Testo in formato pdf - Testimonigeova

Testo in formato pdf - Testimonigeova Testo in formato pdf - Testimonigeova

testimonigeova.com
from testimonigeova.com More from this publisher
14.06.2013 Views

Daniele/note storiche 28-07-2004 9:59 Pagina 423 CAPIRE DANIELE canonica. “Il popolo costernato si sottomise con tanta umiltà agli ordini del papa, che il re si vide generalmente abbandonato dai cortigiani e dai domestici... infine dovette cedere... Si vide il re... confessare pubblicamente i suoi errori, dopo avere lottato per tre anni contro gli anatemi”. Baquol-Schnitzler, Atlas historique, vol. II, tav. 65, citato da J.Vuilleumier, ibidem, p. 216. e) Nel 1073 salì sul trono pontificio Gregorio VII, uno dei più grandi pontefici del Medioevo. Già nei primi mesi del suo pontificato si trovò in conflitto col re Filippo I di Francia per l’intervento di costui nell’elezione dei vescovi, e lo minacciò di anatema e di deposizione. Gregorio concepì un progetto che mise in luce le mire del papato in questo scorcio dell’XI secolo: “affidare alla Chiesa la completa direzione della società umana”. Scrive lo storico S.Hellmann: “Poiché la politica papale mirava a un dominio universale, Gregorio VII non si è contentato di liberare la Chiesa dallo stato e di subordinarlo più strettamente al papato; egli vagheggiò uno stato mondiale teocratico sotto la direzione del sommo sacerdote della chiesa cristiana” (op. cit., pp. 261-262). Nel 1074 l’energico pontefice progettò di muovere in aiuto dei cristiani orientali alla testa di un esercito di cavalieri come Pontifex e Dux. Nel 1075 promosse una riforma radicale che si compendiò nelle 27 massime del Dictatus Papae (vedi nota 10) nelle quali , fra altre rivendicazioni, era proclamato il potere assoluto del Papa in quanto capo della Chiesa universale di deporre i sovrani temporali, sottoposti all’autorità della Chiesa. In quello stesso anno (1075) papa Gregorio indisse un concilio che vietò l’investitura degli ecclesiastici da parte dei sovrani temporali. Si aprì un conflitto assai teso fra il papa e l’imperatore di Germania Enrico IV, per nulla disposto a rinunciare alla nomina dei vescovi nei suoi domìni (Lotta per le Investiture). Un sinodo di vescovi tedeschi convocati a Worms per volontà dell’imperatore depose il Papa. Per tutta risposta Gregorio VII, in un concilio che si riunì nel Laterano quello stesso anno, depose e scomunicò Enrico IV sciogliendone i sudditi dal giuramento di fedeltà. “Nella potente sentenza che egli pronunciava - osserva S.Hellmann - era tutta compendiata la pretesa della Chiesa al dominio del mondo...” (op. cit., p. 264). “Chi era stato scomunicato dal papa - scrive E.Chastel - veniva abbandonato dai parenti, dagli amici, dalla servitù, giacchè chiunque avesse relazioni con uno scomunicato ne condivideva la pena... Nei territori sotto la giurisdizione di un principe ribelle le chiese dovevano rimanere chiuse, non si doveva più celebrare il culto: non più benedizione, non più sacramenti, non più riti nuziali, non più sepolture in terra consacrata; digiuni rigorosi, tristezza, terrore al massimo grado in luogo di feste, fino a quando i sudditi, vedendo compromessi i loro interessi eterni e temporali, i loro piaceri e la loro salvazione per colpa di un principe ostinato, non lo avessero costretto con la ribellione a piegarsi sotto la legge del capo della Chiesa” (Histoire di Christianisme, vol. III, pp. 229, 231, citato da J.Vuilleumier, ibidem, pp. 215-216). Enrico IV, abbandonato dai principi vassalli e dai sudditi in rivolta, nel gennaio del 1077 si vide costretto a recarsi a Canossa in veste di penitente per chie- 423

