14.06.2013 Views

Iniziazione massonica:il risveglio ad una nuova conoscenza - panasur

Iniziazione massonica:il risveglio ad una nuova conoscenza - panasur

Iniziazione massonica:il risveglio ad una nuova conoscenza - panasur

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Iniziazione</strong> <strong>massonica</strong>:<strong>il</strong> <strong>risveglio</strong> <strong>ad</strong> <strong>una</strong> <strong>nuova</strong> <strong>conoscenza</strong><br />

Iniziazioni arcaiche e moderne, nello spazio e nel tempo<br />

L'iniziazione viene sovente definita dai dizionari quale “complesso di riti di natura sociale e<br />

religiosa, tipico delle società pre-tecnologiche, attraverso <strong>il</strong> quale la tribù, nella persona degli<br />

anziani a ciò preposti, realizza l'ingresso degli <strong>ad</strong>olescenti nella vita completa del gruppo<br />

conferendogliene tutti i diritti e imponendogliene tutti i doveri.”<br />

Alla maniera delle antiche tribù, anche gli iniziati del terzo m<strong>il</strong>lennio muoiono per<br />

rinascere, acquisendo stati di <strong>conoscenza</strong> via via più elevati, osservando i doveri dello<br />

loro nuovo status ed esercitandone, finalmente, i diritti.<br />

Le origini dei riti di iniziazione affondano le loro r<strong>ad</strong>ici nella preistoria, legate ai riti religiosi<br />

e di costume delle prime organizzazioni umane.<br />

L'aspirante iniziato deve superare delle prove, al fine di mostrare la sua accettab<strong>il</strong>ità nel<br />

gruppo.<br />

Solitamente un rito d'iniziazione include un “processo guidato”, dove coloro che stanno al più<br />

alto livello della gerarchia guidano l'iniziato attraverso un processo di incremento di<br />

<strong>conoscenza</strong>. Ciò sovente include la rivelazione di segreti che sono solitamente riservati a<br />

coloro che sono già stati iniziati. La Tr<strong>ad</strong>itio si realizza nella trasmissione sapienziale dal<br />

Maestro all’allievo.<br />

Nel contesto del rituale magico e dell'esoterismo, l'iniziazione è considerata la causa di un<br />

fondamentale processo di cambiamento. La persona che conduce l'iniziazione, nel caso che ci<br />

occupa, <strong>il</strong> M:. V:., essendo in possesso di un indubbio potere o status (La “Luce”, l’Oriente),<br />

trasferisce questo potere o status alla persona che sta per essere iniziata. E’ la stessa sp<strong>ad</strong>a<br />

fiammeggiante del M::V:. a trasmettere <strong>il</strong> portato sapienziale risalente alla notte dei tempi.<br />

Le società iniziatiche presentano, dunque, tratti sostanziali comuni.<br />

Il processo di iniziazione è spesso correlato a <strong>una</strong> simultanea morte e rinascita, poiché oltre<br />

che un inizio comprende anche la fine dell'esistenza su un livello e l'ascensione al livello<br />

successivo.<br />

LA MADRE TERRA e le antiche tr<strong>ad</strong>izioni<br />

Ab antiquo, l’iniziazione si è sempre sposata con la terra, con la manifestazione sul piano<br />

sensib<strong>il</strong>e, e quaternario, di ciò che meglio incarnava l’idea della Dea primigenia, la Magna Mater<br />

dei latini.<br />

“La Terra, per le sue caratteristiche, forma un'unità cosmica, viva e attiva, satura di sacro:<br />

reale. Dunque, la prima valorizzazione religiosa della Terra fu indistinta: in <strong>una</strong> sola unità<br />

erano confuse tutte le ierofanie... [manifestazioni del Sacro]. Si potrebbe dire che la Terra<br />

fu all'inizio intesa come un "Cosmo-ricettacolo di forze sacre diffuse" 1<br />

“Tra le prime teofanie della Terra, in quanto potenza tellurica, vi fu la sua maternità: prima di<br />

essere sentita come dea m<strong>ad</strong>re, venne intesa essenzialmente come M<strong>ad</strong>re. Poi, con l'inizio dei<br />

culti agricoli, si delineò sempre più la figura di <strong>una</strong> Dea della vegetazione e dei raccolti,<br />

facendo scomparire quella più primitiva di Terra M<strong>ad</strong>re. In Grecia, Demetra sostituì Gê” 2 .<br />

