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Daniele/note storiche 28-07-2004 9:59 Pagina 403 CAPIRE DANIELE Pressati da est dagli Unni e dai Sarmati, nel 406 oltrepassarono il Reno , attraversarono la Gallia saccheggiando e devastando, e si fermarono nella Spagna (409). Nel 429, condotti da Genserico (428-477), invasero l’Africa dallo stretto di Gibilterra, devastarono le floride province romane e a Cartagine fondarono un regno. Divenuti abili navigatori, con la flotta percorsero il Mediterraneo orientale assalendo e saccheggiando i litorali italici e balcanici. Nel 455 giunsero a Roma dalla foce del Tevere e la saccheggiarono. Convertitisi all’arianesimo, osteggiarono e perseguitarono i cattolici. Nel 534 un esercito bizantino agli ordini di Belisario, l’abile generale di Giustiniano, prese Cartagine e distrusse il regno dei Vandali. I Burgundi, originari della Scandinavia, intorno al 400 d.C. si stabilirono nella regione tra Metz e Magonza. Nella prima metà del V secolo invasero la provincia belgica dell’Impero e nel 437 furono sconfitti dal generale romano Ezio. Nel 443 si trasferirono nella regione del lago di Ginevra dove fondarono un regno autonomo. Nel 490 scesero in Italia in appoggio a Odoacre, capo degli Eruli, contro Teodorico re degli Ostrogoti, e devastarono la pianura padana. Nel 500 Clodoveo, re dei Franchi, li sconfisse e li rese tributari. Gli Eruli ebbero la Scandinavia come terra di origine. Verso il 260 d.C. un gruppo si unì ai Visigoti che invasero le regioni greche dell’Impero. Sulle rive del Danubio, a nord della Tracia, fondarono un regno. Nel V secolo, sotto la guida di Odoacre, invasero l’Italia e vi si stabilirono. Nel 476 ebbero un ruolo determinante nella caduta dell’Impero d’Occidente. Vinti dagli Ostrogoti, in seguito furono sterminati dai Longobardi. Gli Ostrogoti, ramo orientale della popolazione germanica dei Goti, in origine erano stanziati nell’odierna Ucraina. Nella seconda metà del III secolo d.C. invasero i territori orientali dell’Impero romano. Sconfitti e sottomessi dagli Unni, nel 370 si trasferirono nella Pannonia e da lì nella Mesia. Nel 488, sotto la guida di Teodorico, invasero l’Italia. Sconfitto Odoacre re degli Eruli, fondarono un regno con Ravenna come capitale. Il regno ostrogoto fu distrutto, alla fine della lunga “guerra gotica” (535-553) dalle truppe bizantine mandate in Italia da Giustiniano sotto il comando di Belisario prima e di Narsete poi. I Longobardi, insediati lungo il corso inferiore dell’Elba fin dal I secolo d.C., nella seconda metà del VI secolo emigrarono verso il sud. Nel 568, sotto la guida di Alboino, dilagarono nella pianura padana e occuparono l’Italia del nord estromettendo i Bizantini da gran parte del territorio e fondando un loro regno. Il regno longobardo raggiunse il massimo splendore sotto Liutprando (712-744), il quale donò al papa il castello di Sutri. Carlomagno pose fine al regno longobardo quando invase l’Italia nel 774. I Franchi, una confederazione di tribù germaniche divisa in due gruppi (i Salii e i Ripuari), erano stanziati lungo il corso basso e medio del Reno. Dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente nel 476, i Salii costituirono un regno romano-barbarico che sotto Clodoveo (481-511), della dinastia dei Merovingi, sottomise i Ripuari, gli Alamanni e i Burgundi e controllò tutta la Gallia. Clodoveo fu il primo sovrano barbarico che si convertì alla fede cattolica. Alla sua morte, mentre i successori (i re “fannulloni”) si consumavano in lotte dinastiche, emersero i maestri di palazzo con Pipino Di Heristal. Suo figlio Carlo Martello re- 403