Daniele/note storiche 28-07-2004 9:59 Pagina 424 NOTE STORICHE dere al papa l’assoluzione. Gregorio lo ricevette nel castello di Matilde di Toscana dopo tre giorni di attesa a piedi nudi e gli concesse la revoca della scomunica. Nel 1084 Enrico fece eleggere dai vescovi tedeschi l’antipapa Clemente III e da lui si fece incoronare imperatore Gregorio lo scomunicò per la seconda volta ed egli discese in Italia e occupò Roma; il papa liberato dai Normanni, si rifugiò in Salerno e lì morì nel 1085. La lotta per le investiture aveva comunque messo in luce il grado di potenza a cui era pervenuto il Papato nella seconda metà dell’XI secolo. Nel 1095 papa Urbano II (1088-1099), in un sinodo che si tenne a Clérmont, colpì di scomunica il re di Francia Filippo I reo di avere ripudiato la moglie Bertha e sposato in seconde nozze Berthrada. Sotto il pontificato di Pasquale II (1099-1118) il re Filippo si vide costretto a sottomettersi al pontefice romano. Durante un concilio che si tenne a Parigi nel 1103 Filippo I, come Enrico IV di Germania 26 anni prima di lui, a piedi nudi e col saio di penitente implorò il perdono del papa e fu riammesso nel seno della Chiesa romana. Nel 1111 Enrico V di Germania - il figlio dell’imperatore che dovette andare a Canossa - prostrato davanti a papa Pasquale II (1099-1118) assiso sul seggio pontificio ricevette la corona imperiale dai piedi del pontefice il quale subito la fece rotolare a terra con un calcio per significare che avrebbe potuto togliergliela in qualsiasi momento se se ne fosse mostrato indegno. I cardinali poi la raccolsero e ne cinsero il capo dell’imperatore. Nel 1140 papa Innocenzo II (1130-1143) scagliò l’interdetto sul regno di Francia perché Luigi VII si era rifiutato di riconoscere il nuovo arcivescovo di Bourges. Papa Alessandro III (1159-1181) tenne testa con grande energia all’imperatore di Germania Federico I Barbarossa nella lotta per la guida della cristianità occidentale. Incoronato nel 1155 re d’Italia a Pavia e imperatore del sacro Romano Impero a Roma da papa Adriano IV (1154-1159), Federico I era sceso più volte in Italia per imporre ai Comuni e al Papato l’autorità imperiale: poiché l’avevano rifiutata, distrusse Crema nel 1160 e Milano nel 1162; nel 1166 aveva occupato per breve tempo Roma. Battuto a Legnano nel 1176 dalla Lega Lombarda, l’anno seguente si vide costretto a stipulare la pace con papa Alessandro III a Venezia per ricevere l’assoluzione. Enrico II Plantageneto re d’Inghilterra (1154-1189) fu tenacemente avversato da Thomas Becket arcivescovo di Cantenbury e rigido difensore dei diritti papali, perché con le Costituzioni di Clarendon del 1164 il re aveva sottoposto il clero alla giurisdizione del tribunale regio. Accusato dell’assassinio dell’arcivescovo, Enrico II fu colpito di anatema da papa Alessandro III. Per ottenere la sospensione della pena, il re dovette sottoporsi pubblicamente alla fustigazione sulla tomba del suo mortale nemico Thomas Becket. f) Innocenzo III (1198-1216), un pontefice della statura morale di Gregorio VII, come Gregorio si batté per l’affermazione dell’autorità assoluta dei pontefici 424

Daniele/note storiche 28-07-2004 9:59 Pag<strong>in</strong>a 424<br />

NOTE STORICHE<br />

dere al papa l’assoluzione. Gregorio lo ricevette nel castello di Matilde di Toscana<br />

dopo tre giorni di attesa a piedi nudi e gli concesse la revoca della scomunica.<br />