In Abruzzo ancor oggi vi è l’usanza di posare <strong>il</strong> neonato per terra, appena lavato e fasciato: la<br />

stessa pratica la si trova in Germania, in Scandinavia, in Giappone,... forse un modo di<br />

consacrare <strong>il</strong> bimbo alla Tellus Mater, sua vera m<strong>ad</strong>re, ovvero un sistema per prendere<br />

contatto con la forza magica della terra.<br />

1 “<strong>Iniziazione</strong> e Magna Mater” di Gianfranco Bertagni - 08/01/2006 - Fonte: gianfrancobertagni.it.<br />

2 “<strong>Iniziazione</strong>… “ ibidem<br />

<strong>Iniziazione</strong> <strong>massonica</strong>: rinascita <strong>ad</strong> <strong>una</strong> <strong>nuova</strong> <strong>conoscenza</strong> 1


Ciò che accom<strong>una</strong> colture lontanissime fra loro, nello spazio e nel tempo, è <strong>il</strong> concetto di terra<br />

protettrice del bambino: Romolo e Remo, Mosè… Così, <strong>il</strong> bambino abbandonato, protetto<br />

dagli elementi cosmici, diventa eroe, re, santo: analoghe vicende ripercorrono <strong>il</strong> mito degli dei<br />

abbandonati dopo la nascita (es. Zeus, Poseidone, Attis, Perseo, Atlante, Edipo...). Il<br />

bambino abbandonato è ricompensato dalla grandezza mitica dell'orfano 3 , che nella sua<br />

assoluta solitudine cosmica e nella sua unicità si trasfigura in bambino primordiale. La sua<br />

comparsa coincide con un inizio: creazione del Cosmo, creazione di un nuovo mondo, di<br />

<strong>una</strong> <strong>nuova</strong> età, di <strong>una</strong> <strong>nuova</strong> vita. Incipit vita nova.<br />

La Terra-M<strong>ad</strong>re può rimettere <strong>il</strong> c<strong>ad</strong>avere in vita <strong>una</strong> seconda volta. Si noti che <strong>il</strong><br />

seppellimento simbolico ha lo stesso valore magico-religioso dell'immersione in acqua, <strong>il</strong><br />

battesimo. L'ammalato, rigenerato, rinasce. In Scandinavia c'è l'usanza di seppellire i<br />

bambini gravemente malati, seminando poi del grano e mietendo <strong>il</strong> raccolto così ottenuto: <strong>il</strong><br />

malato così rinasce - cioè guarisce - insieme alla vegetazione. Il primo viaggio, nel Gabinetto<br />

di Riflessione è proprio nell’elemento terra: è qui che <strong>il</strong> recipendario muore, per poi rinascere<br />

Fr:. Libero Muratore.<br />

L'uomo primitivo ha <strong>il</strong> timore continuo che le forze che lo circondano si esauriscano: <strong>il</strong><br />

sole potrebbe non più sorgere dopo <strong>il</strong> solstizio invernale. Ma noi iniziati sappiamo bene che <strong>il</strong><br />

SOL è INVICTUS. L'anno diventa così un'unità. La rigenerazione delle forze della<br />

vegetazione si estende alla rigenerazione della collettività. L'espulsione dell'anno vecchio<br />

coincide con l'espulsione dei malanni, delle crisi. La stessa teoria genera la speranza di <strong>una</strong><br />

rigenerazione spirituale mediante l'iniziazione.<br />

RITI ORGIASTICO-INIZIATICI e ritorno al Principio Primo<br />

In connessione con credenze accennate, si trovano innumerevoli rituali dell'orgia iniziatica,<br />

simbolo (cioè riattualizzazione) del caos primordiale, reintegrazione nell'unità precedente alla<br />

