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Testo in formato pdf - Testimonigeova

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Daniele/1-6 28-07-2004 9:52 Pag<strong>in</strong>a 22<br />

INTRODUZIONE<br />

delle sue profezie, hanno riconosciuto l’autenticità, la data antica ed il valore<br />

profetico del libro. Una svolta si sarebbe però prodotta con l’avvento<br />

dei tempi moderni.<br />

5. Lo studio e l’<strong>in</strong>terpretazione di Daniele nell’età moderna<br />

A. Nella storia dell’<strong>in</strong>terpretazione di Daniele i primi accenni razionalistici<br />

dopo Porfirio si scorgono nel XVII secolo, e sorprendentemente presso autori<br />

ebrei e protestanti.<br />

a) URIEL ACOSTA (m. nel 1640) di orig<strong>in</strong>e ebraica (conosciuto anche come Gabriel<br />

da Costa), negò che Daniele fosse stato composto nel VI secolo a.C. e<br />

attribuì la composizione del libro ai circoli farisaici.<br />

b) BENEDETTO SPINOZA, filosofo di estrazione ebraica (m. nel 1677), resp<strong>in</strong>se<br />

anch’egli l’orig<strong>in</strong>e antica di Daniele def<strong>in</strong>endolo opera tardiva con aggiunte<br />

redazionali f<strong>in</strong>ali ad opera dei sadducei.<br />

c) Sulla stessa posizione negativa ma con più radicalità si tenne il deista <strong>in</strong>glese<br />

ANTHONY COLLINS (m. nel 1717). Quest’autore, riesumati gli antichi argomenti<br />

di Porfirio, sostenne che le visioni del libro di Daniele risalivano al<br />

tempo di Antioco Epifane e non erano altro che vatic<strong>in</strong>ia ex eventu.<br />

B. Il razionalismo nato <strong>in</strong> Inghilterra dal deismo, nella seconda metà del XVIII<br />

secolo si trapiantò e mise salde radici <strong>in</strong> Germania.<br />

a) GIOVANNI SALOMONE SEMLER (m. nel 1791) elevò a sistema il razionalismo<br />

come criterio di valutazione della Scrittura.<br />

b) GIOVANNI DAVIDE MICHAELIS (m. nel 1791) rappresentò la scienza biblica a cavallo<br />

fra l’ortodossia e l’Illum<strong>in</strong>ismo. Michaelis propose una teoria su Daniele<br />

che sarebbe stata sviluppata dal suo discepolo H.CORRODI.<br />

c) H.CORRODI, rifiutata l’<strong>in</strong>terpretazione ortodossa di Daniele, nel 1783 <strong>in</strong>iziò la<br />

critica sistematica del libro.<br />

d) L. BERTHOLDT fra il 1806 e il 1808 sviluppò la critica sistematica di Daniele.<br />

e) GIOVANNI GOFFREDO EICHHORN (m. nel 1827) nel 1824 allargò le vedute di<br />

Bertholdt e condusse a fondo l’offensiva contro Daniele, seguito a metà del<br />

XIX secolo da FERDINANDO HITZIG.<br />

C. La reazione degli ambienti conservatori protestanti e cattolici alle <strong>in</strong>temperanze<br />

razionaliste non si fece attendere.<br />

a) In tali ambienti pubblicarono studi specializzati sul libro di Daniele:<br />

E.W.HENGSTENBERG (1831), H.A.C. HAVERNICK (1832-1838), D. ZUNDEL (1861),<br />

O. ZOCKLER (1876), il cattolico R. CORNELY (1887), F. DUSTERWALD (1890).<br />

b) Più numerosi furono i commentari composti da autori conservatori e moderati,<br />

protestanti e cattolici, per difendere i valori del libro di Daniele e controbattere<br />

le tesi razionaliste. Fra gli autori più ragguardevoli ricordiamo: L.<br />

GAUSSEN (1850), C.A. AUBERLEN (1854), E.B. PUSEY (1864), T. KLIEFOTH (1868),<br />

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