Nel 1084 Enrico fece eleggere dai vescovi tedeschi l’antipapa Clemente III e<br />

da lui si fece <strong>in</strong>coronare imperatore Gregorio lo scomunicò per la seconda volta<br />

ed egli discese <strong>in</strong> Italia e occupò Roma; il papa liberato dai Normanni, si rifugiò<br />

<strong>in</strong> Salerno e lì morì nel 1085. La lotta per le <strong>in</strong>vestiture aveva comunque messo<br />

<strong>in</strong> luce il grado di potenza a cui era pervenuto il Papato nella seconda metà<br />

dell’XI secolo.<br />

Nel 1095 papa Urbano II (1088-1099), <strong>in</strong> un s<strong>in</strong>odo che si tenne a Clérmont,<br />

colpì di scomunica il re di Francia Filippo I reo di avere ripudiato la moglie<br />

Bertha e sposato <strong>in</strong> seconde nozze Berthrada. Sotto il pontificato di Pasquale<br />

II (1099-1118) il re Filippo si vide costretto a sottomettersi al pontefice romano.<br />

Durante un concilio che si tenne a Parigi nel 1103 Filippo I, come Enrico<br />

IV di Germania 26 anni prima di lui, a piedi nudi e col saio di penitente implorò<br />

il perdono del papa e fu riammesso nel seno della Chiesa romana.<br />

Nel 1111 Enrico V di Germania - il figlio dell’imperatore che dovette andare<br />

a Canossa - prostrato davanti a papa Pasquale II (1099-1118) assiso sul seggio<br />

pontificio ricevette la corona imperiale dai piedi del pontefice il quale subito la<br />

fece rotolare a terra con un calcio per significare che avrebbe potuto togliergliela<br />

<strong>in</strong> qualsiasi momento se se ne fosse mostrato <strong>in</strong>degno. I card<strong>in</strong>ali poi la raccolsero<br />

e ne c<strong>in</strong>sero il capo dell’imperatore.<br />

Nel 1140 papa Innocenzo II (1130-1143) scagliò l’<strong>in</strong>terdetto sul regno di<br />

Francia perché Luigi VII si era rifiutato di riconoscere il nuovo arcivescovo di<br />

Bourges.<br />

Papa Alessandro III (1159-1181) tenne testa con grande energia all’imperatore<br />

di Germania Federico I Barbarossa nella lotta per la guida della cristianità<br />

occidentale. Incoronato nel 1155 re d’Italia a Pavia e imperatore del sacro Romano<br />

Impero a Roma da papa Adriano IV (1154-1159), Federico I era sceso più<br />

volte <strong>in</strong> Italia per imporre ai Comuni e al Papato l’autorità imperiale: poiché<br />

l’avevano rifiutata, distrusse Crema nel 1160 e Milano nel 1162; nel 1166 aveva<br />

occupato per breve tempo Roma.<br />

Battuto a Legnano nel 1176 dalla Lega Lombarda, l’anno seguente si vide<br />

costretto a stipulare la pace con papa Alessandro III a Venezia per ricevere l’assoluzione.<br />

Enrico II Plantageneto re d’Inghilterra (1154-1189) fu tenacemente avversato<br />

da Thomas Becket arcivescovo di Cantenbury e rigido difensore dei diritti papali,<br />

perché con le Costituzioni di Clarendon del 1164 il re aveva sottoposto il clero<br />

alla giurisdizione del tribunale regio. Accusato dell’assass<strong>in</strong>io dell’arcivescovo,<br />

Enrico II fu colpito di anatema da papa Alessandro III. Per ottenere la sospensione<br />

della pena, il re dovette sottoporsi pubblicamente alla fustigazione sulla<br />

tomba del suo mortale nemico Thomas Becket.<br />

f) Innocenzo III (1198-1216), un pontefice della statura morale di Gregorio<br />

VII, come Gregorio si batté per l’affermazione dell’autorità assoluta dei pontefici<br />

424

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!