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Testo in formato pdf - Testimonigeova

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Daniele/9-12 28-07-2004 9:57 Pag<strong>in</strong>a 354<br />

CAPITOLO 11<br />

I LXX <strong>in</strong> Dn 11:30 traducono “i Romani” l’espressione orig<strong>in</strong>ale “le navi di<br />

Kittim”. Sembra dunque chiaro che il vocabolo kittim, riferito <strong>in</strong> orig<strong>in</strong>e all’isola<br />

di Cipro e ai suoi abitanti, <strong>in</strong> seguito fosse esteso al litorale mediterraneo e più<br />

tardi ancora agli oppressori stranieri, che venissero dal sud (Egitto), dal nord (Siria)<br />

o dall’ovest (Macedonia e Roma).<br />

Per la sua orig<strong>in</strong>e il libro di Daniele è più vic<strong>in</strong>o ai riferimenti di Geremia e<br />

di Ezechiele che non a quelli degli scritti tardo-giudaici ove il term<strong>in</strong>e potrebbe<br />

essere stato adoperato come un’estensione dell’uso biblico. Comunque la fraseologia<br />

di Dn 11:30 chiaramente ricorda Nu 24:24, dove “kittim” è riferito a conquistatori<br />

provenienti da occidente. Sebbene non ci sia accordo fra gli studiosi della<br />

Bibbia sul significato storico di “kittim” <strong>in</strong> questo passo di Daniele, sembra nondimeno<br />

evidente che nel cercare di capirlo si debba tenere conto di due circostanze.<br />

La prima è che al tempo di Daniele questo nome era riferito alle regioni ed<br />

ai popoli occidentali; la seconda è che già allora poteva essere <strong>in</strong> atto uno spostamento<br />

dell’accento dal senso specificamente geografico del vocabolo verso<br />

un’accezione più ampia per designare con esso <strong>in</strong>vasori stranieri provenienti da<br />

qualsivoglia direzione dello spazio. C’è chi vede, nelle “navi di Kittim”, un’allusione<br />

alle orde dei Barbari che <strong>in</strong>vasero i territori occidentali dell’Impero romano<br />

determ<strong>in</strong>andone <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e il collasso 443.<br />

“...s’<strong>in</strong>dignerà contro il patto santo...” Alcuni <strong>in</strong>terpreti hanno scorto <strong>in</strong> questa<br />

“<strong>in</strong>dignazione” un’allusione all’azione di Roma ecclesiastica contro il patto<br />

santo attraverso la soppressione delle Scritture e la persecuzione dei dissidenti<br />

che ad esse si appellavano.<br />

Interpretazione corrente. Nel 168 a.C. Antioco Epifane, irritato per l’accordo<br />

raggiunto dai due fratelli per governare l’Egitto, <strong>in</strong>vase il paese per la seconda<br />

volta ben determ<strong>in</strong>ato a mettere f<strong>in</strong>e alla d<strong>in</strong>astia dei Làgidi e ad annettersene<br />

i territori. Intanto Roma, che <strong>in</strong> quei giorni concludeva vittoriosamente la<br />

guerra <strong>in</strong> Macedonia, allarmata per le <strong>in</strong>iziative provocatorie dell’Epifane, spedì<br />

una legazione ad Alessandria.<br />

Cosicché Antioco, giunto alla testa delle sue truppe a poche miglia dalla<br />

città, trovò la strada sbarrata dalla legazione romana presieduta dal console Caio<br />

Popilio Lenate, che era stato suo amico durante il soggiorno romano. Il legato di<br />

Roma era latore di un messaggio perentorio del Senato con cui gli si <strong>in</strong>timava di<br />

sgombrare sollecitamente l’Egitto o considerarsi nemico di Roma.<br />

L’Epifane chiese tempo per riflettere, ma il romano, tracciato sul suolo con<br />

un bastone un cerchio <strong>in</strong>torno alla persona dell’<strong>in</strong>terlocutore tergiversante, replicò<br />

che di lì non si sarebbe mosso prima di avere dichiarato la sua <strong>in</strong>tenzione.<br />

Antioco, che ben conosceva la potenza di Roma, non ebbe altra scelta che<br />

sgombrare subito il campo.<br />

443 - Vedi S.D.A. Bible Commentary, vol.IV, pp. 872-873.<br />

354

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