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Testo in formato pdf - Testimonigeova

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Daniele/7-8 28-07-2004 9:55 Pag<strong>in</strong>a 230<br />

CAPITOLO 8<br />

Gli espositori moderni di scuola critico-liberale - sono la maggioranza - circoscrivono<br />

alla figura storica del re di Siria la portata del passo danielico. Altri<br />

nel passato (così Girolamo nel V secolo) hanno visto nel “piccolo corno” di Dn<br />

8 un simbolo di Antioco come tipo dell’Anticristo f<strong>in</strong>ale. Oggi questa tesi è accolta<br />

<strong>in</strong> generale dai cattolici.<br />

All’identificazione del “piccolo corno” danielico col re di Siria Antioco IV si<br />

oppongono i seguenti fatti:<br />

230<br />

1) le quattro corna rappresentano 4 regni (8:22). Il qu<strong>in</strong>to, che non<br />

nasce su una delle quattro corna, ma viene da una delle quattro direzioni<br />

dello spazio (vedi il commento del v. 12) deve raffigurare anch’esso un regno.<br />

2) Antioco IV fu l’ottavo regnante della d<strong>in</strong>astia seleucide (vedi il commento<br />

di 7:25). Questo personaggio è dunque <strong>in</strong>cluso <strong>in</strong> una delle 4 corna,<br />

quella raffigurante il regno di Siria.<br />

3) L’<strong>in</strong>terprete mandato da Dio spiega a Daniele che il potere simboleggiato<br />

dal qu<strong>in</strong>to corno sorgerebbe “alla f<strong>in</strong>e del loro regno” (v.23):<br />

{ftUk:lam tyirAxa):bU ûwe’acharîth malkûtam, letteralmente “dopo il regno loro”,<br />

ovvero il regno delle 4 corna, giacché le 4 corna sono l’antecedente più<br />

prossimo del pronome “loro”. Ciò implica <strong>in</strong>discutibilmente che questa entità<br />

s<strong>in</strong>istra doveva venire all’esistenza dopo che fossero tramontati tutti i<br />

regni ellenistici.<br />

Antioco Epifane regnò dal 175 al 163 a.C. Dopo la sua morte il regno di Siria<br />

durò ancora 100 anni.<br />

Fu <strong>in</strong>fatti nel 63 a.C. che Pompeo ridusse la Siria a prov<strong>in</strong>cia romana dopo<br />

avere deposto l’ultimo seleucide. Trentatré anni dopo divenne possedimento romano<br />

l’Egitto dei Tolomei. Il regno di Macedonia era stato annesso ai possedimenti<br />

romani nel 148 a.C. Dunque fra il 148 e il 30 a.C. scomparvero l’uno dopo<br />

l’altro tutti i regni ellenistici eredi dell’Impero di Alessandro. Pertanto è <strong>in</strong>torno<br />

all’anno 30 a.C. che si deve collocare storicamente il sorgere della potenza raffigurata<br />

dal “piccolo corno”. Fu proprio <strong>in</strong> quest’epoca, con la conquista<br />

dell’Egitto, che Roma concluse la sua espansione verso Oriente proponendosi di<br />

fatto al mondo come l’ultima erede del dom<strong>in</strong>io universale di Alessandro.<br />

Gabriele <strong>in</strong>terpreta il “piccolo corno” come “un re dall’aspetto feroce ed<br />

esperto <strong>in</strong> stratagemmi” (traduzione di Luzzi). L’ebraico ha: tOdyix }yib"mU {yénfP-za(<br />

\elem melek ‘atz panîm ûmevîn chîdôth, meglio tradotto dalla Versione della CEI:<br />

“un re audace, sfacciato e <strong>in</strong>trigante”. L’espressione ebraica significa letteralmente:<br />

“un re sfrontato e abile negli enigmi” (cioè nell’ambiguità, nella dop-

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