Daniele/note storiche 28-07-2004 9:59 Pagina 404 NOTE STORICHE spinse gli Arabi a Poitiers (733) bloccando la loro avanzata verso il cuore dell’Europa. Il figlio di Carlo Martello, Pipino il Breve (751-768), col consenso di papa Zaccaria depose nel 751 Childerico, ultimo sovrano merovingio, e si fece eleggere re dei Franchi, incoronato nel 754 dallo stesso papa Zaccaria. Su richiesta di papa Stefano II, Pipino venne in Italia, sconfisse Astolfo III re dei Longobardi e donò al papa l’Esarcato e la Pentapoli tolti ai Longobardi (Donazioni di Pipino), territori che divennero il nucleo originale dello Stato Pontificio. Carlomagno, figlio di Pipino il Breve, sconfisse e sottomise definitivamente i Longobardi nel 774, riconfermando le “donazioni di Pipino” al papa. Sconfitti i Sassoni fra il Reno e l’Elba nel 772-804, nell’800 fondò il Sacro Romano Impero. 6. FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE - L’ITALIA SOTTO IL DOMINIO DI ODOACRE a) Nel 472 combatteva nell’esercito di Ricimero schierato sotto le mura di Roma un barbaro di nome Odoacre di cui si ignora la tribù germanica di appartenenza. Costui al tempo di Attila aveva militato nell’esercito degli Unni, ma dopo la morte del re barbaro se ne era separato. Prima del 470 Odoacre venne in Italia alla testa di una banda di barbari germanici in cerca di nuove avventure. In quel tempo era a capo dell’esercito romano il patrizio Oreste, originario della Pannonia, già ministro di Attila. Oreste fu l’ultimo dei generali romani che nominarono e deposero gli imperatori e loro talento. Avrebbe forse voluto assumere lui stesso la porpora imperiale, ma non osò farlo per la sua origine barbarica. Fece comunque eleggere imperatore il figlio adolescente Romolo che per la giovane età fu soprannominato Augustolo (475). L’esercito romano in Italia era formato prevalentemente da elementi barbarici di varia origine: Eruli, Sciri, Turingi. Decisi a insediarsi stabilmente in Italia, i rudi soldati di Oreste pretesero insistentemente un terzo delle terre. Al rifiuto del generale si ribellarono e nominarono loro capo Odoacre che promise ad essi quanto era stato loro negato. Oreste fuggì a Pavia inseguito da Odoacre; la città fu presa e messa al sacco, ma il generale romano riuscì temporaneamente a scampare. Due giorni dopo però fu catturato ed ucciso a Piacenza da Odoacre. Il barbaro vittorioso corse a Ravenna, depose l’Augustolo (era il 28 agosto 476) e lo confinò in una villa presso Napoli con un appannaggio perpetuo. Tramontava l’Impero d’Occidente e cominciava la storia d’Italia; finiva l’antichità e si apriva il Medio Evo. Come Oreste prima di lui, il barbaro Odoacre non osò assumere il titolo di imperatore e neanche quello di re; fu soltanto un re di barbari, osserva lo storico Pasquale Villari. Un’ambasceria mandata da Odoacre a Costantinopoli nel 478 portò all’Imperatore Zenone, con le insegne imperiali, un messaggio perentorio: un solo im- 404

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NOTE STORICHE<br />

sp<strong>in</strong>se gli Arabi a Poitiers (733) bloccando la loro avanzata verso il cuore<br />

dell’Europa. Il figlio di Carlo Martello, Pip<strong>in</strong>o il Breve (751-768), col consenso di<br />

papa Zaccaria depose nel 751 Childerico, ultimo sovrano merov<strong>in</strong>gio, e si fece<br />

eleggere re dei Franchi, <strong>in</strong>coronato nel 754 dallo stesso papa Zaccaria. Su richiesta<br />

di papa Stefano II, Pip<strong>in</strong>o venne <strong>in</strong> Italia, sconfisse Astolfo III re dei Longobardi<br />

e donò al papa l’Esarcato e la Pentapoli tolti ai Longobardi (Donazioni di<br />

Pip<strong>in</strong>o), territori che divennero il nucleo orig<strong>in</strong>ale dello Stato Pontificio.<br />

