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Testo in formato pdf - Testimonigeova

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Daniele/7-8 28-07-2004 9:55 Pag<strong>in</strong>a 211<br />

CAPIRE DANIELE<br />

sono (le forme verbali durerà, abolito o rimosso, sussisterà ed il sostantivo sacrificio).<br />

S’avvic<strong>in</strong>a un po’ di più all’ebraico la traduzione di G.R<strong>in</strong>aldi:<br />

“Or io udii un santo parlare, e un altro santo disse a quel tale, che parlava:<br />

‘F<strong>in</strong>o a quando la visione: il sacrificio quotidiano abolito e il peccato devastatore<br />

posto là e il santuario e il celeste esercito oggetto di conculcazione?”<br />

Questo traduttore non aggiunge il verbo “durerà”. Si deve comunque riconoscere<br />

che il testo ebraico è alquanto oscuro:;sfm:rim )fbfcºw $edoqºw t"T {"mo$ (a$ePahºw<br />

dyimfTah }Ozfxeh yatfm-da( ‘Ad matay hachazôn hattamîd wehappesha‘ shomem teth<br />

weqodesh wetzava’ mirmas?<br />

Letteralmente: F<strong>in</strong>o a quando la visione, la cont<strong>in</strong>uità e la trasgressione<br />

desolante (cioè che produce desolazione) e il santuario e l’esercito<br />

calpestati?<br />

Si ha l’impressione che effettivamente manch<strong>in</strong>o delle parole nella frase. Ma il<br />

supplirle congetturalmente, come si è fatto, comporta - è naturale - il rischio di<br />

alterare il pensiero orig<strong>in</strong>ale. Conviene meglio procedere ad un’accurata analisi<br />

filologica e contestuale del passo. È quello che ha fatto Hasel 298, noi seguiremo<br />

la sua analisi.<br />

‘Ad è una preposizione temporale: “f<strong>in</strong>o a”, e il vocabolo che segue,<br />

mathay, è un avverbio <strong>in</strong>terrogativo di tempo: “quando...?” L’aggiunta della<br />

forma verbale “durerà” nella maggior parte delle traduzioni moderne altera il<br />

senso della domanda. La frase <strong>in</strong>terrogativa: ‘ad matay...? (“f<strong>in</strong>o a quando...?”)<br />

esprime non già durata, ma limite di tempo. Quel che si vuol sapere non è<br />

quanto durerà l’azione devastante del “corno” (l’attacco mosso al tamîd, la trasgressione<br />

che cagiona desolazione e l’oltraggio fatto al santuario e all’ “esercito”),<br />

ma quando tutto questo f<strong>in</strong>irà.<br />

Ben a proposito Hasel ricorda che l’angelo-<strong>in</strong>terprete svela a Daniele <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />

espliciti il tempo futuro a cui si riferisce la visione: “questa visione concerne<br />

il tempo della f<strong>in</strong>e”, }Ozfxeh j"q-te(:l yiK kî le‘eth qetz hechazôn (v. 17); e ancora:<br />

“poiché si tratta del tempo fissato per la f<strong>in</strong>e”, j"q d"(Om:l yiK kî lemô‘ed qetz (v.<br />

19); e di nuovo: “la visione delle sere e delle matt<strong>in</strong>e... è vera”, ma “si riferisce a<br />

un tempo lontano”, {yiBar {yimæy:l temE) reqoBahºw bere(fh h"):ramU ûmar’eh ha‘erev wehabboqer...<br />

’emeth... leyamîm rabbîm (v. 26).<br />

“Siffatta enfasi posta sul tempo della f<strong>in</strong>e nel v. 8 - sottol<strong>in</strong>ea testualmente il<br />

298 - Op. cit., pp. 439-448.<br />

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