14.06.2013 Views

Testo in formato pdf - Testimonigeova

Testo in formato pdf - Testimonigeova

Testo in formato pdf - Testimonigeova

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Daniele/7-8 28-07-2004 9:55 Pag<strong>in</strong>a 243<br />

l’uno con l’altro... Non è detto che l’apocalittica<br />

debba usare i giorni profetici della profezia<br />

classica alla stessa maniera di quest’ultima,<br />

e tuttavia l’utilizzo posteriore di siffatti<br />

elementi temporali è tratto dal modello-base<br />

fornito dalla profezia classica” (pp. 72-73).<br />

La considerazione fatta sopra vale anche<br />

per quanto attiene alla divergenza fra il<br />

“modus operandi” del pr<strong>in</strong>cipio giorno-anno<br />

nel Levitico e l’applicazione di esso nel libro<br />

dei Numeri. Vale altresì nel caso di Ez 4:6 -<br />

del quale si tratterà più avanti - ove lo stesso<br />

pr<strong>in</strong>cipio è applicato con una modalità ancora<br />

differente rispetto a Nu 14 e Le 25.<br />

L’uso del pr<strong>in</strong>cipio nel libro di Daniele -<br />

posteriore rispetto a quello di Ezechiele - si<br />

rifà al modello più antico, quello di Le 25. In<br />

sostanza si può parlare di un uso cont<strong>in</strong>uo<br />

del pr<strong>in</strong>cipio. “Come l’uso l<strong>in</strong>guistico di<br />

‘giorni’ accoppiati ad ‘anni’ <strong>in</strong> passi <strong>in</strong> prosa<br />

e <strong>in</strong> poesia nell’Antico Testamento forma il<br />

background dal quale si sviluppa il pr<strong>in</strong>cipio,<br />

così i testi nei quali il pr<strong>in</strong>cipio anno-giorno è<br />

utilizzato <strong>in</strong> maniera differente forniscono una<br />

base per l’applicazione specifica che se ne fa<br />

nell’apocalittica” (p. 73).<br />

W. Shea prende ancora <strong>in</strong> esame il<br />

passo di Ez 4:6.<br />

In Ez 4 si descrive un’azione simbolica<br />

con 3 elementi pr<strong>in</strong>cipali che sono: (1) il significato<br />

dell’azione mimata; (2) l’elemento<br />

crono-profetico che vi è implicato e (3) il background<br />

storico att<strong>in</strong>ente all’elemento temporale.<br />

Dal contesto - osserva l’Autore - risulta<br />

evidente che lo scopo della parabola mimata<br />

era quello di predire l’assedio e la conquista<br />

di Gerusalemme ad opera dei Babilonesi e la<br />

susseguente deportazione dei suoi abitanti.<br />

I 430 anni (390 + 40), che costituiscono<br />

la motivazione per la quale il profeta<br />

dovrà giacere prima su un fianco poi sull’al-<br />

CAPIRE DANIELE<br />

tro, rappresentano il progressivo degrado morale<br />

e spirituale della società israelitica durante<br />

il tempo della monarchia divisa. I giorni<br />

durante i quali il profeta doveva “portare” i<br />

peccati del popolo - dice W. Shea - corrispondono<br />

al tempo che Dio impiegò per giudicare<br />

il suo popolo nel tempio, come si vede dai cc.<br />

1, 9 e 10 del libro di Ezechiele. Gli elementi<br />

temporali di questa profezia giustificano il<br />

confronto con gli elementi temporali di Nu<br />

14:34. Da un siffatto confronto emergono significative<br />

analogie che si apprezzano meglio<br />

attraverso un raffronto delle traduzioni letterali<br />

dei due passi:<br />

Numeri 14:34: “Secondo il numero dei<br />

giorni (bemispar hayyamîm) nei quali avete<br />

spiato il paese, quaranta giorni (’arba‘îm yôm),<br />

giorno per anno, giorno per anno (yôm lashshanah<br />

yôm lashshanah) porterete la vostra <strong>in</strong>iquità<br />

(this’û ‘awônothêkem) quarant’anni<br />

(’arba‘îm shanah)”.<br />

Ezechiele 4:4-6: “... per il numero di<br />

giorni (mispar hayyamîm) che starai sdraiato<br />

su quel lato, tu porterai la loro <strong>in</strong>iquità (thissa’<br />

’eth ‘awonam). E io ti conterò gli anni della<br />

loro <strong>in</strong>iquità (shne ‘awônam) <strong>in</strong> numero pari a<br />

quello dei giorni (lemî spar yamîm): trecentonovanta<br />

giorni.<br />

Tu porterai così l’<strong>in</strong>iquità della casa<br />

d’Israele... e porterai l’<strong>in</strong>iquità della casa di<br />

Giuda per quaranta giorni (’arba‘îm yôm), un<br />

giorno per un anno, un giorno per un anno<br />

(yôm lashshanah yôm lashshanah) che io t’impongo”.<br />

Nella l<strong>in</strong>gua orig<strong>in</strong>ale l’uno e l’altro testo<br />

presentano aspetti l<strong>in</strong>guistici paralleli. In<br />

entrambi i passi l’atto di “portare” e l’“<strong>in</strong>iquità”<br />

portata sono espressi alla stessa maniera;<br />

tutti e due sono <strong>in</strong>trodotti con la stessa<br />

frase: “il numero dei giorni”, e tutti e due<br />

esprimono lo stesso concetto con l’identica<br />

243

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!