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Testo in formato pdf - Testimonigeova

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Daniele/9-12 28-07-2004 9:57 Pag<strong>in</strong>a 262<br />

CAPITOLO 9<br />

senso preferito dal prof. W. SHEA. 344.<br />

Due condizioni che dovranno realizzarsi <strong>in</strong> seno al popolo di Dio ricondotto<br />

nella sua terra dovranno anticipare e preparare i tempi messianici:<br />

262<br />

1) “... far cessare la trasgressione” ((a$ePah )"Lak:l lekalle’ happesha‘), ovvero<br />

realizzare una genu<strong>in</strong>a conversione;<br />

2) “... mettere f<strong>in</strong>e al peccato” (tO)f+ax {"tfh:lU ûlechatem chattaôth, “sigillare<br />

il peccato”), vale a dire “r<strong>in</strong>chiuderlo”, impedirgli di rifiorire e determ<strong>in</strong>are<br />

di nuovo la rottura del restaurato rapporto d’Israele con Dio.<br />

Israele, <strong>in</strong>somma, dovrà creare una società giusta, preparata a ricevere il<br />

suo Messia. A questo f<strong>in</strong>e precisamente sarà mirata l’opera del precursore<br />

anticipata profeticamente <strong>in</strong> Is 40:3-4 e Ml 3:1 (cfr. con Mt 3:3; Mr 1:3; Lc<br />

3:4; Gv 1:23).<br />

344 - “Il verbo che adopera Gabriele nella dichiarazione <strong>in</strong>iziale sulle 70 settimane è una forma<br />

passiva (nifal) della radice chatak. La radice significa chiaramente ‘tagliare’ o ‘determ<strong>in</strong>are, decretarè.<br />

Poiché questo è l’unico punto del testo biblico ebraico <strong>in</strong> cui il term<strong>in</strong>e ricorre, si è discusso<br />

circa l’esatta sfumatura di senso che gli si dovrebbe riconoscere <strong>in</strong> questo passo. Il<br />

senso di ‘decretare’ o ‘determ<strong>in</strong>are’ è stato mutuato dall’ebraico mishnaico, posteriore di un<br />

millennio rispetto al tempo di Daniele (sesto secolo a.C.). Comunque nell’ebraico mishnaico il<br />

vocabolo è stato usato correntemente col significato di ‘tagliare’.<br />

“I sensi lati delle radici verbali semitiche si sono sviluppati a partire dai loro significati concreti<br />

per una tendenza verso l’astratto (<strong>in</strong> base a queste l<strong>in</strong>ee di sviluppo essi sono elencati nei dizionari<br />

ebraici). È dunque ragionevole ritenere che il significato primitivo della radice di questa<br />

parola racchiudesse l’idea di tagliare e che da questa idea di base derivasse il concetto di tagliare<br />

un decreto, determ<strong>in</strong>are qualcosa. Conseguentemente all’epoca di Daniele questo vocabolo<br />

doveva già significare ‘tagliare’. Oggi è impossibile accertare se i sensi lati ‘decretare’ e<br />

‘determ<strong>in</strong>are’ si siano o no sviluppati <strong>in</strong> quell’epoca, mancando testimonianze idonee a stabilire<br />

dei confronti.<br />

“La pr<strong>in</strong>cipale testimonianza di questo tipo proviene dall’ugaritico del tredicesimo secolo a.C.;<br />

essa accredita questa nozione di tagliare (un figlio tagliato da un padre), ma non le idee posteriori<br />

di decretare e determ<strong>in</strong>are. Pertanto queste tre l<strong>in</strong>ee di testimonianza (il significato primitivo<br />

della radice che sovrasta il senso lato; il caso isolato di una parola appartenente alla<br />

stessa famiglia l<strong>in</strong>guistica, e il significato predom<strong>in</strong>ante <strong>in</strong> fonti più tardive), favoriscono, anche<br />

se non possono provarla <strong>in</strong> modo assoluto, la tesi che questo verbo dovrebbe tradursi ‘tagliare’<br />

nel passo <strong>in</strong> questione. Il senso primitivo del verbo <strong>in</strong>dicherebbe che le 70 settimane<br />

debbano essere ‘tagliatè dai 2300 giorni.<br />

“In s<strong>in</strong>tesi: i periodi temporali di queste due profezie possono direttamente rapportarsi fra loro<br />

<strong>in</strong> base: 1) alla loro collocazione nella struttura letteraria di Daniele, 2) al periodo storico nel<br />

quale ambedue hanno avuto il loro momento <strong>in</strong>iziale, 3) alla term<strong>in</strong>ologia profetica che li accosta<br />

l’uno all’altro e 4) al significato del verbo <strong>in</strong>iziale della seconda profezia. Sulla base di queste<br />

l<strong>in</strong>ee di testimonianze è legittimo concludere che le 70 settimane furono direttamente connesse<br />

con i 2300 giorni e furono tagliate da essi. Inoltre la specifica data <strong>in</strong>iziale del primo periodo<br />

si dovrebbe utilizzare per fissare la data dell’<strong>in</strong>izio del secondo”. WILLIAM H. SHEA, ibidem,<br />

pp. 229-230.

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