Creazione: alcuni di noi direbbero: Ordo ab Chao.<br />

Come i semi perdono la loro identità nella fusione sotterranea, e diventano un'altra cosa,<br />

macerano nell’Athanor alchemico, “così gli uomini perdono la loro individualità nell'orgia,<br />

fondendosi in <strong>una</strong> sola unità. Si esperimenta in questo rituale lo stato primordiale, caotico,<br />

per promuovere (secondo le leggi della magia simpatica) la fusione dei germi. Inoltre l'orgia,<br />

nella sua riattualizzazione del caos mitico e mistico, ripete la creazione: l'uomo regredisce al<br />

suo st<strong>ad</strong>io caotico e amorfo, per poi rinascere con maggior vigore. L'orgia, come<br />

l'immersione nell'acqua, annulla la creazione e nel contempo la rigenera. Nella dialettica vita<br />

quotidiana-orgia identifichiamo <strong>il</strong> ritmo azione-sonno, nascita-morte, e la ciclicità del Cosmo<br />

tipica di molte religioni, per cui l'universo, nato dal caos, <strong>ad</strong> esso fa ritorno, in alternanze<br />

continue, alla maniera di Vico. Ogni festa, nella sua struttura, ha la vocazione orgiastica.” 4<br />

“Ma ogni creazione, ogni rigenerazione, non si compie senza sforzo. La rigenerazione si compie<br />

mediante gesti magici, per mezzo della Grande Dea, grazie alla presenza della donna, per la<br />

potenza dell'eros, con la collaborazione degli elementi,... E tutto questo è possib<strong>il</strong>e solo<br />

perché ripetizione del gesto primordiale.” 5 La ripetizione rituale di gesti è elemento<br />

essenziale dell’iniziazione, sotto ogni latitudine. Come <strong>il</strong> seme nella terra, anche <strong>il</strong> morto<br />

può tornare alla vita sotto <strong>nuova</strong> forma.<br />

SOLE E LUNA – UOMO E DONNA, cuique suum, ed <strong>il</strong> regresso all’utero<br />

3 Henry Potter ne è l’ultima versione, furbetta e commerciale.<br />

4 “<strong>Iniziazione</strong>…”, ibidem<br />

5 “<strong>Iniziazione</strong>…” ibidem<br />

<strong>Iniziazione</strong> <strong>massonica</strong>: rinascita <strong>ad</strong> <strong>una</strong> <strong>nuova</strong> <strong>conoscenza</strong> 2


E così l’iniziazione, nelle varie società spazio-temporali, al masch<strong>il</strong>e ed al femmin<strong>il</strong>e, solare e<br />

l<strong>una</strong>re, facendo eco <strong>ad</strong> Osiride ed Iside, rappresenta <strong>una</strong> morte, affinché si divenga altro 6 .<br />

L'iniziazione nelle società tribali consiste nella l'introduzione ai segreti della sessualità, della<br />

fecondità, dei costumi della tribù, di <strong>una</strong> parte delle tr<strong>ad</strong>izioni religiose.<br />

