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Testo in formato pdf - Testimonigeova

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Daniele/note storiche 28-07-2004 9:59 Pag<strong>in</strong>a 409<br />

CAPIRE DANIELE<br />

tore per la morte dello zio. Giust<strong>in</strong>iano riconobbe la successione di Atalarico e la<br />

reggenza di sua madre. Amalasunta, <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>e a una politica mite e conciliatrice,<br />

volle che suo figlio ricevesse un’educazione romana, ma di fronte alla fiera opposizione<br />

della sua gente si vide costretta ad affidarlo ai capi militari ostrogoti.<br />

Atalarico morì prematuramente nel 534. Secondo le consuetud<strong>in</strong>i dei Goti,<br />

la successione spettava a Teodato, un nipote del defunto Teodorico per parte di<br />

sorella. A lui si rivolse dunque Amalasunta. Ma Teodato non tollerò di essere il<br />

secondo nel governo, perciò l’anno seguente conf<strong>in</strong>ò la zia presso il lago di Bolsena<br />

dove poi venne assass<strong>in</strong>ata. Come vedremo più avanti, fu un buon pretesto<br />

per Giust<strong>in</strong>iano per mettere <strong>in</strong> atto il proposito che meditava da tempo di cacciare<br />

i Goti dall’Italia.<br />

e) Giust<strong>in</strong>iano fu tra i più illustri e fortunati imperatori d’Oriente. Oltretutto<br />

ebbe la ventura di avere al suo fianco una donna <strong>in</strong>telligente e accorta come<br />

l’imperatrice Teodora. Seppe anche scegliere gli uom<strong>in</strong>i più adatti a realizzare i<br />

suoi ambiziosi progetti. Lo si vide quando pose alla testa dell’esercito imperiale<br />

capi abilissimi come Belisario e Narsete, o quando scelse come architetti Isidoro<br />

di Mileto e Antemio di Tralles per la costruzione dello splendido tempio di Santa<br />

Sofia, o ancora quando affidò a Triboniano il compito di compilare il Corpus Juris<br />

Civilis, la grandiosa raccolta di leggi che tanto lustro dette al suo nome.<br />

Il Corpus Juris, compilato da varie commissioni di giuristi che lavorarono<br />

sotto la presidenza di Triboniano, riuniva <strong>in</strong> diverse raccolte tutte le fonti del diritto<br />

romano e comprendeva anche un manuale pratico, le Institutiones. Fra le<br />

suddette raccolte il Codice (Codex Constitutionum) riuniva <strong>in</strong> 12 libri tutti gli<br />

editti imperiali; il Digesto, o Pandette, riassumeva tutti gli scritti classici dei giureconsulti.<br />

In 50 libri il Corpus Juris compendiava ben 1000 volumi. L’opera immane,<br />

com<strong>in</strong>ciata nel 530, fu portata a term<strong>in</strong>e nel 533.<br />

In materia di fede Giust<strong>in</strong>iano fu ortodosso <strong>in</strong>transigente. Discuteva volentieri<br />

su questioni religiose e ci teneva a essere considerato un teologo. Aborriva<br />

l’eresia sotto qualsiasi forma (si <strong>in</strong>tenda per “eresia” ogni deviazione dalla dottr<strong>in</strong>a<br />

tradizionale cattolica) e provava repulsione fisica verso gli “eretici”. “Il solo<br />

tocco di uno di quei maledetti - soleva dire - è già sozzura”. “Verso la Chiesa -<br />

osserva lo storico Carl Gr<strong>in</strong>berg - Giust<strong>in</strong>iano si comportò da degno erede di Costant<strong>in</strong>o”.<br />

E ancora: “Il legame <strong>in</strong>dissolubile che a suo tempo era stato teso da<br />

Costant<strong>in</strong>o fra il trono e l’altare si era mutato ormai <strong>in</strong> un dispotismo temporale<br />

e spirituale nel contempo, che venne poi def<strong>in</strong>ito cesaropapismo. ‘Un solo Stato,<br />

una sola legge, una sola Chiesa’, era l’<strong>in</strong>flessibile canone di governo di Giust<strong>in</strong>iano”<br />

(Storia Universale, vol. 3, pp. 552, 553).<br />

f) Non desta affatto meraviglia che <strong>in</strong> un’epoca <strong>in</strong> cui sulle questioni religiose<br />

regnava ormai una completa identità di vedute fra l’Imperatore e il papa,<br />

Giust<strong>in</strong>iano, nel 533, scrivesse a Papa Giovanni II (532-535) la famosa lettera di<br />

cui riportiamo di seguito i passi più significativi:<br />

“Giust<strong>in</strong>iano, vittorioso, pio, beato, illustre, trionfante, sempre augusto; a<br />

Giovanni, patriarca e santissimo Arcivescovo della città di Roma: ‘Poiché ab-<br />

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