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Testo in formato pdf - Testimonigeova

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Daniele/note storiche 28-07-2004 9:59 Pag<strong>in</strong>a 383<br />

CAPIRE DANIELE<br />

morte di Cambise, ma, una volta vittorioso, regnò <strong>in</strong>contrastato su un impero<br />

che si estendeva dall’Indo all’Ellesponto lungo l’asse est-ovest, e dall’Armenia<br />

alla Nubia lungo la direttrice nord-sud.<br />

L’impero degli Achemenidi raggiunse la massima estensione territoriale con<br />

la conquista della pianura dell’Indo nel 513 a.C. e la sottomissione della Tracia e<br />

della Macedonia nel 514 ad opera di questo grande monarca, non a torto considerato<br />

dagli storici il vero fondatore dell’impero persiano.<br />

Sovrano energico e illum<strong>in</strong>ato, Dario governò con fermezza e saggezza i<br />

suoi immensi domìni. Creò un’efficiente burocrazia amm<strong>in</strong>istrativa, promosse<br />

grandi opere di pace per il benessere dei suoi sudditi, concentrò nei sontuosi<br />

palazzi di Persepoli e di Susa la ricchezza dello stato. Su una roccia presso Behishtun<br />

il gran re ci ha tramandato le vicende del suo regno <strong>in</strong> un lungo testo tril<strong>in</strong>gue<br />

(<strong>in</strong> persiano, <strong>in</strong> babilonese e <strong>in</strong> elamita).<br />

Ai Giudei nel 520 a.C. consentì di ricostruire il tempio del loro Dio <strong>in</strong> Gerusalemme<br />

(vedi Ed 5: 5,6; 6: 6-12).<br />

Gli ultimi anni di regno di Dario furono funestati da gravi rovesci militari:<br />

nel 492 a.C., alla prima spedizione contro i Greci, la flotta fu decimata da una<br />

tempesta davanti al Monte Athos, e la seconda spedizione nel 490 f<strong>in</strong>ì <strong>in</strong> un disastro<br />

a Maratona. Per giunta nel 487 si ribellò e si rese <strong>in</strong>dipendente la grande<br />

satrapia egiziana.<br />

Nel 486 a.C. Dario morì deluso e amareggiato.<br />

Gli successe il figlio Serse I (486-465 a.C.), identificato correntemente con<br />

l’Assuero del libro di Esther. Serse non fu all’altezza del padre né come capo militare<br />

né come leader politico. Le avventure amorose e gli <strong>in</strong>trighi dell’harem lo<br />

assorbirono più della politica e degli affari di stato. Nondimeno nel 485 a.C. egli<br />

marciò contro l’Egitto e lo riconquistò, e due anni dopo <strong>in</strong>tervenne energicamente<br />

<strong>in</strong> Babilonia per domare una rivolta. Nella brutale repressione rimasero<br />

distrutte le fortificazioni, i palazzi e i templi della splendida città.<br />

Indeciso se riprendere la lotta contro Atene o r<strong>in</strong>unciarvi, alla f<strong>in</strong>e Serse cedette<br />

alle suggestioni dei fautori della guerra. Nel 480 a.C. attraversò l’Ellesponto<br />

(rifulse il valore dei Greci alle Termopili), prese Atene e la dette alle fiamme, ma<br />

dovette ritirarsi <strong>in</strong> fretta dopo che la sua flotta era stata distrutta dai Greci a Salam<strong>in</strong>a.<br />

L’anno seguente subì due pesanti sconfitte <strong>in</strong> un solo giorno, a Platea e a<br />

Micale. Nel 466 perse la flotta e l’esercito <strong>in</strong> Panfilia <strong>in</strong> uno scontro sfortunato<br />

con i Greci. L’anno dopo perì per mano dei congiurati <strong>in</strong> una rivolta di palazzo<br />

capeggiata dal potente visir Artabano.<br />

Artaserse I Longimano (465-423 a.C.) salì al trono <strong>in</strong> vece del fratello maggiore<br />

Dario da lui fatto assass<strong>in</strong>are su istigazione di Artabano. Scoperti i raggiri<br />

dell’<strong>in</strong>trigante visir, Artaserse lo fece elim<strong>in</strong>are, e fu così che poté reggersi sul<br />

trono. Di carattere debole e <strong>in</strong>deciso, scarsamente dotato come leader politico e<br />

capo militare, e <strong>in</strong>fluenzato dalla madre e dalla moglie, Artarserse non avrebbe<br />

potuto regnare a lungo senza l’appoggio del cognato Megabise.<br />

Verso il 463 a.C. il libico Inaro tenne <strong>in</strong> scacco le truppe persiane nel delta<br />

del Nilo e nel 460 le resp<strong>in</strong>se con l’aiuto dei Greci. Intanto rivolte e disord<strong>in</strong>i<br />

scoppiarono <strong>in</strong> varie parti dell’impero e Artaserse cercò almeno di mantenersi<br />

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