Carlomagno, figlio di Pip<strong>in</strong>o il Breve, sconfisse e sottomise def<strong>in</strong>itivamente i<br />

Longobardi nel 774, riconfermando le “donazioni di Pip<strong>in</strong>o” al papa. Sconfitti i<br />

Sassoni fra il Reno e l’Elba nel 772-804, nell’800 fondò il Sacro Romano Impero.<br />

6. FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE -<br />

L’ITALIA SOTTO IL DOMINIO DI ODOACRE<br />

a) Nel 472 combatteva nell’esercito di Ricimero schierato sotto le mura di<br />

Roma un barbaro di nome Odoacre di cui si ignora la tribù germanica di appartenenza.<br />

Costui al tempo di Attila aveva militato nell’esercito degli Unni, ma<br />

dopo la morte del re barbaro se ne era separato.<br />

Prima del 470 Odoacre venne <strong>in</strong> Italia alla testa di una banda di barbari germanici<br />

<strong>in</strong> cerca di nuove avventure.<br />

In quel tempo era a capo dell’esercito romano il patrizio Oreste, orig<strong>in</strong>ario<br />

della Pannonia, già m<strong>in</strong>istro di Attila.<br />

Oreste fu l’ultimo dei generali romani che nom<strong>in</strong>arono e deposero gli imperatori<br />

e loro talento. Avrebbe forse voluto assumere lui stesso la porpora imperiale,<br />

ma non osò farlo per la sua orig<strong>in</strong>e barbarica. Fece comunque eleggere<br />

imperatore il figlio adolescente Romolo che per la giovane età fu soprannom<strong>in</strong>ato<br />

Augustolo (475).<br />

L’esercito romano <strong>in</strong> Italia era <strong>formato</strong> prevalentemente da elementi barbarici<br />

di varia orig<strong>in</strong>e: Eruli, Sciri, Tur<strong>in</strong>gi.<br />

Decisi a <strong>in</strong>sediarsi stabilmente <strong>in</strong> Italia, i rudi soldati di Oreste pretesero <strong>in</strong>sistentemente<br />

un terzo delle terre. Al rifiuto del generale si ribellarono e nom<strong>in</strong>arono<br />

loro capo Odoacre che promise ad essi quanto era stato loro negato. Oreste<br />

fuggì a Pavia <strong>in</strong>seguito da Odoacre; la città fu presa e messa al sacco, ma il<br />

generale romano riuscì temporaneamente a scampare. Due giorni dopo però fu<br />

catturato ed ucciso a Piacenza da Odoacre. Il barbaro vittorioso corse a Ravenna,<br />

depose l’Augustolo (era il 28 agosto 476) e lo conf<strong>in</strong>ò <strong>in</strong> una villa presso Napoli<br />

con un appannaggio perpetuo.<br />

Tramontava l’Impero d’Occidente e com<strong>in</strong>ciava la storia d’Italia; f<strong>in</strong>iva l’antichità<br />

e si apriva il Medio Evo.<br />

Come Oreste prima di lui, il barbaro Odoacre non osò assumere il titolo di<br />

imperatore e neanche quello di re; fu soltanto un re di barbari, osserva lo storico<br />

Pasquale Villari.<br />

Un’ambasceria mandata da Odoacre a Costant<strong>in</strong>opoli nel 478 portò all’Imperatore<br />

Zenone, con le <strong>in</strong>segne imperiali, un messaggio perentorio: un solo im-<br />

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