Per le donne l’iniziazione cd. “l<strong>una</strong>re” culmina con la consapevolezza del ruolo di “creatrice”. La<br />

rivelazione di essere creatrice è per la donna un'esperienza intensa. Il rituale del parto<br />

assume a volte <strong>una</strong> tipologia che ha in sé le tracce di un mistero. E gli assembramenti rituali<br />

di donne in occasione del parto si trasformano in associazioni segrete.<br />

Nei riti femmin<strong>il</strong>i di pubertà le iniziande imparano anche certi mestieri tipicamente femmin<strong>il</strong>i:<br />

li f<strong>il</strong>atura, la tessitura, ... Questi mestieri sono altamente simbolici: nelle culture più evolute<br />

diverranno principi esplicativi cosmologici: es. la l<strong>una</strong> f<strong>il</strong>a <strong>il</strong> tempo, tesse le vite umane, le dee<br />

del destino sono delle f<strong>il</strong>atrici. Gli uomini, nel periodo del loro percorso iniziatico, devono<br />

prendere coscienza di realtà invisib<strong>il</strong>i, imparare storie sacre che non sono evidenti<br />

nell'esperienza quotidiana. Le ragazze, invece, hanno con l'iniziazione rivelazioni sul senso<br />

segreto di fenomeni apparentemente naturali: la loro maturità sessuale, <strong>il</strong> parto, la<br />

creatività... (per gli uomini i Misteri sapienziali, per le donne <strong>il</strong> disvelamento dei misteri della<br />

quotidianità). Queste rivelazioni ut<strong>il</strong>izzano <strong>una</strong> serie di immagini-simbolo: penetrazione nel<br />

ventre della Terra M<strong>ad</strong>re, nel corpo di un mostro marino, d'un animale, l'abitare in <strong>una</strong><br />

capanna... Il simbolismo della morte permane sempre nei riti iniziatici, ma a volte <strong>ad</strong> esso si<br />

aggiunge <strong>il</strong> timore di <strong>una</strong> morte reale, fisica, non solo simbolica, alchemica.<br />

Il regressus iniziatico di tipo drammatico lo si ritrova in diverse varianti: nei miti che parlano<br />

di un eroe inghiottito da un mostro marino e della sua uscita vittoriosa dopo averlo sventrato<br />

da dentro (Pinocchio…), nei racconti dei viaggi degli sciamani che in estasi penetrano nel<br />

ventre di un pesce enorme, nei miti di discesa dell'eroe agli inferi (come Dante, Teseo…)... La<br />

pericolosità della prova è compensata dal premio, che a volte è <strong>ad</strong>dirittura l'immortalità. Dice<br />

<strong>il</strong> grande Paracelso: "colui che vuol entrare nel Regno di Dio deve prima di tutto entrare con <strong>il</strong><br />

suo corpo nella m<strong>ad</strong>re, e qui morire". La M<strong>ad</strong>re è simbolo della Natura allo stato primordiale,<br />

la prima materia degli alchimisti. La sacralità primordiale delle grotte, che tanta importanza<br />

hanno avuto nelle iniziazioni preistoriche, è riscontrab<strong>il</strong>e nelle successive pratiche iniziatiche,<br />

nelle varie modificazioni semantiche. Visita interiora terrae rettificandoque invenies<br />

occultum lapidem, è inciso nel gabinetto di riflessione.<br />

Ridiventando seme o embrione, l'iniziato può: 1) ricominciare l'esistenza con la somma e la<br />

cifra intatta delle sue possib<strong>il</strong>ità; 2) immettersi nella sacralità cosmica della Grande M<strong>ad</strong>re;<br />

3) accedere <strong>ad</strong> uno stato superiore d'esistenza o prepararsi alla partecipazione al sacro; 4)<br />

fondare un diverso modo d'esistenza, trascendente, sim<strong>il</strong>e a quella divina (obiettivo delle<br />

varie alchimie), o ottenere la liberazione (buddhismo). Ciò che accom<strong>una</strong> tutto ciò è <strong>il</strong> fatto<br />

6 “Mentre per i ragazzi l'iniziazione è collettiva, per le ragazze, seguendo immediatamente la prima mestruazione, è<br />

individuale. La durata varia dal tipo di cultura: 3 giorni in Australia e India, 20 mesi in Irlanda, anni in Cambogia. Più<br />

