14.06.2013 Views

Testo in formato pdf - Testimonigeova

Testo in formato pdf - Testimonigeova

Testo in formato pdf - Testimonigeova

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Daniele/note storiche 28-07-2004 9:59 Pag<strong>in</strong>a 415<br />

CAPIRE DANIELE<br />

Roma, rimase ucciso <strong>in</strong> combattimento (552). I goti sconfitti si raccolsero a Pavia<br />

e ivi elessero loro re Teja che si era dist<strong>in</strong>to combattendo valorosamente contro i<br />

bizant<strong>in</strong>i.<br />

Intanto Narsete, giunto sotto le mura di Roma occupata dai goti, con uno<br />

stratagemma si impadronì rapidamente della città costr<strong>in</strong>gendo i barbari alla fuga<br />

o alla resa. Teja attraversò l’Appenn<strong>in</strong>o per congiungersi con i goti del Sud, ma<br />

Narsete lo raggiunse a Nocera, presso Napoli, e lo costr<strong>in</strong>se ad accettare battaglia.<br />

I goti combatterono disperatamente ma furono sopraffatti dai bizant<strong>in</strong>i. Teja<br />

rimase ucciso con molti dei suoi, i superstiti si arresero. Era l’anno 553.<br />

Molti Ostrogoti riattraversarono le Alpi e tornarono ai luoghi d’orig<strong>in</strong>e, altri<br />

si sparsero per l’Italia e si confusero con le popolazioni <strong>in</strong>digene, altri ancora si<br />

r<strong>in</strong>chiusero <strong>in</strong> varie città fortificate e alla f<strong>in</strong>e si arresero.<br />

“Così - scrive il Villari - ebbe f<strong>in</strong>e la guerra greco-gota, durata vent’anni, che<br />

ridusse l’Italia all’estrema rov<strong>in</strong>a. Il regno degli Ostrogoti , durato sessantaquattro<br />

anni, fu distrutto per sempre, ed essi, come popolo, scomparvero affatto al pari<br />

dei Vandali, quasi un esercito di ventura che si fosse disciolto” (op. cit., p. 246).<br />

m) Giust<strong>in</strong>iano <strong>in</strong> vecchiaia si dedicò più ai problemi religiosi che alla conduzione<br />

dello Stato. L’<strong>in</strong>teresse per le questioni teologiche che lo aveva sempre<br />

contraddist<strong>in</strong>to divenne quasi una mania religiosa che lo distolse dalle cure temporali.<br />

“Aveva l’ambizione di essere il sostenitore della vera fede, il restauratore<br />

dell’unità non solo dell’Impero, ma anche della Chiesa” (P.Villari).<br />

Avvenne che nelle dottr<strong>in</strong>e di tre vescovi orientali che il IV Concilio di Caledonia<br />

nel 451 aveva approvato, furono scoperte tracce di eresia. I tre punti<br />

controversi (i Tre Capitoli) attrassero l’attenzione di Giust<strong>in</strong>iano che volle avere<br />

la gloria di correggerli. Così anatemizzò i Tre Capitoli e <strong>in</strong>vitò i Monofisiti, ancora<br />

numerosi <strong>in</strong> Oriente, ad aderire alla vera dottr<strong>in</strong>a da lui esposta. La sua <strong>in</strong>iziativa<br />

non ebbe favorevole accoglienza presso i Monofisiti e suscitò fiera opposizione<br />

contro di lui <strong>in</strong> Occidente, dove il suo decreto fu visto come un’offesa<br />

all’autorità del Concilio e del Pontefice stesso. Vigilio, fatto venire a Costant<strong>in</strong>opoli,<br />

cedette alle pressioni di Giust<strong>in</strong>iano e condannò i Tre Capitoli (548) suscitando<br />

un vespaio <strong>in</strong> Occidente. Impressionato, mutò atteggiamento e si mise<br />

contro l’Imperatore, ma alla f<strong>in</strong>e, nel 554, stanco e malato, cedette ancora e r<strong>in</strong>novò<br />

la condanna dei Tre Capitoli.<br />

“Pur tali erano allora la potenza della Chiesa e l’autorità dei Papi - osserva il<br />

Villari - che anche <strong>in</strong> questi anni di debolezza e di patite violenze, si ottennero<br />

per essa dall’Impero nuove e notevoli concessioni” (op. cit., p. 234).<br />

Nel 554 Giust<strong>in</strong>iano, su istanza di Papa Vigilio, pubblicò la Prammatica<br />

Sanzione che estendeva all’Italia la legislazione imperiale (Corpus Juris Civilis).<br />

La Prammatica Sanzione “accrebbe il potere temporale dei Vescovi concedendo<br />

loro il protettorato sul popolo, la giurisdizione civile ord<strong>in</strong>aria sul clero e la vigilanza<br />

sui magistrati” (Enciclopedia Universale De Agost<strong>in</strong>i, p. 963).<br />

Nota ancora il Villari: “Di certo tutte queste concessioni erano fatte ai Vescovi<br />

come ufficiali dipendenti dall’Impero. Ma la Chiesa le accettava senza discutere,<br />

e quando l’autorità dell’Impero com<strong>in</strong>ciò a decadere, ed essa poté sem-<br />

415

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!