuro, e di un esiguo numero di operatori in servizio che potrebbe accedere alle Misure compensative di 200 o di 600 ore; • sussiste l'esigenza di attivare con urgenza i corsi “Moduli di formazione complementare in assistenza sanitaria” per una parte degli OSS in servizio, considerata la riorganizzazione delle attività assistenziali all'interno dei Dipartimenti e la costante difficoltà a reperire infermieri. Dalle rilevazioni effettuate nel area socio assistenziale si è evidenziato che: • esiste ancora un forte divario tra le professionalità richieste e previste dalla normativa vigente e la realtà operante nelle strutture residenziali e nei servizi territoriali; • l'esternalizzazione dei servizi di assistenza riveste ormai una quota consistente di operatori addetti a mansioni di assistenza diretta alla persona alle dipendenze di soggetti esterni all'ente gestore; • gli operatori addetti a mansioni assistenziali senza qualifica che prestano attività dirette alla persona sono un numero rilevante ed in particolare tra i soggetti delle cooperative. Tali operatori, in prevalenza donne, presentano notevole difficoltà a frequentare, in maniera continuativa, il percorso formativo di 1000 ore per il conseguimento della qualifica di OSS, per cui si è deciso di individuare un percorso formativo frammentato per il conseguimento della stessa, che possa garantire le pari opportunità e conciliare la vita professionale con quella familiare; • permane ancora un discreto numero di operatori con qualifica ADEST o OTA che potrebbero perseguire un percorso formativo di miglioramento verso la qualifica di OSS; esiste un discreto numero di operatori in possesso della qualifica di operatore sociale o di tecnico dei servizi sociali o di titoli legalmente riconosciuti attinenti l'acquisizione di competenze tecnico professionali nei processi di assistenza e con 111

gli eventi formativi allo scopo di valutare la reale rispondenza degli argomenti trattati<br />

con i fabbisogni professionali dei destinatari;<br />

• Predisposizione delle linee guida regionali sulla formazione e costruzione di un<br />

sistema di valutazione della qualità delle attività formative;<br />

• Individuazione delle modalità di riconoscimento di crediti acquisiti in es<strong>per</strong>ienze<br />

formative all’estero.<br />

Piano della formazione degli O<strong>per</strong>atori Socio <strong>Sanitari</strong><br />

Questa Regione con la DGR n. 1879 del 31 maggio 2001, ha recepito le<br />

disposizioni contenute nell'Accordo dd. 22 febbraio 2001, che individua l'OSS quale figura<br />

di riferimento <strong>per</strong> l'assistenza di base alla <strong>per</strong>sona in grado di intervenire, nell'ambito delle<br />

proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario.<br />

La formazione di tale figura (OSS) è realizzata dalla Regione tramite <strong>per</strong>corsi di<br />

1000 ore, di 200 o di 600 ore compensative, realizzata da Enti gestori, esterni accreditati<br />

e/o dalle Aziende sanitarie regionali.<br />

Dalle rilevazioni effettuate nell’area sanitaria si è evidenziato che:<br />

• <strong>per</strong>mane un modesto numero di o<strong>per</strong>atori in servizio privo di qualifica e con<br />

qualifica di OTA che non ha voluto partecipare alle iniziative formative fin ora<br />

attivate dalle Aziende sanitarie e non intende farlo nel futuro, e di un esiguo numero<br />

di o<strong>per</strong>atori in servizio che potrebbe accedere alle Misure compensative di 200 o di<br />

600 ore;<br />

• sussiste l'esigenza di attivare con urgenza i corsi “Moduli di formazione<br />

complementare in assistenza sanitaria” <strong>per</strong> una parte degli OSS in servizio,<br />

considerata la riorganizzazione delle attività assistenziali all'interno dei Dipartimenti<br />

e la costante difficoltà a re<strong>per</strong>ire infermieri.<br />

Dalle rilevazioni effettuate nel area socio assistenziale si è evidenziato che:<br />

• esiste ancora un forte divario tra le professionalità richieste e previste dalla<br />

normativa vigente e la realtà o<strong>per</strong>ante nelle strutture residenziali e nei servizi<br />

territoriali;<br />

• l'esternalizzazione dei servizi di assistenza riveste ormai una quota consistente di<br />

o<strong>per</strong>atori addetti a mansioni di assistenza diretta alla <strong>per</strong>sona alle dipendenze di<br />

soggetti esterni all'ente gestore;<br />

• gli o<strong>per</strong>atori addetti a mansioni assistenziali senza qualifica che prestano attività<br />

dirette alla <strong>per</strong>sona sono un numero rilevante ed in particolare tra i soggetti delle<br />

coo<strong>per</strong>ative. Tali o<strong>per</strong>atori, in prevalenza donne, presentano notevole difficoltà a<br />

frequentare, in maniera continuativa, il <strong>per</strong>corso formativo di 1000 ore <strong>per</strong> il<br />

conseguimento della qualifica di OSS, <strong>per</strong> cui si è deciso di individuare un <strong>per</strong>corso<br />

formativo frammentato <strong>per</strong> il conseguimento della stessa, che possa garantire le<br />

pari opportunità e conciliare la vita professionale con quella familiare;<br />

• <strong>per</strong>mane ancora un discreto numero di o<strong>per</strong>atori con qualifica ADEST o OTA che<br />

potrebbero <strong>per</strong>seguire un <strong>per</strong>corso formativo di miglioramento verso la qualifica di<br />

OSS; esiste un discreto numero di o<strong>per</strong>atori in possesso della qualifica di o<strong>per</strong>atore<br />

sociale o di tecnico dei servizi sociali o di titoli legalmente riconosciuti attinenti<br />

l'acquisizione di competenze tecnico professionali nei processi di assistenza e con<br />

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