<strong>il</strong> periodo di segregazione è lungo e più le ragazze finiscono per formare dei gruppi, e la loro iniziazione è celebrata<br />

dunque collettivamente, sotto la direzione di donne (parenti anziane in India, donne anziane anche non parenti in<br />

Africa)…. La segregazione avviene in <strong>una</strong> foresta o in <strong>una</strong> particolare capanna. Il loro simbolismo evoca quello<br />

dell'ald<strong>il</strong>à, della morte, delle tenebre della gestazione nel ventre materno. Spesso le ragazze devono rimanere in un<br />

angolo oscuro dell'abitazione, a volte non devono vedere <strong>il</strong> sole: tale tabù è spiegab<strong>il</strong>e attraverso la solidarietà mistica<br />

tra la donna, la terra e la l<strong>una</strong>. Alcune società dell'America del Sud hanno l'interdizione di toccare <strong>il</strong> suolo; è uno degli<br />

innumerevoli par<strong>ad</strong>ossi del sacro: <strong>il</strong> contatto con esso può potenziare le proprie forze e quindi auspicab<strong>il</strong>e, ma può<br />

anche essere assai pericoloso, essere causa di crisi, squ<strong>il</strong>ibri, ...” ibidem<br />

<strong>Iniziazione</strong> <strong>massonica</strong>: rinascita <strong>ad</strong> <strong>una</strong> <strong>nuova</strong> <strong>conoscenza</strong> 3


che l'accesso al sacro è rappresentato comunque dalla gestazione embrionale e da un nuovo<br />

parto 7 : la Dea Terra che ci rigenera nuovi e diversi.<br />

La struttura dei miti iniziatici è la medesima: si scende agli inferi, si affrontano mostri<br />

infernali: ciò equivale a <strong>una</strong> prova iniziatica. Mircea Eli<strong>ad</strong>e spiega che la discesa agli inferi<br />

svela "completamente <strong>il</strong> desiderio profondo, spesso inconscio, dell'uomo religioso". “Il corpo<br />

della Dea ctonia, come <strong>il</strong> ventre del mostro marino, rappresenta le viscere della Terra, <strong>il</strong> regno<br />

dei morti, gli inferi. Nella letteratura medievale gli inferi sono spesso immaginati come un<br />

enorme mostro, <strong>il</strong> cui prototipo è <strong>il</strong> Leviathan. Chi scende agli inferi e ne ritorna, non teme più<br />

la morte, ha conquistato l'immortalità, scopo di tutte le iniziazioni eroiche da G<strong>il</strong>gameš in<br />

poi.” 8<br />

Non a caso <strong>il</strong> mondo ultraterreno è anche <strong>il</strong> mondo della saggezza, della CONOSCENZA. Il<br />

Signore degli inferi è onnisciente, i morti conoscono <strong>il</strong> futuro. A volte, l'eroe scende agli<br />

inferi per ottenere conoscenze ignote agli uomini: Vainamoinen (l'eroe saggio del Kalevala),<br />

non riuscendo a completare <strong>una</strong> barca creata con un procedimento magico, va a trovare lo<br />

stregone Antero, un gigante immob<strong>il</strong>e da anni. Però c<strong>ad</strong>e nella bocca del gigante e, <strong>una</strong> volta<br />

che è nel suo stomaco, l'eroe si forgia un costume di ferro e minaccia lo stregone di restare lì<br />

fino a quando non conoscerà le tre parole magiche (numero 3 e parole sacre e di passo) per<br />

finire la barca. Vainamoinen affronta fisicamente ciò che gli sciamani vivono in trance: <strong>il</strong> loro<br />

spirito, lasciato <strong>il</strong> corpo, visita l'altro mondo.<br />

Teseo presenta tratti tipicamente iniziatici: <strong>il</strong> tuffo rituale nel mare (cioè <strong>il</strong> viaggio<br />

nell'ald<strong>il</strong>à e nell’elemento purificatore Acqua), l'entrata nel labirinto, <strong>il</strong> combattimento con <strong>il</strong><br />

