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Daniele/1-6 28-07-2004 9:52 Pagina 130 CAPITOLO 5 tere dei Persiani durante una notte di bagordi. Lo storico ateniese riferisce che i soldati di Ciro penetrarono di notte nella città e, avuta facilmente ragione delle guardie ubriache, entrarono nel palazzo dove si svolgeva un festino e vi uccisero il re che tentò di opporre resistenza 182. Secondo la Cronaca di Babilonia era il 14 di tishratu dell’anno 17° di Nabonide, il 10 ottobre del 539 a.C. secondo il calendario giuliano 183. 31 e Dario il Medo, ricevette il regno, all’età di sessantadue anni. “... dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo”, aveva sentenziato Daniele molti anni prima al re Nabucodonosor (2:39). La profezia si avvera, tramonta il dominio babilonese, sorge il dominio dei Medi e dei Persiani: “Dario il Medo ricevette il regno”. È il trapasso dall’oro all’argento nel sogno di Nabucodonosor (2:30, 36-39); dal leone all’orso nella visione di Daniele (7:4, 5). Sull’identità di Dario il medo si discuterà nel commento al v. 1 del capitolo seguente. Per concludere il commento del cap. 5 ci sembra pertinente la seguente osservazione del prof. R.P.DAUGHERTY: “Fra tutte le fonti non babilonesi che parlano della situazione vigente alla fine dell’impero neo-babilonese, il capitolo quinto di Daniele è la più vicina ai documenti letterari cuneiformi per quanto attiene agli eventi più importanti. Il resoconto biblico può considerarsi una fonte di grande valore, perché cita il nome di Belsazar, perché attribuisce potere regale a Belsazar e perché riconosce l’esistenza di una doppia autorità nel governo del regno. I documenti cuneiformi babilonesi del sesto secolo a.C. forniscono prove ineccepibili sulla correttezza di questi tre nuclei storici basilari, contenuti nella narrazione biblica sulla caduta di Babilonia” 184. 182 - SENOFONTE, Ciropedia, VII, 5, 15-31. 183 - R.A.PARKER e W.H.DUBBERSTEIN, Babylon Chronology... p. 13 184 - R.P.DAUGHERTY, Nabonidus and Belshazzar, p. 216, citato da S.D.A.Bible Commentary, ivi, p. 808. 130

Daniele/1-6 28-07-2004 9:52 Pagina 131 Capitolo 6 ____________________________ CAPIRE DANIELE Daniele non è stato travolto dagli avvenimenti che hanno cambiato la fisionomia politica della pianura mesopotamica. Nonostante che avesse svolto mansioni di governo sotto la passata amministrazione, il nuovo re di Babilonia, Dario il medo, lo vuole accanto a sé mentre procede alla riforma amministrativa dello Stato. Pensa addirittura di affidargli la supervisione di tutta l’amministrazione statale. Ciò suscita la gelosia dei funzionari subalterni che non esitano a tramare un complotto contro di lui, ma la competenza e la correttezza di Daniele vanificano il loro malvagio disegno. I nemici di Daniele però non demordono: escogitano un piano diabolico per volgere in violazione della legge dello Stato la fedeltà di Daniele alla legge del suo Dio. Stavolta l’ignobile progetto va a buon fine con la complicità inconsapevole del sovrano. Quando Dario si accorge di essere caduto in un tranello, è troppo tardi per tornare indietro: non può fare nulla per sottrarre il suo fedele ministro alla pena capitale. A questo punto interviene l’evento miracoloso. Come tanti anni prima un angelo del Signore aveva protetto dall’ardore del fuoco Shadrac, Meshac e Abed-nego, così adesso un angelo del Signore rende inoffensive le belve alle quali Daniele è stato dato in pasto. Per ordine del re Dario, Daniele è tratto fuori dalla fossa dei leoni e i suoi accusatori vi finiscono dentro con le mogli e i figli; e stavolta le belve non rimangono inoperose. Il racconto si chiude con un proclama reale rivolto a tutti i sudditi del regno, un proclama nel quale si impone il rispetto del Dio di Daniele e si esaltano la sua sovranità eterna e il suo potere di salvare. 1 Parve bene a Dario di stabilire sul regno centoventi satrapi, i quali fossero per tutto il regno; Il nuovo signore di Babilonia come primo atto di governo attua una riforma amministrativa dello Stato, che si identifica non con l’impero di Persia sul quale Ciro esercita la sovranità, ma con la provincia di Caldea (cfr. 9:1) nella Mesopotamia inferiore. R.H.CHARLES osserva che “una sorta di divisione di Babilonia è documentata nelle tavolette annalistiche di Ciro ove si dice che Gubaru, governatore di Babilonia sotto Ciro, ‘nominò dei governatori in Babilonia’” 185. Si è osservato che du- 185 - Citato da H.C. LEUPOLD, op. cit., p. 248. 131

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CAPITOLO 5<br />

tere dei Persiani durante una notte di bagordi. Lo storico ateniese riferisce che i<br />

soldati di Ciro penetrarono di notte nella città e, avuta facilmente ragione delle<br />

guardie ubriache, entrarono nel palazzo dove si svolgeva un fest<strong>in</strong>o e vi uccisero<br />

il re che tentò di opporre resistenza 182. Secondo la Cronaca di Babilonia era il<br />

14 di tishratu dell’anno 17° di Nabonide, il 10 ottobre del 539 a.C. secondo il calendario<br />

giuliano 183.<br />

31 e Dario il Medo, ricevette il regno, all’età di sessantadue anni.<br />

“... dopo di te sorgerà un altro regno, <strong>in</strong>feriore al tuo”, aveva sentenziato<br />

Daniele molti anni prima al re Nabucodonosor (2:39). La profezia si avvera, tramonta<br />

il dom<strong>in</strong>io babilonese, sorge il dom<strong>in</strong>io dei Medi e dei Persiani: “Dario il<br />

Medo ricevette il regno”. È il trapasso dall’oro all’argento nel sogno di Nabucodonosor<br />

(2:30, 36-39); dal leone all’orso nella visione di Daniele (7:4, 5).<br />

Sull’identità di Dario il medo si discuterà nel commento al v. 1 del capitolo<br />

seguente. Per concludere il commento del cap. 5 ci sembra pert<strong>in</strong>ente la seguente<br />

osservazione del prof. R.P.DAUGHERTY: “Fra tutte le fonti non babilonesi<br />

che parlano della situazione vigente alla f<strong>in</strong>e dell’impero neo-babilonese, il capitolo<br />

qu<strong>in</strong>to di Daniele è la più vic<strong>in</strong>a ai documenti letterari cuneiformi per<br />

quanto attiene agli eventi più importanti. Il resoconto biblico può considerarsi<br />

una fonte di grande valore, perché cita il nome di Belsazar, perché attribuisce<br />

potere regale a Belsazar e perché riconosce l’esistenza di una doppia autorità nel<br />

governo del regno. I documenti cuneiformi babilonesi del sesto secolo a.C. forniscono<br />

prove <strong>in</strong>eccepibili sulla correttezza di questi tre nuclei storici basilari,<br />

contenuti nella narrazione biblica sulla caduta di Babilonia” 184.<br />

182 - SENOFONTE, Ciropedia, VII, 5, 15-31.<br />

183 - R.A.PARKER e W.H.DUBBERSTEIN, Babylon Chronology... p. 13<br />

184 - R.P.DAUGHERTY, Nabonidus and Belshazzar, p. 216, citato da S.D.A.Bible Commentary,<br />

ivi, p. 808.<br />

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