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Testo in formato pdf - Testimonigeova

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Daniele/note storiche 28-07-2004 9:59 Pag<strong>in</strong>a 401<br />

CAPIRE DANIELE<br />

Nel 361 succedette a Costanzo il nipote Giuliano il quale favorì il riprist<strong>in</strong>o<br />

dei culti pagani e fu per questo soprannom<strong>in</strong>ato “l’Apostata”. Con lui, morto nel<br />

363, si est<strong>in</strong>se la d<strong>in</strong>astia costant<strong>in</strong>iana.<br />

Al breve regno di Gioviano (363-364) seguì il regno di Valent<strong>in</strong>iano I, eletto<br />

imperatore dalla corte. Morto Valent<strong>in</strong>iano nel 375 divenne imperatore il fratello<br />

di lui Valente il quale fu sconfitto e ucciso 3 anni dopo nella battaglia di Adrianopoli.<br />

Nel 379 Teodosio I fu nom<strong>in</strong>ato Augusto <strong>in</strong> Oriente da Graziano, morto poi<br />

<strong>in</strong> Occidente nel 383 lottando contro l’usurpatore Magno Massimo. Massimo fu a<br />

sua volta v<strong>in</strong>to e ucciso da Teodosio presso Aquileia 5 anni dopo.<br />

Nel 391 Teodosio elevò il Cristianesimo a religione di Stato e proscrisse i<br />

culti pagani, ma con l’elevazione di Eugenio a imperatore d’Occidente i culti pagani<br />

furono restaurati <strong>in</strong> questa parte dell’Impero. Due anni dopo Eugenio fu<br />

sconfitto e ucciso presso Aquileia e Teodosio rimase unico arbitro dell’Impero<br />

nuovamente unificato.<br />

Morto Teodosio nel 395, l’Impero fu diviso tra i suoi due figli Arcadio, che<br />

resse l’Oriente, e Onorio, che regnò nell’Occidente. Da questo momento vi furono<br />

<strong>in</strong> permanenza un Impero Romano d’Oriente e un Impero Romano d’Occidente<br />

ciascuno con le proprie vicende politiche.<br />

Dal 404 l’Impero d’Occidente ebbe per capitale Ravenna.<br />

Retto da imperatori deboli e sempre più scosso dalle <strong>in</strong>vasioni dei Barbari,<br />

l’impero lat<strong>in</strong>o sopravvisse ancora per un’ottant<strong>in</strong>a d’anni.<br />

A Onorio succedette sul trono dell’Impero d’Occidente, a Ravenna, Giovanni<br />

(423-425) e a Giovanni Valent<strong>in</strong>iano III (425-455) che dal 450 risiedette a<br />

Roma. Nel 451 gli Unni di Attila devastarono la Pianura Padana e distrussero<br />

Aquileia. Nel 454 Valent<strong>in</strong>iano III uccise il valoroso generale Ezio che nel 451<br />

aveva resp<strong>in</strong>to gli Unni nella Gallia; l’anno seguente egli stesso morì assass<strong>in</strong>ato.<br />

Il suo successore, Petronio Massimo, rimase ucciso lo stesso anno (455) durante<br />

il sacco di Roma ad opera dei Vandali.<br />

Si aprì una crisi di potere e Ricimero, un generale d’orig<strong>in</strong>e svevo-gotica salito<br />

ai massimi onori durante il regno di Valent<strong>in</strong>iano III, dopo la morte di costui<br />

nel 455 nom<strong>in</strong>ò e depose imperatori a suo arbitrio. Così si succedettero l’uno<br />

all’altro dopo brevi periodi di regno: Avito (455-456), Maggiorano (457-461), Libio<br />

Severo (461-465), Antemio (467-472) dopo 2 anni di <strong>in</strong>terregno, e Olibio<br />

(472). Morto Ricimero, fu fatto imperatore a Ravenna Glicerio (473), il quale fu<br />

v<strong>in</strong>to e deposto dopo pochi mesi di regno da Giulio Nepote che regnò <strong>in</strong> luogo<br />

suo (474-475). Giulio Nepote fu a sua volta deposto dal suo magister militum<br />

(capo dell’esercito) Oreste, un romano della Pannonia che era stato aiutante di<br />

Attila e capo di un esercito di Germani e al quale l’imperatore d’Oriente, Zenone,<br />

aveva conferito il titolo di “Patrizio Romano”. Oreste fece acclamare imperatore<br />

il suo figlio adolescente Romolo (475-476) che fu soprannom<strong>in</strong>ato “Augustolo”.<br />

I Barbari al servizio di Oreste chiesero per sé come compenso un terzo<br />

delle terre. Avendo rifiutato quella richiesta, il patrizio fu travolto da una ribellione<br />

capeggiata da Odoacre, capo di un forte cont<strong>in</strong>gente di Eruli, e ucciso a<br />

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