mostro (tipico delle iniziazioni eroiche), e <strong>il</strong> ratto di Arianna (epifania di Afrodite, la Venere<br />

che <strong>ad</strong>orna la colonna del II sorv:.), in cui Teseo conclude la sua prova iniziatica con <strong>una</strong><br />

ierogamia, cioè con nozze sacre. Anche certe prove di Ach<strong>il</strong>le sono interpretab<strong>il</strong>i come<br />

iniziatiche: è stato allevato dai Centauri (iniziato nella foresta da maestri mascherati da<br />

animali), ha subito <strong>il</strong> passaggio del fuoco e dell'acqua (prove iniziatiche classiche). Efesto, dal<br />

canto suo, è gettato in mare e vi rimane nove anni, ha i tendini tagliati (mut<strong>il</strong>azioni tipiche di<br />

certe iniziazioni), impara <strong>il</strong> suo mestiere nell'officina sotterranea del suo servo o nella grotta<br />

di Eurinome (la Morte), che lo riceve nel suo seno (e ciò equivale a un mutamento della<br />

personalità). I misteri di Eleusi, <strong>il</strong> dionisismo e l'orfismo mantengono riti e credenze<br />

estremamente arcaici: nessuno di questi culti iniziatici è di creazione greca, avendo le r<strong>ad</strong>ici<br />

nella preistoria. L'iniziazione a Eleusi proviene da un rituale agrario che ha come tema la<br />

morte e la resurrezione di <strong>una</strong> divinità della fert<strong>il</strong>ità dei campi. Le cerimonie orficodionosiache<br />

sono tipiche delle culture dei cacciatori. Dice M. Eli<strong>ad</strong>e: "Il fatto che certi<br />

elementi arcaici permangano nei misteri greci e greco-orientali dimostra [...] la loro<br />

importanza per la vita religiosa dell'umanità. Si tratta di esperienze religiose primordiali e<br />

insieme esemplari". Ci si sottopone all'iniziazione per trascendere la propria condizione<br />

umana e per ottenere un modo d'essere superiore. I più importanti di questi riti segreti<br />

erano in relazione con la morte e la risurrezione mistica del neofita. Apuleio parla di "<strong>una</strong><br />

7


morte volontaria", e "accosta <strong>il</strong> regno della morte" per ottenere <strong>il</strong> "giorno di nascita<br />

spirituale". È probab<strong>il</strong>e che nei misteri della Dea M<strong>ad</strong>re frigia, e anche altrove, <strong>il</strong> miste fosse<br />

sepolto in <strong>una</strong> tomba. Firmico Materno scrive che veniva considerato moriturus; Sallustio che<br />

nel rito frigio gli iniziati "erano nutriti di latte come se fossero rinati" 9<br />

L'importanza dei misteri greco-orientali è soprattutto nel fatto che essi rivelano la<br />

necessità di un'esperienza religiosa personale, che abbracci l'esperienza totale<br />

dell'uomo: la sua vita e <strong>il</strong> suo stato post-mortem. Mentre nelle culture primitive le<br />

iniziazioni erano al tempo stesso occasione di rigenerazione totale, sia della collettività che<br />

del cosmo, nell'epoca ellenistica <strong>il</strong> successo dei misteri evidenzia la rottura tra la religione di<br />

Stato, essoterica, e quella di élite, esoterica, rottura che <strong>il</strong> Cristianesimo evidenzierà<br />

maggiormente.<br />

“L'insieme delle immagini legate ai misteri è stato ut<strong>il</strong>izzato da <strong>una</strong> vasta letteratura<br />

f<strong>il</strong>osofico-spirituale. Per es., nel pitagorismo e nel platonismo la f<strong>il</strong>osofia è considerata come<br />

iniziazione. La maieutica era usata da Socrate per far nascere un uomo nuovo, ed aveva <strong>il</strong> suo<br />

prototipo nel lavoro dei maestri di iniziazione delle società tr<strong>ad</strong>izionali. Inoltre <strong>il</strong> parto<br />

iniziatico arcaico torna con <strong>il</strong> tema della paternità spirituale” 10 .<br />

