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Testo in formato pdf - Testimonigeova

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Daniele/7-8 28-07-2004 9:55 Pag<strong>in</strong>a 155<br />

CAPIRE DANIELE<br />

1 Nel primo anno di Belsatsar, re di Babilonia, Daniele fece un sogno,<br />

mentre era a letto, ed ebbe delle visioni nella sua mente. Poi<br />

scrisse il sogno, e narrò la sostanza delle cose.<br />

La visione è datata all’anno primo di Belsatsar 218 “re di Babilonia” 219 (re di<br />

fatto 220; di diritto lo era suo padre Nabonide) 221. Il primo anno della co-reggenza<br />

di Belzasar corrisponde al 549 a.C.<br />

Daniele <strong>in</strong>troduce la sua relazione parlando di sé <strong>in</strong> terza persona (vv. .1 e<br />

2a), poi passa alla prima persona (“io guardavo”) e prosegue così f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e<br />

del capitolo. Il cambiamento di persona è un fenomeno letterario non <strong>in</strong>frequente<br />

negli scritti dei profeti (cfr. Is 2:1; 6:1; 8:1,2; Gr 11:1; 13:1; 17:19; 18:17;<br />

Ez 1:3,4; Os 1:1; 3:1; Am 1:1; 7:1; Za 1:7; 2:1 ecc...).<br />

218 - raCa$):l"b Belshatsar era probabilmente il figlio di Nitocri, figlia di Nabucodonosor (Vedi R.P.<br />

DOUGHERTY, Nabonidus and Belshazzar, 1926).<br />

219 - Una tavoletta con un’iscrizione cuneiforme che risale all’anno di accessione di Neriglissar<br />

sul trono babilonese, menziona un certo “Belshazzar, il pr<strong>in</strong>cipale funzionario del re”, <strong>in</strong> relazione<br />

a un’operazione f<strong>in</strong>anziaria. Nel 1924 è stata pubblicata la decifrazione del testo cuneiforme<br />

detto Storia <strong>in</strong> versi di Nabonide, grazie al quale sono state portate alla luce preziose<br />

<strong>in</strong>formazioni che avvalorarono senz’altro la posizione regale che Baldassar aveva a Babilonia e<br />

spiegano <strong>in</strong> che modo divenne corregente di Nabonide. A proposito della conquista di Tema da<br />

parte di Nabonide nel terzo anno del suo regno, parte del testo dice: “Egli affidò l’accampamento<br />

al [figlio] maggiore, il primogenito [Baldassar] le truppe ovunque nel paese sottopose al<br />

suo [comando]. Lasciò andare [ogni cosa], a lui affidò il regno e, lui stesso [Nabonide] partì per<br />

un lungo viaggio, e le forze [militari] di Akkad marciarono con lui; egli si volse verso Tema, [molto<br />

più ad ovest]” (J. B. PRITCHARD, Ancient Near Eastern Texts, 1974, p. 313). Nella Cronaca di Babilonia,<br />

a proposito del settimo, nono, dicimo e undicesimo anno del regno di Nabonide, viene ripetuta<br />

questa dichiarazione: “Il re [era] a Tema [mentre] il pr<strong>in</strong>cipe, gli ufficiali e il suo esercito<br />

[erano] <strong>in</strong> Akkad [Babilonia]” (A.K. GRAYSON, Assyrian and Babylonian Chronicles, 1975, p. 108).<br />

Un altro documento, una delle stele di Harran (NABON H1, B) il cui testo è stato pubblicato da<br />

J.C. GADD <strong>in</strong> Anatolian Studies, “The Harran Inscriptions of Nabonidus”, vol VIII, 1958, ci <strong>in</strong>forma<br />

che Nabonide trascorse nell’Arabia, a Tema, 10 anni dei suoi 17 anni di regno. Qu<strong>in</strong>di Baldassar<br />

esercitò senz’altro l’autorità regale dal terzo anno di Nabonide (549 a.C.) <strong>in</strong> poi, e questo avvenimento<br />

corrisponde al riferimento “primo anno di Baldassar” (Dan 7:1).<br />

220 - Nel 1979 venne riportata alla luce una statua a grandezza naturale di un governatore<br />

dell’antica Gozan. Sul lembo della veste c’erano due iscrizioni, una <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua assira, l’altra <strong>in</strong><br />

aramaico: la l<strong>in</strong>gua <strong>in</strong> cui Daniele scrisse di Baldassar. Le due iscrizioni quasi identiche differivano<br />

<strong>in</strong> un punto significativo. Il testo nella l<strong>in</strong>gua imperiale assira dice che si tratta della statua<br />

del “governatore di Gozar”. Il testo <strong>in</strong> aramaico, la l<strong>in</strong>gua della popolazione locale, lo def<strong>in</strong>isce<br />

“re”. “Alla luce delle fonti babilonesi e delle nuove iscrizioni su questa statua, poteva essere<br />

del tutto appropriato per un documento non ufficiale come il Libro di Daniele chiamare Baldassar<br />

re. Agiva <strong>in</strong> qualità di re, <strong>in</strong> rappresentanza del padre, per quanto non fosse legalmente<br />

re. Infatti le iscrizioni ufficiali Baldassar ha il titolo di “pr<strong>in</strong>cipe ereditario”, mentre <strong>in</strong> Daniele ha<br />

il titolo di re. (ALAN MILLARD, Biblical Archaeology Review, maggio-giugno 1985, p. 77).<br />

221 - Vedi Introduzione, IV.<br />

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