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Testo in formato pdf - Testimonigeova

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Daniele/note storiche 28-07-2004 9:59 Pag<strong>in</strong>a 420<br />

NOTE STORICHE<br />

9. ASCESA E DECLINO DEL PAPATO<br />

a) Fu attraverso un processo graduale, avviatosi assai presto nella storia<br />

della Chiesa, che si affermò la supremazia di Roma rispetto alle altre sedi della<br />

cristianità. I primi segni della tendenza di Roma a imporsi quale centro del<br />

mondo cristiano sono r<strong>in</strong>tracciabili già nel II secolo.<br />

Ireneo (c.ca 140-200) e Tertulliano (c.ca 155-225) sostennero l’autorità di<br />

Roma come città apostolica.<br />

Nel III secolo Cipriano (205-258) attribuì all’apostolo Pietro la fondazione<br />

della chiesa di Roma ed espresse l’op<strong>in</strong>ione che pertanto il vescovo di questa<br />

chiesa dovesse essere onorato al di sopra di tutti gli altri vescovi e che i suoi<br />

punti di vista e le sue decisioni dovessero prevalere su quelle degli altri dignitari<br />

della Chiesa.<br />

Nel IV secolo dapprima si pervenne a un’equiparazione delle sedi patriarcali<br />

(Gerusalemme, Antiochia, Alessandria e Roma [Concilio di Nicea, 325]); poi<br />

la sede romana col favore dell’Imperatore Costant<strong>in</strong>o acquistò una posizione<br />

prem<strong>in</strong>ente fra le altre sedi primarie della cristianità.<br />

Da questo momento la Chiesa, se da un lato fu liberata dalle persecuzioni,<br />

dall’altro venne a trovarsi sotto la pesante tutela dello Stato. Scrive lo storico Carl<br />

Gr<strong>in</strong>berg: “Lo Stato mantenne l’unità della Chiesa e la protesse contro le persecuzioni,<br />

ma per contro l’autorità temporale si permise di alienare la primitiva libertà<br />

della Chiesa. Costant<strong>in</strong>o faceva pesare la sua autorità nelle questioni religiose<br />

non meno che negli affari temporali” (Storia Universale, vol. 3, p. 282).<br />

Dal canto suo, la Chiesa cercò di adeguarsi per certi versi alla politica<br />

dell’Impero; per esempio prese a modello la riorganizzazione dell’amm<strong>in</strong>istrazione<br />

politica dell’Impero attuata da Costant<strong>in</strong>o per organizzare la propria amm<strong>in</strong>istrazione<br />

e la stessa gerarchia ecclesiastica.<br />

Intorno al 343 il S<strong>in</strong>odo di Sardica pose sotto la giurisdizione di Roma i vescovi<br />

metropolitani o arcivescovi.<br />

Damaso I (366-384) propugnò l’autorità del vescovo di Roma sulla base<br />

della tradizione riguardo all’apostolo Pietro; nacque il concetto di Sede apostolica<br />

ed ebbe <strong>in</strong>izio l’evoluzione dell’ufficio del vescovo di Roma verso il papato.<br />

L’Imperatore Teodosio I (347-395) riconobbe il vescovo di Roma custode<br />

della vera fede e massima autorità religiosa.<br />

Siricio I (vescovo di Roma dal 384 al 399) fece sentire a tutte le chiese il dovere<br />

di uniformarsi alla condotta della chiesa di Roma e proibì l’ord<strong>in</strong>azione dei<br />

vescovi senza l’autorizzazione della “Sede apostolica”.<br />

Ispirandosi nella forma ai decreti imperiali, Siricio redasse le Costituzioni<br />

pontificie (Decretalia constituta) <strong>in</strong> cui è attestata l’identità del papa e di Pietro<br />

(pare che sia stato il primo vescovo di Roma ad assumere il titolo di papa).<br />

Innocenzo I (402-417) rivendicò, senza riuscire a ottenerla, la giurisdizione<br />

sull’<strong>in</strong>tera cristianità.<br />

b) Leone I Magno (440-461) è considerato il fondatore del primato romano.<br />

Nel 451 papa Leone protestò contro la dichiarazione del Concilio di Calcedonia<br />

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