Molti f<strong>il</strong>osofi e teosofi hanno dato interpretazioni allegoriche dei riti iniziatici. Spesso si<br />

sono volute vedere nelle varie prove le tappe successive che l'anima deve attraversare<br />

nell'ascensione alla Divinità. Queste interpretazioni hanno percorso tutta la spiritualità<br />

sincretistica successiva. Le varie gnosi hanno attinto da esse simboli, immagini, ideologie,....<br />

E così la valorizzazione propria dei Misteri dell'esperienza della c<strong>ad</strong>uta e della rinascita<br />

dell'anima si è diffusa in Europa e in Asia. Certi aspetti misteriosofici sono sopravvissuti nel<br />

Medioevo, per poi rinascere rinvigoriti attraverso la riscoperta del neoplatonismo nell'Italia<br />

rinascimentale, grazie a Gemisto Pletone. Quindi, nell’età dei Lumi sono stati fatti propri<br />

dalle nuove società iniziatiche, come la Libera Muratoria.<br />

L’attuale netta separazione fra “sacro” e “profano”, non rispecchia le antiche usanze. Nulla in<br />

passato era svicolato dal sacro: la nascita, <strong>il</strong> parto, la caccia, le malattie, i cicli della natura, le<br />

intemperie, la morte, eccetera. “La vita di un individuo è, quindi, composta di<br />

un'inarrestab<strong>il</strong>e serie di tappe: la nascita, la pubertà sociale, <strong>il</strong> matrimonio, la paternità,<br />

la progressione di classe, la specializzazione di occupazione, e la morte. Ad ognuno di<br />

questi insiemi vengono fatte corrispondere delle cerimonie, che hanno tutte <strong>il</strong> medesimo<br />

fine: far transitare la persona da <strong>una</strong> situazione determinata <strong>ad</strong> un'altra situazione<br />

9 De Diis et Mundo, 4<br />

10 “iniziazione…” ibidem…” Da <strong>una</strong> certa data in poi, i misteri di Cibele e Attis promettevano agli iniziati l'immortalità:<br />

è probab<strong>il</strong>e che si tratti di <strong>una</strong> influenza cristiana; di fronte al successo del Cristianesimo, i teologi dei misteri avrebbero<br />

sottolineato con particolare insistenza l'idea dell'immortalità, conseguente alla redenzione compiuta da Attis. E' certo<br />

che soprattutto gli ultimi Antonini abbiano dato vigore al culto frigio con la speranza di arrestare la fort<strong>una</strong> della<br />

missione cristiana;<br />

- l'automut<strong>il</strong>azione avrebbe due funzioni: quella della castità assoluta, dono totale alla divinità; funzione di risposta alla<br />

nostalgia dell'androginia primordiale; accrescimento della propria riserva di forze sacre mediante un'infermità insolita<br />

(quindi diversa da tutto ciò che è profano); infine la volontà di sentirsi espulso dalle strutture della società mediante <strong>una</strong><br />

imitatio dei;<br />

- gli elementi propri del culto di Cibele e Attis significano la riscoperta dei valori religiosi della sessualità, della<br />

sofferenza fisica, del sangue, delle trances che liberavano dalle norme convenzionali, e quindi del valore sacrale della<br />

piena libertà; tutti valori religiosi propri delle società arcaiche.<br />

- la fossa scavata in cui stava <strong>il</strong> futuro tauroboliato è paragonata agli inferi. Il rito del taurobolio farebbe quindi rivivere<br />

la discesa agli inferi (paragonab<strong>il</strong>e al regressus <strong>ad</strong> uterum) delle religioni tr<strong>ad</strong>izionali.”<br />

