Testo in formato pdf - Testimonigeova
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Daniele/9-12 28-07-2004 9:57 Pag<strong>in</strong>a 294<br />
CAPITOLO 9<br />
tolo di “Re dei Paesi” che gli attribuiscono i<br />
testi amm<strong>in</strong>istrativi, e la notizia che Dario il<br />
Medo regnò sul “regno dei Caldei” riportata <strong>in</strong><br />
9:1, co<strong>in</strong>cide con la notizia della Cronaca secondo<br />
la quale Ciro com<strong>in</strong>ciò a portare il titolo<br />
di “Re di Babilonia” dopo la morte di Ugbaru.<br />
6) La condizione di vassallo di Ugbaru<br />
concorda bene con l’<strong>in</strong>formazione di 9:1 secondo<br />
la quale Dario “fu fatto re”.<br />
Le fonti cuneiformi e classiche tacciono<br />
sulla famiglia di Ugbaru, cosicchè non abbiamo<br />
modo di sapere se il padre di costui si<br />
chiamasse Assuero o altro. Ugbaru, secondo<br />
la Cronaca, prima di conquistare Babilonia fu<br />
governatore del Gutium. Era, questa, una prov<strong>in</strong>cia<br />
del regno di Ciro che conf<strong>in</strong>ava con la<br />
Media.<br />
Secondo il prof. R.D.Wilson, citato da<br />
H.C.Leupold, il Gutium “era una contrada di<br />
estensione <strong>in</strong>def<strong>in</strong>ita che probabilmente abbracciava<br />
tutto il territorio tra Babilonia da<br />
una parte e le montagne dell’Armenia a nordest<br />
dall’altra, e forse anche il paese al di là<br />
dei monti Zagros che aveva Ecbatana per capitale”.<br />
L’identificazione di Dario il Medo con<br />
Ugbaru ha un aspetto problematico nella diversità<br />
del nome. Non è però questa una difficoltà<br />
<strong>in</strong>sormontabile.<br />
Giuseppe Flavio <strong>in</strong> Antichità Giudaiche,<br />
X. 11,4 asserisce che il Dario di Daniele “era<br />
chiamato dai Greci con un altro nome”. Abbiamo<br />
notizie su regnanti dell’Antico Oriente<br />
che adottarono un secondo nome all’atto di<br />
assumere le prerogative reali, il cosiddetto<br />
“nome del trono”.<br />
Il re assiro Tiglat-Pileser III (745-727<br />
a.C.), per esempio, assunse il nuovo nome di<br />
Pulu quando c<strong>in</strong>se la corona di Babilonia (vedi<br />
E.CASSIN - J. BOTTERO - J. VERCOUTTER, Gl’imperi<br />
dell’Antico Oriente, Storia Universale Feltr<strong>in</strong>elli,<br />
vol. 4, p. 54). Anche la Bibbia conosce il<br />
doppio nome di questo sovrano (cfr. 1Re<br />
15:19, 29; 1Cr 5:26).<br />
Suo figlio Salmanassar V (727-722<br />
a.C.) pure adottò un secondo nome, Ululaya,<br />
294<br />
come re di Babilonia (op. cit., p. 47). I testi<br />
amm<strong>in</strong>istrativi di Borsippa del periodo persiano<br />
menzionano un re di nome Akshimaksu<br />
sconosciuto alle altre fonti storiche. Si è scoperto<br />
che questo nome era una variante del<br />
nome del noto re persiano Serse I (Xsayarsan<br />
nel persiano antico).<br />
Dario potrebbe essere il “nome del<br />
trono” del personaggio che assunse il trono<br />
di Babilonia dopo la morte di Beltsasar. Per<br />
<strong>in</strong>formazioni più ampie <strong>in</strong>torno alla problematicità<br />
della figura di Dario il Medo vedi WILLIAM<br />
H. SHEA, “Darius le Mède et Daniel son Gouverneur”<br />
<strong>in</strong> Daniel question dèbattues a cura<br />
di P. WINANDY, Sèm<strong>in</strong>aire Adventiste Collonges-sous-Salève<br />
1980, p. 91ss.<br />
APPENDICE 9B<br />
Oggi un buon numero di studiosi<br />
dell’Antico Testamento, aderendo ad un’ipotesi<br />
proposta dal belga ALBIN VAN HOONACKER<br />
nel 1890, antepone cronologicamente Nehemia<br />
a Esdra, contrariamente all’ord<strong>in</strong>e biblico.<br />
Tale <strong>in</strong>versione è stata giustificata <strong>in</strong> base ad<br />
una serie di illazioni tratte dai libri di Esdra e<br />
Nehemia, alle quali sono state opposte parallele<br />
controdeduzioni. Vediamo.<br />
1) Si è osservato che Nehemia sembra<br />
avere una scarsa conoscenza di Esdra. In effetti<br />
Esdra è assente nel libro di Nehemia f<strong>in</strong>o<br />
a tutto il cap. 7. Ciò però si spiega se si ammette<br />
che vi sia stato un calo di popolarità<br />
del sacerdote-scriba dopo la riforma sui matrimoni<br />
misti (Ed c. 10) la quale, se riscosse<br />
ampia adesione fra il popolo, ebbe anche degli<br />
oppositori (Ed 10:15). Il r<strong>in</strong>vio delle donne<br />
straniere (Ed 10:10-12) sicuramente scomb<strong>in</strong>ò<br />
parecchi nuclei familiari (v. 44) ed è anche<br />
verosimile che provocasse attriti e tensioni<br />
con le popolazioni circostanti.<br />
Con l’arrivo di Nehemia Esdra può avere<br />
pensato che fosse saggio mettersi <strong>in</strong> disparte<br />
per lasciare al nuovo arrivato il compito di pro-