<strong>Iniziazione</strong> <strong>massonica</strong>: rinascita <strong>ad</strong> <strong>una</strong> <strong>nuova</strong> <strong>conoscenza</strong> 5


anch'essa determinata… così che la tappa superiore conterrà dentro di se tutte quelle<br />

che la hanno preceduta.” 11<br />

“La morte iniziatica rende possib<strong>il</strong>e la tabula rasa su cui si inscriveranno le rivelazioni<br />

successive, destinate a formare un uomo nuovo” 12 , “libero di e libero da”, finalmente<br />

affrancato da dogmi e dogmatismi, nati per controllare le nostre vite.<br />

<strong>Iniziazione</strong> come rito di passaggio, dunque.<br />

Al momento in cui <strong>il</strong> soggetto è morto (simbolicamente), gli è finalmente permesso rinascere, e<br />

così viene reintegrato a tutti gli effetti grazie al suo nuovo ruolo: Prendere <strong>conoscenza</strong> della<br />

storia sacra della sua cultura, che dovrà essere custodita e ritrasmessa intatta alle<br />

future generazioni (Tr<strong>ad</strong>itio), perché essa contiene le fondamenta della società, la storia<br />

della creazione del mondo e della nascita dell’uomo.<br />

Ogni individuo necessita di <strong>una</strong> morte simbolica per permettere <strong>una</strong> <strong>nuova</strong> nascita. La ritualità<br />

è un modo di canalizzare le emozioni, un modo di controllarle e di contenerle entro dei limiti<br />

in modo che non siano eccessivamente distruttive e prorompenti.<br />

Conclusioni<br />

Come nel mito della caverna di Platone, noi iniziati siamo chiamati <strong>ad</strong> andare oltre le<br />

ombre, non accontentandoci di dogmi, cd. verità rivelate, norme eteronome. Dobbiamo<br />

avere <strong>il</strong> coraggio di cercare la Verità, la vera Luce, e guardarla coi nostri occhi, senza<br />

intermediari amministratori del sacro: siamo noi gli Ierofanti. Veniamo alla Luce, ma poi<br />

dobbiamo saper camminare con le nostre gambe lungo la via del cammino iniziatico<br />

tr<strong>ad</strong>izionale, senza aver paura di osare. Quali custodi delle ierofanie, dobbiamo<br />

cercare <strong>il</strong> “tutto”, l’Uno, la scint<strong>il</strong>la divina dentro di noi, anche a costo di scoprire Verità<br />

scomode e poco rassicuranti. Sappiamo, tuttavia, che la volta è stellata, <strong>il</strong> Tempio è in<br />

costruzione e non sarà mai ultimato. Ciononostante, è d’obbligo squarciare <strong>il</strong> velo,<br />

entrare negli accessi più reconditi della M<strong>ad</strong>re Terra, simboleggiante <strong>il</strong> microcosmo, che<br />

è <strong>il</strong> nostro Essere (“Nosce te ipsum” si raccomanda all’ingresso del Tempio). Abbiamo<br />

degli strumenti (squ<strong>ad</strong>re, compassi, regoli, scalpelli, righe, livelle, libri sacri, pavimenti a<br />

mosaico, Ercole, Afrodite ed Atena…) e delle protezioni dalle emozioni (la bavetta<br />

rialzata degli apprendisti), ma <strong>il</strong> lavoro è immane ed esaltante; Immane e senza fine, ma<br />

reso possib<strong>il</strong>e dal costante Amore dei Fratelli della Catena d’Unione Universale.<br />

F.F.<br />

11 O. Cerri, Op. Cit.<br />

12 Eli<strong>ad</strong>e M., La nascita mistica. Riti e simboli d’iniziazione, Brescia, Morcelliana, 1980, p. 10<br />

<strong>Iniziazione</strong> <strong>massonica</strong>: rinascita <strong>ad</strong> <strong>una</strong> <strong>nuova</strong> <strong>conoscenza</strong> 6

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!